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Autore: Fabb5000    12/02/2017    2 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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Lyon camminava per i corridoi del castello, cercando di mascherare la sua frustrazione.

Non riusciva a capacitarsi il perché di quella rabbia dentro di lui.

Eppure avrebbe dovuto essere felice. Solo poche ore prima, infatti, aveva ricongiunto una famiglia.

Ricordava ancora la faccia di Shadow di fronte alla ritrovata madre. Si era trattenuto dal ridere a malapena. L'Enderman pareva essere stato percosso più volte con un bastone.

Anche Islanzadi non era stata da meno : la sua felicità e il suo stupore nel riavere di nuovo suo figlio avevano trasformato l'altezzosa regina di poco prima in una donna festosa e sorridente.

I due si erano abbracciati dopo qualche secondo rimasti a fissarsi. Era stato un momento commovente. Grantinks gli aveva spiegato che dopo l'avvento di Omega Shadow non aveva più saputo nulla della madre, e perciò l'aveva data per morta.

Era stata quindi una serata felice, tra festeggiamenti e canti. Anna e Mario si erano lasciati andare al divertimento. Perché allora lui si sentiva così arrabbiato?

Il motivo sorse spontaneo : Yoda non si era fidato di lui.

Dopo che aveva salvato l'Overworld da Entity, da Herobrine e da chissà quante altre minacce, l'anziano maestro jedi non aveva voluto che lo accompagnasse in una battaglia che prima o poi sarebbe stato comunque costretto ad intraprendere.

Che cosa sperava di fare poi Yoda? La profezia la conosceva, sapeva che l'unico che poteva battere Null era Lyon. Che si aspettava, di poter affrontare da solo quello che aveva miliardi di anni prima sconfitto più della metà degli dei?

Lyon sbuffò. Sapeva che gli dei lo temevano. Era l'unica spiegazione : temevano che, portandoselo dietro, avrebbe fatto qualche sciocchezza, mandando a monte la missione.

Lyon sentì la rabbia aumentare. Non era più un bambino, maledizione! Era inesperto, si, ma ciò non gli aveva impedito di salvare l'Overworld!

L'unico lato positivo di quella maledetta giornata era stato che Dentifricio era tornato con loro. Il dinosauro, dopo più di otto ore di dormita, si era risvegliato e aveva fatto loro migliaia di feste.

A parte i suoi amici, Dentifricio era l'unico di cui Lyon si fidava ciecamente. Anche quando pensava che Minecraft non fosse altro che un gioco aveva finito con l'affezionarsi a lui.

Lyon ricordava bene quei tempi : si sentiva sciocco, ma allo stesso tempo felice. Ricordava bene ogni pezzo della vita del dinosauro : quando l'avevano trovato, ancora uovo, in quella caverna difesa dalla madre T-Rex ... quando lo avevano creduto morto ... quando lo avevano salvato dai cultisti in quella caverna buia ... quando con il suo aiuto avevano attraversato la barriera che proteggeva il progetto della spada Excalibur ... quando avevano dovuto affrontare la sua controparte malvagia, Tiranno303, creato da Entity con il suo DNA ... e infine quando si erano ritrovati, felici di rivedersi dopo tanto tempo ...

Lyon sospirò ripensando a quei tempi. Chissà perché si era tanto affezionato al dinosauro ... chissà, magari veder crescere quell'uovo fino a diventare un tirannosauro da undici tonnellate aveva avuto un effetto speciale su di lui ...

Lyon si scosse dai suoi pensieri e notò di essere arrivato fino all'infermeria.

Lentamente entrò.

Ormai era diventato il suo santuario. Ogni volta che aveva un problema, andava a parlarne con Stefano, nonostante sapesse che era ancora in coma. Quando entrò però trovò un'altra persona nella stanza.

-Ahsoka?!- chiese. -Che ci fai qui?-

La ragazza alzò la testa scossa, poi notando che era lui si tranquillizzò : -Stavo cambiando le bende al tuo amico ... ormai dovrebbe svegliarsi da un momento all'altro, e non voglio che si spaventi alla vista di panni intrisi di sangue-

Lyon scoppiò a ridere : -Mi piacerebbe vederla quella scena ... di certo urlerebbe come un pazzo e poi svenirebbe. E quando rinverrebbe chiederebbe se è morto. Ma credo che comunque sopravvivrebbe allo shock ... forse-

Anche Ahsoka rise, poi divenne seria : -Perché sei arrabbiato?-

-Come fai a saperlo?- chiese Lyon stupito.

