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Autore: vanessie    20/01/2017    4 recensioni
La storia sviluppa alcuni personaggi di mia invenzione presentati nella fanfiction "Sunlight's Ray".
Una vicenda ricca d'amicizia, amore e problemi della vita quotidiana con cui ogni adolescente si trova a fare i conti...narrati da una prospettiva femminile e maschile. Non mancherà un pizzico di fantasy e un richiamo ai personaggi originali della Meyer!
Per avere una migliore visione delle cose sarebbe meglio aver letto Sunlight's Ray 1-2-3, in caso contrario potete comunque avventurarvi in Following a Star!
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sunlight's ray'
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FOLLOWING A STAR

 

Capitolo 42

     “Piccolo senso di colpa” 

 

 

POV Nicole

Eravamo tornati al college da un mese. Febbraio era cominciato da pochi giorni e con esso anche la sessione d’esame. Ne avevo in programma tre per quel mese di intenso impegno. Il primo esame l’avevo già sostenuto ed era andato bene. Il secondo esame l’avrei dato tra due giorni. Ero presa dallo studio, gli ultimi momenti per ripassare erano essenziali. Anche Cat, Robbie, Luke e John erano nelle mie identiche condizioni, per cui avevamo rallentato con le uscite. Quella sera tuttavia era sabato, quindi avevo fissato con Jonathan per vederci soli soletti. Dedicai del tempo ad aggiornare il mio blog con qualche curiosità. I followers aumentavano e spesso venivo riconosciuta dagli altri studenti, quando mi aggiravo per l’ateneo. Pubblicai dei video carini e divertenti che avevo girato con i miei fidati amici, che ormai erano volti noti per i lettori del mio blog! Finito con il blog mi preparai a cenare e poi andai in bagno a truccarmi e sistemarmi i capelli. Tornai in camera e accesi la radio per ascoltare qualche pezzo di moda in quel periodo, mentre cercavo nell’armadio qualcosa da mettermi per l’uscita. Era stata una giornata molto fredda a Seattle, durante la quale era sceso anche del nevischio. Presi dei jeans stretti, una maglia più leggera bianca e nera e sopra misi un maglione lungo fino al ginocchio da lasciare aperto, come un soprabito. Per le strade si era formata una patina scivolosa di ghiaccio, dunque decisi di indossare dei comodi stivaletti senza tacco, che mi evitassero imbarazzanti cadute.

Sentii il suono del campanello e andai ad aprire. Jonathan era assurdamente carino con quel look sbarazzino composto da maglietta chiara, camicia pesante di jeans, pantaloni grigi, capelli sciolti e super eccitanti, barba curata.

 

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Gli feci cenno di entrare e lo salutai con un bacio. “Sola?” domandò “Sì, Cat è andata con Luke al compleanno di Jade” spiegai, riferendosi alla sua ex ragazza, che comunque era rimasta una mia amica. Ora…ex ragazza era dire troppo. Lei e John erano stati insieme due mesi e mezzo e lui mi aveva detto che comunque non avevano mai fatto l’amore. Questo mi sollevava…insomma lui era il mio ragazzo, non volevo che altre l’avessero visto nudo o avessero avuto con lui atteggiamenti tanto intimi. Lui ed io ancora non eravamo arrivati al sesso vero e proprio, ma comunque c’erano state delle tenerezze più profonde di un bacio.

“C’è un po’ di ghiaccio per strada!” mi informò “Sì ho visto, infatti guarda: scarpe comode” dissi mostrandogli un piede. Lui rise “Che ti va di fare stasera?” “Di svagarmi, non ne posso più di stare in casa a studiare!” esclamai “Proposte?” “Mmmm non so…cinema?” proposi “Ok, vada per il cinema. Tra l’altro ieri è uscito quel film d’azione che volevo vedere” “Film d’azione?! Non puoi portarmi al cinema a vedere quei film” affermai “Vediamo sempre quello che piace a te, almeno stasera accontentami Nicole!” “E va bene…ma ti costerà un secchiello di pop corn” scherzai “Ok” rispose. Andammo al cinema in metropolitana e restammo a parlare e a ridere durante il viaggio. Gli tolsi gli occhiali da vista e li indossai. Mi piaceva prendere le sue cose e infilarmele: braccialetti, collane, sciarpe, i suoi mille modelli di occhiali da vista o da sole…avere qualcosa di suo su di me mi dava la sensazione di sentirlo mio.

