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Autore: amas95    04/02/2017    4 recensioni
Quattro ragazzi e una ragazza: James Potter, Sirius Black, Remus Lupin, Peter Minus e Penelope Hill, detta Nelly. I Malandrini.
Come sarebbe stata la vita dei Malandrini con un componente (femminile) in più?
Storia di amicizie profonde e vere, di sentimenti intensi e nascosti, di verità non dette e di una guerra che cambierà la vita dei nostri protagonisti.
La vita dei Malandrini ad Hogwarts come l'ho sempre immaginata, con un personaggio in più, Nelly: una nata babbana, orfana, che vive con sua nonna a Londra.
Leggete questa storia se siete sempre stati curiosi di sapere la vita di James, Sirius, Remus e Peter ad Hogwarts, se avete sempre desiderato un destino diverso per Sirius Black.
Genere: Azione, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lily/Severus, Lucius/Narcissa, Remus/Ninfadora, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate, Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Più contesti
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"Rinuncia al tuo potere di attrarmi ed io rinuncerò alla mia volontà di seguirti."

-W. Shakespeare. 




 

La primavera arrivò in fretta con l'erbetta verde e profumata nel cortile della scuola, con le belle giornate, il sole caldo e quella brezza piacevole e rigenerante. Tutto si risvegliava dal profondo inverno, persino il Lago Nero, che sembrava perennemente immobile, in quel periodo sembrò più vivo.
E si sa che la primavera oltre a risvegliare la natura e gli animali in letargo, risveglia anche i sentimenti.
Se fino a Marzo Sirius era riuscito a sopportare Drew e Nelly che passeggiavano mano nella mano per i corridoi della scuola, ora a stento riusciva trattenersi dall'insultare il perfetto King. In quei mesi di freddo anche i suoi sentimenti si erano momentaneamente cristallizati, congelati, in attesa di sciogliersi per la bella stagione. Il il suo orgoglio gli aveva permesso di congelare ancora una volta i suoi sentimenti; piuttosto che pensare alla situazione orribile in cui si era cacciato, preferiva fare il cascamorto con le ragazze della scuola, farle cadere ai suoi piedi, usarle come voleva e poi metterle nella sua collezione di bambole per poi dimenticarle. La definizione di Don Giovanni era quella che gli si addiceva di più: molte erano state le ragazze sedotte e abbandonate dal giovane Black e che ancora si struggevano per amore per lui. James era diventato il suo "assistente", tenendo il conto di tutte le conquiste del suo migliore amico. Quando Remus un giorno gli parlò dell'opera del Don Giovanni di Mozart e di Leporello, amico del protagonista donnaiolo, che su un taccuino annotava i nomi di tutte le donne conquistate dal Don Giovanni, James pensò che non sarebbe stata una cattiva idea prendere questo genere di annotazioni.
"Io mi dissocio, siete vergognosi!" diceva ogni volta Remus, quando sentiva i suoi amici parlare di ragazze.
James consigliava a Sirius con saggezza le ragazze migliori che sarebbero cadute ai suoi piedi con una sola parola. Quando però Sirius disse che ci avrebbe volentieri provato con Lily Evans nel tentativo di far ingelosire Nelly, ormai sua amica, James si rabbuiò e lo sconsigliò vivamente.
"Nah, amico, quella no.. Non ne vale la pena."
"E' cotto a puntino." aveva detto Sirius nell'orecchio a Remus.
Il giovane Potter si era preso una bella sbandata per la rossa Lily e sull'onda di conquista del suo amico aveva provato ad avvicinarla con risultati miseri. La Evans, nonostante avesse fatto amicizia con Nelly, continuava a non sopportare Potter e Black, ritenendoli arroganti e presuntuosi. Per questo declinava malamente ogni invito di James e lo ignorava quanto più poteva. Il ragazzo però, nonostante i numerosi rifiuti, non si lasciava scoraggiare ed era deciso a non gettare la spugna, al contrario del suo amico Sirius che sembrava essersi rassegnato alla sua situazione.
