« Iwachan apri gli occhi, è tutto finito » cantilenò la stessa voce, molto vicina. Hajime, supino in terra, fissò il volto chino sul proprio. Un tuono e un clacson lontani riecheggiarono nel vicolo, ma l’ex ace li ignorò.
Occhi cioccolato, palpebre calate a metà, il sorriso sottile ma esteso, divertito, e quelle ciocche castane zuppe d’acqua che incorniciavano il tutto come in un temporale estivo, una fuga d’amanti, un fremito fugace di felicità.
« Sogni a occhi aperti, Iwachan? » sussurrò angelico Oikawa, carezzandogli il viso e ridendo appena.
[Storia per il p0rnfest e per il COW-T]