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Autore: LadyOkami    11/04/2005    1 recensioni
E' la mia prima fic, quindi siate clementi! Quando le forze oscure attaccheranno la Terra quattro giovani ragazze dovranno combattere per salvare il mondo. Tra amori, intrighi,vendette e tradimenti; tra vecchie amicizie e creature magiche si snoda la storia di quattro ragazze molto speciali! Commentate!^^
Genere: Avventura, Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Takao Kinomiya, Max Mizuhara, Kei Hiwatari, Rei Kon, Professor Kappa, Hilary, Boris, Yuri, Mao, Emily, Andrew McGregor, Ralph Jurges, Lai, Gianni, Oliver, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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SI RITORNA IN SCENA

SI RITORNA IN SCENA!

- Capitolo 2° -

 

Ecco il secondo cap!^^Ho deciso di postarlo subito dopo il 1° dato che ne ho altri 3 da pubblicare e 3 da scrivere. Quando l'ho scritta tempo fa ci ho messo una giornata(mi stupisco di te!O_OndKei)(hai visto nn sn così tanto lunga se mi impegno.^_^ndme)(cmq voglio protestare, in questo cap mi fa fare la figura dell'i...Mnh!ndKei ke viene imbavagliato)(nn rovinarmi la sorpresa! Keiuccio caro!ndme). In questo cap si capirà qualcosa in più, anche se non succede niente di speciale!

Bacioni e commy, please!!!!!!^__^

 

Era una splendida giornata di sole. In un imponente edificio, che ospitava uno dei più prestigiosi collegi femminili del mondo, trascorreva la vita delle figlie dei più importanti uomini d'affari. In una delle tante classi, una ragazza, di 16 anni, seguiva semiaddormentata il commento della prof. riguardante il Manzoni e i suoi "Promessi sposi". Vicino a lei la sua migliore amica si stava raccogliendo i lunghi capelli di un blu elettrico in una coda bassa, erano così lunghi da arrivare al fondoschiena; quando ebbe finito si girò a osservare con i suoi occhi blu la compagna, che a sua volta, sentendosi osservata si girò, distogliendo la sua attenzione da un punto indefinito al di fuori della finestra, piantando i suoi occhi color acqua-marina in quelli dell' amica.

-Ti stai annoiando Maya?- chiese la mora.

-È una domanda retorica?- disse Maya con un tono impastato, ma allo stesso tempo freddo.

-Sì, lo era!Come sei intrattabile oggi!- ribatté sottovoce l'altra.

-Scusami Kim. Mi dispiace, ma non resisto più- disse dispiaciuta Maya.

- Non fa niente! Comunque è quasi finita, quindi resisti!- disse Kim facendo l'occhiolino e sorridendo.

-Grazie- rispose sorridendo a sua volta Maya. Kim l'aiutava spesso a tirarle su il morale. Forse era per questo che erano migliori amiche:lei le sollevava il morale, e in cambio Maya la consolava e le dava consigli quando l'amica litigava con i suoi. Osservò ancora un attimo Kim, ke stava scribacchiando sul libro, per poi poggiare la testa sul banco. I capelli castano chiaro si sparsero sul banco. La particolarità dei suoi capelli era quella che avesse, fin da piccola, due ciuffi color dell'oro che le incorniciavano il viso ovale, e il resto dei capelli castano. Sia lei che Kim erano delle splendide ragazze: alte, snelle, formose e con le gambe lunghe.(*ç*ndKei imbavagliato e Takao)(posso continuare?ndme)(*ç*nd quei due imbecilli di prima)(ki tace acconsente! continuiamo...U_Undme)Maya chiuse gli occhi, non voleva dormire, solo estraniarsi dal mondo per pochi minuti,il tempo di riflettere su tutto quello che era accaduto fino a quel momento.