Ma qualcosa si risvegliò, appunto, in una fresca domenica dell'inizio di Aprile.
 
I Malandrini ne approfittavano per prendere un po' d'aria sotto il loro albero preferito: Sirius e James disegnavano la Mappa del Malandrino, mentre Remus aiutava Peter a studiare. Nelly era la grande assente: aveva promesso loro che dopo aver passato un po' di tempo con Drew li avrebbe raggiunti, dato che il suo ragazzo aveva ancora una marea di compiti da fare. Erano già due ore che i ragazzi stavano nel cortile, ma di Nelly nemmeno l'ombra. Sirius iniziava ad essere impaziente e i suoi amici se ne accorsero dal fatto che si alzò ed iniziò a camminare avanti e dietro davanti a loro, formando un enorme solco nell'erba davanti all'albero. James sembrava divertito e si mise ad osservarlo con attenzione sistemandosi gli occhialetti tondi sul naso, mentre Remus scuoteva la testa in segno di disapprovazione.
"Sirius, mi stai facendo venire il mal di mare - gli disse - Ti siedi per favore?"
"No." rispose secco Black, continuando a camminare per un metro per poi fare dietro front.
Remus cercò di mantenere l'autocontrollo e respirò profondamente: la Luna Piena era vicina ed era altamente irritabile.
"Digli qualcosa, Jamie." Lunastorta supplicò James il quale fece spallucce.
Dopo che Lupin guardò minacciosamente anche lui, Potter si mise in piedi e bloccò il suo amico. Remus e James si guardarono soddisfatti e il primo intimò il secondo di adoperare un po' di tatto.
Il quattrocchi fece un occhiolino e prese le spalle di Sirius.
"Ascoltami, Sir. Perchè tutta quest'ansia nascosta dietro una gelosia cocente?! In fondo hai deciso tu di lasciare le cose come stanno, hai deciso tu di non rivelarle i tuoi sentimenti! - disse sistemando una ciocca di capelli dell'amico dietro la spalla - Ergo, non sono affari tuoi di quello che Nelly fa con King. Dovrai fartene una ragione quando loro due decideranno di sposarsi e avranno tanti piccoli mini - King!"
Sirius sgranò gli occhi e gelò James con uno sguardo, mentre Remus faceva lo stesso: James non aveva proprio tatto nel dire le cose.
"Dai, Sirius... Hai così tante ragazze!"
Mentre Potter cercava di rimediare, Sirius cercava di immaginare cosa potesse star facendo Nelly con King in quel momento e rabbrividì solo a pensarli abbracciati sul letto uno vicino all'altro. Troppo vicini. Irrimediabilmente vicini... Fortunatamente la sua mente non andò avanti con i pensieri; mentre James continuava ancora a parlargli, Sirius posò lo sguardo sulla mappa. Remus se ne accorse e fu veloce ad afferarla prima che lo facesse il suo amico. Lupin si mise in piedi ed aprì la mappa dicendo il classico "fatto il misfatto" e si mise ad osservare la mappa grattandosi il mento.
"Remus, puoi darmi la mappa per favore?" chiese Sirius fingendosi gentile.
James strappò la mappa di mano a Remus, cogliendolo di sorpresa.
"Jamie, potresti darmi la mappa?" ripetette Sirius irritato.
Potter si aggiustò gli occhialetti e affondò il naso nella preziosa pergamena, per poi riaffiorare con un sorrisetto dispettoso.
"Fammici pensare...? - disse alzando gli occhi al cielo, mentre un indispettito Sirius sbuffava - NO!"
"James, dammi quella maledetta mappa!" urlò il moro.
"Per fare cosa? Per vedere dov'è Nelly, cosa sta facendo Nelly, con chi è Nelly?! - sussurrò James per non farsi sentire dagli altri studenti, mentre indietreggiava per non essere preso dall'amico - Prova ad indovinare."
"James Potter, non vuoi avere un pugno sul naso, vero? - ringhiò Sirius, mentre James se la rideva - Dannazione, dimmi dov'è!"
L'amico si immerse nella mappa, mentre Remus raggiungeva i due.
