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Autore: CrAzYtEn    01/06/2009    1 recensioni
Un gruppo di dodici persone ritenute inesistenti dallo Stato, libere di compiere il proprio volere... e uccidere per conto altrui. Ma cos'accade quando tre nuovi Figli Della Morte si scontrano con il più indisciplinato del gruppo? Tra sangue e coltelli, risate e sfide, lo scoprirai soltanto leggendo
Genere: Generale, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Organizzazione XIII, Riku, Sora
Note: Alternate Universe (AU), OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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• X's everywhere





Una mano pallida, magra, le falangi segnate da incalcolabili graffi dovuti alle sferzate di vento delle nottate invernali, i guati bucati per accarezzare le corde e incantare qualche passante.
Si chinò, accovacciandosi e sorridendo ai grandi occhi acquamarina, afferrando quella mano segnata con la sua, insudiciata di fango e sangue.

Sussultò, schiudendo violentemente le palpebre e investendo gli occhi smeraldini della luce filtrante dalla finestra blindata.
Si rigirò nel letto, per poi sbuffare e sedersi sul lato destro del letto sfatto, i pantaloni abbandonati sul giaciglio accanto, in mezzo ad altri vestiti di varie stoffe e colori.
Si prese il capo tra le mani, scuotendo il capo ed alzandosi, oramai era sveglio, ciò voleva dire che prima di diciannove ore non si sarebbe riaddormentato.
Axel sbuffò, infilandosi svogliato un paio di jeans ed una maglietta arancione, inneggiante ad un gruppo musicale americano, uscendo sbattendo la porta pesante.
Se era sveglio lui perché dovevano dormire gli altri?


Luxord si voltò, gli occhi azzurri vispi e vigili anche mentre versava l'espresso nelle tazze colorate. Non volse nemmeno il capo, né alzò lo sguardo all'arrivo del rosso, riconoscendo il passo strascicato di quando era di cattivo umore.
"Dormito male?"
Chiese, afferrando due tazzine e lasciandosi cadere sulla sedia del tavolo di vimini rotondo, facendo scivolare sulla superficie di vetrto, in direzione del numero VIII, la colazione, per poi appoggiare i piedi sul tavolo e sorseggiare il suo Earl Gray.
Axel emise un grugnito come risposta, sedendosi a gambe larghe e passandosi la mancina sulla faccia e sui capelli, mentre afferrava al volo la tazzina con la destra.
"Ma fatti un caffè, cristo! Mica quella brodaglia aranciognola!"
Borbottò di risposta Soffio, mandando giù il caffè e squadrando il platinato mentre beveva dalla tazzina.
L'altro sospirò, scuotendo il capo.
"Io non ho mai criticato il tuo adorato caffè italiano, quindi tu non prendertela col mio fantastico tea inglese. Grazie"
Axel schioccò la lingua contro il palato, appoggiando il mento alla mano sinistra, fissando svogliato il fondo della tazzina, per poi sospirare annoiato.
"Quindi...?"
Luxord ruppe il sottile silenzio che si era creato, l'espressione incuriosita e le sopracciglia inarcate, scrutava quasi divertito il rosso, mentre posava la tazzina vuotata dal tea su tavolo, togliendo le scarpe dal tavolo ed incrociando le braccia al petto.
"Quindi cosa?"
Lo interrogò Axel, inarcando il sopracciglio destro, sospettoso ed annoiato
"I nani"
Ghigna X, soffocando una risatina di scherno rivolto ai tre ragazzi giunti poche ore prima, all'alba.
VIII corrugò la fronte, per poi fare spallucce e sospirare di noia, appoggiandosi allo schienale e stiracchiandosi svogliato.
Non ne aveva bisogno, come non aveva bisogno del caffè per svegliarsi, del letto per dormire e di parecchie altre cose.
Eppure tutti loro continuavano imperterriti a fare la vita che qualunque persona "normale" conduce.
Si alza poi, storcendo il naso.
"Probabilmente sotto di me. Nella peggiore delle ipotesi a Dem"
Luxord, sospirò impercettibilmente, alzandosi e schioccando la lingua contro il palato, avvicinandosi alla porta d'entrata, per poi ghignare al rosso.
"Hai da accendere?"


Perché nessuno si faceva mai gli affari propri, in quel buco?
Anzi, puntualizziamo, perché Demyx non si faceva i cavoli suoi?
"Cazzo!"
Imprecò la bionda, digrignando i denti e buttandosi sul letto, ringhiando silenziosa. La porta sulla destra si aprì, mentre Marluxia si strofinava i capelli bagnati, le gambe fasciate dai pantaloni consunti e il petto percorso dalle gocce che veloci scivolavano dall'acconciatura appariscente.
"В соответствии с партиями, болью любви?"
Scherzò, divertito.
"Smettila, lo sai che non capisco un emerito...".
"Organo sessuale maschile solitamente volgarizzato".
Borbotta, sospirando e passando una mano fra i capelli quasi fuxia, a causa dell'acqua.
"Non dovresti essere così scorbutica. Sei stata brava, hai portato la missione a termine brillantemente"
Proseguì, avvicinandosi al letto poco lontano il bagno, abbandonandosi sopra di esso, restando silente.
Larxene affondò il viso tra il tessuto, sbuffando.
"Riesco ancora a capire quando faccio qualcosa di giusto, grazie"
Il tono acido pareva prendere forma, tentando di corrodere il sorrisetto beffardo che occupava spazio tra le labbra del rosa, quasi divertito.
"E da quando c'è questa novità?"
La bionda sussultò, alzando il viso e guardandolo omicida, per poi sibilare con fare minaccioso, assottigliando lo sguardo, come volesse usarlo per trafiggere d'infinite lame il corpo del compagno di stanza.
"Esci"
L'altro rise, alzandosi ed uscendo, divertito.
"Bambina viziata"
Chiuse l'infisso dietro di sé, mentre XII scivolava supina, digrignando i denti e passandosi la destra sul viso, spossata.
Forse era il caso riposasse, dopo tutto ciò che era successo.
Doveva pensare.


