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Autore: vanessie    27/01/2017    3 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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FOLLOWING A STAR

 

Capitolo 43

“Il primo S.Valentino”

 

 

POV Nicole

14 febbraio, San Valentino, la prima festa degli innamorati che festeggiavo con il solo vero amore della mia vita. Mi alzai dal letto e da saggia ragazza studiosa trascorsi la mattinata sui libri, in vista del più tosto esame che mi attendeva. Il secondo esame era andato bene e ora mancava l’ultimo di quel mese! Cat preparò il pranzo, mangiammo insieme e poi andai sul mio blog a pubblicare una bellissima playlist di due ore, con brani musicali vecchi e nuovi, adatti a fare da sottofondo ad una serata romantica e ad una notte di passione. Scrissi un pezzo in cui parlavo di me e delle mie esperienze e annunciai che anch’io quella sera avevo un invito fuori dal mio mister Y, di cui continuavo a parlare. I followers non sapevano la sua reale identità, ma ci erano affezionati e più volte mi avevano chiesto di mostrargli il volto di questo Mr.Y. Anche quel pomeriggio me lo richiesero, tanto che promisi loro che avrei chiesto al misterioso ragazzo in questione se gli andava di farsi conoscere e nel caso avesse accettato, avrei pubblicato un nostro video insieme.

In verità Jonathan era già conosciuto dai miei lettori, ma semplicemente come amico. Presentarsi come Mr.Y, ossia come il ragazzo dei miei sogni, era un’altra storia. Beh, glielo avrei chiesto quella sera. Nel tardo pomeriggio Cat ed io ci acconciammo a vicenda i capelli in vista della serata. Arricciai i capelli di Cat alla perfezione e le chiesi di aspettare che mi vestissi prima di farle acconciare i miei. Infilai della biancheria sexy, non si poteva mai sapere, magari sarebbe stata la volta buona che avrei dato a Jonathan quello che entrambi desideravamo! Poi misi un vestito di lana lungo fino al ginocchio, i collant e qualche gioiello. Mi truccai carina e Cat mi fece uno chignon perfetto fermandolo con una ciocca di miei capelli sistemati in una treccia. “Cat è stupendo” “Su di te tutto è stupendo! Sei bellissima” “Anche tu! Grazie!” esclamai abbracciandola.

 

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“Dove ti porta a mangiare John?” “Non lo so, è una sorpresa” “Ohhhh cavolo, Jonathan è così perfetto” “Beh sì…devo ammetterlo” “Hai una cazzo di fortuna che nemmeno immagini!” esclamò “Lo so” dissi. Infilai il regalo di John nella mia pochette e presi delle scarpe con tacco vertiginoso dalla scarpiera. Qualcuno suonò alla porta, non sapevo se fosse Luke, venuto a rendere Cat, oppure Jonathan. Andai io ad aprire perché Cat doveva finire di truccarsi. “Ciao. Wow, sicura che devi uscire con me?” domandò Jonathan osservandomi da capo a piedi “Sicurissima” “Buon San Valentino” disse avvicinandosi alle mie labbra. Lo baciai per prima, assaporandolo lentamente “Auguri anche a te amore” risposi poi. “Ciao Cat, buona serata! Noi andiamo!” urlai “Ciao, buona serata anche a voi!” rispose dal bagno. Andammo alla fermata della metropolitana e salimmo a bordo. “Hai delle scarpe che sono un suicidio!” esclamò lui “Non ti piacciono?” “Mi piacciono, sono…sexy ma…non hai male ai piedi?” “No per ora” risposi. Scendemmo dalla metro e andammo in un ristorante veramente carino, in cui non ero mai stata. Mi piaceva l’arredamento, la cura per i dettagli. Quella sera inoltre era tutto addobbato a tema San Valentino: luci soffuse, candele accese ai tavoli da due, cuori di carta colorati disposti sui tavoli, palloncini a forma di cuore sparsi ovunque, una rosa rossa per tutte le ragazze e un menù appositamente studiato. Lo lessi mentre eravamo seduti al tavolo.

