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Autore: inlovewitharry    04/02/2017    2 recensioni
"La mia strizzacervelli dice che io reprimo i sentimenti e le emozioni. Una volta mi ha detto che ho dei problemi ad 'ammettere la realtà'. Ora, non so se sia vero. Dopo tutto, non ho una magnifica laurea in Guarigione Psicologica, vero?" Traduzione della fanfiction sulla Nuova Gen di loveadubdub.
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Famiglia Weasley, James Sirius Potter, Rose Weasley, Un po' tutti | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 2: Io sono James Potter
 
Uno, due, tre, quattro…
 
James!"
 
Cinque.
 
Merda.
 
Mia madre non realizza quanto irritante sia la sua voce – quello o semplicemente non le interessa. O forse urla così tutte le volte con lo scopo di farmi innervosire. Se è questo quello che fa, allora dovrebbe essere orgogliosa di se stessa perché funziona molto bene.
 
Posso sentirla camminare su per le scale con passo pensare e so che sta per andare fuori dai gangheri. È arrabbiata. So anche perché, ma salto velocemente nel letto e fingo di essere addormentato. Giusto in tempo, anche, perché la porta si apre un secondo dopo e posso veramente sentire il suo sguardo minaccioso anche con gli occhi chiusi.
 
“Smettila di fingere di essere addormentato!” ordina. Sì, è decisamente arrabbiata. Russo per finta un poco e cerco di farle vedere che si sta sbagliando. Fidatevi, non funziona… “Alza il tuo culo in questo esatto momento o ti alzo io!”
 
Mia madre può essere un sacco di cose, ma non è assolutamente una donna dalle minacce infondate. Non dubito neanche per un secondo che lei non lo possa fare. O che lo farà. Quindi, volendomi risparmiare l’inevitabile imbarazzo, mi stiro abbastanza per essere credibile e poi faccio un profondo sbadiglio che fa arrivare mia madre al limite. Strappa via malamente le coperte dal mio letto (meno male che ho le mutande, almeno) e poi mi dà uno schiaffo proprio dietro la mia testa.
 
“Ahia!” grido, sedendomi e massaggiandomi la testa. Sapevo che sarebbe arrivato, ma non ero preparato. “Dannazione, mamma, lasciamo dormire un uomo, no?!”
 
I suoi occhi sono infuocati e sembra star utilizzando ogni particella di controllo disponibile per evitare di strangolarmi. Con questo non è che mi sento sicuro, ovvio. Solo perché non mi sta strangolando ora non significa che non lo farà tra due minuti. Vuole essere sicura che io la senta forte e chiaro quando mi dice di tutto. Non posso farlo se sono morto, no?
 
“Cosa diavolo stava facendo lei qui?” chiede arrabbiata.
 
La mia prima difesa è sempre stata e sarà sempre, di fare lo scemo. Sono abbastanza bravo a farlo, pure, probabilmente perché un sacco di persone pensano che io sia scemo per davvero. I miei voti rispecchiano i loro pensieri…
 
“Eh?” chiede, fingendo confusione. “Di cosa stai parlando?”
 
Mamma è furiosa. So che sto probabilmente rendendo la situazione peggiore, alla fine, ma la maggior parte del mio cervello dice solo, ‘tira per le lunghe, tira per le lunghe!'
 
“Non so neanche il nome della piccola baldracca!” urla arrabbiata.
 
Cerco veramente, veramente tanto di non ridere al fatto che mia mamma abbia appena detto baldracca, come… che tipo di madre dice baldracca?! Devo star ghignando contro il mio volere perché mia mamma mi fissa torva n un modo che mi fa sapere, senza problemi, che pianifica di uccidermi una volta che scopre il nome.
 
“Non sfidarmi!” mi ordina seriamente. “Chi era quella ragazza e perché diavolo stava sgattaiolando fuori dal casa mia alle,” controlla velocemente il suo orologio da polso, “quattro di mattina?!”
 
Fai lo scemo, Potter. Mi dico a me stesso di continuare con la mia storia.
 
“Mamma, non so cosa tu stia…”
 
“James Potter, giuro su dio che sono così vicina a perdere la pazienza e se non vuoi che succeda, allora ti suggerisco di dirmi perché tu pensi che vada bene far entrare di nascosto delle ragazze in casa nel bel mezzo della notte!”
 
