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Autore: Blackpanter    31/05/2009    5 recensioni
Una Bella sola, che si strugge nelle paure del passato. Lei, sotto uno pseudonimo, è una scrittrice e una cantante di fama internazionale con moltissimi Fan. Il suo unico appiglio per rimanere a galla è Joshua, un ragazzo con cui ha un rapporto molto stretto.
Cosa succederà alla povera Bella quando cerca di dimenticare? Un ombra ritorna a farle visita, insieme a tutti i problemi che aveva cercato di lasciarsi alle spalle. Tutto troverà una soluzione il giorno del solstizio d'estate.
Prima storia che scrivo su Twilight, siate clementi ^-^ Spero possa piacervi.
Genere: Malinconico, Sovrannaturale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo Due

Tutto per colpa di Edward Cullen

 

«Finalmente siamo tornati!» trillò Alice guardandosi attorno. La casa era rimasta uguale, tranne per la polvere e le coperture sopra i mobili.

Avevano passato molto tempo in giro per il mondo come nomadi, cercando di risollevare il morale ad Edward e alla nuova componente della famiglia, Shana.

«Non direi Alice. Questo posto ha troppi ricordi» sospirò Edward guardando il suo pianoforte. Era ancora intatto, anche se ricoperto di polvere. Si avvicinò a esso e aprì il coperchio che racchiudeva i tasti. Un suono limpido e carico di tristezza si propagò per la casa vuota.

«Su con il morale Edward! I ricordi sono belli, permettono di non fare gli stessi errori!» squittì la moretta iniziando a togliere le coperture dei mobili. «Chissà cos’è successo di interessante in questo periodo» si avvicinò alla televisione, che era miracolosamente funzionante e la accese. Il programma che trovò era un intervista ad una ragazza che sembrava avere diciotto anni accerchiata da flash. Sul tavolo davanti a lei c’erano tre libri in bella mostra: Twilight, New Moon ed Eclipse, su cui c’era scritto novità del momento.

«Alexis, Alexis! Cosa ci dice di questo nuovo libro? Sappiamo che il finale non è quello che si dice a lieto fine!» un giornalista chiese e la ragazza sorrise amaramente.

«Come fa ad essere un lieto fine quando l’amore della protagonista la lascia perché crede che sia innamorata del suo migliore amico?»

A questa frase tutti i vampiri della casa si bloccarono e fissarono la televisione. Era solo una coincidenza o un segno del destino?

«Alexis! Ma quindi non ci sarà un seguito?»

«Certo che no! La storia è finita e non ho intenzione di continuare, soprattutto visto che la mia fonte di ispirazione non ha intenzione di aprire ancora questo capitolo della sua vita. È finita»

«Alexis! È stato difficile aggiungere i vampiri in una storia realmente esistita?»

«Certo che si! Non potevo lasciare tutto come era successo veramente. Ho dovuto modificare qualche pezzetto per aggiungere azione e mistero. I vampiri sono una mia invenzione e sono contenta di questa scelta visto che il mistero e l’irrealtà sono il mio pane quotidiano» la ragazza ghignò divertita e nella sua espressione si vedeva una specie di malizia mista a ironia.

I vampiri della casa si bloccarono. Non solo la storia era simile, ma aveva scritto anche di vampiri! Erano allibiti. Era stata Bella ad informare quella scrittrice?

«Lo so che gliel’abbiamo già chiesto nelle interviste dei precedenti libri, ma volevamo chiedere cosa pensa lei di questa storia?»

«Penso che sia una storia bellissima e tragica allo stesso momento. La protagonista, Dora, vive il suo sogno: ha finalmente trovato la persona che la rende completa, William. Ma come sappiamo tutti le storie non hanno sempre un lieto fine e non sono tutte rose e fiori. Will lascia per due volte Dora e la seconda è definitiva. John, il migliore amico di Dora, non riesce ad aiutarla visto che è innamorato di lei, e sapendo che Dora amerà per sempre e solo il suo amato Will la scaccia dalla sua vita togliendole anche l’ultimo appiglio. Ho deciso di scrivere questa storia, tra molte altre che avevo sentito, perché mi sa di vero! Tutte quelle che avevo sentito mi facevano venire il diabete da quanto erano stucchevoli. Questa invece è il perfetto mix per renderla una storia degna di essere letta» 

Edward era allibito. Se era veramente la storia di Bella voleva dire che non era rimasta con Jacob e che lui l’aveva scacciata. Un ringhio gli salì spontaneo e si ripromise di fare una visitina al cane pulcioso.