 

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Jonathan si avvicinò a me e mi baciò, per poi portarmi appoggiata sulla sua spalla. Gli poggiai una mano sul petto, mentre lui mi teneva stretta a sé e talvolta mi accarezzava il collo. Finimmo il viaggio in quella posizione che adoravo. Quando ci avvicinammo alla nostra fermata, gli restituii gli occhiali da vista e scendemmo. Raggiungemmo il cinema e comprammo i biglietti, il secchiello di pop corn che lui mi aveva promesso e le bibite. Entrammo in sala e ci accomodammo sulle poltroncine. Accanto a noi una giovane coppia di ragazzini continuò a baciarsi senza nemmeno riprendere aria. Parlammo facendo gli indifferenti, ma cominciammo presto a trattenere le risate quando i due iniziarono a sospirare in modo assurdo mentre si baciavano. Avranno avuto…che so…14/15 anni…cioè quei sospiri erano seriamente imbarazzanti. Jonathan cercava di non scoppiare a ridere mangiucchiando alcuni pop corn, io lo guardavo e cercavo di ridere senza emettere suoni, per non farmi sentire dai due baciatori folli. Ad un tratto John mi indicò i due adolescenti seduti accanto a me. Mi voltai e notai che il ragazzo aveva palesemente infilato la mano sotto alla maglia di lei e le stava palpando il seno in pubblico. Mi rigirai scandalizzata verso Jonathan, andiamo quelle erano effusioni decisamente fuori luogo per essere in un cinema. Scossi la testa per esprimere la mia disapprovazione e lui rise. Intrecciò le sue dita alle mie e si portò il dorso della mia mano alla bocca per poggiarci un bacio. “Dopo il cinema che facciamo?” sussurrò “Boh non so” “Ok decidiamo più tardi” disse a voce bassa. Mi diede un bacetto sulle labbra e così restammo a fissarci per un po’. Sistemò i miei capelli dietro all’orecchio e fece capolino per guardare la coppietta accanto a me, ancora immersa nei loro baci. “Ti amo” bisbigliò facendomi sorridere “Anch’io amore” sussurrai. Mi accarezzò una guancia “Sai che stanotte ti ho sognata?” “Sì?!” chiesi, continuando a bassa voce la nostra conversazione. Non volevamo certo che il cinema sentisse i fatti nostri. “Un sogno assurdo. Ero a lezione e tu avevi un corso in comune con me. Finita la lezione tu mi portavi nel tuo appartamento a studiare e, prima cosa assurda tipica dei sogni, iniziavi a dirmi che volevi mangiare i broccoli” “I broccoli?” “Sì…non c’entravano nulla, ma lo sai come funzionano i sogni. Io ti chiedevo se eri sicura di volerli mangiare, perché so che li odi e tu insistevi. Abbiamo mangiato i broccoli, poi tu ti sei trasformata nella versione sadomaso di te stessa” disse iniziando a ridere e facendo ridere anche me. “Ti giuro Nikki. Avevi una tutina nera di pelle, il frustino e iniziavi a tirarmi il frustino in testa, dicendomi che ero una schiappa, perché non ricordavo delle formule chimiche” continuò a dire, mentre io ridevo per la stranezza di quel suo sogno. “E poi?” chiesi curiosa “Poi…è diventato un sogno erotico. Meglio che non te lo descriva, altrimenti diventi rossa come un peperone” “Ma che ragazzaccio cattivo!” “Che posso farci? Sarà l’astinenza a parlare” disse, lo guardai male trattenendo un sorriso “Scemo” “Beh sono quasi trascorsi 5 mesi dall’ultima volta che ho fatto sesso con una ragazza…” “Quindi?!” “Quindi nulla, ma sono pur sempre un ragazzo di 21 anni” affermò. Le luci si spensero, i trailer dei prossimi film in uscita cominciarono a scorrere sullo schermo. John si avvicinò al mio orecchio toccandomi il braccio “Hey te la sei presa per quello che ho detto?!” chiese “No” “Sicura?” “Sì” “Non dirmi bugie. Guarda che non volevo criticare te e la nostra relazione, la mia era solo una constatazione” spiegò “Beh mi fa leggermente sentire in colpa, visto che sono io che sto frenando le cose tra noi due” affermai. “Tu non devi sentirti in colpa per niente. Lo sai che ti amo e che ti aspetterò per tutta l’eternità se lo desideri” “Non provarci John” “A fare cosa?” “A dirmi queste cose carine” “Ti ho solo detto le cose come stanno. Ho detto la verità” disse, restai in silenzio. Mi prese il viso tra le mani e fece incontrare i suoi occhi con i miei “Sei arrabbiata amore?” “No, come faccio ad essere arrabbiata? Dai guarda che il film sta per iniziare!” “Dammi almeno un bacio” disse, lo accontentai, ma da un semplice bacetto innocente, lui lo fece diventare un bacio infinito “Giura che non sei arrabbiata!” esclamò “Giuro, ora guarda il film, visto che mi hai trascinata a vederlo” risposi sorridendo. Il film non fu così male, la trama era comunque carina…certo c’erano stati troppi pugni, calci, corse contro il tempo e sparatorie per i miei gusti, ma dovevo ammettere di aver visto cose molto peggiori. Quando il film finì, le luci si riaccesero. Prendemmo la metropolitana e andammo all’ateneo. “Sei pronta per l’esame di lunedì?” “Penso di sì. Ma quello che mi preoccupa di più è l’esame del 23 febbraio, quello sì che è tosto!” “Andrà alla grande, ne sono sicuro” “Sei troppo fiducioso nelle mie capacità” “Ti conosco, so che dai il massimo. Comunque hai ancora 13 giorni per prepararti, ora concentrati solo sull’esame di lunedì” “Sì, hai ragione” affermai. “Senti la sera di San Valentino posso invitarti fuori?” “Non puoi, devi” dissi ridendo. “Ok. Sei invitata allora!” “Dove mi porterai?” “Prima di tutto a cena fuori e poi…lo scoprirai” “Sai che le sorprese mi fanno impazzire vero?” domandai “Lo so che le adori” “Potrei fare qualsiasi pazzia per un ragazzo che mi fa una sorpresa davvero carina” “Uhhhhh la cosa si fa interessante! Sei disposta a fare proprio tutto?!” mi provocò “Dipende dal tipo di sorpresa” lo stuzzicai “Se non ti conoscessi da tutta la vita e tu fossi una semplice ragazza che sto frequentando…beh il tuo modo di provocarmi mi fa morire di desiderio e dal tuo modo di stuzzicarmi potrei pensare che sei una tipa che poi si concede. Ma ti conosco e lo so che fai tanto la ragazza sfacciata, ma sotto sotto sei una tenerona” “Ti dà noia?” “No, affatto. Io adoro il tuo modo di fare, mi manda al manicomio” affermò attirandomi a sé. Ci scambiammo qualche bacio e poi, arrivati al mio appartamento, lo feci entrare. Restammo sul divano, entrambi senza scarpe, a baciarci nelle più strane posizioni.

