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Autore: Florafairy7    12/02/2017    4 recensioni
- Da un'idea di Ariel99 -
È iniziato un nuovo anno ad Alfea e le Winx sono finalmente libere di dedicarsi con tranquillità ai loro studi.
Purtroppo qualcosa spezza quell'armonia: Miele, la sorellina di Flora, viene attaccata da misteriose creature.
Winx e Specialisti si recano su Linphea per scoprire di più, e scopriranno davvero molto, più di quanto si sarebbero mai aspettati.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Brandon, Flora, Helia, Specialisti, Winx
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SCELTE DIFFICILI

Il sole stava sorgendo su Sakoma, anche se sembrava il sole più freddo che avessero mai visto, Flora si girò verso Brandon allontanandosi da lui e gli disse:

"Mi dispiace, mi dispiace tanto."

"Per... per che cosa?" Le chiese lo scudiero.

"Io non posso farlo, e non so come tu ci riesca."

"Flora, per favore, ne abbiamo già parlato poco fa." Replicò Brandon con un sospiro.

"Beh, per me non basta! Non ti rendi conto che rovineremmo delle amicizie che durano da anni? E Stella, che anche se non sembra è così sensibile!"

"Stella sensibile, questa mi mancava..." Borbottò Brandon alzando gli occhi al cielo.

"Sì, e solo perché sei arrabbiato non riesci a vederlo! Devi darle un'altra possibilità, Brandon, e se non funzionerà allora e solo allora potremmo riparlarne!"

"Ma le ho già dato un milione di altre possibilità e non è finita bene, perché non puoi accettare il fatto che mi sia innamorato di te?"

"Perché prendi le cose troppo alla leggera!"

"O forse sei tu che ci pensi troppo!"

Si guardarono, entrambi arrabbiati. Fu Flora che ruppe il silenzio dicendo:

"Io voglio dare un'altra occasione ad Helia."

"No!" Rispose istintivamente lo scudiero, Flora alzò un sopracciglio:

"Scusami?"

"No, non è giusto! Lui la sua possibilità con te l'ha avuta, ora tocca a me!"

"Non mi piace che parli in questo modo." Replicò Flora incrociando le braccia, accigliata.

"Scusami tanto, ma non è giusto! Siete stati insieme, lui non ci ha saputo fare, ora se permetti vorrei provarci io a renderti felice."

"Oh, per favore, ora non cercare di indorare la pillola..." Flora alzò gli occhi al cielo, "... io ed Helia stiamo insieme da tanto, non posso gettarlo via così come una carta sporca!"

"E quello che se ne deve stare buono sono io, no? Alla grande!"

"Non fare il melodrammatico!"

"Non è giusto che l'abbia sempre vinta lui perché è quello dolce e sensibile, anch'io ho dei sentimenti!" Replicò Brandon, arrabbiato.

"Non lo metto in dubbio, ma io non posso ignorare quello che lui prova per me. È stato così dolce prima, nonostante tutto... non posso sbattergli una porta in faccia!"

"Lo sai perché è stato così dolce prima? Perché ha paura, lo sa che vincerò io!" Brandon si pentì subito per ciò che aveva detto, per due motivi e non sapeva Flora per quale si sarebbe arrabbiata di più.
La ragazza strinse le labbra e assottigliò gli occhi trattenendo la rabbia e ribatté:

"Vincere? È questo quello che è per te? Una specie di... gara?!"

"Mi dispiace, io..." Provò a dire Brandon avvicinandosi ma Flora gli puntò il dito contro:

"Oh, non provarci! Ti conosco, sei così, tu, vuoi vincere, vuoi essere il primo, vuoi ottenere quello che vuoi sempre e comunque!"

"Si chiama determinazione!" Puntualizzò Brandon con una punta di ironia.

"No, si chiama... non lo so come si chiama!" Flora era furiosa, poi come come una lampadina che si era accesa le venne in mente un'altra cosa e chiese allo scudiero: "Cosa intendi dire che Helia sa che vincerai tu? Non mi dire che..."

"... Forse gli ho accennato che ho un interesse per quella che al momento non è la sua ragazza." Disse Brandon abbozzando un sorriso cercando di non far sembrare a Flora tanto terribile ciò che aveva fatto.

"Tu che cosa?!"

"A mia discolpa posso dire che non ero propriamente in me, ma anche se fosse stato? Era inutile negarlo, Flora, io ti amo davvero." Le disse avvicinandosi a lei ma Flora si voltò dandogli le spalle.

"No, questo è un disastro, è una catastrofe, povero Helia, non ci posso pensare... sono una stupida, non avrei mai dovuto... no, tu sei uno stupido!" E si girò di nuovo verso lo scudiero, e puntandogli il dito contro continuò:

"Volevi farglielo sapere, volevi che la gara iniziasse, vero?!"

"Beh... sì! Va bene? Sì! Volevo che lo sapesse, volevo che la smettesse di sentire quella soddisfazione di saperti sua! Volevo mettergli paura, volevo fargli sapere che ti voglio e che ti avrò, va bene? Lo ammetto, ed è inutile che ti arrabbi tanto perché se dovessi scegliere lo farei ancora!" Le rispose Brandon, accigliato.

