Una mano calda si poggiò sulla sua spalla, -dove vorresti andare?- disse Vegeta,poggiando Bulma contro il muro,la ragazza sentì il mondo crollarle addosso, non era stata abbastanza veloce da scappare,
- da nessuna parte sire-, - bene, tu sei di mia proprietà, resta qui, una saiyan ti porterà qualcosa per coprirti-il principe si vestì e andò ad allenarsi. La saiyan arrivò e i vestiti di Bulma erano molto semplici, aveva un vestito grigio,dritto, una stoffa ruvida e fredda con un nastro nero in vita, dopo che la saiyan se ne fu andata Bulma iniziò a piangere e a guardare fuori dalla finestra- no, cosa farò? Mi ha usata, mi hanno maltrattata, Yamcha,mamma,papà...chissà se tornerò mai sulla Terra, é un incubo...-
Allora la ragazza vide un pugnale vicino al letto e lo prese, l'aria sembrava essersi rarefatta e la luce aumentava sempre più, avvicinò la lama al petto, tutto ciò era insopportabile..- DONNA! COSA CREDI DI FARE!?- Bulma si girò e Vegeta con uno scatto felino riprese il pugnale, -NO! Ridammelo!-, - ascoltami, non ti ho dato nessuna autorizzazione intesi?- disse il re, Bulma rimase sorpresa, Vegeta le aveva impedito di morire, e non perché fosse una sua proprietà.
-Come ho potuto? Ho salvato quella schiava! Ah, sarà stato un caso-
Bulma allora decise di vivere, per la speranza di tornare sulla Terra, per la speranza di ammorbidire Vegeta.