"Ma saranno anche fatti suoi! Non avete alcun diritto di spiarla!" disse cercando di sottrarre la mappa a James.
"Allora allora allora... Nelly si trova in una stanza del dormitorio maschile e risulta essere fin troppo vicina ad un certo Andrew King."
Sirius diede le spalle ai suoi amici e sprofondò nell'erba fresca, coprendosi la faccia con le mani.
James si sentì in colpa, si sedette affianco a lui.
"Cosa ti aspettavi?"
"Lo so, sono un idiota." disse Sirius.
Prese la mappa e fissò quei due puntini con i nomi di King e di Nelly vicini e si sentì contorcere le budella.
James e Remus si guardarono: non pensavano che il loro amico stesse davvero così male per questa situazione. Nei mesi precedenti era riuscito a mascherare così bene i suoi sentimenti come al solito.
"Sai come la penso, Sirius. Dovresti dirle tutto... Magari lei-" disse Remus sinceramente dispiaciuto.
"Remus, no. Sarebbe inutile, si vede che è presa da King. Io ho rovinato tutto e mi merito di stare così."
"Ma perchè non ci provi? Cosa hai da perdere, in fondo?" chiese James.
"Potrei rovinare l'unica cosa buona che c'è tra noi: la nostra amicizia. La perderei per sempre.." disse Sirius strappando un po' d'erbetta e lanciandola via.
"Sentimi bene, Sirius Orion Black, testardo che non sei altro! - disse Remus puntando il dito contro il più cocciuto dei suoi amici - Io ci ho parlato con lei: stava male quando tu stavi con Marlene e per lo stesso dannatissimo orgoglio che hai tu non ha voluto parlarti!"
Remus aveva detto tutto d'un fiato, gridando; James era rimasto un po' di sasso. In che mondo viveva? Perchè lui non sapeva nulla, non aveva capito niente?!
"Remus, è inutile che insisti.. almeno ora non è il momento di.." iniziò a dire Sirius.
Ma fu bloccato da Peter, che mentre mangiava un pasticcino, indicò qualcuno all'entrata del cortile.
"Dannazione, è Nelly con quel.... con King." disse Sirius controllandosi.
James mise via la mappa, Remus si sedette accanto a Peter invitandolo a continuare a studiare, mentre Sirius cercava di ricomporsi e ripeteva nella sua testa "mantieni la calma"; si sistemò i capelli per renderli ancora più ordinatamente disordinati; si appoggiò al tronco dell'albero portando le mani dietro la testa, per risultare più sicuro e si forzò di sorridere sfacciatamente.
Nelly e Drew si avvicinarono all'albero ridendo e scambiandosi occhiate semplici.
"Buongiorno James, Lupin, Minus.... Black." salutò Drew soffermandosi sullo sguardo arrogante di Sirius.
Gli risultava incredibile la sfacciatagine di quel ragazzo: aveva sempre quell'espressione da saccente, sicuro di sè stesso. Drew riusciva a leggere in quello sguardo pieno di tranquillità e fermezza la convinzione che un giorno sarebbe riuscito a portargli via la sua Nelly, se lo sentiva.
D'altro canto sapeva che il cuore della sua ragazza non era totalmente suo; c'erano momenti in cui lei si perdeva nei suoi pensieri, il suo sorriso si affievoliva e diventava distante. Ma per il momento Nelly era sua e Black poteva solo stare a guardare.
"King." disse Sirius salutandolo con un cenno del capo.
"James ti ricordi degli allenamenti extra di domani?" chiese il capitano dei Grifondoro.
"Ehi King, non mi dire che sei venuto qui apposta solo per tormentare il mio povero amico James?!" lo provocò Sirius.
Drew stava per rispondere, ma Nelly lo bloccò.
"Okay, Drew. Puoi andare.. Grazie per avermi accompagnata." disse la ragazza posandogli una mano sul petto.
Nelly gli sorrise rassicurandolo e lui le baciò la fronte prima di andare via.
