Nick sciolse dolcemente il contatto rivolgendole un sorriso. Per tutta risposta Judy drizzò di scatto le lunghe orecchie puntandogli una zampina al petto
“Quando la smetterai di baciarmi in servizio?”
Disse severa, il nasino rosa che tremava appena
“Non credo di poterne fare a meno”
“Correndo il rischio di venire licenziati?!”
Gli ricordò prontamente
“Non esagerare piccola”
“Non esagero affatto!” esclamò incrociando le braccia al petto.
Nick sbuffò appoggiandosi con un gomito alla scrivania, si sporse verso di lei che lo guardava ancora arrabbiata
“Sai carotina più tu fai così, più mi fai venire una voglia matta di..mangiarti” finì avvolgendo svelto un braccio intorno alle spalle della coniglietta
“Nick!” sbottò lei alzandosi in piedi sulla sedia
“Siamo in servizio” ribadì per l'ennesima volta
“Lo so, lo so” mormorò alzando le zampe in segno di resa. Judy si accigliò avvicinandosi
“Dovresti prendere in considerazione le conseguenze delle tue azioni!”
Nick ricambiò lo sguardo per nulla intimorito
“In questo momento, non me ne frega niente delle conseguenze agente Hopps...mi andava di baciarla punto.”
“È tipico! Sempre il solito sconsiderato!”
Gridò furente afferrandolo per la cravatta. Per tutta risposta Nick la baciò nuovamente mordicchiandole dolcemente le labbra.
“Ti preoccupi troppo coniglietta ottusa”
Judy sospira lentamente, il nasino che non vuole saperne di smettere di tremare ed il cuore che aveva preso a battere furiosamente
“Lo so, ma..” riuscì ad articolare infine
Nick sorrise, di quel suo sorriso furbo e terribilmente irresistibile
“Non c'è motivo” disse accarezzandole la testa. Nonostante tutto Judy sorrise, posando una zampina sul viso della volpe
“Ma cosa devo fare con te..?”
“Assolutamente niente carotina,..o forse assecondarmi, non sarebbe una cattiva idea..che ne dici?”
“Nick ti conosco, cos'hai in mente..?”
Il sorrisetto sul muso della volpe non mutò minimamente, mentre le sue zampe tornarono a stringere l'esile figura di Judy
“Come ho già detto, assecondami carotina.”
E Judy non poté fare a meno di sorridere, sapendo che inevitabilmente l'avrebbe purtroppo assecondato, come al solito.