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Autore: Fabb5000    02/02/2017    2 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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-Finalmente arrivi!- esclamò Entity vedendo un Blazur alquanto ammaccato attraversare il lugubre ponte di Minas Morgul.

-Padrone, il vostro piano è fallito!- disse questi inchinandosi. -Herobrine ha scoperto tutto! Ci ha attaccati nella foresta con un drago e ha eliminato Baba Yaga!-

-Samno-rii ("Lo sappiamo già")- mormorò Null, emergendo dalle profondità della fortezza. -Makteira Herobrain masgarul ("Ma ora Herobrine è nostro prigioniero")-

-Non importa! Sicuramente il suo drago sarà andato ad avvisare gli dei, o lo avrà fatto lui stesso prima di essere catturato!- esclamò il Blazur. -Il vostro piano non può più avere luogo. Non mi metto contro gli dei!-

Dalla nube di fumo nero che circondava Null emerse uno sbuffo arrabbiato : -Entitian, Ron jedi-slimow maktar meein! ("Entity, non voglio che questa lumaca senza guscio essiccata mi compaia mai più davanti!")-

Il Blazur si ritrasse, percependo l'ira dell'Unico. Al contrario, Entity si fece avanti : -Cosa ne sarà del prigioniero? Se è vero che gli dei ora sanno tutto, potremmo scoprire i loro punti deboli scrutando nella sua mente-

-Goor, goor, Entitian ... mein gran tolia gashii. Ron damran laften diving! ("Lo so, lo so, Entity ... ci avevo già pensato io. La guerra contro gli dei continuerà!")- rispose Null.

-Ma la perdita di Baba Yaga ...- mormorò Entity, ricordando come la strega fosse stata assai preziosa, ad esempio, per attraversare i boschi del Nord.

-Iktora nishi tu aahn ("La sua morte è stata una perdita necessaria")- mormorò Null interrompendolo. -Nuk tran torghin ... et roo, est appre-ntist arg ... raag toont ... RAAG ROLEX! ("Mi è servita a togliermi un peso ... e presto io avrò un nuovo apprendista ... uno molto più giovane ... MOLTO PIÙ POTENTE!")-


***********************************************


-Concentrarti tu devi, Lyon. Senti la Forza ... senti la materia ... senti tutto ...- mormorò Yoda.

Lyon incrinò i muscoli facciali e si sforzò al massimo. Da più di dieci minuti stava facendo una specie di verticale e Yoda gli sedeva in cima alle gambe. Secondo il maestro, quell'esercizio avrebbe affinato la sua mente.

In breve sentì un potere ... una sorta di forza, intorno a sé. Quasi contro la sua volontà alzò la mano destra, rimanendo in equilibrio sulla sinistra, e si concentrò su una mattonella del pavimento.

Inviò quell'energia alla mattonella e dopo qualche secondo questa si sollevò, rimanendo sospesa ad alcuni centimetri da terra.

-Bravo, bravo!- esclamò Yoda soddisfatto. -Ora aumentare la tua percezione devi ... in altre cose muoverla ... la Forza tu usare devi ...-

Lyon cercò di fare cone gli ordinava il maestro; aumentò il suo campo visivo per tutta la stanza, e percepì in ciascuno oggetto, persino nell'aria stessa, una sorta di energia.

-La Forza è ciò che tu senti- disse Yoda. -Essa l'universo forgia ... noi, bestie, uccelli, fauna, flora. Rispetto di essa tu devi avere ... usarla, ma non abusarne devi ... perché all'ambizione e all'avidità questo conduce ... la via per il Lato Oscuro essa è ...-

-Il Lato Oscuro è più potente?- chiese Lyon sforzandosi di non perdere la concentrazione.

-No- rispose il maestro jedi. -Più facile, più veloce, più rapido esso è. Il Lato Oscuro dalle passioni il suo potere trae ... rabbia, odio, bramosia ... esse ti alimentano, potente ti rendono ... ma anche cieco ... non vedi a cosa tu ti spingi ...-

I muscoli di Lyon cedettero e il ragazzo cadde rovinosamente a terra. Quando si rialzò rimase a bocca aperta : Yoda era caduto con lui, ma non si era nemmeno mosso dalla posizione in cui era, dato che ora stava seduto sul pavimento come se ci fosse atterrato esattamente sopra!