"Sei un egocentrico! Un superbo! Un narcisista!" Esclamò Flora colpendolo con il dito sul petto ad ogni insulto, Brandon la fermò per il polso e replicò:

"Beh, tu sei un'ingenua! E una codarda! Pendi dalle sue labbra! Ma che ti costa ammettere che vuoi stare con me?!"

Flora assottigliò gli occhi, che le si riempirono di lacrime, era docile, lei, e Brandon troppo impetuoso. Si sciolse dalla sua presa e gli disse:

"Stammi lontano. E questa volta per davvero."

Così Flora si voltò per tornare dalla sua pixie ma vide che la sua migliore amica era sveglia e dalla sua espressione sembrava dover avuto assistere alla scena, Aisha forzò un sorriso e disse:

"Ehm... già svegli, eh? Bene, svegliamo anche gli altri allora, prenderemo le streghe di sorpresa!"

"Sì, sì infatti." Annuì Flora, e raggiunse la sua pixie, Brandon invece alzò gli occhi al cielo, esasperato, come in cerca di un aiuto, Aisha finse di non vederlo.

Nel frattempo, le altre due squadre, dopo essersi divise utilizzando uno shuttle, si erano dirette ai pianeti che avevano bisogno di loro. I primi ad arrivare furono Sky, Bloom e Tecna su Domino, e quello che videro fu spaventoso.
Arrivati sul pianeta Bloom rimase scioccata ed ebbe bisogno un attimo per riprendersi.

"Sembra... sembra essere tornati ai tempi del sortilegio. È... è terribile!" Disse la principessa cercando di essere forte e non crollare, rivedere il suo pianeta in quello stato riportava alla mente tanti dolorosi ricordi. Sky con un braccio le avvolse le spalle e continuarono verso il palazzo reale.

"Perché non c'è nessuno? Dove sono tutti?" Chiese Tecna guardandosi intorno.

"Non lo so, e non mi piace..." Rispose Sky rimanendo all'erta.
Arrivarono a palazzo e la cosa strana fu che non incontrarono nessuno, neanche i nemici, non c'erano ruvi né soldati di neve.
Il patio del palazzo di Domino era deserto, così i ragazzi lo attraversarono ed aprirono il grande portone, e non poterono credere a quello che videro.

"Mamma, papà!" Esclamò Bloom scioccata. I suoi genitori erano al centro della sala, legati ed imbavagliati, ed un ragazzo e una ragazza erano lì a tenerli fermi.

"Mmm... amma!" Provò a dire la regina di Domino, ma era imbavagliata, molto probabilmente intendeva "Scappa!". Ma Bloom rimase dov'era, insieme ai suoi amici, e disse ai due ragazzi:

"Lasciateli subito andare!"

"Lasciarli andare? Mmm..." Replicò la ragazza, era bruna ed aveva la pelle scura, il ragazzo era come lei, si somigliavano, forse erano fratello e sorella. "Che ne dici, Marcus, vogliamo lasciarli andare?" Chiese ironica, Marcus rispose:

"Beh, Sylvie, potremmo, ma così, senza niente in cambio, non lo so..."

Bloom fece per andare loro incontro, furiosa, ma Sky la fermò per il polso e disse:

"Sentiamo, cosa volete in cambio?"

Sylvie agitò lentamente la mano e su questa apparvero delle scintille azzurre, poi chiuse il pugno e dopo lasciò cadere dalla mano della neve, così guardò Sky e rispose:

"Beh, principino, mettiamola così, questa magia così... calda, non ci piace tanto..."

"No, non ci piace per niente..." Aggiunse Marcus scuotendo la testa, Sylvie sorrise divertita e continuò:

"E allora, sapendo che era la principessa di Domino ad averla siamo venuti su Domino, pensa un po'! Solo che abbiamo sbagliato principessa, povera biondina, lei provava a dirci che non aveva lei la magia, ma noi credevamo che stesse mentendo!"

"Cosa avete fatto a mia sorella?!" Chiese Bloom, preoccupata ed arrabbiata.

"Quello che abbiamo intenzione di fare con te, no? L'abbiamo torturata fino a quando non ha invocato il nome del suo potere per farci accedere alla sua magia!"

Bloom sgranò gli occhi e si coprì la bocca con la mano, incrociò lo sguardo di sua madre che aveva gli occhi pieni di lacrime.

"Dov'è Dafne?" Chiese Bloom, serissima.

"Avete delle belle segrete, l'abbiamo lasciata lì, lei il suo innamorato, così potrà consolarlo mentre muore lentamente!" Sorrise perfidamente Marcus, Sky allora si accigliò e chiese:

"Thoren non ha magia, cosa gli avete fatto?!"

"Beh, si è messo davanti, e noi avevamo bisogno di campo libero... e l'hai detto tu, non ha magia, non può curarsi, poverino..." Rispose Sylvie.

"Lasciateli subito andare!" Ripeté Bloom riferendosi questa volta a tutta la sua famiglia, Marcus e Sylvie si guardarono e scoppiarono a ridere.

"Volete la Fiamma del Drago? Va bene, l'avrete!" Aggiunse Bloom, Sky sussurrò:

"Bloom, no..."

