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Autore: victoria electra black    28/01/2017    4 recensioni
||STORIA INTERATTIVA - CONCLUSA||
-
I cavalieri della Luna Rossa e del Sole Nero sono dei maghi speciali nel mondo della magia.
Solo chi ha sviluppato un particolare potere può entrare ma il sacrificio è enorme.
Chiunque riesca a superare le prove per accedervi, deve essere disposto a tutto pur di mantenere la pace, anche ad usare le maledizioni senza perdono sui propri cari se necessario.
Per questo i ragazzi che vengono chiamati, sperano di non dover superare mai le prove.
Tuttavia, alcuni non chiedono di meglio che entrare a farne parte visto che l'eternità è un dono molto ambito.
Nei secoli, però, i circoli si sono sempre più ristretti ed è il motivo che spinge i restanti 4 membri a cercarne altri nelle varie scuole di magia del mondo.
Ovviamente, Hogwarts non è esclusa.
Chi sceglieranno i cavalieri fra tutti i nostri eroi?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Zodiac Chronicles'
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CAPITOLO 8:

' La scelta di chi non ce la fa'



Angolo autrici:



Salve a tutti gente!

Allora.... iniziamo col dire che, come potete leggere dal titolo, i 'protagonisti' principali di questo pezzo saranno alcuni candidati che decideranno di lasciare la selezione.

Chiediamo scusa in anticipo se non compaiono gli altri personaggi ma pensiamo che questo capitolo sia fondamentale per i fini della storia.

Il prossimo capitolo sarà lo special incentrato su Farley e su uno spezzone della sua vita.

E dopo di questo la storia riprenderà regolarmente con tutti gli altri personaggi :) -anche perché essendo di meno dovremmo riuscire a gestirli meglio-.

Inoltre, sotto vi lasciamo i nomi di tutti gli oc ancora liberi per le relazioni.



NOW:

Quale, fra i candidati, avrà deciso di ritirarsi?

A voi il capitolo.

Buona lettura.

Baci

Vic & Gin





Castello dei Baskerville, 20 Settembre...



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Erin, aspetta!”

Era tutta la mattina che Sam, la migliore amica di Erin, tentava di convincerla a cambiare idea ma, nonostante i vari tentativi della bionda, la castana sembrava decisa a proseguire con la sua scelta.

Niente l'avrebbe fatta cambiare idea.



Dopo gli avvenimenti successi, ormai cinque giorni prima, qualsiasi forma di allenamento era stato interrotto.

Iris, Ted ed Eric avevano programmato il funerale di Bia il giorno successivo alla sua morte e dopo la cerimonia non si erano più fatti vedere in giro.

Nox, addirittura, non si era nemmeno presentato alla cerimonia ed erano giorni che nessuno aveva più sue notizie.

Si erano tutti rintanati da qualche parte: un po' per elaborare il lutto ed un po' per il bisogno di rimare da soli a riflettere.

Quell'essere oscuro li aveva massacrati e li aveva costretti persino a combattersi gli uni contro gli altri.

E loro non avevano potuto fare altro che subire.

Impotenti... come se fossero dei ragazzi alle prime armi e non i cavalieri che presidiavano il posto delle loro case da, sicuro, un secolo.

Tutti loro si sentivano delle vere nullità ed uno di essi, in particolare, non faceva che castigarsi mentalmente per quello che aveva fatto.

Nox era quello messo peggio, il senso di colpa non faceva che divorarlo e -spesso- l'altro non faceva che prendere il sopravvento.

Motivo per cui si era auto imprigionato in una cella delle segrete del castello, non volendo nuocere nuovamente a qualcuno.



Per quanto riguarda Erin, quello che aveva visto le era bastato.

Non avrebbe mai più messo piede in quel castello, tanto meno continuato quelle stupide prove, come la caccia alle palle che avevano intrapreso il secondo giorno giunti ad Hogwarts.

Trovava tutto assurdo.

Voleva andarsene.

Non che fosse una codarda, ma non voleva rischiare di morire per una causa che -a dirla tutta- manco sentiva più sua come all'inizio di quell'avventura... se così vogliamo chiamarla...