-Ottimo lavoro, giovane umano- disse il maestro jedi alzandosi sorreggendosi col suo bastone. -Tu la Forza bene padroneggi ... solo imparare ad usarla devi ... e anche affinare la tua muscolatura devi ... ma più potente di me in poco tempo diverrai ...-

-Grazie, maestro- disse Lyon, lusingato dal complimento.

-La giornata libera prenditi- disse Yoda. -Io ad addestrare i tuoi amici penserò. Torna domani, e la spada porta-

Lyon annuì con un inchino e uscì.

Non sapendo cosa fare, si diresse verso l'infermeria per andare a trovare Stefano, che era ancora in coma profondo.

Ma quanto entrò nell'infermeria il suo cuore mancò un battito : all'interno c'era Ahsoka, la quale stava cambiando le bende all'amico.

Lyon rimase per un secondo sulla porta, poi la salutò : -Ciao-

Ahsoka si voltò e gli sorrise : -Ciao. Già finito l'addestramento?-

-Il maestro Yoda pensa che non ne abbia bisogno per oggi- rispose Lyon. -Come mai stai cambiando tu le bende a Stefano? Non avete dei medici?-

-Si, ma stanno tutti partecipando all'evacuazione- rispose Ahsoka. -Con la gente che se ne va, ogni momento c'è un'emergenza : chi è caduto da un ponte, chi è finito sotto un cumulo di macerie ... nessuno può permettersi di occuparsi del nuovo arrivato, e così, dato che ho qualche esperienza in medicina, mio padre ha mandato me a cambiargli le bende-

-Capisco ... non dovevi disturbarti ...- mormorò Lyon. Poi guardò l'amico : -Pensi che si rimetterà?- chiese.

-A occhio e croce direi di si- rispose Ahsoka. -Ha dato segni di vita e le ferite vanno meglio. Penso che si risveglierà presto-

-Grazie- disse Lyon, sospirando di sollievo. Finalmente una buona notizia.

-Non ti ho ancora ringraziato per la spada che mi hai regalato- disse poi ad Ahsoka, la quale sorrise : -Non devi ringraziarmi. Era da parte di tutti gli Haranduin, non di me-

-Ma io ti ringrazio lo stesso- disse Lyon con un sorrisetto.

Ahsoka rise, poi abbassò lo sguardo : -Sai .. quando ho toccato quell'arma ho capito subito che sta giungendo sventura sul mio popolo. Mai prima d'ora l'oro delle nostre fucine era stato usato per fare un dono ad uno straniero. Ho capito subito che eravamo sull'orlo di una guerra-

-Non disperare- disse Lyon. -La guerra ancora non è cominciata, e se evacuiamo in fretta non comincerà mai-

-Smettila di rassicurarmi- disse Ahsoka. -Sai che Entity303 ci inseguirà come mosche sul miele. Comincio a temere che sia davvero finita l'era del popolo degli Haranduin-

-Ahsoka- disse Lyon poggiandole una mano sulla spalla. -Il maestro Yoda mi ha detto mentre mi addestrava che nulla accade per caso. È per volontà della Forza che io sono qui a difendervi-

Ahsoka lo guardò con un mezzo sorriso : -Lyon ... tu sai cosa vuol dire sentire sulle proprie spalle il peso della vita del tuo popolo?-

-Io su di me sento ogni giorno il peso dell'intero Pluriverso- rispose Lyon; da quando aveva lasciato la caverna di Armagheddemon, infatti, sentiva una grande responsabilità su di sé. -Ma ciononostante vado avanti-

Ahsoka annuì : -Si ... lo so. L'ho capito appena ti ho visto la prima volta che su di te grava un grande peso- disse. -Dimmi ... come mai quel giorno sei tornato nella caverna dei Creeper per salvare Stefano? Capisco che siete amici, ma se davvero su di te stanno così tante vite, perché rischiare?-

