Titolo: Splash
Fandom: Telefilm/Torchwood
Autrice: Storms-Are-My-Nature
Traduttrice: blaise_sl_tr07
Beta Reader: sakura_kinomoto
Raiting: Arancione
Avvertimenti: slash
Disclaimer: i personaggi non mi appartengono; ciò che scrivo non è a scopo di lucro e nessuno dei fatti che intendo proporre è vero.
Note: ogni genere di commento o critica (purchè costruttiva) è sempre gradito. Ricordate: l'autrice sarà lieta di ricevere qualche commento, quindi non delutelela! =D
Un ringraziamento in anticipo a tutti, in particolare alla mia meravigliosa beta e all'autrice della storia, Storms, che mi ha permesso di tradurre questa bella fanfiction.
Il link originale della storia è questo qui: Splash.


Splash

Capitolo Quattro



"Non volevo farlo esplodere!" disse Gwen, sconvolta. "Mi dispiace così tanto!"

Ianto tornò nella stanza, striature nere di fuliggine sul suo viso e un'espressione sorpresa.

"Owen, temo che tu non possa avere nessun caffè, oggi" disse, asgiugandosi le dita su uno strofinaccio. "In effetti, non hai più una tazza. O un microonde, per quello che importa."

"Grandioso" borbottò Owen, "niente caffeina."

"Mi dispiace!" sussurrò Gwen, sull'orlo delle lacrime. Roteò l'anello che portava al dito. "Davvero, non volevo-"

"Sì, l'abbiamo già capito" disse Ianto, secco.

"Niente caffeina..." ripetè Owen, fissando Ianto con orrore.

Jack ghignò e si alzò in piedi, battendo le mani. "Dato che la cucina è fuori servizio, farei meglio a mandarvi a casa."

"Chiamaci se-" cominciò Owen.

"Vi chiamerò se il mondo deciderà di metter fine alla sua esistenza" disse Jack, guidandoli fuori dalla porta. "Divertitevi, e ricordate -domani mattina vi voglio qui alle sei in punto!"
Il mattino seguente vide il team al completo, con gli occhi gonfi, radunato al Centro, i borsoni accatastati ai loro piedi.

"Allora, oggi niente completo?" chiese Jack a Ianto, annuendo ai jeans e alla maglietta.

"Ho pensato che l'acqua di mare non gli avrebbe fatto bene" rispose Ianto velocemente. "E' difficile tuffarsi con un completo."

"Oh, sarebbe una gran bella cosa da vedere". Jack ghignò maliziosamente.

"Molestie, signore, molestie..." gli ricordò Ianto.

"Mi rovini tutto il divertimento."

"E' il mio lavoro, signore."

"Ora voi due dovete smettere di flirtare" disse Owen, irascibile e scontroso. "Possiamo per favore darci una mossa?"

Jack salì in macchina, al posto di guida, liberandosi del suo cappotto senza allacciare la cintura di sicurezza. Ianto roteò gli occhi. "La cintura, Jack."
Jack mise il broncio.

"E non rifilarmi la cazzata del 'non posso morire'. Se fai un incidente e muori, noi possiamo morire" disse Ianto stancamente.
Jack allacciò la cintura di malavoglia, come un bambino troppo cresciuto.

Owen lanciò a entrambi delle occhiatacce, dal suo posto nel sedile posteriore. "Per quanto mi riguarda è una perdita di tempo. Stiamo andando a quelle fottute Isole della Manica perchè il caro tea-boy è stato vittima di scherzi telefonici?"

"Lascia stare, Owen" lo avvertì Jack.


***
*si prostra* Vi chiedo scusa per i miei immensi ritardi, ma, come ho già detto, l'università non dà tregua. Sono felicissima che la storia vi piaccia, e Storms lo è anche più di me. Davvero, grazie.
Grazie a: Arisa91, lady house, H W e FairyLittleAngel, di cuore. Alla prossima! B