Sirius nel frattempo alzò gli occhi al cielo e fece finta di vomitare. Quando Drew sparì dalla loro visuale, Nelly si sedette sull'erbetta fresca, di fronte a Sirius. Il ragazzo si sentì immediatamente meglio ora che Penelope Hill era di fronte a lui e poteva guardarla senza alcuna vergogna e alcun pudore.
"E' possibile che devo essere sempre in tensione quando tu e Drew vi trovate a meno di un metro di distanza?" disse Nelly rivolgendosi a Sirius, lanciandogli un po' di fili d'erba addosso.
James e Remus si lanciarono un'occhiata eloquente e si misero a guardare i loro amici.
"Vorrei tanto andare d'accordo con il tuo fidanzatino, ma mi risulta davvero impossibile, Penelope." rispose Sirius, togliendosi con movimenti eleganti i fili d'erba dalla maglia nera.
Nelly inarcò un sopracciglio quando si sentì chiamare con il suo nome per intero.
"Beh, potresti sforzarti.."
Sirius preferì non rispondere su quell'argomento ma deviare la conversazione su altro.
"Quindi siamo arrivati al punto che ti accompagna da noi perchè non si fida?!" chiese velenoso a Nelly, travolta inevitabilmente dall'imbarazzo.
Aveva detto più e più volte a Drew che non c'era bisogno, che i Malandrini erano i suoi migliori amici e che non c'era motivo di preoccuparsi o di essere geloso. Ma sapeva che il suo ragazzo non era stupido. Se nell'ultimo periodo aveva preso quest'abitudine voleva dire che iniziava a sospettare qualcosa.
"Perchè si finisce sempre a parlare di me e Drew?! - strillò Nelly scocciata - Perchè invece non mi racconti della tua ultima conquista? Una Tassorosso o una Corvonero?"
Nel frattempo James, Remus e Peter si erano estraniati un po' e con discrezione si erano allontati di poco per lasciarli parlare.
Sirius con uno scatto degno di un felino si ritrovò vicino alla ragazza.
"Davvero lo vuoi sapere, Hill?" disse il ragazzo quasi a bassa voce, inchiodando i suoi occhi in quelli di Nelly che schizzavano da una parte all'altra del viso di Sirius per evitare il contatto visivo.
Ci fu un secondo in cui Nelly fu catturata dal suo sguardo e rimase quasi ipnotizzata, mentre Sirius si avvicinava sempre di più al suo viso. Quando se ne accorse Nelly girò il viso dalla parte opposta.
"Te lo dico lo stesso - disse Black con fare da vero seduttore - Una Serpeverde."
Quella vicinanza proibitiva destò delle strane emozioni. Le narici di Sirius erano state invase dal profumo di rosa di Nelly e dall'odore del suo shampoo alla camomilla; quei profumi lo avevano così ipnotizzato che gli fecero chiudere gli occhi e inspirare ancora una volta. Nelly invece sentì tutto il calore del corpo di Sirius sul suo e la sua voce calda ed energica allo stesso tempo l'aveva stordita a tal punto da girare la testa, incontrando di nuovo i suoi occhi. Si guardarono fissamente negli occhi, persi uno nell'altro, fino a quando Nelly riprese controllo di sè stessa. Si allontanò da Sirius con un'espressione quasi offesa e incrociò le braccia sotto al seno.
"Non eri tu quello che disprezzava i Serpeverde?" chiese la ragazza stizzita.
"In questo caso no. - rispose Sirius con fare dispettoso - Durante gli appuntamenti parlo ben poco con le mie conquiste."
E le lanciò uno sguardo eloquente accompagnato da un sorriso sornione. Nelly sospirò, avendo ormai perso completamente le speranze con Sirius: non lo capiva già da tempo, si era arresa. Tutto era iniziato con quel bacio e da quel momento in poi i suoi comportamenti erano diventati strani. Un giorno sembrava che la volesse fare ingelosire o dimostrava di essere geloso nei confronti di Drew; il giorno dopo, invece, la ignorava per stare con la sua nuova conquista.