“Onestamente, mamma,” dico, il più calmo possibile, “non so di cosa tu stia parlando. No ho fatto entrare di nascosto delle ragazze qui…”
 
“Allora forse puoi dirmi perché sono appena andata giù per un bicchiere di acqua e ho visto un’adolescente bionda entrare nel caminetto.”
 
Mia mamma è la persona più assetata che io abbia mai incontrato in tutta la mia vita. Voi penserete che ora lei abbia realizzato che tenere un bicchiere di acqua vicino al letto sia una mossa intelligente. Ma no… ha il tempismo più inopportuno.
 
“Non so chi fosse,” dico, scrollando le spalle. “Hai chiesto ad Al?”
 
Mia mamma si mette a ridere, ed ecco. – anche io scoppio. Anche la mamma sa che il piccolo idiota è così inutile con le ragazze che il pensiero che lui possa far sgattaiolare delle ragazze sia ridicolo. E lei è sua madre!
 
“Va bene, ok,” dico, faticando a mantenere la mia risatina sotto controllo. So che ho fatto saltare la mia copertura ridendo, quindi ora il miglior metodo è dire la verità e correggerla con più bugie possibile. “Quella era Amy.”
 
“E perché era in casa mia?”
 
Ecco, Potter. Piazzala con sottigliezza. Mi sforzo di smettere di ridere e metto su la miglior espressione sobria che riesco a fare. “Aveva solo bisogno di parlare con qualcuno.”
 
“Parlare?!”
 
Annuisco, fingendo di non accorgermi che non mi creda neanche per un secondo. “Sì, suo padre, vedi, è un pessimo alcolista e sua madre è troppo depressa e rimane sdraiata al letto per giorni interi. Amy sta passando un periodo davvero duro per questo, da quando la scuola è finita, e mi ha mandato un gufo l’altro giorno dicendo che non sa più come comportarsi.” Scuoto la testa tristemente per rendere l’effetto. “Quindi le ho detto, sai, che se avesse avuto bisogno di qualcuno con cui parlare, poteva venire qui e l’avrei ascoltata e l’avrei lasciata sfogare… non sapevo che si sarebbe fatta vedere nel mezzo della notte, ma poi stava piangendo così tanto e tutto, non pensavo che fosse giusto mandarla direttamente via senza dirle niente ed essere sicuro che stesse bene.”
 
Mia mamma mi sta fissando, aspettando, sono sicuro, di vedere se mi faccio sfuggire anche solo un leggero sorriso così che possa beccarmi. Non vuole credermi, lo so, ma si sentirà davvero male se stessi dicendo la verità e la povera Amy vivesse davvero con un padre ubriacone ed una mamma pazza e fannullona. Guardo il suo conflitto dietro i suoi occhi e faccio fatica a mantenermi serio. Triste, Potter, triste.
 
“Qual è il suo cognome?” chiede finalmente.
 
“Page.” Per favore, per favore, fa che non li conosca.
 
Non li conosce. Olè. “Ha dei fratelli?”
 
Scuoto la testa. “No, è da sola. Ecco perché non ha nessuno con cui parlare. È davvero da sola laggiù…”
 
“Quanti anni ha?”
 
“Sedici. Le cose dovranno essere a posto, comunque, dato che torniamo a scuola domani. Oggi, cioè,” mi correggo, realizzando che devo essere sul treno tra meno di sette ore e che non ho ancora dormito.
 
La mamma annuisce lentamente, ma posso dire che finalmente mi crede. Sì.
 
James 1/mamma 0.
 
“Beh, fammi sapere se c’è qualcosa che devo controllare,” dice seriamente. Sta per fare la madre tutta preoccupata. “Non è un buon ambiente per un bambino.”
 
Annuisco. “Lo farò. Sono davvero stanco, comunque, quindi proverò a dormire un po’ di ore prima di dovermi alzare.”
 
Lei annuisce e mi fa uno di quei sorrisi sentimentali che urlano quanto sia orgogliosa di me per essere un amico così buono e per cercare di aiutare la povera Amy. Se solo sapesse esattamente come l’ho aiutata… mi chiedo perché la mamma non mi abbia chiesto perché stessi facendo tutte le mie buone opere indossando nient’altro oltre alle mutande, ma certamente non lo metto in discussione. Le lascio solo pensare che io sia il ragazzo bravo.
 