"Ho tutto sottocontrollo, Sky." Gli intimò la rossa.

"Sì, vogliamo la Fiamma, ma fa' meno la melodrammatica, tesoro, la vogliamo solo per distruggerla! Rubarti i poteri è così fuori moda, sei antica! La distruggeremo così non vi salterà in mente di usare il Fuoco per contrastare la magia della regina Yana."

"Ah, sono fuori moda, è così? Vediamo quanto sono fuori moda i miei attacchi!" Così Bloom si alzò di poco in volo e attaccò:

"Attacco Fiammeggiante!" Ma Sylvie si scansò, Tecna si alzò in volo per aiutare la sua amica e Bloom disse a Sky:

"Li teniamo occupati, porta in salvo i miei genitori!"
Il principe annuì, nel frattempo però Marcus si trasformò in un ruve e si mise davanti ai due ostaggi, Sky mise mano alla spada.

Sylvie invece fronteggiò le due fate, la ragazza roteò le mani ed esse furono avvolte da un'aurea azzurina.

"Innanzitutto, riportiamovi con i piedi per terra!" Esclamò e lanciò una scia di ghiaccio verso le due fate che non fecero in tempo a scansarsi e le loro ali furono congelate all'istante. Bloom e Tecna caddero con un tonfo e si alzarono a fatica mentre Sylvie fece qualche passo avanti dicendo:

"Odio quando i reali si sentono migliori, meglio stare sullo stesso piano!" E si preparò ad attaccare ancora ma Tecna fu più veloce:

"Raggio Prismatico!" E la giovane fu scaraventata a terra, grazie all'attacco di Tecna Marcus si distrasse, seguendo con lo sguardo la sua compagna, e Sky poté prendere il sopravvento su di lui colpendolo. Il ruve si accasciò per un attimo, e il principe si lasciò andare un sorriso, poi però la creatura si rialzò ringhiando e gli saltò addosso.

"Come... hai... osato?!" Ringhiò Sylvie alzandosi e, riavvicinandosi alle due fate, a fatica, preparava il suo prossimo incantesimo.

Bloom e Tecna si guardarono e capirono che c'era bisogno di una convergenza, quella Sylvie era potente.
Così le due amiche si presero per mano, Tecna disse:

"Bloom, abbiamo le ali congelate, credi che funzionerà?"

"Lo spero, Tecna. Lo spero." Rispose la principessa guardando la sua amica.

Nel frattempo Sky combatteva contro Marcus che nonostante la ferita sembrava non essere affatto rallentato. I sovrani di Domino non avevano modo di scappare e Sky cercava in tutti i modi di liberarsi della creatura per poterli aiutare.
Sky era armato, ma Marcus era un ruve. La creatura aveva delle zanne affilate che mettevano Sky a dura prova, il principe provava a colpirlo ma la creatura era molto veloce ed aveva la pelle molto dura.

Bloom e Tecna allora conversero la loro magia ed entrambe furono avvolte da polvere di fata, Sylvie si accorse di quello che stava per succedere e fece un passo indietro, intimorita, fermando il suo di incantesimo.

Nel mentre, su Sakoma, la squadra si stava dirigendo al palazzo di ghiaccio, non c'era molta luce, il cielo era coperto da grossi nuvoloni bianchi e la nebbia era molto fitta.

"Okay, Aisha, puoi smetterla di far finta di niente, lo so che hai sentito tutto." Le disse Flora mentre camminavano lontane dagli orecchi dei ragazzi.
Aisha espirò e replicò:

"Oh, grazie! Flora, ci siete andati giù pesante e credo che..."

"... niente, so già dove vuoi andare a finire. Non m'importa se tu abbia questa simpatia, tra me e Brandon non c'è e non ci sarà mai niente!"

"Che cosa odono le mie orecchie!" Esclamò gioiosa Chatta volando accanto alla sua fata e sedendosi sulla sua spalla. "E così, finalmente sei tornata in te! Sono fiera di te, Flora."

Aisha si accigliò e disse:

"Oh, andiamo! E dov'è finito il con Brandon puoi essere te stessa ti sei innamorata di lui?!"

"È finito nel è solo un narcisista e non voglio più vederlo!" Replicò la sua migliore amica.

Aisha sospirò mentre Chatta sorrise.

Arrivarono di fronte al palazzo e si nascosero dietro un grande cumulo di neve, così Brandon disse:

"Okay, noi entriamo dal portone principale e le distraiamo mentre voi ragazze andate a cercare Alyssa."
Gli altri annuirono così le ragazze si trasformarono e si alzarono in volo, stavano per andare ma Brandon le fermò:

"Fl... ragazze, state attente." Guardò Flora, lei sembrava ancora parecchio arrabbiata.

"Andrà tutto bene, ci ritroviamo qui." Replicò Aisha dato che Flora non aveva detto nulla, Brandon le fece un cenno e così volarono via.

"Noi andiamo." Disse poi lo scudiero ai suoi amici e così entrarono nel grande palazzo.

Davanti al portone c'erano due soldati di neve di cui i ragazzi si disfecero senza troppi problemi, poi però, una volta entrati, si accorsero che c'erano altre guardie e sulle scale di ghiaccio qualcuno dava loro gli ordini.