Dopo aver svuotato la mente dai mille pensieri, radunò i suoi amici attorno a sè e iniziarono a parlare dei loro affari: fra pochi giorni ci sarebbe stata la luna piena e loro avevano tutto l'occorrente per iniziare la trasformazione.
Quando Remus sentì che i suoi amici avevano intenzione di iniziare il processo di trasformazione tra soli sei giorni, diventò rosso di rabbia.
"NO! Ve lo proibisco, è troppo presto!" urlò alzandosi in piedi.
"Lunastorta, sapevi che questo momento prima o poi sarebbe arrivato no?!" disse Sirius con strafottenza.
"Siete solo al terzo anno di Trasfigurazione, non sarete in grado di trasformarvi e vi ritroverete tutti sfregiati, con baffi zampe e code, o chissà, ali magari!"
Peter tremò al sol pensiero, James e Sirius si misero a ridere di gusto, mentre Nelly rifletteva sulle parole che il suo saggio amico aveva appena detto. In effetti aveva ragione: trasformarsi in Animagus era un'operazione difficile, gliel'aveva detto anche Daniel, che era un mago brillante: egli stesso aveva avuto difficoltà nella trasformazione, nonostante lui fosse già diplomato.
"Remus ha ragione." disse con voce ferma.
James e Sirius smisero di ridere e guardarono increduli Nelly.
"Che cosa dici? - chiese James - Hai la febbre?"
"No, James.. non essere sciocco: sono seria. E' pericoloso farlo ora. Non abbiamo abbastanza esperienza con la Trasfigurazione, dobbiamo impegnarci di più."
"Lo abbiamo già fatto." replicò Sirius.
"Non è abbastanza." rispose Nelly.
"Mi sa che a stare con quel damerino di King e la perfetta Evans stai cambiando, Nelly."
Nelly cambiò espressione e trafisse Sirius con il suo sguardo risentito.
"Non sono cambiata, Sirius. Questo si chiama buon senso, quello che tu non hai!" sbraitò la ragazza.
Dopo si alzò e con passo svelto rientrò nel castello.
Le parole di Sirius l'avevano ferita, si sentì quasi offesa. Aveva sentito tutto il disprezzo in quella frase: iniziò a pensare troppo. Forse lui non era più attratta da lei perchè era cambiata? Era questa la ragione per cui non ci era stato un seguito dopo quel bacio?! Non sapeva che pensare..
Ma inevitabilente aveva frainteso tutto: il disprezzo in quelle parole era dovuto all'astio e alla gelosia che Sirius provava nei confronti di Drew. E si era immediatamente pentito di essersi rivolto a lei in quel modo.
"Come al solito hai esagerato." lo ammonì Remus.
"Si può sapere cosa ho fatto ora?!" chiese Sirius infuriato.
Si alzò anche lui e andò verso il Lago Nero.
"Ahi Ahi - disse James - La situazione è più grave di quanto pensassi.
"Solo ora te ne accorgi, James?"
"Lo so, Remus.. Ma dobbiamo aiutare questi due testardi."
 
Quella sera a cena Sirius non si vide.
Nelly si guardò attorno con la speranza di vederlo, ma di lui nessuna traccia. Drew aveva
un'espressione soddisfatta: meno vedeva Black in giro a disturbare Nelly e meglio era. Ma sentì subito che la sua fidanzata, seduta affianco a lui, era turbata. Non aveva mangiato praticamente nulla, tanto era impegnata a guardarsi attorno nella disperata ricerca di Sirius.
"Aspetti qualcuno, Nelly?!" chiese Drew.
"Come, scusa?" disse lei con fare aggressivo, sulla difensiva.
"Sembra che tu stia aspettando qualcuno."
"Drew, ti prego, non ti ci mettere anche tu."
"Perchè che cosa è successo?" chiese allarmato il ragazzo.
"Ho avuto una discussione con Sirius." disse Nelly rassegnata.
Sentiva la neccessità di essere sincera ed onesta con Drew, glielo doveva. Era la prima che esigeva sincerità da lui, da Daniel, dai suoi amici. E si chiedeva perchè non avesse ancora spaccato la testa a Sirius; non le aveva mai spiegato quel dannato bacio, i suoi discorsi e comportamenti strani... Se solo avesse potuto leggergli il pensiero.