“Okay, ti sveglierò,” mi assicura, come se potessi continuare a dormire nonostante la sveglia il primo di settembre. Assolutamente no. Specialmente non quest’anno. Il mio ultimo anno. Oh no, sono pronto da settimane.
 
Avevo ragione, comunque. Quando arriva il momento di svegliarmi, non devo neanche schiacciare il tasto ‘posponi’. Ci vuole un secondo per riuscire a svegliarmi completamente e ricordo immediatamente perché mi sento così rilassato. ‘Aiutare’ Amy ha davvero scacciato via tutta la tensione che potrei aver avuto altrimenti. Sorridendo al ricordo della notte scorsa, esco fuori dal letto e barcollo fino al bagno. Al è già lì dentro e posso sentire l’acqua scorrere dalla doccia. Non capisco il senso di essere ricchi dato che devo ancora condividere un bagno con mio fratello. Onestamente, non è che non possiamo permetterci un altro bagno. La mamma e papà hanno il loro personale e anche Lily ce l’ha… ma Al ed io dobbiamo condividerne uno e combattere per lo stesso bagno da tutta la nostra vita e penso solo che non sia giusto.
 
Bussando sulla porta, urlo ad Al di sbrigarsi e sono abbastanza sicuro che dica, “levati,” ma magari no. È difficile sentire sopra l’acqua. Non ho particolarmente bisogno di essere di fretta, dato che proprio ora sono solo le otto, ma sono più che un poco ansioso di tornare a scuola. Non alla parte di tornare al lavoro, ovviamente, ma tornare con i miei amici e tornare alle ragazze e tornare al Quidditch… sono il Capitano quest’anno e posso garantirvi che la squadra di Grifondoro di quest’anno sarà la miglior squadra che Grifondoro ha mai visto. Intendo giocare completamente come professionista l’anno prossimo e intendo riempire totalmente la mia squadra con il meglio assoluto per rendere il procedimento di selezione il più facile possibile. Non mi interessa se dovessi tagliare fuori mio fratello. Il che, ovviamente, non succederà, dato che Al è probabilmente il miglior Cercatore nella scuola e sicuramente in Grifondoro… ma sì, sapete cosa intendo.
 
Parlando di mio fratello, finalmente porta il suo culo fuori dalla doccia e appare da dietro la porta del bagno con un asciugamano introno ai suoi fianchi e i capelli gocciolanti. È così magro che è quasi patetico.
 
“Finalmente.” Gli passo accanto ed entro nel bagno pieno di vapore. Ha usato probabilmente tutta l’acqua calda e, se lo avesse fatto, allora sarò veramente seccato. La doccia del mattino è la mia parte preferita in assoluto. Amo fare docce lunghe e calde; è così rilassante. Se avesse rovinato la mia doccia nel primo giorno del mio ultimo anno di scuola, mi arrabbierò sul serio.
 
Girando il rubinetto, faccio passare la mia mano sotto il getto d’acqua e sono sollevato da sentire che sia calda e non ghiacciata come avevo temuto. Dato che sto indossando solo le mutande che avevo messo dopo che Amy se n’era andata, non ho molto da togliermi. L’acqua fa un effetto bellissimo quando cade sopra di me. Chiudendo gli occhi, mi prendo un momento per apprezzare la semplicità di tutto ciò. So che suona terribilmente gay, ma perdonatemi per avere un po’ di lato poetico. Le ragazze amano quel tipo di cosa – quella merda ‘poetica’ completamente gay. E io amo le ragazze. È una buona cosa che Amy si sia fatta vedere la scorsa notte o sarei forzato a passare questa prima doccia del nuovo anno di scuola a farmi una sega. Vedendo come Amy sia stata capace di prendersi cura di tutto quel genere di cose la scorsa notte, però… sì, riesco semplicemente ad apprezzarlo.
 
Finalmente, dopo probabilmente quarantacinque minuti, chiudo l’acqua ed esco nell’aria fresca. Lo odio, è la parte peggiore della doccia. Un brivido mi attraversa e tremo. Prendendo un asciugamano dall’armadio, lo uso per asciugarmi il più velocemente possibile prima di legarlo attorno alla mia vita. Sono sorpreso che Al non abbia ancora iniziato a bussare contro la porta per dirmi che deve finire di prepararsi. Prendo l’opportunità per prepararmi un po’. Lo specchio è tutto appannato, ma prendo l’asciugamano da intorno alla mia vita per togliere l’appanno.
 
