Cap.14
Tentativo di fuga
Reghina
strinse
i rilevatori nelle mani, guardò oltre l'angolo osservando
delle guardie che si
dividevano per i corridoi.
"Ha
di
nuovo preso i rilevatori!" strillò una donna.
"Come
ha fatto questa volta?!" sbottò un uomo.
Reghina
sogghignò, mise i rilevatori nelle tasche della battle suit
nera e si voltò.
Corse fino alle scale, salì una rampa saltando i gradini a
due a due.
<
Oggi
niente mi impedirà di uscire! > pensò.
Proseguì
con
un sorriso, sgranò gli occhi e vide Bardack che teneva le
mani sui fianchi. Si
fermò, incassò il capo tra le spalle e Bardack si
mise in ginocchio.
"Sapete
cosa succede ora, vero?" chiese.
Reghina
gonfiò le guance, Bardack la prese in braccio e la
portò fino alla stanza della
bambina. Poggiò Reghina sul letto.
"Dovete
smettere di scappare, principessina. Finché giocate nel
castello è ancora
sicuro, ma se per caso usciste fuori sarebbe pericoloso, e mettereste
anche me,
Napa e Radish in una brutta posizione" disse.
Reghina
dimenò la lunga coda blu notte gonfiando le guance,
dondolava le gambe dal
bordo del letto battendo gli stivaletti rosa contro le coperte.
"Qui
è
noioso! Ho promesso a Vegeta di non allenarmi, Veki è
cattiva e Lory è sempre
con lei!", protestò, "… e tu non mi presenti tua
figlia e non posso
giocare con nessuno, quindi è ovvio che scappo!".
Bardack
sospirò, si mise seduto e si piegò verso di lei
sorridendo paterno.
"Facciamo
così, piccola principessa. Se starai buona, ti
racconterò delle storie
Sayan".
Reghina
sollevò la testa e storse il labbro.
"Quanto
buona?".
Bardack
scosse la testa.
"Solo
un pochino" disse.
Reghina
mugugnò, guardò in basso e strinse gli occhi.
Alzò la testa, annuì e sorrise
ampiamente.
"Allora
va bene. Però tutti i giorni, sennò scappo
ancora!".
Bardack
roteò gli occhi, sorrise dolcemente e le
scompigliò i capelli blu notte.
"Affare
fatto, principessa".