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Autore: Fabb5000    20/01/2017    2 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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Dopo altre due ore di cammino, il gruppo giunse finalmente all'ingresso di quella che pareva un'enorme grotta scavata all'interno di una montagnola.

-Io ne ho abbastanza di caverne ...- mormorò Mario, trovando il pieno consenso di Grantinks. Ma purtroppo le tracce portavano proprio in quella direzione.

-Va bene, voi restare allora qui a fare la guardia- disse Lyon. -In fin dei conti, se è una trappola, potrebbero prenderci alle spalle-

-Cercate solo di limitare l'uso dei metalli- ricordò loro Shadow, dato che la tempesta elettromagnetica non accennava ad andarsene.

Il gruppo si addentrò all'interno della grotta, lasciando Mario e Grantinks di guardia.

Intanto, non viste, tre figure li spiavano da dietro le rocce. -Hanno abboccato- mormorò Gavin soddisfatto. -Ora non resta che aspettare che gli animaletti degli Haranduin facciano tutto il lavoro per noi-

-Che sciocchi- rise Elendin. -Non hanno nemmeno controllato SR ci fossero altre entrate-

-Meglio per noi, no?- chiese Gavin, per poi spiccare il volo e dirigersi verso l'altro fianco della montagnola.

Il gruppo, intanto, si era inoltrato in profondità ormai. In breve l'oscurità prese il posto della luce. Stenterete a crederlo, ma incredibilmente si stava meglio lì sotto che fuori : era come se i vapori malsani dell'esterno non avessero avuto accesso sottoterra.

Improvvisamente Lyon notò delle ombre muoversi nella grotta. Poco dopo si udirono dei "pssss".

Lyon conosceva bene quel suono, e infatti subito dopo dall'oscurità emerse un Creeper. Questi si preparò ad esplodere e prima che Lyon potesse fare alcunché saltò in aria.

Fortunatamente Lyon aveva l'armatura, perciò l'esplosione non gli fece nemmeno male, ma fu spinto a terra e ivi rimase, attaccato al terreno da quella che pareva una melma vischiosa.

-Ma che diavolo ...?- mormorò, ma un istante dopo altri due Creeper si avvicinarono, e stavolta avevano la bocca spalancata come se volessero morderlo.

Stefano si accorse del pericolo che correva l'amico ed estrasse la lunga spada.

Fu un errore : un istante dopo che l'ebbe sfoderata, ci fu un lampo di luce viola che centrò in pieno l'arnese. Poi si udì un boato e tutti caddero a terra folgorati.

I Creeper allora uscirono dall'ombra e si avventarono su di loro famelici. Li afferrarono per le gambe e li trasportarono verso la galleria, ad eccezione di Stefano che fu invece portato via da una creatura volante così veloce che i Creeper non se ne accorsero.


*********************************


-Oooh ....-

Mario riaprì lentamente gli occhi. La prima cosa che sentì fu l'odore malsano della foresta. Accanto a lui stava Grantinks svenuto.

Che cosa era stato? Prima di svenire aveva udito come un tremito venire dalla caverna, e poi un fulmine di proporzioni enormi si era abbattuto contro essa, entrandovi dentro.

A giudicare dalle ombre che si facevano fitte, dovevano essere rimasti incoscienti per ore. Era ormai tarda sera.

Chissà cosa aveva scatenato quel fulmine. Forse il magnetismo funzionava anche sotto terra, e uno dei suoi amici aveva sfoderato delle armi attirandolo ...

Un dubbio lo colse improvvisamente. Se lo avevano fatto, forse erano in pericolo ... forse erano caduti in trappola!

Mario si augurò che il fulmine gli avesse dato un po' di tempo e, risvegliato Grantinks, si addentrò nella galleria.

I due scesero sempre più a fondo, facendo molta attività nazione a non fare rumore, finché non giunsero in un enorme buco centrale.

I due deglutirono. Brulicava di Creeper, i quali avevano trascinato i corpi dei suoi amici fin lì e li avevamo legati a terra con una strana sostanza gelatinosa.

-Che diavolo è quella?- chiese Mario.

-Oh, non lo sai?- domandò Grantinks. -I Creeper sono piante viventi, e quelle sono le loro spore-

-Spore?!- esclamò Mario. -E si attaccano così? Sembra più che altro un collante ...-

-Lo è- rispose Grantinks. -Quando i Creeper esplodono lo fanno per riprodursi. Quando saltano in aria, rilasciano sulla vittima, che se non è protetta muore, quella sostanza. Serve per trattenere i cadaveri degli animali così che i nascituri abbiano cibo, anche se penso che adesso il loro scopo sia più di divorarli-

Mario digrignò i denti. Che fare?

Non aveva speranza contro tutti quei Creeper. Se avesse provato ad avvicinarsi lo avrebbero visto. E non poteva creare un diversivo perché lo avrebbero identificato subito.

Nella frustrazione si mise le mani in tasca, e lì lo sentì. Non appena le dita toccarono il freddo metallo, avrebbe voluto darsi dello stupido.

Si era completamente dimenticato dell'anello. Ecco come fare! In un istante ebbe un buon piano delineato nella sua mente.