Ah. Ciao, James. Sei bellissimo questa mattina.
 
Dai, grazie.
 
Non c’è da chiedersi perché il mio ego sia sopra il tetto. I complimenti che ricevo ogni volta che guardo nello specchio sono abbastanza da alzare quello di qualsiasi persona – anche di qualcuno come Al. Forse dovrei suggerire ciò a lui, fargli sapere che complimentarsi da soli è un modo molto sano per costruire un ego e fiducia in se stessi. Non che io abbia bisogno di complimentare me stesso, ovvio, perché, beh, sono James Potter.
 
Cazzo, quegli addominali sono sexy. Fare esercizi di palestra fa venire decisamente un bel corpo. E quei pettorali. Bicipiti, tricipiti e tutto quello che c’è in mezzo. Per non menzionare, ovviamente, le mie, er, regioni basse, che sembrano favolose come sempre.
 
Sposto la mia attenzione a studiare la mia faccia mentre comincio a lavarmi i denti. Non ho bisogno di farmi la barba, l’ho fatta pochi giorno fa. Fortunatamente, sono senza brufoli in questa mattina del mio ultimo giorno di scuola. E i miei capelli si arricciano proprio al punto giusto quando sono umidi dopo essere usciti dalla doccia. Spazzolare, spazzolare, sputare, risciacquare, ripetere. Ed eccolo lì, il mio sorriso da perfetto ragazzo ricco.
 
Dio, amo me stesso.
 
La mamma ha fatto omelette ai funghi per colazione. E il bacon. Amo il bacon. Sorride quando arrivo in cucina, tutto pulito e vestito e bello come sempre. So cosa sta facendo.
 
“Non posso credere che questo sia il tuo ultimo anno,” dice con quella voce da madre stupida e sentimentale.
 
“Non preoccuparti, mamma,” rispondo, rubando un pezzo di bacon proprio dalla padella trasalendo perché è bollente, “Lils è solo al terzo anno.”
 
“Non chiamarmi Lils.” Lily è già al tavolo ed è imbronciata lei qualcosa. Non ho nessuna idea del motivo e non mi interessa particolarmente. Lily è molto melodrammatica questi giorni. Do la colpa alla musica rock. Certo, probabilmente è solo la pubertà, ma è sempre meglio dare la colpa a musicista con i piercing che accettare che la tua sorellina ha gli ormoni e tutta ‘sta roba.
 
“Hai visto tuo fratello lassù?” chiede la mamma, ignorandoci entrambi.
 
Mi siedo al tavolo e afferro facilmente il piatto che mia mamma manda nella mia direzione. L’omelette profuma in modo favoloso e il bacon è perfettamente fritto. “L’ho visto prima,” rispondo con la bocca piena di uova. “Probabilmente è tornato a dormire.”
 
Questo è, ovviamente, probabilmente non vero. È probabilmente solo al piano di sopra tutto depresso che cerca di capire come essere un Prefetto senza ricevere merda addosso. A nessuno piacciono quei coglioni e lui lo sa. È probabilmente al piano di sopra a cercare di capire come farsi espellere per non dover andare avanti e indietro con quella stupida spilla.
 
“Sarà meglio che non sia tornato a dormire.” La mamma va alla poeta e urla verso le scale. “Al, stai venendo giù?!”
 
Lui non risponde, ma nessuno è sorpreso. Lui si fa, comunque, vedere pochi minuti dopo, sembrando nervoso e in difficoltà come immaginavo. Sa che dovrà prendersi tutte le cazzate. La spilla di Prefetto è, senza sorpresa, da nessuna parte in vista.
 
Adoro quando le opportunità perfette si presentano come queste.
 
“Dov’è la tua spilla da Prefetto, Al?” chiedo, il più innocentemente possibile, ovviamente.
 
Mio fratello mi lancia un’occhiataccia, ma alzo semplicemente le sopracciglia in confusione. La mamma, ovviamente, gira intorno alla domanda e esamina suo figlio minore. “Dov’è?” chiede, squadrando Al da capo a piedi. “Dovresti indossarla, tesoro.”
 
Lily sogghigna ed Al sembra voler morire. La mamma è al di fuori di tutto ed io sono fortemente, fortemente divertito.
 