 

*C'era buio, non si vedeva niente. Ma la cosa che odiava di più era il silenzio. Quanto lo odiava. Quel terribile silenzio la opprimeva, se poi ci si aggiungeva il rumore di quei dannati macchinari, c'era veramente da impazzire! Presto però sarebbe scappata da quell'orrendo posto, ma per adesso doveva rimanere lì, rinchiusa in quella maledetta capsula. Perché non poteva vivere come tutte le sue coetanee. Perché non poteva correre, ridere e giocare a beyblade come facevano tutti. La risposta la conosceva già, lei non era come tutte le altre bambine. Lei era speciale. Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto dall'entrata nella stanza di un uomo. Vorkov, quanto lo odiava, se non fosse stato per lui ora sarebbe a qualche festa dell'alta società italiana. Non che le piacessero quel tipo di feste, ma era l'occasione giusta per stare con la sorella, le sue amiche , suo cugino e i suoi amici. Vorkov si avvicinò e poggiò la mano grande e scarna sulla superficie liscia e fredda della capsula. Al suo interno sospesa in un liquido verdognolo stava una bambina di circa 8 anni, a cui erano collegati cavi con ventose posizionate su tutto il corpo. Intorno a lei risplendeva una sorta di aura azzurro-bianca.Un sorriso crudele si dipinse sul volto dell'uomo, che tirò fuori dalla tasca una pietra verde. La bambina aprì di scatto gli occhi,facendo sobbalzare impercettibilmente Vorkov. Lo fissò con i suoi occhi indagatori , per poi soffermarsi sulla pietra che l'uomo stringeva tra le mani. Con un gesto lento mosse la mano verso il vetro all'altezza della pietra. Vorkov cominciò a parlare-Sembra che tu avessi ragione- La bambina distolse la sua attenzione dal ciondolo e cominciò a fissare l'uomo nei suoi piccoli occhi rossi.-Grazie a questa pietra siamo riusciti a trovare quello che cercavamo- Prima che l'uomo potesse continuare il discorso la ragazzina parlò.

- Allora non avete più bisogno di me. Lasciatemi andare!-

-Mi dispiace, ma tu ci servi ancora. L'energia che emani è indispensabile per creare i bit artificiali- Detto questo l'uomo se ne andò, però prima lasciò il ciondolo su uno dei tanti tavoli del laboratorio.Quella fu l'ultima volta che vide quell'essere viscido e schifoso. Accadde tutto in un momento: la sua aura cominciò a risplendere sempre di più, fino a creare scariche elettriche che fecero scoppiare tutti i macchinari. Poi tutto fu invaso dal fuoco. La capsula si ruppe e la bimba cadde a terra. Non era più abituata a camminare, perché era rinchiusa in quel tubo da circa 4 anni e non era facile riprendersi subito. Si mosse a tentoni in mezzo alle fiamme,raggiunse il tavolo e prese il ciondolo. Se lo strinse al cuore pregando che qualcuno l'aiutasse. Sembrò che la sua preghiera fosse stata esaudita: la pietra si illuminò e ne uscì un'imponente creatura avvolta dalla luce. Due occhi carmini la osservavano, l'abbracciò e...*

 

-Maya! Maya!- chiamò a gran voce l'amica scuotendola. -Aiut...! Che cosa è successo?- chiese Maya ancora spaventata dal sogno.-Non ho parole! Non ti sei accorta di esserti addormentata in classe!? Per fortuna la prof. non ti ha visto- rispose esasperata Kim. Però era seriamente preoccupata per l'amica; in quel periodo si addormentava spesso e aveva sempre strani incubi, oramai aveva capito che c'era qualcosa che non andava anche se l'altra dissimulava tutto. Maya, dal canto suo, era spaventata e preoccupata, sapeva che la sua amica era in pensiero, ma non voleva allarmarla ancor di più,specie se quei sogni erano falsi allarmi, anche se gli incubi erano peggiorati e la tormentavano in continuazione.

Si passò una mano tra i capelli,poi sugli occhi come per cancellare quello che aveva sognato.

-Ti muovi! Le altre ci stanno aspettando- la mora riscosse Maya dai suoi pensieri, che dopo essere tornata nel mondo reale, annuì.