"Nelly, mi ascolti?! - esclamò Drew scuotendola per un braccio - Di cosa avete discusso?"
"Senti Drew, di questo non devi preoccuparti, sono affari miei e dei miei amici." disse secca.
Dall'altra parte del tavolo James sorrideva contento e dava una gomitata a Remus: per lui quello era un segno importante. Nelly voleva mantenere le distanze, tenere le due cose separate e non confoderle; evidentemente non si sentiva così a suo agio con Drew se non gli raccontava ogni singolo dettaglio della sua vita.
King annuì, ma non sembrava soddisfatto nè tantomeno convinto di quella risposta ricevuta dalla sua ragazza. E l'idea che il cuore di Nelly non fosse stato mai completamente suo si fece sempre più prepotente nella sua mente, tanto da scansare tutti i momenti felici e spensierati che avevano passato insieme. Era stato uno sciocco a pensare che Nelly si fosse dimenticata così in fretta di Sirius; lui aveva fatto di tutto per farglielo togliere dalla testa: le aveva dimostrato tutto il suo affetto, la sua dedizione, il suo amore. Ma evidentemente a nulla era servito e si sentiva dremendamente stupido: aveva passato tre mesi della sua vita a cercare di conquistare il cuore di una persona che era stato già preso di prepotenza da un altro e lui non l'aveva capito e soprattutto non era stato in grado di riprenderselo.
Drew posò le posate nel piatto e lasciò la sala grande senza dire una parola.
"Drew, che ti prende?" disse Nelly.
Ma il ragazzo aveva già preso il volo ed era arrivato quasi all'uscita della Sala Grande.
"Ma che diavolo hanno tutti oggi?!" esclamò Nelly sbattendo una mano sul tavolo attirando l'attenzione di tutti i Grifondoro. 
Poi si alzò per inseguire il suo ragazzo, ormai sparito dalla sua visuale.
Remus e James si guardarono soddisfatti, quasi sorridendo e questo scambio di sguardi non passò inosservato da Lily Evans.
"Non mi dite che c'entrate voi in tutto questo!" disse la rossa.
"No, Lily, non c'entriamo assolut..." iniziò a dire Remus, ma fu interrotto da James.
"Non ti preoccupare bocconcino, noi siamo a favore dell'amoooore!" disse il quattrocchi lanciandole uno sguardo languido.
Lily roteò gli occhi al cielo e si voltò dall'altra parte, dando le spalle al povero James.
"Mi sa che Sirius non è l'unico a dover cambiare strategia." disse Remus fra sè e sè.
"Che dici?" chiese James.
"Ne parliamo dopo, andiamo in Sala Comune da Sirius."
 
Nella stanza dei Malandrini c'era un'atmosfera pessima. James si struggeva d'amore, perchè non riusciva a capire come Lily non potesse nutrire un minimo di interesse per lui; Sirius era in silenzio tombale da quando gli altri erano entrati in camera: stava sdraiato come un defunto sul letto con le braccia sull'addome e fissava il soffitto, come se avesse qualcosa di interessante per cui essere visto.
Peter era in ansia per la prova di pozioni a cui si sarebbe sottoposto il giorno dopo, sfogliava il libro con foga, nel vano tentativo che i concetti si ficcassero nella sua testolina fino all'ultimo momento.
Remus, a pochi giorni dalla luna piena, era di cattivo umore per tanti motivi; voleva risolvere la situazione che si era creata da Sirius e Nelly, si sentiva in qualche modo responsabile dei loro fraintendimenti. Se solo non fosse stato fedele alla parola data ad entrambi a quest'ora potevano essere sereni ed innamorati come giusto che fosse. Doveva intervenire personalmente per risolvere la situazione o era troppo tardi ormai?!
Ma poi sentì immediatamente la neccesità di spogliarsi dalle vesti di Cupido: perchè doveva mettersi in mezzo? Non aveva alcun diritto di intromettersi.