“Lo farò,” mormora, scivolando al suo posto e dandomi il vecchio saluto a due dita quando la mamma si gira. Ora, se lo avessi fatto io, lei lo avrebbe senza dubbio visto con i suoi occhi dietro alla testa che sembra sempre avere quando si tratta di me. Ma, ovviamente, non sono io, è Al. E Al, come sappiamo tutti, non può sbagliare.
 
Papà si fa finalmente vedere quando tutti hanno quasi finito di mangiare. Sembra stanco e mi chiedo perché, dato che sono appena le 9 e 30. Questo non è di certo svegliarsi presto per lui, che esce di casa prima che il sole sia completamente alto. Ma immagino che sia una di quelle cose dove troppo sonno ti stanca più di prima.
 
Si siede per la colazione, ma la mamma sta già pulendo il tavolo. “Dobbiamo sbrigarci,” dice, indicando l’orologio. “Dobbiamo mettere tutto in macchina.”
 
Questo è ovvio a tutti nella stanza, ma sembro essere l’unico esaltato da ciò. “Posso farlo io!” Sono diciasettenne da quasi nove mesi ora, ma non sono ancora abituato a poter fare magie fuori da scuola. Questa è la prima estate in cui ho avuto questo privilegio e l’ho esercitato qualche volta. Quindi, sì, il pensiero di far volare tutti i bauli e di espandere magicamente la macchina mi esalta parecchio. Scusate.
 
La mamma e papà si scambiano una di quelle Occhiate tra di loro e trattengo l’urgenza di dirglielo, dato che sono sicuro che non sia esattamente quello che vogliono sentirsi dire al momento. Finalmente, sembrano essere d’accordo che dovrei avere almeno una possibilità a caricare la macchina e la mamma annuisce in modo vago. Papà mi dice di chiamarlo se ho bisogno di aiuto.
 
E quindi esco.
 
Sarà semplice, giusto? Trova i bauli, lievitali tutti al piano terra e fuori dalla porta, espandi il bagagliaio della macchina, mettili in un bel modo e il gioco è fatto! Giusto?
 
Sbagliato.
 
Ok, per dire la verità, non sono in realtà così talentuoso in questo genere di cose. Non sono così stupido o un Magonò o simili… odio solamente la scuola (la parte del lavoro, non la parte sociale) e non presto tanta attenzione. È veramente ovvio per me, mentre grugnisco sotto il peso del baule di Lily e cerco farlo stare nel bagagliaio con gli altri due, che devo aver sorvolato il giorno in cui abbiamo avuto la lezione sull’espansione.
 
“Papà!”
 
Mio papà può farlo, e lo fa. Tutti e tre i bauli scivolano nel retro della macchina facilmente con pochi problemi. Papà sembra appena alzare la sua bacchetta e tutto va al suo posto.
 
Papà 1/ James 0.
 
Probabilmente faccio un’espressione strana quando papà finisce di caricare e mi guarda con quello sguardo. È diverso dall’espressione della mamma – quella sentimentale. Questa è molto più diretta e meno melensa. È più di preoccupazione e di serietà. È la stessa occhiata che mi ha lanciato due anni fa quando ha deciso di parlarmi del sesso. Non dei dettagli, ovvio, disgustoso, ma, sapete, le tecniche di esso. Credo che non avesse realizzato che quel ponte era già stato oltrepassato e anche se non fosse successo, avrei facilmente potuto trovare tutto quello che volevo sapere nei giornalini che tendevano a girovagare nel mio dormitorio giornalmente.
 
Il discorso del sesso fu in realtà qualcosa di divertente, pensandoci. Papà sembrava spaventatissimo, per niente come il Salvatore del Mondo Magico o qualcosa di simile. Potevo immaginare che la mamma lo stesse obbligando a fare ‘il discorso’ e che non era lì decisamente di sua volontà. Ovvio, fu anche totalmente imbarazzante e non potevo fare a meno di pensare a lui e a mia mamma a darci dentro… e non ho idea del perché ci stai pensando ancora oggi, era già doloroso allora!
 
“Come va?” chiedo con nonchalance, cercando di cancellare le immagini dalla mia mente.
 
Papà sembra non sapere se volesse davvero fare questo o no, e spero davvero che non lo faccia. Non sono sicuro di cosa voglia parlare, ma posso immaginare che sia qualcosa di veramente noioso o veramente imbarazzante. I miei desideri non sono esauditi, ovviamente, e papà sospira e si appoggia alla macchina pensieroso.
 