Per quel che la riguardava era stato tutto una perdita di tempo ed un vero e proprio spreco di energie.

Ci aveva pensato tutta la notte ed alla fine aveva preso una decisione: si sarebbe ritirata.

L'aveva, ovviamente, fin da subito comunicato alla sua migliore amica sperando, nel profondo del suo cuore, che anche lei seguisse le sue orme ma, in maniera del tutto inaspettata per la bionda stessa, Sam aveva espresso il suo disaccordo fin da subito.

Lei non voleva mollare.

Ed ora, mentre Erin camminava in direzione della stanza di Iris per darle la notizia, Sam non faceva altro che tentare di farle cambiare idea.

Sam, ti prego. Ormai ho deciso, non tornerò indietro!”

Erin... fermati!” Sam la prese per un braccio e la costrinse a fermarsi, ma Erin manco si degnò di guardarla.

Guardava fisso, per terra, nell'attesa che quell'insulsa scenetta finisse.

Sam... lasciami... voglio andarmene”

Senti, ok sono morte delle persone, fra cui anche il cavaliere reggente. Ma non penso sia un valido motivo per abbandonare, insomma, se siamo qui vuol dire che non siamo delle semplici streghe! Abbiamo il potere di cambiare il mondo proprio nelle nostre mani! E tu vorresti abbandonare ancor prima di cominciare?! Rimarrai sicuramente con il rimorso a vita! Ti prego, Erin, cambia idea!”

La castana, a quelle parole, si decise a girarsi e la guardò negli occhi.

Vide la solita determinazione, che caratterizzava la bionda, trasparire chiaramente dalle sue iridi azzurre.

Determinazione che Erin, però, sapeva benissimo di non possedere.

Si sentiva una debole già di suo e l'assassinio di Bia, Gloria e Vincent non aveva contribuito positivamente in assoluto.

Sam le aveva detto che 'avevano il potere di cambiare il mondo', ma più lei si guardava le mani, e più le sembrava di non possedere niente.

Lei tremava di paura.

Era succube delle proprie paure e della propria insicurezza.

Fra le due, Sam era sempre stata la più forte. Non lei.

Fa le due, Sam aveva sempre dimostrato fegato rispondendo, fin da subito, agli insulti dei suoi cugini. Non lei.

Ed anche in quel frangente, quella che stava dimostrando di più rispetto all'altra, era sempre Sam.

Non lei.

La castana ebbe una sorta di crisi esistenziale, nel giro di quei pochi attimi di silenzio che si erano immischiati nel loro discorso.

Lei non poteva farcela.

Sentiva di non potercela fare.

E non ce l'avrebbe fatta.

Sempre guardandosi ancora le mani, la strega di Salem, chiuse i suoi grandi occhi azzurri; sospirò lentamente, chiuse a pugno le mani e, di punto in bianco come ridestatasi da un incantesimo, espresse – nuovamente e con sicurezza – quella che era la sua decisione.

Io mollo, Sam. Me ne vado. Voglio tornare in America e condurre una vita normale.”

A quel punto, la bionda, non poté fare altro che lasciare andare il braccio della sua migliore amica e vederla allontanarsi verso la fine del corridoio.

Ci aveva provato, ma aveva perso.

E la sconfitta non era mia stata tanto amara, come in quel momento, per la nostra giovane strega.



**

Image and video hosting by TinyPic Kendra Cox



Kendra se ne stava seduta, sul letto della sua stanza, ad osservare una vecchia foto fra le mani.

Era sbiadita e consunta, ma la ragazza la ammirava esattamente come quando l'aveva scattata anni prima: con immenso splendore.

Quel misero pezzo di carta lucida raffigurava uno dei periodi più belli della sua vita, prima che -purtroppo- il corso degli eventi avesse deciso di prendere una piega totalmente diversa.

Sua madre era il soggetto principale: in primo piano e, con un sorriso a trentadue denti, teneva fra le sue braccia – quasi a volerlo stritolare – suo padre che era seduto su di una sedia.

Sorrideva anche lui.

Per questo più la guardava e più la nostalgia di quel tempo non faceva che venirla a trovare.