Passò i restanti minuti a cambiare idea ogni due secondi, convicendosi che il soprannome Lunastorta se l'era meritato per davvero, finchè non sentì una voce provenire dalla sua destra.
"PERCHE' PERCHE' PERCHE' PERCHE'.." si lamentò Sirius con le mani tra i capelli.
"Cosa?" chiese Peter.
"Perchè non va nulla come desidero?!" esclamò il moro sbattendo i pugni sul materasso.
"Tranquillo amico, anche io non ne azzecco una con la Evans." lo consolò Potter
"Ma tu non conosci bene la Evans quanto io conosco Nelly, è diverso James..." disse disperato Sirius.
Mentre Peter si immergeva nei libri di nuovo, Remus si destò dai suoi pensieri e si mise a guardare minacciosamente i due amici che si stavano lamentando.
"Voi sbagliate atteggiamento con quelle due!" disse Lunastorta mettendosi seduto sul letto con le gambe incrociate.
"Ecco, è arrivato l'esperto di donne..." disse Sirius ironizzando sul fatto che Remus non aveva avuto uno straccio di fidanzata fino ad allora. Ma non perchè non c'era stata l'occasione: semplicemente Remus non voleva altri pensieri per la testa e poi non se la sentiva di dire altre bugie o di essere rifiutato qualora la ragazza avesse scoperto la sua vera natura.
"Non mi sembra che la tua esperienza con le ragazze sia servita a qualcosa, Sir - ammise James - Poi Remus non litiga mai con nessuna ragazza, Nelly e la Evans lo adorano manco fosse Merlino. Allora dicci, qual è il tuo segreto?!"
Sirius e James balzarono sul letto di Remus e si misero entrambi con le braccia incrociate sul petto, in attesa che l'amico iniziasse a parlare.
"Siete troppo sfacciati, arroganti e provocatori. - disse tutto d'un fiato Remus, sotto lo sguardo stupito dei suoi amici - A volte, con loro."
James rimase un po' a bocca aperta nel tentativo di capire meglio ciò che voleva dire, mentre Sirius non fece alcuno sforzo.
"Potresti spiegarti meglio?" disse con un filo di sarcasmo nel tono della voce.
"Tu, James, sbagli tutto. Lily non ti sopporta perchè ti comporti da bullo con il suo amico Severus e non te ne penti nemmeno, agisci come se tutto fosse dovuto: compreso che lei esca con te. - spiegò Remus puntando il dito contro James, per poi puntarlo contro Sirius - Tu, mio caro Sirius, non ne azzecchi una. Prima ti metti con Marlene, poi baci Nelly, poi la ignori per farti tutte le ragazze della scuola e poi le fai la scenata di gelosia. Non pensi di sembrare un po' schizofrenico?"
James annuiva, in accordo con quello che Remus aveva detto riguardo lui e Sirius. Era d'accordo su tutto quello che aveva detto il suo amico, ma non sapeva se sarebbe stato in grado di cambiare il suo atteggiamento: Piton era così dannatamente saccente, antipatico, odioso... Come poteva pensare di smemettere di tormentarlo solo per un momento?! Per quanto riguardava Sirius invece si trovava perfettamente d'accordo su tutto. Il suo migliore amico doveva fare pace con il cervello.
Sirius invece se ne stava ancora con le braccia incrociate, con il suo solito sguardo arrogante rivolto al muro, per non fronteggiare quello di rimprovero di Remus, incapace di ammettere di aver sbagliato tutto, dall'inizio alla fine.
"Non capisco cosa dovrei fare - disse senza guardare Remus in faccia - Dovrei per caso regalarle mazzi di rose rosse e cantarle una serenata? Così potrei guadagnarmi la fama dell'idiota e un bel pugno in un occhio da King!"
Lunastorta scuoteva la testa, quasi arreso a causa del perenne atteggiamento di ostinazione di Sirius.
"Sai cosa ti frega a te, Sirius? - chiese Remus quasi retorico e in quel momento l'amico lo guardò - L'orgoglio, quel dannato orgoglio che è addirittura più grande del tuo spropositato ego."
