Cap.13
Biscotti e battaglie
Reghina
mise
in bocca un biscotto, ondeggiò i piedi nel vuoto guardando
verso il basso;
soldati Sayan si allenavano nel cortile sotto il balcone, i suoni
giungevano
ovattati.
Vegeta
strinse al petto Asperigus, prese un biscotto dal piattino poggiato tra
loro e
si umettò le labbra.
"Io
li
batto tutti" dichiarò.
Reghina
annuì, strinse maggiormente la presa della coda attorno al
bordo
dell'inferriata su cui erano seduti; ingoiò un biscotto e
delle briciole le
ricaddero tra i capelli neri.
"I
principi sono più forti di tutti. Tranne che delle
principesse".
Vegeta
dimenò la coda marroncina e strinse il biscotto tra i
guanti, lo guardò fisso
sporgendo le labbra.
"Se
la
mamma batteva papà, non era nella torre" protestò.
Reghina
mugugnò, guardò in basso osservando i Sayan
mettersi in coppie per simulare
degli scontri; scrollò le spalle sottili e si
voltò verso Vegeta.
"La
mia
mamma dice che una signora non combatte".
Vegeta
le
lanciò un'occhiata, mugugnò e succhiò
il biscotto inumidendolo. Lo tolse dalla
bocca, lo avvicinò al peluche e lo poggiò su di
esso.
"Perché
diventate blu?" domandò.
Reghina
ridacchiò, annuì e si allontanò una
ciocca di capelli neri dai riflessi blu che
le era finita davanti l'occhio.
"Credo
di sì. Però non tutte. Le donne hanno tanti
poteri nascosti.
Mamma
dice
che quando crescerò mi farà vedere l'arma
più potente delle donne".
Vegeta
rabbrividì, mordicchiò il biscotto e
incassò il capo tra le spalline bianche
che gli reggevano il mantellino, deglutì pesantemente.
"La
sorella di Radish ha i poteri, ma non sono blu".
Reghina
sollevò lo sguardo verso il cielo, osservando i due soli
vicini alla linea
dell'orizzonte.
"Voglio
conoscerla. Forse può insegnarmi la magia!".
Vegeta
sgranò gli occhi onice, strinse Asperigus nascondendosi
dietro il peluche e
negò ripetutamente.
"Il
tuo
va già bene così!" strillò.
Reghina
lo
guardò, rise e guardò il piattino dove restavano
due biscotti, si mise in piedi
e slegò la coda.
"Andiamo
a prendere altri biscotti da tua madre. Magari può
insegnarci come si
fanno!".
Vegeta
sospirò di sollievo, si mise a propria volta in piedi
facendo cadere
sull'inferriata delle briciole e saltò in terra, atterrando
sul balconcino.
"Se
impari a cucinarli, ti sposo davvero" dichiarò.
Reghina
sgranò gli occhi, arrossì e si morse il labbro.
Scese a propria volta e gli
fece cenno di seguirla.
"Lo
farò, principe!".