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Autore: M e l a n i e    29/05/2009    6 recensioni
Quando sentite il nome di Rose Weasley, seriamente, a cosa pensate?
Intelligente come sua madre.
Con gli occhi di sua madre.
I capelli di sua madre.

Rose - Scorpius; ** Hope you like it
Genere: Generale, Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Rose Weasley, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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CAPITOLO I;

Stanza 1943






Quando mi svegliai, sotto una cappa di fumo asfissiante, tra le coperte profumate di geranio che avevo imparato a considerare mie, trovai ben poco di cui vantarmi; era stato un sabato sera come tanti, Theo II Nott mi aveva portata ad Hogsmeade, Albus mi aveva trovata ubriaca, James mi aveva riportata in camera, e Nott mi aveva raggiunta nottetempo per una sveltina che invece era durata tutta la notte.

Sbadigliai, beandomi per un secondo soltanto del calore che sentivo sotto la guancia, un calore che sapeva di vuoto, sesso e sudore.

-Buongiorno, stella.-

La voce roca di Theodore mi solleticò le orecchie con dolcezza, anche se di dolce nel tono e nel fare non c'era niente. Si scostò da me, infastidito dall'intimità che mi stavo concedendo.

Sbuffai, mentre una fitta alla testa mi impediva di pensare.

-'Giorno, Theo.-

-Hai dormito parecchio.-

-Ero molto stanca-, risposi, con un sorriso a metà tra il malizioso ed il rimprovero.

Theo rise di gusto. Si portò l'ennesima sigaretta Merlinos alle labbra sottili e aspirò con espressione apatica.

Si chinò e raccolse i miei vestiti - molto mooolto poco vestiti - e me li lanciò sopra, indicandomi col capo la porta. Era ora di smammare.

-Tra due ore abbiamo un appuntamento con miss Austen e potrebbe insospettirsi vedendoti arrivare conciata come una sgualdrina;- annunciò col suo fare impettito che tra l'altro gli calzava a pennello, aggiungendo con uno sguardo malizioso e maligno: -cosa che tra l'altro, sei.-

Non mi persi nemmeno nel pensiero di rispondergli. Non aveva poi così torto. Non era che uno dei miei amanti, modi di passare la serata senza dovermi trastullare pensando a cosa facesse il mio ragazzo. Mi bastava il sesso, non mi serviva altro, per il momento, ed ero certa che non ne avrei mai avuto bisogno.

Mi rivestii in fretta, sentendo lo sguardo bramoso di Nott addosso. Se c'era una cosa a favore di Theo, era che sapeva contenersi.

Si avvicinò di un passo, poi sospirò e con la voce ironica di quando voleva ferire, esclamò:

-Lilian Luna Potter si è appena fidanzata col tuo amante numero uno, Scorpius Hyperion Malfoy.-

Feci una smorfia: la cotta di mia cugina per Malfoy era databile alla sua entrata ad Hogwarts. Non riusciva a non sbavargli dietro, e da un po' avevano iniziato a frequentarsi. Io, naturalmente, continuavo a scoparmelo alle sue spalle, traendone un invidiabile compiacimento, visto che lei era una verginella pura e casta, ed io andavo a letto col suo ragazzo.

Certo, non era ortodosso né giusto, ma era il nostro modo di avere una relazione - anche se si limitava alle lenzuola.

-Sai che me ne importa.-, risposi, con indolenza.

-Beatriz dice che ti importa parecchio... Sei sicura di non mentire?-

La bocca di Theodore Nott era capace di farti impazzire con poche mosse; sfiorò il mio collo ormai insensibile a quei baci vuoti e sorrisi.

-Perché dovrei? Sei il mio confidente.-

Theo rise sulla mia spalla, prima di darmi una pacca sul sedere e lasciarmi andare. Mi pettinai i capelli rossi con la toilette che Nott sapeva farmi apparire ogni mattina per farmi sistemare a dovere. Quando sentii la porta sbattere capii che avrei dovuto lasciare la camera entro otto minuti.

Era quello il limite fissato da Theo.