Remus si pentì subito di aver detto quelle parole così dure; lui voleva bene ai suoi amici, non voleva ferirli o offenderli. La sua intenzione era solo quella di aiutarli a modificare i loro atteggiamenti, in modo da ottenere quello che bramavano tanto. Loro avevano fatto così tanto per lui e lui desiderava solo aiutarli in cambio.. ma il suo dannato cattivo umore gli aveva impedito di adoperare il tatto che spesso mancava anche a James.
Sirius si alzò dal letto di Remus senza dire una parola e si infilò sotto le coperte del suo, coprendosi la testa con un cuscino, nel vano tentativo di non permettere ai pensieri di entrare nella sua testa. Come se fosse possibile. Si mise a riflettere su tutto ciò che aveva fatto e si ritrovò costretto ad ammettere che Remus non aveva poi così torto.
 
Mentre Remus cercava di aprire gli occhi ai suoi amici, Nelly discuteva con Drew.
"Mi spieghi perchè hai reagito in quel modo?" chiese la ragazza scioccata.
"Sono stufo di essere preso in giro, Nelly." rispose Drew severo.
Penelope non aveva mai visto Drew rivolgersi a lei in quel modo, era davvero arrabbiato.
"Continuo a non capire."
"Sai Nelly, non sono così stupido. Ho capito che ti senti legata a Sirius ancora... Non è cambiato nulla da quando mi hai rifiutato la prima volta."
Nelly si sentì smascherata, Drew aveva capito ciò che lei aveva cercato di negare a sè stessa per mesi. Ma col tempo aveva imparato a volere bene a Drew e non voleva rovinare tutto, non così.
"Drew, Sirius è mio amico, nulla di più." disse cercando di sembrare più sincera possibile.
Si sentiva un po' in colpa per aver detto una bugia e si sentì anche un po' egoista: Sirius era più di un amico per lei, ma non voleva perdere il ragazzo che le era stato accanto nei momenti più difficili. Colui che l'aveva aiutata, supportata, che le aveva dato fiducia.
"Non è così Nelly: non so se stai mentendo a me o a te stessa. - disse Drew tornando calmo e dolce come al solito - Ho notato come vi guardate voi due: gli amici non si guardano così."
"Io voglio che le cose vadano bene tra noi, Drew. E' l'unica cosa che desidero.." disse Nelly.
Ed era vero, ma una parte del suo cervello, involontariamente, si domandava cosa stesse facendo Sirius in quel momento.
 
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Con che coraggio sto scrivendo queste NdA?! Lo so, sono vergognosa, non ho aggiornato per tanto tempo. Il mio pc prima di Natale è esploso BOOOOOM. 
Ed ho perso i due capitoli che avevo scritto. Non sono riuscita a scrivere per tutte le vacanze di Natale e la Befana è stata così magnanima da avermi regalato un nuovo pc. Quindi mi starete chiedendo "PERCHE' HAI FATTO PASSARE UN MESE?" Beh, mi mancava l'ispirazione. Improvvisamente quel poco che ricordavo dei capitoli spazzati via dall'esplosione del mio computer non mi piaceva più. Non sapevo più come mandare avanti il capitolo. Poi ieri ho visto un tweet della Rowling, ho visto un intervista a Gary Oldman e una mia amica mi ha detto di aver aspettato la cena per 12 ANNI AD AZKABAN... e mi è tornata l'ispirazione. E già, ci voleva così poco. No non vi dirò quale tweet della Row mi ha ispirato.
Spero che non siate spariti, che continuerete a leggere la mia storia, perchè sto già scrivendo il capitolo successivo. Perdonatemi. I'm so sorry.
Fatemi sapere se questo capitolo è di vostro gradimento. Conta molto per me... 
Vi annuncio solo che nel prossimo farò un piccolo salto temporale.. La storia sarà lunga quindi, preparatevi.

Un bacio

Amy

PS: sto pubblicando la storia anche su Wattpad. Per chi fosse interessato.
   
 
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