-Noi Haranduin siamo empatici- rispose Ahsoka. -Abbiamo la capacità di riconoscere a vista i sentimenti forti come la rabbia. Possiamo anche entrare nella mente delle persone, se queste ce lo consentono; se non lo fanno, allora è un'impresa più ardua, ma comunque si riesce prima o poi a superare le difese. È un po' come le arti mistiche dei jedi-

-Capisco- mormorò Lyon. -Beh, se è così, allpra è inutule che risponda alla tua domanda. Guarda pure nella mia mente-

Ahsoka parve un po' sconcertata : -Sei sicuro? Vuoi davvero permettermi di scrutare i tuoi pensieri? Noi Haranduin il più delle volte ci asteniamo dal farlo, e se lo facciamo allora è quando ci siamo conosciuti per anni ... non di certo dopo appena tre giorni!-

-Mi fido di te- rispose Lyon, e aprì la sua mente secondo le tecniche che gli aveva insegnato Yoda, schermando però il ricordo di Sidious e, per sicurezza, anche quelli dei suoi sentimenti che provava ogni volta che la vedeva.

La ragazza rimase per un secondo sconcertata da quella risposta, ma poi decise di fidarsi anche lei. Così chiuse gli occhi e poggiò una mano sulla fronte di Lyon.

In un istante la mente dei due si riempì di decine di ricordi di Lyon : l'inizio della FailCraft, la grande battaglia contro Entity, la scoperta che Minecraft esisteva, l'incontro con Notch, le diverse avventure a cui aveva partecipato, gli insegnamenti di Yoda e, per finire, la rabbia di Lyon nello scoprire che il maestro non si fidava di lui.

Non appena ebbe finito, Ahsoka disse : -Comprendo la tua rabbia. Deve essere frustrante-

-Puoi dirlo. Ti immagini com'è starmene fermo qui mentre altri combattono le mie battaglie?- chiese Lyon.

-Talvolta dobbiamo fare ciò che ci viene imposto- disse Ahsoka. -Forse Yoda aveva le sue ragioni-

-Lo so. Mi piacerebbe solo sapere quali sono- disse Lyon. -Continuo a chiedermi il perché di tanta segretezza ... Notch, Herobrine, Armagheddemon, Yoda e perfino Buck ... tutti pieni di segreti. E io ho imparato a mie spese che troppi segreti non fanno bene a nessuno-

-Forse alcuni segreti è meglio che non vengano divulgati- disse Ahsoka. -Forse se venissero alla luce causerebbero più guai che altro-

-Gli dei credevano la stessa cosa secoli fa, quando imprigionarono Entity303- disse Lyon. -Pensavano che, non menzionandolo più, Entity non sarebbe mai risorto. Ma se io e i miei amici avessimo saputo di lui, non avremmo mai ucciso il Drago Guardiano del Pandemonium, permettendo la sua liberazione. Certo, poi lo abbiamo sconfitto, ma a quale prezzo? Il nostro amico Steve è morto per questo ... e ciò non sarebbe mai successo se avessimo saputo del pericolo che correvamo-

-Accusi gli dei della morte del tuo amico?- chiese Ahsoka.

-Li accuso di essere troppo riservati. Le cose bisognerebbe divulgarle, non tenersele per sé, anche se sono brutte. So benissimo che se si sapesse in giro che Null è tornato, allora si genererebbe panico e caos, ma almeno la gente sarebbe pronta a reagire in caso di attacco- rispose Lyon.

Ahsoka gli prese le mani : -Ti comprendo benissimo. Anche io sono convinta che troppi segreti facciano più male che bene ... ma in fondo, né io né te siamo onnipotenti. Non possiamo sapere che cosa accadrà ... nom sappiamo quali conseguenze comporteranno le nostre azioni-

Lyon sospirò : -Vorrei avere un potere più grande di quanto posso disporne ora. Vorrei smetterla di vedere le persone che amo soffrire senza che io possa fare niente. Comprendo benissimo come mai Null è diventato pazzo ...-

-Forse un giorno lo otterai, o forse no, io non posso saperlo- disse Ahsoka avvicinandosi e guardandolo dritto negli occhi. -Ma ora devi pensare al presente. Ci sono migliaia di Haranduin là fuori che stanno facendo affidamento su di te per la loro vita e quella delle loro famiglie. E poi ci sono gli Enderman, che ti vedono come la loro occasione di riscattare la loro patria. E infine i tuoi amici, che ti guardano come il loro eroe ... non hai idea della stima e della fiducia che nitrono per te. A loro adesso devi pensare-

-E tu pensi che io possa proteggere tutte queste persone?- chiese Lyon.

