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Autore: Miss_Sunshine    30/05/2009    4 recensioni
Cuddy e House stanno insieme da tre mesi e adesso lei vorrebbe conoscere i genitori di House. Come la prenderà il medico più scorbutico e introverso della tv?! Come andrà a finire questa surreale serata? Leggete e scoprite!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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One-shot abbastanza divertente sulla coppia Huddy. Diciamo che ho fatto un passo avanti abbandonando (per ora) l’inizio della storia tra House e Cuddy e parlando del loro rapporto di coppia che si va facendo più serio. Fatemi sapere cosa ne pensate. Spero vi piaccia!

 

Disclaimers: I personaggi di questa storia non appartengono a me, ma a chi li ha creati. La storia è frutto della mia fantasia.

 

Ringraziamenti: vorrei ringraziare luisina e huddy4e per le loro recensioni in “Happy Birthday!”; huddy4e per la sua recensione in “Everybody needs somebody”; luisina e huddy4 e per le loro recensioni in “I wanna be loved by you”; huddy4e, luisina, Aloysia Piton, sunshine111, IsAnastaciaHuddy92 e thia per le loro recensioni in “Strike!”. Grazie ragazze, mi date la spinta per continuare a scrivere! Grazie a tutte per il vostro sostegno!! Poi vorrei ringraziare huddy4e, Sina, sunshine111, huddy4e e Kagura88 per aver inserito le mie storie tra i preferiti. Grazie 1000, mi sento lusingata!! Poi un grazie va a huddy4e per avermi inserito tra i suoi autori preferiti. Grazie!

 

Consigli: questa è una cosa che non faccio mai, però vi vorrei invitare a leggere, solo se ne avete voglia ovviamente, una fanfic che ho scritto nella sezione “Grey’s Anatomy” che si intitola “Ritorno” ed è sulla coppia Addison/Derek. Baci!!

 

Tredici stava esponendo il nuovo caso, ma House non la stava a sentire: aveva altro per la testa.

Ma come le era venuto in mente? In fondo erano solo tre mesi… A stento lo sapevano in ospedale…

-House? HOUSE?

Era Taub.

-Uh?

-Cosa ne pensi, House?

-Penso che vorrei sapere come le venuto in mente di chiedermi di presentarle i miei genitori dopo soli tre mesi!

E detto questo uscì senza aggiungere altro.

Kutner guardò gli altri.

-Ma cosa c’entrano i suoi problemi con la Cuddy con il caso?

 

House guardava Cuddy che spegneva il fuoco alla pentola. Aveva i capelli che le ricadevano in morbide onde sulle spalle e un’aria indaffarata molto sexy.

-Sei bellissima.

-E te ne sei accorto dopo tre mesi?

-No. Dopo tre mesi mi sono accorto di non avertelo mai detto.

Lei stava per rispondere qualcosa ma il suono del campanello la precedette.

-Vai tu?

Chiese sollevando lo scolapasta come per mostrare che era impegnata.

-Cosa sono? Il tuo schiavo?

-Cosa sono? La tua cuoca?

-Strega cattiva.

House prese il bastone e si alzò. Mentre percorreva il corridoio un sorrisetto gli apparve sulla faccia. Doveva cambiare battute. Dopo tre mesi Cuddy riusciva ormai a tenere testa a quelle vecchie.

Quando aprì la porta, però, il sorrisetto svanì per lasciare il posto ad un’espressione stupita.

Cuddy, non sentendo provenire nessuna voce dal corridoio, si insospettì.

-Amore, chi è?

“Amore? Amore?” A stento lo chiamava per nome e proprio adesso le era venuto di chiamarlo Amore?

Guardò la donna di fronte a lui le cui labbra sembravano sillabare “a-mo-re?”.

Lisa spuntò dalla cucina con ancora lo scolapasta in mano e il grembiule addosso e si immobilizzò alla vista dei signori House sulla porta.

-Ehm… salve!

Esordì, forse con troppa allegria.

-Io sono Lisa.

Disse avvicinandosi e stringendo la mano ad entrambi.

-Sono la…

Si bloccò di colpo. Cos’era lei? La ragazza di Greg? Ma per favore! Non aveva mica vent’anni! La sua fidanzata? No, sembrava troppo impegnativo. La sua compagna? No, in fondo stavano insieme solo da tre mesi.

-Noi due stiamo insieme.

House aveva rotto il silenzio avendo notato il suo imbarazzo.

La faccia dei signori House si fece, se possibile, ancora più sbalordita.

-Ma prego accomodatevi! Vi fermate a cena? Stavo giusto scolando la pasta…

Tentò Cuddy, per schiodarli dalla soglia.

-Oh, sì, grazie…

Accettò la madre di House.

Ed entrarono.

House afferrò per un braccio Cuddy che stava seguendo i signori House in cucina.

-Dimmi un po’: è una tua idea questa? Cos’è, gli hai mandato un messaggio anonimo per farli venire qui?

-House, ma sei impazzito? È ovvio che sono venuti da soli. Voglio dire, è normale che se tu non li vai a trovare mai vengano loro da te una volta ogni tanto…

E detto questo scomparve in cucina.

 

La cena procedette tranquilla sia perché Cuddy parlò molto, mettendo i genitori di House a loro agio sia perché House non disse quasi nulla.

Dopo cena si spostarono in salotto.

-Vado a preparare il caffè!

Disse Cuddy e si alzò dal divano.

-Ti aiuto!

Disse House in un molto sospetto scatto di gentilezza.

-Alla mia età sono anche capace da sola…

E scomparve in cucina.

 

Il primo a rompere il pesante silenzio che era sceso dopo che Cuddy era andata in cucina fu il padre di House.

-Allora… tu e Lisa…

-Stiamo insieme. Da tre mesi.

House aveva pensato che prima avrebbe risposto alle loro domande, prima avrebbero smesso di fargliele.

-Veramente volevo dire che voi…

-Lavoriamo insieme, sì. Disse House in un lampo di intuizione.

Cadde di nuovo il silenzio

Cuddy tornò col caffè e poggiò il vassoio sul tavolo, guardando House con aria di rimprovero perché sperava di trovarlo a parlare con i suoi genitori.

 

Dopo il caffè, che fu rallegrato da Cuddy che rispose gentilmente a tutte le domande su di loro, I genitori di House se ne andarono pensando che in fondo quella Lisa Cuddy non era poi tanto male e magari avrebbe reso più socievole quell’orso del figlio e invitando la nuova coppia a pranzare da loro qualche volta.

 

House era appoggiato al cuscino e pensava che in fondo se l’era cavata quando Cuddy uscì dal bagno con indosso una camicia da notte di raso nero bordata di pizzo dello stesso colore con le bretelle sottili. Si infilò sotto le coperte anche lei.

-Immagino che ora sarai contenta: sei riuscita nel tuo intento di conoscere i miei, quindi ora magari mi lascerai in pace per un po’…

E si chinò per baciarla.

Ma lei riempì la distanza tra i loro visi con poche parole.

-Veramente stavo pensando che visto che io ho conosciuto i tuoi adesso ti dovrei presentare i miei genitori…

E gli sorrise maliziosamente.

Mentre spegneva la luce e si chinava ancora di più verso Cuddy, House pensò che in fondo se era sopravvissuto a quella serata sarebbe anche potuto sopravvivere ai genitori di Cuddy. O almeno così pensava lui.

  
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