-Ascoltami ...- disse sottovoce a Grantinks. -Ho un'idea per avvicinarmi senza essere visto, ma ho bisogno che crei un diversivo, perché gli altri saranno ben visibili al contrario di me. Pertanto vai su quella rupe, attirane più che puoi e poi getta a terra tutti i metalli e teletrasportati via subito-

-I metalli?- esclamò Grantinks. -Ma così attireremo ... oh, giusto- disse capendo il piano di Mario.

-Cerca solo di non esagerare- disse Mario. -Più ne tiri fuori e più fulmini attiri, e io non voglio che la grotta ci crolli addosso-

L'Enderman annuì e si teletrasportò nel luogo indicatogli da Mario, iniziando ad urlare e a sbracciarci nel tentativo di attirare i Creeper.

Mario si infilò l'anello al dito. In un istante tutto divenne sfocato. Mario iniziò ad avanzare nella grotta, e ogni volta che passava accanto ad un Creeper sentiva i loro "psss" trasformarsi in vere e proprie parole : -Cibo! Finalmente!-

-Già, quale bellezza!-

-Tanto tempo è passato dall'ultima volta ...-

-Si, settimane ... da quando noi ancora eravamo in superficie ... ma ormai non ce più nulla in questa maledetta foresta!-

-Morti! Tutti morti!-

-Avevamo cibo, tanto! Ce lo portavano loro, il popolo della foresta, non dovevamo nemmeno cacciare! Ora la carne è scomparsa!-

-Già! Nemmeno la luce del sole possiamo più vedere! La fuori ogni cosa muore!-

-Ci siamo dovuti mangiare i nostri piccoli! La regina si è addirittura divorata tre di noi per sopravvivere!-

-Di questo passo la colonia si estinguerà! Non c'è più cibo nel bosco!-

-Già ... tranne questi qui!-

-Non vedo l'ora che la regina scelga quale mangiare, almeno poi possiamo sfamarci anche noi!-

Mario cercò di nom dare troppo ascolto a quello che sentiva e continuò ad avanzare invisibile. Poi i Creeper notarono Grintanks e, inebriati dalla prospettiva di altro nutrimento, corsero, o meglio zampettarono, verso di lui.

Mario si avvicinò ai suoi amici. La membrana che li ricopra sarebbe stata facile da togliere, poiché era resistente solo dal lato che imprigionava gli altri; dal suo invece sarebbe bastata un po' di forza per lacerarla. Erano tutti coscenti, e quindi pronti a fuggire.

Meglio di così non poteva andare. E infatti non andò.

Da dietro di loro spuntò un enorme Creeper. Era grosso almeno sei volte gli altri e aveva zampe e collo lunghissimi, dandogli un aspetto molto più agile rispetto ai goffi e tozzi Creeper normali. Certamente era la regina.

L'enorme bestia cominciò ad annusare il gruppo, cercando quello che più gli aggradava. Mario non sapeva che fare : non poteva rivelarsi o gli altri Creeper sarebbero accorsi e non poteva sguainare le spade perché ciò avrebbe attirato dei fulmini.

Fortunatamente Grantinks si sbrigò ad attuare la sua parte del piano : in breve infatti attirò tutti i Creeper ("Ammazza, che tordi!" pensò Mario) e gettò a terra la sua spada, il suo coltello e un gingillo che Mario non riuscì ad identificare.

L'effetto fu immediato : una raffica di fulmini scaturì dall'imboccatura della grotta, concentrandosi contro i metalli e folgorando ogni cosa nel raggio di dieci metri.

Mario non perse l'occasione : veloce sfoderò la spada e la piantò nel ventre della regina, lasciando però un angolo della lama scoperto; attirata dal metallo, una scarica centrò in pieno l'arma e si propagò per tutta la lama, fulminando la regina che cadde a terra con uno schianto fragoroso.

Velocemente Mario ruppe gli involucri di spore che imprigionavano gli altri, e dopo una serie di ringraziamenti, iniziò una repentina fuga. Sfortuna volle però che Haratune capitombolasse a terra, rovesciando il contenuto dello zaino, comprese le spade e parte di un'armatura di ferro.

Grantinks, che vedendo la vittoria di Mario si era teletrasportato subito accanto agli altri, cercò di fare qualcosa, ma era troppo tardi : altre scariche centrarono i metalli, per poi rimbalzare verso gli altri; in breve parve ci fosse un turbinio di colore viola, poi vi fu una gigantesca esplosione.

La grotta iniziò a tremare e i Creeper sopravvissuti si dileguarono; prima che il gruppo potesse raggiungere l'uscita, grossi massi iniziarono a cadere dal soffito, bloccando vari corridoi.

Improvvisamente Lyon si senti chiamare da qucuno e, seguendo la voce, notò un altro cunicolo; la compagnia corse a perdifiato verso esso e si buttò dentro prima che venisse anch'esso seppellito dal crollo.

Lyon alzò appena la testa e rimase sbigottito da chi aveva davanti : -Anna?!-

La ragazza sembrava più preoccupata che altro : -Dov'è Stefano?-
   
 
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