“Stai usando le protezioni, vero?”
 
Ok. Quindi vuole parlare di nuovo del sesso? Va bene, se vuole davvero andare a parare lì, lo renderò il più difficile possibile.
 
“Oh, sì,” rispondo, annuendo vistosamente. “Indosso sempre tutte le mascherine protettive a Pozioni e ovviamente i guanti e tutto il resto a Erbologia e…”
 
“James.” Mi guarda intimandomi di finirla e io sogghigno. È davvero troppo facile.
 
“Rilassati, papà,” dico, facendo un gesto con la mano che indica noncuranza. “Non spunteranno tuoi nipoti per un bel po’ di anni, se è questo quello per cui ti preoccupi. Non da me, comunque.” Quando lui alza le sopracciglia in confusione, continuo giusto un poco. “Probabilmente da nessuno, in realtà. Lily una bambina e Al è molto probabilmente gay.”
 
“James.” Perché i genitori pensano sempre che dire il tuo nome sia abbastanza per farti rizzare in piedi e farti smettere di dire qualsiasi cosa tu stia dicendo?
 
“Cosa?” chiedo in difensiva. “Hai qualcosa contro i gay?”
 
Papà rotea gli occhi e mi ignora. “Ho saputo della tua visitatrice della scorsa notte.”
 
“Wow, le belle notizie viaggiano velocemente.”
 
“Tua madre sembra credere alla tua storia.”
 
“E perché non dovrebbe farlo?” lancio un’occhiata dietro di lui per essere sicura che la mamma non sia vicina.
 
Papà scuote solo la testa. “Promettimi solo che stai attento.”
 
“Attento come un uomo grasso sopra il ghiaccio sottile,” prometto, toccando il cuore per enfasi.
 
Il viaggio per la stazione trascorre abbastanza senza eventi. Al rimane arrabbiato per tutto il tempo e on parla con nessuno. Lily si attorciglia una ciocca di capelli e guarda la città dal finestrino. Io, però, chiacchiero senza fermarmi, cercando al meglio di irritare tutti.
 
King’s Cross sembra eccezionalmente popolata questa mattina e mi chiedo perché tutte queste persone non siano già al lavoro e stiano, invece, correndo per una stazione e atteggiandosi come se fossero le persone più importanti al mondo. Prendiamo i trolley e facciamo la strada per la Piattaforma 9 e ¾ il più velocemente possibile, non volendo attirare attenzione in una piattaforma babbana.
 
Appena passo attraverso il muro, mi guardo intorno felice. Questo è ciò che ho aspettato per tutta l’estate. Facce famigliari sono ovunque io guardi e cerco di capire con chi parlare per primo. La mamma lo decide per me, però, e mi spinge letteralmente dove sono i miei cugini. Tutto ciò è stupido, ovviamente, dato che ho visto questi idioti quasi ogni giorno per tutta l’estate, specialmente Rose e Hugo che sembrano entrambi piuttosto poco entusiasti e non elettrizzati di essere qui. Siamo solo sei di noi a scuola quest’anno – questo è il numero più basso di noi ad essere a scuola contemporaneamente da quando ho iniziato. Louis inizia il suo primo anno e sembra estremamente nervoso e impaurito mentre sta attaccato al fianco di zia Fleur. Lo zio Bill e le ragazze non si vedono e mi chiedo dove siano. Victoire, assumo, è da qualche parte con Teddy felice di non avere più niente a che fare con questa roba. Dominique potrebbe essere ovunque, non ne ho idea. In realtà, non l’ho vista molto quest’estate, dato che ha trascorso la maggior parte del tempo a studiare francese con sua zia Gabrielle a Parigi. L’assenza più lampante per me è ovviamente Fred, il mio numero uno in assoluto. Si è diplomato lo scorso anno e questo è il primo anno in cui sarò ad Hogwarts senza di lui. (Se fossi una ragazza, probabilmente avrei fatto scappare una o due lacrime a questo punto).
 