Nell'estate del suo terzo anno sua madre li aveva lasciati entrambi all'età di 36 anni.

La causa principale? Infarto.

Ed i medici dell'ambulanza -arrivati decisamente in ritardo quel giorno- non avevano potuto fare altro che dichiarare l'ora del decesso.

Dopo quel giorno molte cose cambiarono nella sua vita.

Figlia di due genitori babbani, nonostante il padre fosse un direttore di banca assai rispettato e 'temuto' dai suoi collaboratori, si era lasciato andare al dolore per la perdita della sua amata moglie, ed aveva smesso di essere il padre scherzoso ed allegro che era sempre stato con lei.

Un vero proprio periodo nero colse invece Kendra, tanto che un giorno aveva tentato il suicidio cercando di buttarsi giù dalla torre di astronomia.

Era il 10 Ottobre, se lo ricordava perfettamente.

Così come si ricordava la stretta ferrea di Albus sulle sue braccia prima che potesse saltare giù.

La castana, dai capelli mechiati di biondo, non era affatto fiera di quel che aveva fatto ma, se le cose non si fossero svolte diversamente, non avrebbe mai conosciuto i suoi attuali migliori amici: Al e Scorpius.

Da quel giorno nessuno dei due l'aveva lasciata anche solo un secondo da sola.

E lei gli era grata perché era riuscita ad uscire dal periodo di depressione in cui era caduta.



Ora, a distanza di quasi un anno, stava bene... ma la morte di Bia, in particolare, l'aveva scossa parecchio negli ultimi giorni tanto da farle mettere in dubbio tutta la sua spavalderia che aveva mostrato durante la prima prova.



Che fare? Andarsene e mollare o restare?



In quello stesso istante il suo gufo reale varcò la finestra, lasciata aperta dalla Corvonero appositamente per lui, e le si posò sulla spalla destra.

Antares, amico mio, dove sei stato?”

Con fare molto coccoloso questo iniziò a strusciarlesi sul viso, facendola sorridere, e le rispose.

Esatto, le rispose.

Kendra aveva scoperto di saper comunicare con gli animali e con le piante, per questo quando pose la domanda al suo più caro amico non si fece alcun tipo di problema.

Ho osservato la situazione di fuori... è tragica, Kendra! Davvero, davvero tragica! Uh-uh (*)

Che vuoi dire? Spiegati meglio!”

I cavalieri, uh-uh, si sono divisi. Uno si è persino imprigionato da solo e non fa altro che urlare a tutte le ore. L'altro lui ha preso il sopravvento, uh-uh, e che dire degli altri ragazzi... alcuni stanno pensando di andarsene e rinunciare, uh-uh”

Davvero?”

Davvero, uh-uh, noi invece che facciamo alla fine?”

Kendra era senza parole.

Non aveva preso in considerazione l'idea di andarsene, a dire il vero non le era passato manco per l'anticamera del cervello, ma ora che Antares glielo aveva detto un dubbio iniziava a farsi largo nella sua coscienza.

Avrebbe fatto la cosa migliore se fosse fuggita? O sarebbe stato meglio restare?

Aveva sofferto così tanto nella sua vita e non voleva soffrire ulteriormente.



Solo che...

Alla mancata risposta della sua 'padrona', Antares decise di riproporle la domanda e lei, mordendosi le labbra, non seppe cosa rispondergli.

Già... che avrebbero fatto alla fine?

Kendra parve pensarci su per momenti che sembrarono ore.

Combatti o fuggi? Questo era il dilemma.

Prese la foto e la sua bacchetta fra le mani.

In una mano c'era il suo passato mentre nell'altra c'era il suo futuro.

Rigirò la sua bacchetta di quercia secolare più e più volte facendola scorrere fra le dita.

Lei non era una codarda! E non sarebbe mai scesa a tali livelli di bassezza! Era una promessa che si era rifatta tempo fa ed aveva intenzione di mantenerla!

Nessuno si sarebbe più frapposto fra lei e la sua determinazione.

Motivo per cui, quando la sua bacchetta ritornò nel palmo della sua mano, con uno scatto fulmineo si girò verso Antares e sentenziò la sua decisione.