«Alexis! Se dovessi dare un suggerimento alle lettrici, cosa diresti?»

«Solo uno o più di uno? Ne avrei una marea!» rise la scrittrice, ma poi tornò seria «Beh, prima di tutto volevo dire di pensare seriamente a questa storia. Io, mentre la scrivevo, ho capito molte cose della vita che prima non mi erano chiare. Non vi dirò quali sono, perché dovrete scoprirlo voi e quando lo avrete scoperto fatene tesoro, perché sarà una base per diventare persone migliori. Un altro è di prepararvi una scorta di fazzoletti perché vi serviranno! E anche se siete in casa con qualcuno di non preoccuparvi se vi vedranno fare scenate come piangere a dirotto o insultare i protagonisti. È quello che ho fatto anche io!» e così Alexis se ne andò ridendo come una matta seguita da una fila di flash.

Alice spense la televisione e sparì in un secondo. Gli altri erano troppo stupiti per parlare. Tutti stavano guardando Edward, che sembrava in stato di shock. Non muoveva un muscolo e il suo sguardo era perso nel vuoto. Sembrava che dentro di lui si fosse rotto qualcosa.

Infatti era così. Edward non riusciva più a sentire nulla, non riusciva a respirare da quanto intenso era il suo dolore. La sua piccola e fragile Bella aveva sofferto per lui? Anche quando credeva di fare la scelta giusta aveva fatto quella sbagliata. Un forte dolore al petto lo colpì e gli sembrò che il suo cuore, ormai morto, fosse tornato a battere solo per potersi spezzare.

«Ecco qui i libri!» trillò Alice tornata nella casa. Nelle sue mani stringeva i tre romanzi incriminati, quelli dove c’era la risposta. Era davvero la storia di Bella?

Edward si mosse velocemente e si avvicinò alla sorella che aveva iniziato a leggere la prima pagina. La sua voce soave leggeva a velocità folle incrinandosi di tanto in tanto quando sentiva il dolore della ragazza di cui avevano la conferma: era Isabella.

Alice lesse il più velocemente possibile e qualche ora dopo aveva terminato anche l’ultima riga del terzo romanzo.

«È… è Bella!» sospirò Esme coprendosi il volto con le mani e iniziando a singhiozzare. Carlisle le fu subito affianco e la abbracciò teneramente. «Quanta sofferenza povera ragazza. Chissà adesso dove sarà!»

«Non lo so mamma! Non riesco ad avere sue visioni da quel giorno» mormorò sconsolata Alice. Era veramente frustrante per lei. Aveva cercato di vederla, per sapere come stava, ma non ci era mai riuscita. Aveva immaginato che fosse perché era insieme ad un licantropo, visto che non poteva vederli. Ma se quello che il libro diceva era vero lei non era con uno di loro.

«Cosa ho fatto?» piagnucolò ad un tratto Edward, sorprendendo tutti. Era a terra, con le mani sul volto scosso da tremiti molto evidenti.

«Edward, non abbatterti. L’hai fatto per il suo bene» mormorò il piccolo folletto andando ad abbracciare il fratello. Lui però non sentì il conforto. Si sentiva sporco e inadeguato. Non credeva possibile di aver fatto quel disastro. Era solo troppo sconvolto dopo che Bella aveva baciato Jacob e piangeva per lui. Aveva capito che il suo angelo preferiva il cane a lui e l’aveva lasciata dicendole di essere felice.

«Avete visto quanto ha sofferto? E ora? Che le è successo?» chiese il rosso guardando disperato i suoi famigliari. Cosa era successo alla sua fragile umana?