"Ma guarda, ci sono visite!" Esclamò Logan con sarcasmo. "Fratello." Salutò poi, Brandon lo guardò negli occhi, col viso duro, e mise mano alla spada.

"No, ehi, ehi, qui nessuno vuole perdere tempo a combattere... andiamo, dove avete lasciato Flora? Non perdiamo tempo."

"Ti sapevo stupido, ma non fino a tanto... credi davvero che ti lasceremo prendere Flora?" Replicò Brandon.

"Oh, giusto, giusto," Disse Logan alzando le mani, "hai una cotta per lei, ora dovrai fare l'eroe per conquistarla eccetera eccetera..."

Nex alzò un sopracciglio, disorientato, mentre Helia alzò gli occhi al cielo, e fu proprio lui che disse:

"Logan, adesso basta, ridateci Alyssa, Flora è al sicuro dove non potrete trovarla!"

"Fammi indovinare... nascosta al palazzo reale?" Chiese il ragazzo, e i tre amici si guardarono con aria preoccupata, così Logan disse:

"Mi sa che è arrivato il momento di farle visita!" E così con un gesto diede l'ordine ai soldati di neve mobilitando l'intero palazzo.

Nel frattempo, Aisha, Flora e Chatta avevano fatto il giro del palazzo in volo e, arrivate ad un piano alto, si fermarono davanti una finestra. Una volta certe che non ci fosse nessuno, Aisha creò uno strato morphix, lo appoggiò davanti al vetro della finestra e lo ruppe così da non fare rumore, allora le fate entrarono.

"Molto bene, siamo dentro, ora cerchiamo tua madre." Disse Aisha, così le due amiche si divisero, Aisha proseguì verso sinistra mentre Flora e Chatta presero la direzione opposta.

Mentre Flora volava per i corridoi del palazzo cercando di essere silenziosa e discreta, d'un tratto sentì dei passi, erano molti e tutti coordinati, doveva trattarsi di soldati di neve.

"Oh, accidenti!" Imprecò la fata a denti stretti.

"Flora, nascondiamoci! Lì, guarda, lì!" Disse Chatta indicando una porta, Flora esitò, poi però vide che i nemici si stavano avvicinando e così decise di dar retta alla sua pixie.

Dall'altra parte del palazzo invece Aisha volava velocemente aprendo ogni porta che incontrava senza paura, e ogni stanza che apriva era vuota, la fata arrivò a capire che quelli a cui appartenevano quelle stanze a quell'ora erano su Linphea, Domino e Solaria, e pensò alle sue amiche.
Mentre volava Aisha sentì dei rumori e capì che il piano dei suoi amici aveva funzionato, ora l'attenzione dell'intero palazzo era rivolta all'ingresso e probabilmente i nemici stavano per dirigersi, scioccamente, al palazzo reale, convinti di trovarci Flora.

Aisha continuò ad aprire porte fino a quando non arrivò ad una che sembrava essere chiusa a chiave.
Così la fata bussò dicendo:

"Signora Alyssa? Signora Alyssa, è qui dentro? Sono Aisha, l'amica di Flora!"
Ma la ragazza non ottenne nessuna risposta, Aisha sbuffò e ci riprovò:

"Signora Alyssa, sono venuta a tirarla fuori di qui! Riesce a sentirmi?"
Dopo pochi istanti Aisha finalmente sentì:

"Aisha, cara! Sono qui dentro! La porta è chiusa e c'è un incantesimo di delimitazione che mi tiene chiusa qui dentro!"

"Va bene, allora si sposti dalla porta, la tiro fuori di qui!" Replicò Aisha, aspettò che Alyssa potesse allontanarsi e così preparò il suo incantesimo, le sue mani formarono una sfera color rosa scuro, poi la indirizzò davanti a lei dicendo:

"Colpo Morphix!" E così la porta fu scaraventata via rompendosi in mille pezzi, Aisha riprese fiato mentre Alyssa si fece vedere.

"Aisha, cara, che gioia vederti!"

Aisha sorrise, poi Alyssa disse:

"Sono chiusa qui dentro da un incantesimo di delimitazione, è di basso livello, sono riuscita ad identificarlo ma non a spezzarlo purtroppo..." Alyssa si spostò per far vedere ad Aisha ciò che aveva fatto: di fronte alla finestra c'erano delle bucce di mela e una pozzanghera d'acqua. "Era la mia cena, ma attraverso la natura posso fare ancora qualche magia, e per questo che ti ho fatta aspettare, credevo di dover togliere tutto o mi avrebbero scoperta."

"Lei è incredibile, bene, mi ci vorranno pochi istanti per spezzare l'incantesimo." Sorrise Aisha, così chiuse gli occhi e mormorò qualcosa che Alyssa non comprese, in fondo era una ninfa, non una fata, e così il muro invisibile che c'era davanti alla porta si frantumò come se fosse stato uno specchio e Alyssa fu libera di andare.

"Su, venga, andiamo via di qui!" Le disse Aisha e così Alyssa la seguì.

Nel mentre Flora e Chatta si erano nascoste in una stanza, si guardarono intorno ma videro davvero poco perché era tutto buio.

