CAPITOLO 97: IL DUELLO DI DRIZZT



Zhai, Rannek, Drizzt e Illius varcarono le mura della città.
"Dobbiamo trovare il comandante in capo ed ucciderlo. Ho percepito una forza enorme muoversi verso il centro della città. Dobbiamo sbrigarci."
"A...aiuto..."
I quattro videro un soldato che arrancava verso di loro; gli uomini si precipitarono a soccorrerlo.
"Aiuto...stanno devastando la città..."
"I soldati?"
"No...delle voci mi hanno detto che quattro guerrieri terribili si sono sparpagliati e stanno distruggendo tutto...io he ho incontrato uno, e sono salvo per miracolo!"
Illius chiuse gli occhi e si concentrò.
"Li sento. Non possiamo lasciare in giro dei nemici così forti."
"Ha ha ha!"
Il gruppo si voltò e vide una donna che camminava verso di loro.
"Quella donna..." - disse Zhai - "È quella che ho incontrato ad Amahara..."
Kyogiro le puntò la spada contro.
"La mia rivale! Che piacere vederti! Ho fatto un lungo viaggio apposta per potermi vendicare!"
"La conosci?" - le chiese Drizzt.
"L'ho battuta ad Amahara, ma è sopravvissuta. Me ne occupo io."
"Ho, che bello! Siete in quattro anche voi!"
La donna sorrise.
"Da quella parte sta combattendo il monaco rosso..." - spiegò indicando alla sua destra - "Dall'altra il re dei troll..."
"Troll?!" - chiese Rannek furioso.
"Sì! Un troll dei ghiacci."
A quelle parole Rannek impietrì.
"Cosa? Possibile...ragazzi! Io devo andare!"
"Cosa?"
"Non posso perdere tempo!"
Rannek corse a perdifiato senza dare spiegazioni.
"...e davanti a noi si è stabilito un esercito di barbari. Volete combattere?"
I tre si guardarono mentre il soldato fuggiva.
"Io penso a questa sgualdrinella. Voi uccidete il monaco ed il barbaro. Poi andremo tutti dal comandante."
"Arthas? O parli di Saddler?"
"Che importa?! Morirà in entrambi i casi! E che ci fate ancora qui? Andate!"
I due guerrieri obbedirono.
"Ha ha! Ma sei tu la leader?"
"No, ma nessuno si permette di contraddirmi."
"Aaaa...se fossi più crudele e fossi un'umana ti riterrei mia sorella..."
Kyogiro sguainò la spada.
"Ma ora crepa!"
Mentre le due combattevano Drizzt era corso sul posto ed aveva sconfitto i barbari che avevano osato attaccarlo.
"C'è qualcun altro che è stanco di vivere?" - chiese con tono di sfida.
"Ha ha ha!"
Il re dei barbari, alto, possente ed armato del suo enorme martello si fece avanti.
"Vediamo come te la cavi contro di me!"
Il re alzò la sua arma e con essa cercò di colpire il drow, ma questi fu più veloce e lo trapassò da parte a parte con le sue spade.
"Mi deludi."
"Tu invece sei forte."
Il barbaro gli dette una testata che lo sbatté a terra.
"Sono un non-morto, quindi non mi puoi uccidere così facilmente! Venite a me, anime dei morti! "
Il guerriero fu circondato da decine di sfere azzurre che si fusero con lui, conferendogli poteri ancora più grandi.
L'umano lanciò un ruggito e caricò Drizzt, sbattendolo contro un muro con estrema facilità, dimostrando una forza inumana.
Il drow si rialzò e lo studiò qualche istante.
"Morirai! Anime dei morti!"
Un esercito di spiriti comparve alle sue spalle e corse verso Drizzt, che però rinfoderò le spade ed usò il suo colpo migliore.
"Tormenta nera!"
Il vento nero spazzò via le anime ed investì l'uomo, che venne gettato contro un muro, al quale fu immobilizzato dal ghiaccio nero.
"Tsk! Non sai fare di meglio?"
Il re ruppe il ghiaccio e si potenziò con altre anime, diventando un vero gigante.
"Ora sei un insetto a mio confronto!" - disse il barbaro cercando di schiacciare il drow con la sua arma.