-A volte prendi decisioni in modo impulsivo, ma spesso sono giuste- rispose Lyon. -Lo stesso maestro Yoda mi dà ragione ... afferma che si può vincere la morte solo con l'amicizia, con la bontà e con l'amore. So che tu ora mi vedi come un grande eroe ... come il potere che tiene a bada l'oscurità ... ma io altro non sono che un ragazzino come te. E nella mia vita ho scoperto che sono le piccole cose ... piccoli gesti di gentilezza e amore ... che frenano il male. E per me Stefano, Mario e Anna sono queste piccole cose ... mi sono vicini da tempo immemore. Chissà perché tengo tanto a loro ... forse semplicemente io ho paura e loro mi danno coraggio-

Ahsoka ascoltava le parole di Lyon con sguardo compassionevole, mentre questi continuava : -Loro mi hanno permesso di sconfiggere Entity la prima volta ... loro mi hanno dato la forza di vincere innumerevoli battaglie. Tu ora mi chiedi se io potrò salvare il tuo popolo, mi chiedi se la guerra sarà inevitabile ... io non so risponderti. Ormai tutto è passato oltre la mia vista. O perso i miei buoni occhi. Nel mio mondo vige un motto ... "vivi ogni giorno come se fosse l'ultimo", come se una semplice frase bastasse a farti cambiare l'esistenza. E ora vedo davvero ogni giorno come se fosse l'ultimo ... ed è orribile. Non vedo altro che morte e terrore ovunque-

Ahsoka gli prese le mani : -Non avere paura. I tuoi amici ti aiuteranno ad uscire da questa situazione. Ti basterà una parola per vedere apparire accanto a te interi eserciti, che lotteranno in tuo nome ... i popoli di Minecraft troveranno il loro capitano. Ti seguiranno ovunque andrai-

Lyon la guardò triste : -Io do speranza agli altri, Ahsoka ... non ne ho per me. Io so già che il mio destino è non sopravvivere a questo viaggio-

Ahsoka avvicinò ancora di piùil suo volto a quello di Lyon : -Siamo noi gli artefici del nostro destino. Tu abbi fiducia in te stesso e ne darai agli altri-

Lyon abbozzò un sorriso. I loro volti erano così vicini che quasi si sfioravano.

Lyon per un attimo si perse negli occhi da gatto di Ahsoka ... in quella sua bellezza eterea che nessuna dea sarebbe stata in grado di incarnare.

Poi improvvisamente, come se si fosse scossa da un sogno, Ahsoka si allontanò da lui e uscì dalla stanza senza proferire parola.

Lyon rimase ancora per qualche secondo immobile ad osservare il punto in cui la ragazza era uscita, poi, dopo essersi accertato delle condizioni di salite di Stefano, uscì anche lui.

Cercando di non pensare alla conversazione appena ottenuta, uscì dal palazzo e si diresse verso le vie della città, le quali da parecchio tempo erano in gran fermento : tutta la popolazione faceva avanti e indietro dalle loro case per portare via più cose possibili.

Improvvisamente Lyon notò un grosso buco al centro di una piazza, di cui non sapeva l'utilizzo, e chiese perciò ad un passante. -È la miniera- rispose questi. -Da lì si scende nel luogo dove estraiamo e lavoriamo l'oro-

Incuriosito, Lyon scese nel buco.

In brevissimo tempo giunse in un'immensa caverna piena di laghi e fiumi di lava, nella quale sorgeva una specie di piattaforma protetta da innumerevoli incantesimi anti-fiamma. Su di essa si scorgevano decine di carrelli carichi di oro.

-Bellissimo, vero?- chiese una voce dietro di lui.

Lyon si voltò e vide un vecchio uomo deforme seduto su una specie di trono di pietra e coperto da un saio nero. -Chi sei?- chiese premendo l'impugnatura della spada.

Il vecchio si alzò e aprì le mani, per mostrare di non avere armi con se : -Il mio nome- disse. -è Dart Sidious-
   
 
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