Sul volto di Ahsoka si dipinse un sorriso : -Colui che con la sua forza e il suo ingegno ha sconfitto Herobrine, il Blazur e Entity303, che ha fermato sole quando questi stava precipitando sull'Overworld e che ha salvato un intero mondo dalla distruzione troverà il modo di salvare tutti coloro che lo seguiranno-

Lyon non poté fare a meno di sorridere a sua volta : -Sai, a volte mi chiedo se tu non abbia poteri nascosti ... riesci a convincermi ogni volta che mi parli-

Ahsoka rise, poi tornò a fissarlo negli occhi. Ormai i loro volti eramo vicinissimi ...

-Ehi, se divete darci dentro, potreste evitare di farlo davanti al cappezzale di un ferito?- chiese una voce all'improvviso.

I due sobbalzarono e si allontanarono in un istante, probabilmemte rendendosi conto solo ora di quanto fossero vicini. Poi si voltarono verso la fonte della voce e Lyon non poté reprimere un grido di gioia : -Stefano!-

Il ragazzo era lì, ancora sdraiato e con il respiro affanoso, ma sveglio. Lyon corse ad abbracciarlo : -Ormai ti davo per morto-

-Spiacente, ma non ti libererai di me tanto facilmente- rise Stefano con un sorriso divertito stampato sulla faccia.

Ahsoka guardò sorridente la scena, poi si avviò verso la porta : -Vado ad avvisare anche Anna e Mario, saranno felici della notizia-

Non appena fu uscita, Stefano si rivolse a Lyon : -Quanto sono stato ... indisposto?-

-Più o meno tre giorni- rispose Lyon.

Al che Stefano scoppiò a ridere : -Però! Ti lascio solo per tre giorni e tu ne approfitti per farti l'infermiera?-

La potenza dell'intuito di Stefano turbò Lyon : -Evidentemente il coma ti ha annebbiato il cervello ... e comunque Ahsoka non è un'infermiera, è una principessa-

-Oh ... adesso capisco perché aveva un portamento così regale- disse Stefano. -E comunque non cambiare discorso ... ammettilo che ti piace quella lì ... come hai detto che si chiama?-

-Ahsoka- rispose Lyon abbastanza irritato. -E comunque, ti ho già detto che non volevo farmela-

Stefano rise : -Farò finta di crederci ... nemmeno tu ti convinceresti di una tale baggianata se avessi visto come eravate fino a cinqie secondi fa. I vostri volti stavano per sfiorarsi e ciascuno di voi due era perso nello sguardo dell'altro. Se non vi avessi chiamato vi sareste baciati-

Lyon sospirò, poi cercò di sviare il discorso : -Comunque, che cosa è successo dopo che quel rapace ti ha catturato?-

-Beh, ha ben deciso di ... farmi capire con chi avevo a che fare- rispose Stefano. -A quanto pare abbiamo un reduce della Seconda Guerra Mondiale. E, da quanto avrai capito, è un ottimo torturatore-

-Lo so. Ti abbiamo portato fuori da quella caverna mezzo morto- disse Lyon.

-Già, ma ... l'ho già detto che non ti libererai di me tanto facilmente?- chiese Stefano ironico, poi entrambi scoppiarono a ridere.

Lyon gli batté una pacca sulla spalla : -È un piacere riaverti con noi, amico mio-

Improvvisamente si udì una voce fuori dalla porta : -Dov'è? Dov'è? Io lo ammazzo! Ditemi dove diavole è!-

Mario spalancò la porta dell'infermeria e si mise di fronte a Stefano, puntandogli contro l'indice : -Tu ...- mormorò con respiro affannato. -... sei l'essere più fortunato, più scaltro e più avventato che io abbia mai conosciuto! Ma questo non ti giustifica! Ho rischiato di spaccarmi le ossa per difendere la tua carcassa da quella bestia! Ringrazia che sei su quel letto, perché non appena ti alzerai, se non c'è riuscito il rapace, allora ti ammazzo io!-

-Smettila di mettergli ansia- disse Anna entrando. -È molto contento di sapere che stai bene, lo sai. Solo non trova le parole per dirtelo-

-Tranquilla, mi sono abituato alle maniera "affettive" di Mario- rispose Stefano.

Lyon rise, poi notò l'ora che si era fatta e, ricordandosi che cosa doveva fare, si alzò in piedi : -Scusate, devo andare adesso. Ho una cosa importante da fare-

-Torni dalla tua be ... mpfff!!!- esclamò Stefano, poiché Lyon gli aveva ficcato una mela in bocca.

-La cena- disse il ragazzo, per poi uscire per evitare domande imbarazzanti.

Veloce, si avviò per i corridoi del castello.
   
 
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