La zia Hermione e lo zio Ron sono qui e stanno litigando su qualcosa, quando arriviamo da loro. Non è una sorpresa, ovvio, dato che litigano tutto il tempo su qualsiasi cosa. Landon è miracolosamente addormentato nel suo passeggino ed io mi meraviglio per l’abilità che quel bambino ha per dormire ovunque e a qualsiasi ora. Hugo si illumina un po’ quando vede Lily, ma sembra stanco e posso dire che sia un po’ di cattivo umore. L’espressione di Rose è la migliore, comunque. Le sue labbra sono premute insieme con così tanta forza che sono quasi invisibili e i suoi occhi sono corrucciati in un’occhiataccia diabolica.
 
“Che hai?” le chiede Al, ovviamente vedendo la sua espressione.
 
“Oh, non fare caso a lei,” la zia Hermione smette di litigare con suo marito per entrare nella conversazione, “sta semplicemente facendo il muso come una bambina di due anni perché non ci siamo voluti fermare a comprarle delle scarpe nuove.”
 
Rose indirizza la sua occhiataccia alla madre e rotea gli occhi. “Smettila, madre,” esclama con odio. “Basta.”
 
È una cosa molto buona che lei sia nel mezzo di una piattaforma colma di gente, perché sono abbastanza sicuro che se fosse stata in un altro luogo, Rose si sarebbe presa uno schiaffo. O forse no, non lo so. Rose parla sempre così, ma la fa franca un sacco di volte perché i suoi genitori pensano che sia ancora pazza e le danno il via libera a patto che partecipi alle sessioni di terapia settimanali che probabilmente costano di più dell’intera educazione magica sua e di suo fratello. In realtà non sono sicuro di quanto sia pazza per davvero e quanto sia solo una recita usata come una scusa per la sua bocca larga, ma chi sono per dirlo? È divertente, comunque.
 
“Oh, guarda!” si intromette mia mamma, cercando chiaramente di mandare via l’imbarazzo venuto dopo l’esclamazione di Rose. “C’è quella tua povera amica, James.”
 
Guardo anche io dove sta guardando lei e noto Amy che chiacchiera felice con i suoi genitori. Lei coglie il mio sguardo e mi sorride, ma io distolgo lo sguardo velocemente.
 
“Suo padre non sembra un alcolizzato,” osserva la mamma con attenzione, guardando il padre di Amy e prendendo chiaramente nota del suo look costoso.
 
“È un alcolizzato che non lo vuole far vedere in giro,” dico velocemente, guardando i miei cugini per assicurarmi che nessuno faccia la spia. “e quella è sua zia,” invento immediatamente, non dando nemmeno la possibilità a mia madre di commentare come la madre di Amy non sembri depressa. “La aiuta,” spiego. “Sai, per sopportare il tutto.”
 
La mamma mi guarda strana, così come le mie zie e mio zio. Papà sembra che voglia o ridere o andarsene. Tutti i ragazzi, comunque, sono dalla mia parte, anche Louis che non ha idea di chi sia Amy, e persino Rose che mi odia. Sono dalla mia parte perché è così che facciamo noi. Potremmo odiarci da matti a livello personale, ma raramente, o mai – piuttosto, facciamo la spia o abbondiamo uno di noi, e ci mettiamo sempre insieme contro le autorità e i tizi irritanti che ci fanno saltare i nervi a scuola.
 
Sempre.
 
 E ora che ho la mia famiglia a posto, devo occuparmi delle ragazze… guardo intorno alla piattaforma, squadrandole da capo a piedi. Quale sarà la Fortunata Numero Uno? Non importa. Le numero due, tre, quattro e cinquantasei saranno fortunate come lei…
 
Dopo tutto, io sono James Potter.
 
OuOuOuOuOuOuOuOuOuOuOuOu
 
note della traduttrice: eccoci qui con il secondo capitolo. I personaggi incominciano a prendere forma… qual è il vostro preferito? Nonostante sia un idiota COMPLETO, James mi sta troppo simpatico. Voi che ne pensate? Non scordate di lasciare una RECENSIONE – più recensioni ricevo più velocemente aggiorno. Per maggiori informazioni vi lascio il mio account twitter (@silvxa).
 
nel prossimo capitolo: conosciamo Al e il suo ruolo di Prefetto.
 
altre fanfiction in traduzione: ♧I’ll Take it Shaken not Stirred – Harry Potter, ambientata nell’era dei Malandrini  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3526627&i=1
♧Where Soul Meets Body – The Hunger Games, storia completa di Finnick ed Annie.  http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3565997&i=1
 
  
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