"Dove siamo finite adesso?" Chiese Flora, impaurita. Fece un passo avanti ma si scontrò con qualcosa e lasciò andare un gridolino.

"Flora, ehi, calma." Le disse la sua pixie, seduta sulla sua spalla.

"Qua- qualcosa mi ha toccata, era una mano, Chatta, era una mano!" Esclamò Flora spaventata.

"Oh, andiamo, come una mano?! Ti mostro subito che cos'è, sarà una lampada!" Disse Chatta e tra le sue manine creò una sfera di energia per fare luce e volò davanti alla sua fata, e quello che videro spaventò entrambe.

"Aah! Che accidenti...?!" Esclamò Chatta andando a rifugiarsi tra i capelli Flora.

"È quello che penso?" Chiese Flora tremando leggermente.

"N-non lo so, fai tu luce..." Rispose Chatta.
Così Flora deglutì, prese coraggio e creò una sfera di luce fra le mani e si avvicinò di nuovo a quella che avevano creduto fosse una lampada.

"Non posso crederci..." Disse Flora stupita.
La luce mostrò loro cosa c'era: era una persona. Un uomo, era lì, fermo, congelato, letteralmente. L'uomo aveva entrambe le mani avanti, come se stesse cercando di proteggersi da qualcosa, aveva la bocca aperta e gli occhi sgranati.
Flora gli girò intorno facendosi luce, poté vedere che i suoi abiti erano eleganti e un po' antiquati.
Con la luce si accorse che c'era anche qualcun'altro accanto a lui, così Flora fece luce: c'era una donna, era una ragazza, sembrava una scultura, era come se il tempo per lei si fosse fermato nell'esatto momento in cui stava per iniziare a correre.
E così Flora avanzò nella stanza facendosi luce incontrando numerose di quelle statue di ghiaccio, tutte diverse ma con una cosa in comune: un'espressione terrorizzata sul volto.

"Chatta, guarda, questo dev'essere il re..." Disse Flora scrutando l'uomo che portava in testa una corona.

"Ma come ci sono finiti tutti qui?" Chiese Chatta.

"È opera della strega, ha congelato tutto, ma davvero tutto..."

"Ehi, Flo, vieni a vedere! È carino!" Esclamò Chatta accanto a quello che era un ragazzo, in effetti era piuttosto carino, o almeno quanto lo poteva essere una statua di ghiaccio.

"Chatta, per favore, non è possibile che..." Poi s'interruppe trasalendo. "Che cosa è stato?" Chiese guardandosi intorno.

"Io n..." Stava rispondendo Chatta ma la fatina fu interrotta, la porta fu aperta e la luce entrò nella stanza, lo spettacolo allora fu ancora più spaventoso. Numerosissime statue, molte di più di quante ne avessero contate le due fate, giacevano immobili in quella stanza.

"Bene, bene, guarda chi abbiamo qui, mi hai risparmiato molta fatica, keimerina." Sorrise Lenny.

Nel frattempo su Domino la faccenda si stava riscaldando, Sky aveva messo Marcus al tappeto e riuscì finalmente a liberare il re e la regina.

"Uscite di qui, la navicella è a pochi passi dal palazzo!" Disse loro Sky, neanche il tempo di finire la frase che il principe sentì un intenso dolore alla schiena: era Sylvie che con un incantesimo lo aveva preso. La strega infatti aveva creato come un legame di ghiaccio che teneva stretto tenendo tesa la mano, poi strinse la mano verso di lei e il principe fu spostato di peso e tirato verso la strega. I sovrani invece approfittando dell'incoscienza di Marcus scapparono via seguendo le indicazioni di Sky.

"Guarda chi ha il coltello dal lato del manico ora!" Ghignò Sylvie, Bloom e Tecna interruppero immediatamente il loro imminente attacco.

"Non fargli del male!" Disse Bloom mentre la strega strinse il pugno e il ghiaccio cominciò ad avvolgere il principe di Eraklyon, Sky gemette dal dolore e Bloom si affrettò ad aggiungere:

"Va bene! Va bene, avrai la Fiamma del Drago, e stavolta senza scherzi, ma devi lasciarlo andare!"

Sylvie sorrise, nel frattempo Marcus, tornato alla forma umana, si rialzò e raggiunse la ragazza.

"Prima la Fiamma, e poi lo lasciamo andare." Disse allora Marcus, Bloom fu presa di sorpresa da quella richiesta, aveva pensato di agire diversamente, ma guardò Sky negli occhi e fu costretta a cedere:

"E... e va bene."

A quel punto, la fata della tecnologia capì che era arrivato il suo momento.
Bloom rilassò le braccia facendo capire che non aveva intenzione di attaccare, così camminò verso Sylvie, mentre camminava però, la principessa di Domino sparì.

"Che scherzo è questo?!" Chiese Marcus, con rabbia.

"La principessa di Domino non è coraggiosa come dicono." Rispose Tecna che nel frattempo era riuscita a scongelarsi le ali e si alzò in volo.

"Che cosa?" Chiese Sylvie, confusa.

"Si è teletrasportata, sapete, noi fate possiamo farlo, è scappata, ecco tutto." Rispose Tecna. "A questo punto potete anche lasciare Sky, o almeno non è il mio ragazzo e non darei certo la mia magia per lui. Senz'offesa." Aggiunse poi rivolta a Sky, lui si strinse nelle spalle, per quello che poté, anche se era molto disorientato.