 

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Le prime portate iniziarono ad arrivare e noi le gustammo mentre parlavamo “Sei bravo a scegliere i ristoranti!” esclamai “Carino vero? L’ho trovato su Trip Advisor, le recensioni erano tutte super positive” “Bellissimo” “Anche il cibo era buono, manca solo il dolce ormai” “Sì sono d’accordo. Credo di poter ammettere che è il San Valentino migliore che abbia mai festeggiato” affermai “Di già?! Aspetta, ho in programma delle belle cose per lei signorina Black” “Non vedo l’ora di scoprirle” “Me lo dai un bacio?” chiese “Prenditelo” lo provocai. Si avvicinò, ma rimase a fissarmi a pochi millimetri dalle mie labbra. Più volte mi fece credere di far toccare le nostre bocche, ma continuava a farmi impazzire tirandosi leggermente indietro al mio minimo movimento teso verso di lui. Feci sfiorare le punte dei nostri nasi e mi sentii sprofondare in un oceano di emozioni, quando puntò quei suoi meravigliosi occhi espressivi nei miei, nei quali intravedevo i bordi delle lenti a contatto. Finalmente ci fu quel contatto tanto atteso tra le nostre labbra e le nostre lingue. Fu un bacio abbastanza sensuale, a momenti invadente e profondo, a momenti tenero e dolce. Ci staccammo per mangiare il dessert, che fu ottimo. “Posso darti il mio regalo?” gli chiesi “Sì” rispose. Tirai fuori dalla borsa un pacchettino e glielo porsi. Tolse la carta regalo e il nastro, estraendone due biglietti per il concerto di un famoso gruppo che entrambi adoravamo. “Ohhh non ci credo! Vancouver 30 marzo?” “Esatto, hai impegni?” “Se li avessi li rimanderei! Tu sei pazza, come hai fatto a trovare i biglietti?” “Ho le mie conoscenze!” “Quali conoscenze?” “Sai la redazione dell’ateneo per cui curo il blog? Loro hanno conoscenze con il Seattle Times, il quotidiano più importante della città, visto che il giornalista che si occupa della rubrica musicale, Calvin Reed, ha studiato qui al campus anni fa. Beh grazie a questa conoscenza ho avuto i biglietti” spiegai “Tu conosci questo tipo?” “Calvin Reed? Sì lo conosco, è venuto alla redazione qualche volta” “Uhm e…che tipo è?!” “Alto, biondo, occhi verdi…molto carino” scherzai per prenderlo in giro. “Oh ecco, quindi per avere i biglietti tu…” “Cosa vuoi che sia? È bastata una notte, insomma una botta e via” “Cosa vuoi che sia? Che stai blaterando? Tu ci sei…andata…a letto?” chiese alterato “Calmati, stavo scherzando” ammisi. “Non scherzare così con me” “Scusa John. Dai non potrei mai farlo, mi conosci” “Sì ma mi infastidisce l’idea di immaginarti con qualcuno diverso da me” “Amore, non ti tradirei mai” affermai accarezzandogli la guancia “E comunque Calvin Reed è un tipo molto carino ma ha passato i 50” confessai “Non provare mai più a dirmi delle cose del genere! Rischi che mi trasformi in un lupo qui davanti a tutti” “Ok. Mi perdoni?” chiesi prendendogli il viso tra le mani “Sì, certo” rispose baciandomi e ringraziandomi ancora per il regalo. Pagò la cena e mi poggiò una mano sulle spalle, portandomi fuori dal ristorante. Lo seguii tenendogli un braccio intorno alla vita. “Il tuo regalo te lo do tra poco” affermò. Mi fece entrare al Theo Chocolate Factory Tour, una sorta di locale/museo dedicato al cioccolato, che offriva ai visitatori un tour completo sulla storia del cioccolato e soprattutto offriva assaggi di cioccolatini ai più vari gusti, creati con ricette provenienti da tutto il mondo. “Cosa c’è di più classico dei cioccolatini per San Valentino?” mi domandò. Aveva ragione, i cioccolatini erano un must, ma lui non mi aveva regalato dei semplici e banali cioccolatini, mi dava la possibilità di arrivare a gustarli in modo diverso. Ci aggirammo nelle varie sale del locale/museo e scoprii un sacco di curiosità che non conoscevo, fu interessante! Quando arrivammo alla fine del tour, ci fermammo nella stanza degli assaggi. Ci facemmo preparare un vassoio assortito, di quelli che solitamente davano ai clienti e ci sedemmo ad un tavolino. “Hai mai visto quel vecchio film? Forrest Gump?” gli domandai “Certo è un film fantastico” “Sì è vero e io adoro la battuta ‘La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita’” affermai citando il film. “Frase significativa e…perfetta per questo vassoio di cioccolatini che abbiamo davanti!” esclamò “Facciamo così: non leggiamo le descrizioni dei gusti, ne prendiamo uno a caso a testa e lo mangiamo godendoci la sorpresa” proposi “Ci sto. Inizio io, assaggia questo” disse imboccandomene uno. Lo assaporai e gliene avvicinai uno alla bocca per farglielo mangiare. Continuammo fino alla fine, perdendoci nei nostri sguardi e alternando i cioccolatini a baci ricchi di passione “È stato…bello” dissi “Se è vero che ‘La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita’ è altrettanto vero che non mi importa di quello che mi capiterà, mi importa solo che tu sia al mio fianco” affermò “John io…non so che dire…mi viene in mente soltanto che ti amo” “Ti amo anch’io e spero che oggi sia il primo di un’infinita serie di San Valentino che festeggeremo insieme” disse “Me lo auguro” risposi. Lo accarezzai un po’ “Ecco il tuo regalo” sussurrò dandomi un pacchetto. “Pensavo che il regalo fosse il tour nel mondo del cioccolato” “Ma nooo, il tour era un modo carino di trascorrere la serata in maniera diversa dalle tue aspettative, il regalo è questo” disse. Lo scartai e trovai