Drizzt schivò il colpo e corse fino ai piedi del nemico e li congelò con i suoi poteri.
"Il ghiaccio non può fermarmi!" - dichiarò il re liberandosi.
L'elfo usò i suoi poteri per volare fino al volto dell'avversario e lo colpì sul viso, ma venne tramortito da un colpo di mano.
"Sei piccolo ed insignificante!"
Drizzt appoggiò le mani per terra, creando una piccola fiammella e si allontanò.
"Non puoi scappare per sempre!"
L'elfo continuò ad evitare i colpi e ad accendere delle fiammelle in cerchio attorno al barbaro.
"Cerchio di fuoco!" - gridò Drizzt.
Le fiamme crebbero, divennero più grandi e crearono una vampata di fuoco che avvolse il guerriero.
"Speriamo che funzioni..."
Il re gridò di dolore, ma poi uscì dalle fiamme con poche bruciature, benché tornato normale.
"Ha ha ha! Io sono invincibile!"
L'umano cercò di colpire l'avversario col martello, ma l'arma venne fermata dalle due spade unite; dopo una breve prova di forza l'uomo ritirò la sua arma ed afferrò l'elfo per il viso, stringendolo con forza e sbattendolo a terra.
Il re rise, poi cercò di uccidere l'avversario che però si salvò rotolando di lato.
Il barbaro appoggiò la sua arma a terra e tra le sue mani si formò un arco di pura energia, col quale scoccò delle frecce magiche.
"Muro di ghiaccio!"
Il muro si riempì di crepe, ma resistette almeno finché il guerriero non lo colpì col martello, poi Drizzt venne travolto da una poderosa spallata e cadde a terra; l'uomo alzò la sua arma per ucciderlo.
"Muori, drow!"
Drizzt alzò le sue spade e fermò l'arma a pochi centimetri dal suo viso.
"Mi sono...stancato!"
Le spade brillarono e con un'abile mossa il martello venne deviato.
Drizzt saltò verso l'alto e piovve sul nemico, colpendolo in pieno e facendogli perdere l'arma che venne lanciata in aria.
L'elfo conficcò entrambe le sue spade nel petto dell'avversario, poi afferrò il martello e lo sbatté con violenza inaudita sul nemico; prima che questi potesse reagire lo colpì altre tre volte, spaccandogli il cranio.
"Anf, anf!" - ansimò Drizzt esausto.
L'elfo fissò un attimo il corpo massacrato, poi rigirò il cadavere e recuperò le sue armi.
"Ora devo correre. Il nemico mi attende."
Mentre l'elfo si dirigeva verso il suo obiettivo, al centro della città, Caim, a cavallo di Angelus, stava affrontando numerosi nemici.
La dragonessa sputò numerose palle di fuoco che colpirono in pieno alcuni gargoyle, abbattendoli, poi divorò alcuni insetti giganti e con gli artigli strappò gli occhi ad un drago nemico che venne finito dal principe.
Contemporaneamente giunse un altro dragone: era nero come la pece, e i suoi occhi fissavano Caim, ma sopratutto Angelus, pieni di odio e rabbia.
Il principe notò il mostro e provò un brivido che non aveva mai provato in vita sua: quella bestia gli incuteva un terrore strano.
Evidentemente il drago se ne accorse, poiché disse:
"Ti ricordi di me?"
Il ragazzo cominciò a tremare; anche se erano passati una ventina d'anni avrebbe riconosciuto tra mille il mostro che aveva massacrato i suoi genitori.
"Ha ha ha! Sono venuto per finire il lavoro! E questa volta la tua dragonessa non potrà salvarti!"
Con un ruggito il bestio caricò l'avversaria, che lo schivò scartando di lato.
"Caim, sei pronto?"
Il principe strinse più forte la spada: la paura era diventata collera.
"Sì! A morte!"
Ruggendo, i draghi si lanciarono l'uno contro l'altro.




Ringrazio:
XBankotsu: La pagherà, ha se la pagherà...questa è la volontà dell'autore!
XIllidan: Per essere precisi era proprio Leon, scritturato tra le comparse.
Xharua_96: Hai ragionissimo, questo è stato il primo, ma ci sono altri tre campioni da battere!