Noi restiamo, amico mio!”

Ecco la mia Kendra! Uh-uh per un attimo ho pensato che volessi mollare”

Per un attimo... l'ho pensato. Ma sai che ti dico? Dico che è tempo di reagire! Di combattere! Ed io non mi tirerò indietro: diventerò cavaliere della vergine a tutti i costi! Parola mia!”









**



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Image and video hosting by TinyPic Iris O'Klodore



Image and video hosting by TinyPic Shigure Ayashi





Vuoi abbandonare?”

Iris sedeva con le gambe sulla scrivania, dello studio della sua stanza, mentre era intenta a fumarsi una sigaretta.

Non era un vizio che propriamente aveva, ma nei periodi stressanti faceva in modo di non esserne mai a corto.

Per questo quella mattina era già alla quarta sigaretta e non erano neanche arrivate le 11 !

Stava per accendersi la quinta quando, Jennifer Benson aveva deciso di entrare – senza manco bussare – e disturbarla con discorsi sconclusionati sulla vita, sulla morte e sul perché si trovasse lì in quel momento.

Non capendo inizialmente, la maga dai capelli violacei, giunta al limite dell'esasperazione le aveva, infine, posto una domanda molto semplice: “Smettila di girarci attorno, Jenny, cosa vuoi dirmi in realtà?!”

E la rossa dagli occhi color nocciola, dopo aver respirato profondamente, aveva espresso la sua decisione: voleva abbandonare la selezione.

Iris era senza parole.

Nessuno aveva mai, nella storia, anche solo pensato di poter fare una cosa del genere.

Chi veniva scelto, anche se riguardava ancora la selezione, era obbligato a rimanere a meno che non fosse stato eliminato. Nessuno poteva andarsene, così... di punto in bianco.

Scusa... ripeti un secondo: vuoi defilarti?”

Forse non aveva capito bene, per questo si decise a riporgerle la domanda.



Ma non si era sbagliata.



Precisamente!”

Aveva risposto decisa la rossa.

Le due ragazze si guardarono, a lungo, negli occhi ed il silenzio regnò sovrano nella stanza per una manciata di minuti.

Alla fine fu Iris la prima a parlare.

Non si può fare, mi dispiace” disse semplicemente, appoggiandosi sullo schienale della sedia con un ghigno malefico stampato in faccia.

A Jenny, in tutto questo, la risposta che le diede la russa non le piacque per niente.

Le si avvicinò e, con estrema violenza, sbatté le mani sul piano di legno della scrivania mentre le urlava i peggiori insulti.

Non esiste! Ho tutto il diritto di ritirarmi! E' la MIA VITA, decido io cosa farne!”

Bella, hai rinunciato alla TUA VITA non appena hai messo piede nella Foresta Proibita partecipando alla prima prova! E poi, sono le regole, non te la prendere con me! Nessuno ha mai lasciato la selezione!”

Beh, le regole sono fatte per essere infrante!”

Pft, tipico di una grifondoro. Complimenti, davvero, per la dedizione che mostri nei confronti della tua casa ma questo è un fatto che non cambierà mai! Ed ora, se permetti, te ne sarei grata se lasciassi subito la mia stanza!”

Detto ciò Iris: si alzò in malo modo dalla sedia, prese con forza Jennifer per un braccio e se la trascinò – nonostante la rossa puntasse i piedi a terra – fino alla porta della sua camera.

Aveva appena aperto la porta quando si ritrovò Erin davanti a sé che la guardava... con astio(?).

Erin, attendi un attimo, devo sistemare una cosa e sono subito da te”

Ho sentito tutto”

Iris rimase di sale.

Quella ragazzina-purosangue-di-una-Blackwood si era messa ad origliare?

Prima Jennifer... mo questa...

Ormai i ragazzi erano fuori controllo! Era bastato che perdesse una volta, UNA.MISERA.VOLTA., che già la gente iniziasse a considerarla una nullità?!

Doveva porre fine a questa storia.

Ringhiando, letteralmente, la russa rispose in malo modo all'americana.