Fuori dalla porta, Beatriz Aguilar mi aspettava, con un paio di occhiaie che facevano invidia alle mie, e si grattava le unghie nervosamente.

-Ehi, Bea.-

-Ehi, Rosie.-

Beatriz l'avevo conosciuta sul treno per Hogwarts, lei mi aveva guardata dall'alto in basso, con quell'aria da saputella e gli occhi scuri che ardevano di sangue spagnolo.

Si era presentata col nome di Beatriz Penélope Aguilar, con pomposità. Subito dopo era diventata la mia migliore amica.

-Oggi pranzo con la coppia più detestabile di Hogwarts?-

-Così pare. Ha organizzato Theo.-

Bea rise di gusto; detestava gli appuntamenti organizzati da Theo perchè di solito la costringevano ad essere impettita come una damigella indifesa mentre probabilmente aveva più fegato di lui.

-Bene, e dove ci porta oggi? Al Ritz di Londra col suo Jet privato?-

Theo era un tipo stile vecchia Hollywood, adorava i Babbani a differenza di suo padre, e tutto ciò che li riguardava - dai Boeing 737 ai ristoranti di lusso.

Risi.

-No, da Madama Piediburro. Si festeggia il fidanzamento dei teneri colombelli.-

Il veleno nella mia voce non avrebbe potuto essere più evidente, visto il sorriso comprensivo di Bea, che somigliava di più ad una smorfia. Non si addiceva a quel volto altero.

-Rose...-

-Sssh, Bea. Andiamo, Theo, Malfoy e miss Austen ci aspettano.-

Miss Austen era il soprannome di Lily. Gliel'aveva appioppato Theo durante il secondo anno, quando durante la recita di fine quadrimestre Lily si era presentata con un abito da sposa in stile Orgoglio e Pregiudizio. Theodore aveva una passione per i classici Babbani. Li trovava strani, come Storia e Vita dei Grandi Maghi nell'800 di Bathilda Bath nei suoi tempi d'oro.

Attraversammo il corridoio della Sala Grande sotto gli sguardi riprovati delle ragazze Grifondoro. Uno sguardo di Bea bastava a tacitarli.

Ma sapevo, nel profondo, che era me che disprezzavano. Io ero la Serpeverde bastarda. Non lei. Io rubavo loro i ragazzi. Non lei. Per quanto potesse sembrare “signorina di strada”, Beatriz Penélope Aguilar non era affatto una sgualdrina.

Ero io. La cosa strana, era che non mi sentivo a disagio sotto quegli sguardi. Ero me stessa, per quanto idiota e puttana potessi sembrare.

Arrivammo all'ingresso di Hogwarts con flemma, l'abitino di raso di lei svolazzava nel vento di Aprile come se fosse nuda, mentre io avevo optato per un più sobrio tubino nero. Sapevo che i pranzi di Theodore avevano bisogno di un certo livello di classe.

Quando arrivammo fuori, vedemmo il terzetto più improbabile di Hogwarts. Bea mi lanciò uno sguardo complice.

Theodore Thomas Robert Nott II che si accarezzava i capelli con una mano, senza concederci uno sguardo, gli occhi rivolti al Lago Nero. Lilian Luna Potter che si era avvinghiata a Scorpius Hyperion Malfoy in un modo da far invidia alla piovra gigante nelle profondità del lago.

Sbuffai. Mi preparai mentalmente ad una delle giornate più dure della mia vita.






Nda:

prefazione al prossimo capitolo.

Sono grata a tutte coloro che hanno recensito **

Vi adoro da morire! E' un capitolo minuscolo, è un altro prologo, visto che ultimamente sono sommersa da impegni e il tempo per scrivere è poco.

Grazie a tutte, risponderò nel prossimo capitolo!


Anticipazioni:


dysnomia: la dea della disobbedienza;

Lily aspettava fuori. Scorpius ed io ci chiudemmo nel bagno, e ne uscimmo un quarto d'ora dopo, scarmigliati e con un'aria decisamente equivoca.

-Ehi, Rosie!-, cinguettò la mia pia cugina, che ci aveva aspettati. Non sospettava niente.

Ah!, beata innocenza!”


  
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