«Non lo so. Possiamo chiedere al cane però!» disse Emmett, cercando a modo suo di tirare su il fratello. Era anche lui dispiaciuto per quello che era successo a Bella. La trovava simpatica e gli sarebbe piaciuto averla come sorella.

«Andi…» Alice non riuscì a finire la frase perché una visione la colpì. I Volturi si stavano muovendo per eliminare Alexis. Sapeva troppo, continuavano a ripetere, e deve essere eliminata. Una spedizione sarebbe partita lo stesso giorno.

«Dobbiamo salvarla Edward!» disse risoluta Alice. Il ragazzo annuì non molto convinto. L’unica cosa che gli importava in quel momento era Bella!

«Magari sa dove si trova!» squittì Alice intuendo i pensieri del fratello. Lo sguardo di quest’ultimo si illuminò e sorrise alla sorella, ma di un sorriso stanco, non di quelli che avevano fatto battere il cuore a Bella.

«Qualcuno si vuole degnare di dirci cos’è successo?» brontolò Emmett esponendo quello che tutti stavano pensando.

Edward così raccontò di quello che aveva visto la sorella, mentre quest’ultima preparava le cose per partire. La famiglia fu subito d’accordo e raccolsero le poche cose che avevano pronti ad andare.

«Prima però facciamo un salto dai licantropi. Hanno qualcosa da dirci e spero per loro che siano scuse!» ringhiò Edward e iniziò a correre verso i confini. I Cullen lo seguirono subito parlottando tra loro della scrittrice.

«Cosa ci fate qui freddi?» chiese una voce roca che bloccò la famiglia.

«Siamo qui per sapere cos’è successo!» disse con calma Carlisle e Jacob annuì.

«Me lo aspettavo. Se volete sapere di Bella non posso dirvi niente. Ho veramente tagliato i ponti con lei e non l’ho mai più rivista e sentita. L’unica notizia è stata quella del libro e penso che anche voi lo abbiate letto» mormorò scuotendo il capo. Delle piccole rughe si incresparono quando sorrise tristemente «Bella è stata così comprensiva con me. Ha capito perché lo facevo e mi ha detto che approvava. Solo leggendo il libro ho capito quando ha sofferto. Non volevo che accadesse, volevo solo non soffrire più»

«Jacob! Sei un idiota! Se davvero l’amavi dovevi sapere il vero motivo per cui lo faceva!»

«Infatti non l’amavo veramente. L’ho capito quando se ne è andata e ho trovato il mio vero amore. Era come una sorella per me. Le volevo bene, molto, ma non l’amavo»

«Non potevi capirlo prima?» chiese disperato Edward. Non ne poteva più di quella discussione. Non voleva ricordare quei giorni, quella decisione sofferta. Aveva fatto due volte lo stesso errore, solo perché si era imposto di non ricordare il periodo più infelice della sua vita.

«Dobbiamo andare adesso!» bisbigliò Alice che aveva visto i Volturi già in viaggio. Dovevano andare da Alexis. Dovevano salvare una vita innocente. Tutto per colpa di Edward Cullen.    

Angolino Autrice:

Grazie mille per aver commentato *-* Non immaginavo che la stroria potesse piacere! ^-^

Questo capitolo è scritto in terza persona perché non è dal punto di vista di Bella... quando dovrò parlare di altri personaggi farò sempre così!

x Shinalia

Davvero si sente il tormento? O.o Io pensavo di aver fatto un disasto! Sono pessima nell'esprimere i miei sentimenti quindi pensavo di non riuscire a mettere qualcosa su carta! Grazie mille per il commento e spero che anche questo capitolo ti piaccia 

x lory_lost_in_her_dreams

grazie mille! Si si povera Bellina! Ma tutto quello che c'è scritto è solo una parte di quello che è successo! è moooolto più complicato xD Spero che continuerai a seguire questa storia! 

Bene, non mi resta altro da dire se non...

Saluti e Baci da Blackpanter!


  
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