Ne parliamo dopo”

No, ne parliamo ora! Voglio mollare anche io! E se non ci lascerai fare come vogliano vorrà dire che ce ne andremo da sole, senza il tuo consenso!”

Pft, voi da sole? E' ridicolo!”

Ma è quel che faremo!” urlò una quarta voce da un lato del corridoio, che si scoprì appartenere a Shigure.

Evidentemente pure lei aveva intenzione di abbandonare e ciò spiegava la sua comparsa in quel momento.

Iris, palesemente adirata ed in difficoltà, iniziò a guardarle una ad una, assottigliando le sue iridi glaciali.

Dannazione!

Nel caso di una persona, avrebbe potuto benissimo far finta di niente... ma qui le persone erano tre! e chissà chi altro c'era che voleva andarsene ora?

Sospirando pesantemente, non poté fare altro che acconsentire.

Ok, come volete. Ma dovrò sentire cosa ne pensano anche gli altri cavalieri. Non pensate di aver vinto solo perché avete il mio consenso, se gli altri non sono d'accordo non si farà niente e sarete obbligate e rimanere qui”

Detto ciò, spinse Jennifer fuori dalla porta e – con tanta grazia – sbatté la porta in faccia a tutte loro.

Era finita... lo sapeva già... nessuno si sarebbe imposto e fra Ted ed Eric, Iris cercava disperatamente di capire chi dei due fosse sufficientemente cazzuto da negare la possibilità di andarsene alle ragazze. Ma lei lo sapeva benissimo... entrambi erano fin troppo buoni per non capire la situazione quindi avrebbero acconsentito senza fiatare.

Se solo Nox fosse stato presente.

Lui, sì che l'avrebbe appoggiata.

Ma, ormai, era succube dell'altro e solo Merlino sapeva quanto ci sarebbe voluto al cavaliere del Leone per rimettersi come prima.

Quel giorno Iris pianse per la prima volta, dopo decenni.

Pianse perché si sentiva una debole.

Pianse per il suo amico Nox.

Pianse perché si sentiva sola.





**


Image and video hosting by TinyPic Ted Lupin



Ted ed Eric erano stati informati delle decisioni di Erin, Jenny e Shigure da Iris e, come volevasi dimostrare, avevano acconsentito a lasciarle andare.

Non volevano forzare nessuno, tanto meno minacciarle.

E, seppur prima di allora nessuno si fosse mai ritirato, trovarono giusto liberare le ragazze da qualsiasi impegno.

C'era sempre una prima volta per tutto.

A quel punto, dato che Eric si era rintanato nella sua stanza e – sempre – dato che Iris si rifiutava di uscire dalla propria, Ted aveva fatto convocare tutti i ragazzi nel pomeriggio per sapere se ci fossero altre rinunce.

Aveva incantato le lettere personalmente ed ora il 'lavoro sporco' toccava solo a lui.

Non appena tutti i ragazzi giunsero nell'ampio salone della villa, il metamorfusmago fece il suo discorso – che si era letto e riletto più volte – chiedendo chi fra loro volesse abbandonare.

Chiunque volesse è libero di andarsene, una sola cortesia vi chiedo: chi deciderà di abbandonarci è pregato di avvicinarsi a me. Grazie”

Finito il discorso, Erin, Jennifer e Shigure si posizionarono – senza fiatare – proprio di fronte a lui.

Teddy le guardò una per una.



Che peccato! Proprio due mentali e la guaritrice dovevano andarsene?!



Inspirando profondamente, alla fine, prese la sua bacchetta di mogano e pronunciò , pacatamente, le parole necessarie per l'incantesimo.



Oblivion”



Nel giro di pochi istanti, una luce azzurrina si sparse nell'aria passando da una ragazza all'altra ed alla fine, tutte e tre, caddero a terra prive di sensi.

Successivamente fu ordinato a tre maggiordomi di occuparsi delle ragazze e di riportarle alle relative scuole.

Per loro, i giochi si erano conclusi.







To Be Continued...





(*)=NOTA



Alloraaaaaaaaa....

capitolo... un po' così...non è vero?