"Beh, meglio comunque togliervi di mezzo! Marcus, occupati di lui, io mi occupo della fatina!" Disse Sylvie. Così la strega sciolse la presa che teneva su Sky e lo gettò a terra, Marcus si ritrasformò in un ruve e i due ripresero a combattere.
La creatura saltò addosso a Sky ma il principe la respinse con la spada gettandola sul pavimento. Marcus ringhiò ma Sky, ormai furioso, si gettò su di lui e con una serie di affondi riuscì finalmente a colpire la creatura.

Tecna invece fronteggiava Sylvie.

"Raggio Prismatico!" Lanciò la fata ma la strega si scansò, Sylvie le lanciò contro dei dardi di ghiaccio ma Tecna si coprì con uno scudo.

"Non sei la prima strega del ghiaccio che combatto, non mi fai paura!" Esclamò Tecna e così con un incantesimo avvolse Sylvie con una corda digitale e si preparò all'attacco, fu distratta però dal lamento del ruve che era accasciato a terra, Tecna e Sylvie si girarono e videro che Marcus era tornato alla forma umana ma si teneva l'addome dove una grande ferita stava sanguinando.

"Marcus! Maledetti! Maledetti! Cosa gli avete fatto?!" Urlò Sylvie con le lacrime agli occhi, così in un attimo la strega con gran forza si sciolse dalla presa di Tecna ma, invece di attaccarla, corse da Marcus. Si sedette accanto a lui accarezzandogli i capelli:

"Andrà tutto bene, fratellino, andrà tutto bene. Me la pagherete cara!" Esclamò la strega, lei e suo fratello furono avvolti da un vortice di neve e sparirono. Tecna volò verso di loro per impedirglielo ma Sky la fermò:

"È inutile, e poi, sono solo dei ragazzi come noi... meglio essercene disfatti... ed ora, Tecna, dove diavolo è Bloom?"

Su Sakoma invece Flora fronteggiava Helen, la ragazza dai pallidi capelli si avvicinò e i suoi passi riecheggiarono nella grande sala.

"Non mi aspettavo di trovarti qui, mi è stato detto che non sei troppo coraggiosa, ma tanto meglio." Sorrise Helen, Flora si accigliò e si mise in guardia, ma quelle parole la ferirono, e le fecero ricordare ciò che lo scudiero le aveva detto quella stessa mattina.

"Che cos'hai fatto a queste persone?" Chiese Flora facendo un passo indietro mentre Helen si avvicinava.

"Oh, non sono stata io, a quell'epoca ero solo una bambina... è stata mia madre. Incredibile, vero?"

"No, da pazzi! Che ne è di tuo padre? Sai, in casi come questi, è il genitore sano di mente che si prende cura dei figli..." Rispose Flora preparando tra le sue mani una sfera di color rosa chiaro.
Helen ridacchiò e, avvicinandosi ad una delle statue, replicò:

"Diciamo che era... impossibilitato. Vero, papà?" Chiese poi alla statua accanto a lei, Flora sgranò gli occhi, scioccata, e si rese conto della somiglianza fra l'uomo congelato e la ragazza. Ma la fata non si lasciò distrarre e prese tempo mentre tra le sue mani preparava un attacco abbastanza potente da mettere fuori combattimento la strega.

"È... è tuo padre?! Come puoi essere... così?! Sei matta tanto quanto tua madre!"

"Io non sono matta." Disse Helen diventando di colpo seria e guardando Flora negli occhi. "Oh, e ho visto cosa stai facendo lì!" Aggiunse facendo un cenno verso Flora, così la keimerina decise di attaccare e scagliò verso Helen il suo attacco, la strega però mise le mani avanti creando una barriera di ghiaccio che la difese, così con un gesto della mano scaraventò Flora verso il muro e la immobilizzò con un incantesimo di ghiaccio.

"Aho..." Gemette Flora, Helen ridacchiò.

"E pensare che volevi fare la furba!" La ragazza chiuse gli occhi e si poggiò due dita sulle tempie mentre con l'altra mano teneva ferma Flora con un incantesimo. "La keimerina è qui, fermate tutto." Comunicò telepaticamente ai suoi. Poi, rimanendo accanto alla statua di ghiaccio di suo padre, cominciò a mormorare delle parole e lo scettro impugnato dall'uomo s'illuminò, Helen poggiò una mano sullo scettro e una scia di energia sembro passare dallo scettro alla ragazza.

"Chatta," Sussurrò Flora alla fatina nascosta fra i suoi capelli. "Devi distrarla."
Allora la pixie sbucò fuori e volò in picchiata verso la giovane strega, le girò intorno cospargendo polvere di fata così Helen, disorientata, fu costretta ad interrompere il suo incantesimo e Flora fu libera.
Helen tossì mentre Chatta le girava intorno.

"Che cos'è questa specie di insetto?!"

"Una pixie, una  di loro si sarebbe legata a te se non avessi passato la tua vita in questa prigione di ghiaccio!" Rispose Flora con un sorrisetto mentre la sua pixie tornò da lei.
Prima che la polvere di Chatta svanisse completamente Flora lanciò:

"Tempesta Ghiacciata!" E gettò a terra la strega così volò via senza perdere altro tempo.