una bustina di tipico stile Quileute, la aprii e dentro vidi un braccialetto fatto con le sue mani. Conoscevo il significato di quel braccialetto, mi impauriva ma allo stesso tempo mi riempiva di felicità averlo ricevuto. Era intrecciato in modo tale che simboleggiasse l’amore tra due persone e portarlo al polso avrebbe significato molto per chi come noi due, discendeva dai Quileute. “Grazie, è bellissimo!” esclamai dandogli un bacio. Lui mi aiutò a indossarlo al polso destro e poi mi chiese di aspettarlo lì a sedere, perché doveva andare a prendere la seconda parte del mio regalo. Feci come voleva, restando a rimirare il mio nuovo braccialetto. Poco dopo John tornò e mi diede una scatola di media grandezza. Tolsi il coperchio e capii che aveva richiesto alla sala degustazioni del locale/museo in cui ci trovavamo, di fare dei cioccolatini a forma di lettere dell’alfabeto. I cioccolatini riportavano la scritta: Nicole e alla fine c’erano tre cuori sempre al cioccolato. Era un’idea davvero dolce, insomma quelli non erano banalissimi cioccolatini comprati al supermercato, erano personalizzati e aromatizzati al cocco, una delle mie combinazioni preferite da unire al cioccolato! “Beh sono…stupita, proprio non me lo aspettavo!” dissi “Almeno avrai qualcosa di dolce da mangiare nei prossimi giorni” “Come fai a essere tanto attento e affettuoso con me? Insomma è impensabile che tu possa sempre riuscire a fare la cosa giusta al momento giusto. Questa cosa dei cioccolatini con il mio nome ad esempio è…semplice, ma originale e romantica” “Volevo che i tuoi cioccolatini fossero diversi da quelli di chiunque altro” affermò.

 

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“Perché? Perché lo fai? Vuoi forse farmi impazzire?” “In realtà non faccio niente di speciale. Cerco di pensare a quello che potrebbe piacerti e basta. Voglio che tu capisca che sei sempre nei miei pensieri e che…ti amo” disse. Gli accarezzai la mano che aveva appoggiato sul tavolo e restai a fissarlo per qualche minuto, per poi accogliere la sua bocca sulla mia, per concedergli quei baci che era venuto a prendersi. Lasciammo il Theo Chocolate Factory Tour e tornammo all’università. Lo invitai a farmi compagnia ancora per un po’ e così ci andammo a sdraiare sul letto di camera mia, dopo aver opportunamente chiuso la porta. Ci baciammo e ci facemmo le coccole, sussurrandoci cose super sdolcinate. Dentro di me volevo fargli capire quanto fossi innamorata di lui, quanto lo desiderassi e una notte d’amore sarebbe stata perfetta la sera di San Valentino, ma qualcosa mi faceva capire che ancora non ero pronta al 100%. Non perché non lo amavo a sufficienza o perché non mi fidavo di lui, al contrario non ero pronta perché ne ero troppo infatuata, ero troppo presa e avevo quasi timore di un momento tanto intimo con lui.