Odiava sentirsi di troppo e stare con Riku e suo fratello maggiore corrispondeva esattamente alla descrizione: intruso.
E poi si sentiva fuori luogo, con quei due che sembravano usciti da un manga degno delle sue amiche
… amiche…
Abbassò il capo, mentre percorreva maldestro il corridoio tra le stanze con fare ciondolante.
“DEMYX!„ La voce tonante gli arrivò come un pugno nell’occhio, facendolo sobbalzare. Proveniva dall’esterno, eppure giunse così chiara, alta ed inquietante alle orecchie del biondo, da farlo voltare in cerca della fonte.
Forse non sarebbe dovuto uscire dalla camera.
Da solo, per di più.
“SCAVAGLI LA TOMBA!„
D’accordo, leviamo il condizionale.
Si voltò rapido, iniziando a correre nella direzione opposta al proprietario della voce, tentando di non rinfrescare la propria memoria sul perché la popolazione mondiale inferiore ai tre anni di vita fa un così ampio uso di pannolini.
Si ritrovò a terra, portandosi la mano al capo, alzò lo sguardo, quasi implorante.
nonmr.capelliblu, nonmr.capelliblu, nonmr.capelliblu, nonmr.capelliblu, nonmr.capellibl…
“Però, testa bella dura, eh?„
Sussultò, trattenendo un sospiro di sollievo nel vedere gli occhi azzurri ed il pizzetto biondo incorniciare un sorriso sarcastico e divertito, mentre Luxord gli porgeva la mano destra, il sopracciglio destro inarcato.
“Lo so che il pavimento è comodo, ma non è il massimo farsi trovare a rilassarsi sul parquet tirato a lucido„
Roxas ebbe un sussulto, afferrando poi il palmo del biondo e lasciandosi aiutare. Era impressionante quanto fosse agile e veloce, quel tipo.
“CALMATI! CAAAAAAAALMOOOOOOOOOOOOO!„
Si voltò, riconoscendo la voce acuta e strillante del biondo che la sera prima aveva urlato attraverso… l’orologio…
“Cazzo, è già tornato?„
Sibilò X, le sopracciglia corrugate ed un’espressione quasi preoccupata in volto. Sentì la presa secca sul polso, mentre il platinato si voltava, trascinandolo verso la fine del corridoio, per poi svoltare a destra e scardinare la porta pesante con un calcio.
L’infisso a terra non parve nemmeno interessare la figura sdraiata in malo modo sul letto sfatto, i capelli irti schiacciati sulla sommità del capo dalle grosse cuffie che coprono completamente le orecchie, la gamba destra flessa e la mancina abbandonata lungo il letto, il piede appoggiato a terra.
“Axel?„
Mormorò il biondo, mentre Luxord lo supera, lasciandogli il polso, avvicinandosi al rosso.
“COGLIONE!„
Urlò, tirandogli uno scappellotto, evitato facilmente dal diciassettenne, che proseguiva imperterrito ad ascoltare il suono dell’assolo di chitarra.
X alzò gli occhi al cielo, voltandosi rapido verso la porta, come fosse stato punto da una vespa in vena di attacchi alla cavolo.
“Merda„
Sibila, uscendo a passo rapido dalla stanza, scavalcando elegantemente la porta pesante riversa a terra e scomparendo in pochi secondi dalla vista del quindicenne.
…AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!



• Risposte Recensioni}

Il_Trio_Infernale: meH incasinatriceH nataH :mki: XD

~Mousse de lait}
Il_Trio_Infernale: Oddio amoreeeeeeH <3<3<3 Sono contentissima che ti sia piaciuta >OO<, Sì, Hannah è un po’ crollata, ma un pochino di gelosia ce la vedo nella mamma che guarda male il ragazzo del figlio *___* XD. Abel c’è sempre *______________*.
LolZ, siamo in due >OO<
Lady_in KH: :D ma grazieee *OO* *porge cappuccino e caffè nero nelle tazzine akuokose e va via facendo pirouettes* ecco l’ordinazioneeeeee *OOO*
EdelSky: Wow, beh, GRAZIE :DDDDD{che smile idiota… mi ricorda SoccHan :D}. Sono d’accordo, Akuroku for life è^é. Per il continuo… non credo ci sarà, ma mai dire mai ;3



~ By { amby__Reine

  
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