Nel frattempo al piano di sotto Nex, Brandon e Helia combattevano contro i soldati di ghiaccio cercando di bloccarli per far credere ai loro nemici che stessero difendendo Flora, d'un tratto qualcuno parlò nei loro auricolari:

"Ragazzi, sono Aisha, ho la signora Alyssa, ci ritiriamo!"

I tre ragazzi si scambiarono uno sguardo e s'intesero, in quel momento però anche Logan ricevette una comunicazione.

"Che cosa?!" Esclamò il ragazzo, poi guardò suo fratello e si capirono. "Oh, fratellino, questa è davvero imperdonabile!" Così il giovane tirò fuori la spada e con un salto fu giù dalle scale.

"Credevate di farla franca, è così?" Chiese, con un ghigno, avvicinandosi minacciosamente a suo fratello. "La keimerina è a palazzo!  Compagnia al piano di sopra! Il plotone d'attacco imprigioni questi intrusi!" Aggiunse poi a gran voce e i soldati di neve eseguirono subito gli ordini. Una parte di loro cambiò direzione per andare al piano di sopra, l'altra si fiondò su Nex ed Helia, non Brandon, Brandon era di Logan.

I due fratelli cominciarono a combattere come se ci fossero stati solo loro in quella sala e con una coordinazione che sembrava innaturale. Fendenti, manversi e mandritti, affondi e parate.

"Non sai quanto tu mi abbia deluso." Gli disse Brandon, col fiato corto, parando un colpo.

"E tu non sai quanto me ne infischi! È finita, ho vinto io. Hai visto, ora sono persino un generale!" Replicò Logan con un sorriso, quasi isterico, affondando un altro colpo.

"Sì, ma a quale costo, Logan?!" Chiese ancora Brandon con un mandritto molto forte guidato dalla rabbia.
Le due spade rotearono e i due fratelli si avvicinarono:

"Non voglio far parte della tua vita. Non voglio far parte del tuo mondo. Voglio essere qualcuno, e questo qualcuno non ti conosce." Rispose Logan guardandolo negli occhi. Brandon sciolse la spada e avanzò menando degli affondi, e ad ogni colpo diceva:

"Sì, ma perché?! Hai sempre voluto allontanarti, ma da quando è morta la mamma sei scomparso! Era solo lei che ti teneva a casa? Ed io?! Siamo fratelli, siamo... da quando papà se n'è andato è stato tutto tra noi due, si può sapere perché d'un tratto mi hai odiato tanto?!"

Al sentire quelle parole Logan si accigliò e il combattimento cambiò direzione, fu Logan ad attaccare e Brandon a parare e il ragazzo rispose:

"Perché tu ti sei preso quello che io volevo essere! Eri l'orgoglio della mamma! Eri quello perfetto! E non sei stato tu ad ucciderla!" Urlò infine Logan con un ultimo colpo.

Brandon abbassò la spada, scioccato, e guardò suo fratello.

"Che... cosa?" Chiese lo scudiero, a bocca aperta. Logan stava per colpirlo ma in quell'istante un gruppo di soldati irruppe nella sala, in testa c'era Lenny e dietro di lei i soldati tenevano Flora per le braccia immobilizzandola, Chatta invece era tenuta in una bolla di ghiaccio, sospesa accanto alla strega.

"Ehilà, vi divertite qui?" Chiese Helen con un sorriso, i ragazzi smisero di combattere così come i soldati.
Il silenzio fu interrotto da una porta che sbatté, fu la regina che entrò a grandi passi dicendo:

"Lenny! Lenny! La madre della keimerina è scapp... ma guarda cos'abbiamo qui!" Arrivata accanto a sua figlia poté vedere la scena e un sorriso nacque sul suo volto. "Davvero ben fatto, tesorino." Ridacchiò poi.

"Grazie, madre." Replicò Helen, compiaciuta.

"Lasciatela andare!" Esclamò Helia alle due streghe. Loro si guardarono e risero, poi Yana si rivolse ad Helia:

"E perché mai? Una profezia dice che questa fatina sarà la mia rovina, perché dovrei lasciarla libera? Odio, odio le sciocchezze, io le odio..." Disse scuotendo la testa.

Helia dunque decise di agire.

"Perché solo allora lascerò andare tua figlia!" Disse il ragazzo, così tese il braccio e un attimo dopo Helen era stretta a lui, avvolta dai suoi raggi laser, uno di questi intorno alla gola.

La regina trasalì, come tutti nella sala. Yana allora stava per dare un ordine ai soldati ma Helia strinse la presa intorno alla gola della ragazza dicendo:

"Non lo farei se fossi in te."

La regina allora diede riposo ai soldati, e prima di dire altro tese la mano verso Flora e la fata si ritrovò a penzolare a qualche metro di altezza.

"Flora!" Esclamò Helia istintivamente, la regina strinse il pugno e fu come se lo stesse stringendo intorno alla gola della ragazza. Flora si portò le mani alla gola come per liberarsi da quella morsa invisibile.

"Helia... non cedere." Disse, a fatica, la fata.