“Stasera è stato bellissimo trascorrere il tempo con te” disse improvvisamente “Anche per me” “Sei la prima ragazza che amo davvero e…spero di riuscire a dimostrartelo Nikki” “Me lo dimostri già, credimi…nessuno mi ha mai fatta sentire come mi fai sentire tu. Nessuno è mai stato tanto attento e premuroso con me, è per questo che non ho mai amato nessun altro ragazzo tranne te” confessai “Te la senti di farci un giuramento a vicenda?” “Di che si tratta?” chiesi curiosa “Giuriamoci che qualsiasi cosa accada nella vita noi due resteremo sempre uniti, saremo sempre sinceri l’uno con l’altra e cercheremo di risolvere ogni più piccolo problema che tenti di frapporsi tra noi” “Te lo giuro Jonathan” “Te lo giuro anch’io Nicole” affermò. Ci scambiammo un bacio e poi ricordai di dovergli chiedere una cosa. “Sai John oggi ho aggiornato il blog pubblicando una playlist di canzoni d’amore attuali e del passato, è piaciuta tanto come idea. Poi ho scritto di me, come al solito, dicendo che avevo un appuntamento con Mr.Y per festeggiare San Valentino e…hanno continuato a commentare chiedendomi di svelare l’identità di questo misterioso ragazzo!” esclamai “E tu vorresti che lui lo facesse?” domandò. “Beh dipende da te. I miei lettori già ti conoscono, hanno visto tanti tuoi video e foto, certo ti conoscono come un mio amico non come il mio…ragazzo” dissi con un certo imbarazzo per la parte finale della mia frase. Lui rise “Ok, va bene. In fondo anche se mi vergogno un po’ è una cosa bella. Vediamo che dicono!” esclamò. Ci alzammo dal letto e ci facemmo un video divertente insieme.

 

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Gli dissi che lo avrei pubblicato nei prossimi giorni.

 

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Lo riguardammo e sinceramente non lo ammisi ad alta voce, ma eravamo venuti bene in video, lui era così tremendamente bello…poi feci secondo un secondo video in cui io lo intervistavo, facendo varie domande e lui rispose.

 

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Vederlo nell’inquadratura, con la sua affascinante naturalezza mi fece battere forte il cuore…invece che una ragazza di 19 anni, ne sembravo una di 13 davanti al suo attore preferito!

 

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“Ok grazie di aver accettato, saranno felicissimi di scoprire la vera identità di Mr.Y” affermai “Prego, visto che sarò sotto gli occhi tutto l’ateneo, posso almeno chiedere una ricompensa in cambio?” “Certo” “Un bacio?!” chiese. Sorrisi, mi avvinai a lui e lo baciai per poi tornare sul letto, in cui restammo a farci le coccole fino a notte fonda.

 

NOTE:

Ciao a tutte, la nostra coppia festeggia il primo San Valentino insieme con una cena romantica, un gustoso tour nel mondo del cioccolato e una serie di parole dolci e promesse per il futuro. So che molte di voi si aspettavano da questa serata qualcosa di più intimo, ma era troppo scontato scrivere della loro prima volta proprio nella notte degli innamorati, così ho preferito aspettare. C'è stato comunque un grosso passo avanti: Nicole ha chiesto a Jonathan di presentarsi ai suoi lettori del blog come il suo ragazzo, l'ormai famoso Mr.Y e lui ha accettato. Dire in pubblico che la loro non è solo amicizia, ma amore è una grande dimostrazione di fiducia e simboleggia anche la reciproca volontà di rendere le cose sempre più serie e soprattutto più pubbliche.

A questo punto vi lascio, siamo ogni giorno più vicine al momento x, quello in cui Nikki e John diventeranno una coppia a tutti gli effetti! Vi do appuntamento a venerdì,

Vanessie

   
 
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