 

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Ancora non me la sentivo di andare fino in fondo, ma comunque ci coccolammo in quel modo spinto con cui avevamo iniziato a cimentarci da due settimane a questa parte. Ero consapevole che non riuscivo ad appagare pienamente i suoi desideri, proprio come non appagavo i miei, ma perlomeno tra noi si stava creando la giusta intimità per spingerci sempre più avanti.

Lo lasciai andare in bagno e poi ci andai anch’io. Tornai da lui sul divano e lo guardai in silenzio. Giocai con i suoi ciuffi di capelli “Nikki” “Che?!” “Lo sai che ti amo?” “Sì” risposi ridendo. “Sai che però adesso devo andare a dormire? Sono le 3 e domani devo ripassare per l’esame” disse “Ti lascio andare a riposarti, anch’io domani devo ripassare. Quando ci vediamo? Domani non posso proprio” affermai “E io non posso lunedì perché l’esame ce l’ho martedì pomeriggio!” esclamò “Ok allora…beh ci vediamo direttamente per San Valentino” “Va bene, cioè…non va bene affatto starti lontano, ma è la soluzione più responsabile. Vengo a prenderti per la cena alle 19.30 ok? Così prendiamo la metropolitana e andiamo in centro a Seattle al ristorante” “Perfetto” risposi. Aspettai che si ricomponesse e mettesse il cappotto, gli diedi il bacio della buonanotte e ci augurammo in bocca al lupo a vicenda per i nostri esami universitari.

 

NOTE:

Buongiorno a tutte! Fine delle vacanze e ritorno a Seattle, dove Jonathan e Nicole sono impegnatissimi con lo studio e gli esami della sessione di febbraio. L'uscita al cinema e il fatto che John le faccia esplicitamente capire di iniziare a soffrire di astinenza, crea in Nikki un piccolo senso di colpa, ma Jonathan è un tipo carino e dolce nei modi di fare e la tranquillizza, dicendo che saprà aspettarla tutto il tempo che lei desidera. Nicole si sta lentamente aprendo e dentro di sè sa bene che il momento si avvicina...intanto sta per arrivare San Valentino e nel prossimo capitolo scopriremo come lo festeggeranno! Idee?

Visto che spesso mi lamento, oggi invece voglio ringraziarvi, perchè ho notato che sono aumentati i lettori della storia, quindi grazie per l'attenzione <3 La fine di questa prima parte di Following a Star è sempre più imminente, la svolta ci sarà dal capitolo 46...non so se vi siete mai domandate perchè abbia dato questo titolo alla mia storia (Inseguendo una stella), in effetti ancora non è chiaro...Vi aspetto come sempre venerdì!!!!

Vanessie

 

   
 
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