A dire il vero, all'inizio, l'avevamo strutturato in un'altra maniera ma poi un'autrice è ricomparsa ed abbiamo deciso di scambiare il suo personaggio con quella di un'altra autrice (che comunque volevamo fare fuori dato che è sparita).



Vic: il fatto è che Gin si diverte tanto, in questo periodo, a far fuori la gente che io non so proprio più che fare!

Gin: Vic! Ma se sei tu la macabra fra le due di solito! E poi è la regola delle fanfiction! Lo sanno tutti!”

Vic: ma se l'abbiamo scoperta da poco anche noi?!

Gin: vabbè, allora è la regola della giungla! Solo i più forti sopravvivono! E noi non vogliamo femminucce!

*Nel frattempo, Gin ce la siamo giocata mentre continua il suo monologo sulla potenza e la forza dei personaggi con tanto di fuoco negli occhi e pugno alzato in cielo.... bene... ora torniamo alla nota*



Speriamo comunque che vi sia piaciuto... diciamo che questo è più un pezzo di passaggio... Un 'momento di stallo' … dopo la morte di Bia, soprattutto, molti personaggi sono stati profondamente turbati ma è proprio nei momenti come questi che poi le persone trovano la forza per rialzarsi!

Il prossimo sarà, decisamente, più positivo! Promise!

Comuuuunqueeee abbiamo messo la nota per spiegarvi una cosuccia... una scemenza, in effetti, ma ci tenevamo a precisarlo.

Quel 'Uh-uh' che viene inserito nel pezzo di Antares dovrebbe essere... il verso che fa il gufo... sì, lo sappiamo, qui casca l'asino!

Vi aspettavate chissà che e noi ce ne usciamo con una cavolata simile, vero?!

Chiediamo venia in anticipo nel caso vi foste già fatti castelli mentali... ma la nota ci sta solo per questo motivo...

Quindi, immaginazione ragazzi!

Detto questo * Vic e Gin si dileguano lentamente sperando che nessuno se ne accorga * vi lasciamo alla lista delle relazioni. Se a qualcuno di voi non va bene la relazione che abbiamo scelto noi per il suo oc, ce lo dicesse che vediamo di fare qualcosa :)

Alla prossima

Baci!



RELAZIONI:



Scorpius Malfoy → avevamo pensato di metterlo con Lily, successivamente → non verrà eliminato dalla storia

Lavi Polaris → avevamo pensato di metterlo con Iris → non verrà eliminato dalla storia

Adelaide Queen → avevamo pensato di metterla con Eric → non verrà eliminata dalla storia

Kendra Cox → avevamo pensato di metterla con Ted → non si sa se verrà eliminata dalla storia

Mabel Crowlee → avevamo pensato di metterla con Keith → non verrà eliminata dalla storia

Ian Straggler → si metterà dopo con Kyla → non verrà eliminato dalla storia



Nox Blacknite → libero → non verrà eliminato dalla storia

Albus Potter → libero → non verrà eliminato dalla storia

Killian Nott → libero → non verrà eliminato dalla storia

Leila Redmund → libera → non verrà eliminata dalla storia

Samantha King → libera → non si sa se verrà eliminata dalla storia

Kiyomaro Takamine → libero → non verrà eliminato dalla storia

Erwin Cecil → libero → non si sa se verrà eliminato dalla storia

Mallory Churchill → l'autrice aveva scelto come relazione Ted Lupin ma poi non si è più fatta sentire... quindi, libera → non si sa se verrà eliminata dalla storia

Farley Baskerville → avevamo pensato ad un flirt con Lily ma poi libero → non verrà eliminato dalla storia



OVVIAMENTE IL “NON SI SA SE VERRA' ELIMINATO DALLA STORIA” E' UNA COSA IPOTETICA DATO CHE L'AUTRICE DELL'OC IN QUESTIONE PARE ESSERE SPARITA... ASPETTIAMO ANCORA UN CAPITOLO PRIMA DI FARE ALTRE VITTIME MA SE NON VI FARETE SENTIRE... POTRETE SALUTARE I VOSTRI BIMBI NELL'OLTRETOMBA :D

  
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