Uscirono dall'aula dirigendosi verso il cortile dove le aspettavano la sorella di Maya, Zoe, ed Elis. La prima era una ragazzina di 14 anni, dai capelli castani e dai vispi occhi verdi; la seconda era una ragazza di 15 anni, dai capelli neri a caschetto e dagli occhi viola.

-Finalmente siete arrivate! Cos'è sorellina ti sei di nuovo addormentata in classe?-domandò ridendo Zoe. Questa affermazione le fece guadagnare un bel pugno in testa dalla sorella.-Come mai ci hai contattato telepaticamente? Cosa c'è di tanto urgente?-domandò Maya a Elis. L'interpellata rispose con tono serio-Sembra che il Presidente Daitenji abbia bisogno di noi. Dobbiamo recarci a Tokyo il prima possibile!-

-Allora si parte stasera?- domandò entusiasta Kim.

- Sì ragazze! Le XX Angels ritornano in scena!- esclamò Maya sorridendo decisa. Le altre erano, a loro volta, felicissime: Zoe saltellava da una parte del cortile,Elis e Kim si erano prese per mano e saltellavano girando su se stesse.Finalmente un po' di movimento, era dall'ultimo mondiale che avevano vinto, che non si scontravano con altri blader. Si batterono il cinque per poi salire nelle loro stanze per preparare il necessario per partire.

 

____________

 

Dall'altra parte del mondo, precisamente a Tokyo...

 

-Ho fameeeee!-esclamò un bambinetto dai capelli rossi.-Ha ragione Daichi! Anch'io ho fame!-gridò un ragazzo moro con un berretto in testa.-Lo sapete che siete insaziabili! Bisogna fare un mutuo solo per darvi da mangiare una giornata!-disse seccata una brunetta. I Bladebreakers Revolution avevano appena finito di allenarsi e stavano aspettando che fosse pronta la cena. Rei e Max stavano giocando a carte assistendo al litigio quotidiano tra Hilary, Takao e Daichi e gli inutili tentativi del prof. Kappa per farli smettere di litigare.

-ORA BASTA! MI AVETE STUFATO, STATE ZITTI ALMENO PER 10 MINUTI!-Tutti si voltarono verso chi aveva parlato. Il russo dai capelli argentati sbatté dietro di sé la porta, andandosi a sedere in un angolo della palestra, come se niente fosse successo, mantenendo la sua freddezza e il suo contegno. Tutti rimasero a bocca aperta, nessuno si sarebbe aspettato un comportamento simile da Kei. Lui che era sempre freddo, silenzioso impassibile e spesso asociale, aveva appena gridato ai suoi amici di tacere. Comunque da quel momento nessuno fiatò. Kei non sperava in altro, era troppo nervoso a causa dei suoi incubi: sognava del fuoco nero che lo circondava e da cui non poteva scappare. Ad un certo punto però vedeva una luce e sentiva una voce che lo incoraggiava a non arrendersi. La luce era irraggiungibile, poi davanti a lui comparì una pietra nera, si avvicinava, la sfiorava e...Si svegliava di soprassalto bagnato di sudore. Non ne voleva parlare con gli altri, perché non voleva che si preoccupassero troppo. Un rumore proveniente dal pc di Kappa lo risvegliò dai suoi pensieri. Un'e-mail.

-Chi te la manda prof.?- domandò il cinese.

-Me l'ha spedita il signor Daitenji, sembra che verrà organizzato un nuovo campionato mondiale!-disse il piccoletto dagli occhiali.

-Fantastic!- disse Max, l'americano biondo.

-Bene.Andiamo ad allenarci!- disse deciso Takao, ma prima di poter muovere un passo la sua pancia brontolò reclamando cibo.

-Ma forse prima è meglio mangiare!- All'affermazione del moro tutti scoppiarono a ridere.

Ognuno prese posto a tavola e fra litigi e risate consumarono allegramente la loro cena.

 

 

 

 

Fine 2° chappy!

Ciao, Bacioni!! ^_^

Dimenticavo: COMMENTATE!!!!!!!

Kei: mi ha fatto fare la figura dell'isterico, io il grande Kei!

se buonanotte!=V_V=

   
 
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