"Allora, ragazzo, cosa vuoi fare? Entrambi sappiamo che l'unica ad avere il coraggio di stringere sono io."

Nex e Brandon si guardarono, preoccupati, mentre Helia teneva salda la presa su Helen, Yana però strinse ancora il pugno e Flora tirò su le gambe come per cercare di arrivare a dell'aria.
Helia guardò la regina, e poi, come se non ci fosse stato alcun altro suono in quella grande sala, sentì il respiro strozzato della sua fata, il palpito delle sue mani intorno alla gola che cercavano di liberarla, il sottile suono delle ali che battevano faticosamente.

"E va bene!" Cedette allora Helia e così lasciò andare Helen, un istante dopo anche la regina lasciò andare Flora e la fata cadde a terra con un tonfo.

Helen tornò accanto a sua madre e disse ad Helia, toccandosi la gola:

"Me la pagherai."

Flora si rialzò e in quell'istante la stessa morsa la riprese e la fata si ritrovò di nuovo a mezz'aria, i ragazzi fecero per andare da lei ma la regina con lo stesso incantesimo prese Logan.

"Madre, cosa state facendo?!" Chiese Helen, preoccupata.

"Silenzio. Ora, per quanto ne so avete un qualche interesse anche in questo ragazzo... quindi, chi viene con me e chi se ne va?"

Logan e Flora erano ai lati della regina, entrambi presi dallo stesso incantesimo, entrambi ansimanti d'aria.

"Tic toc, allora?" Chiese la regina e strinse la morsa che soffocava i due.

"Lascia andare Fl..." Stava dicendo Helia ma Brandon lo fermò mettendosi davanti a lui:

"No!"

"Brandon, ma sei impazzito?!" Chiese Helia ma lo scudiero rispose:

"È mio fratello, no."

"E Flora è la mia ragazza, Logan sta dalla loro parte, non gli farebbe del male, è un bluff, Brandon. Ora fammi salvare Flora." Replicò risoluto Helia e con una mano cercò di spostare lo scudiero, ma Brandon non si mosse e disse:

"Flora le serve viva, ha bisogno della sua magia, non la ucciderà."

"Mi sto annoiando!" Esclamò la regina, Brandon allora si girò di nuovo verso di lei, la guardò negli occhi e la regina gli sorrise:

"Come se non sapessi che la scelta spetta a te, eh? Allora, chi salviamo? La bella damigella o il non così fedele fratello? Oh, e c'è da aggiungere che ho molti altri dalla mia parte, lui è solo uno dei tanti, non mi costerebbe nulla stringere un altro po'!" E con queste ultime parole strinse la gola di Logan, il ragazzo ansimò.

"Brandon, non fare sciocchezze!" Gli disse Helia.

Brandon non gli prestò attenzione, e quegli istanti gli parvero infiniti. Guardò Flora, lei incrociò il suo sguardo. Quegli occhi verdi erano imploranti, Brandon ripensò al litigio che avevano avuto, avevano alzato la voce, e si erano detti cose davvero poco carine. Non avrebbe mai dovuto darle della codarda, sapeva quanto fosse insicura, e con quelle parole aveva messo solo il dito nella piaga. Povera Flora, così impaurita, scaraventata in qualcosa di più grande di lei, e lui avrebbe dovuto esserci, sperò che non fosse ancora arrabbiata e sperò che non avesse preso alla lettera ciò che le aveva detto. Perché lui sapeva che non era una codarda, perché quella ragazza sembrava non avere difetti, e lui l'amava. La implorò silenziosamente di perdonarlo, e si odiò per aver usato proprio quelle parole.
Guardò suo fratello, occhi di sfida anche nel peggiore dei casi. Perché per Logan tutto era una sfida, ed ora Brandon sapeva il perché. Per entrambi loro madre era sempre stata tutto, e quando il padre era andato via entrambi avevano cercato di essere all'altezza per essere gli uomini di casa. Renderla fiera era un obiettivo.
Logan l'aveva uccisa. Non sapeva come era successo, ma Logan l'aveva uccisa.
Brandon prese un respiro, poi disse:

"Lascia andare mio fratello, strega."

Okay, odiatemi. Lo so, sono in ritardo di una settimana e torno con un capitolo del genere...
Va bene, aspettate però, lasciatemi spiegare: partiamo dal terribile litigio. Erano entrambi molto arrabbiati, conosciamo i loro caratteri e quando si è arrabbiati si dicono cose che non si pensano davvero, è vero? Brandon è stato terribile, credo che a questo punto qualche team Brandon abbandonerà la nave (ship, nave, ahahahahahah, stop.) ma come vi ho detto dal principio in questa storia le cose non sempre vanno come dovrebbero... sto soffrendo, okay?! OKAY?! Mi calmo, prendo un respiro e continuo: strategia abbastanza astuta quella dei ragazzi per salvare Alyssa, l'ex ninfa è davvero tosta ed io la amo. E' stata Aisha a salvarla mentre Flora ha fatto una scoperta sconvolgente. Qualcuno si chiedeva dove fosse il padre di Helen ed eccolo qui, tutto congelato... come abbiamo visto la giovane strega prende energia dal suo scettro, era lì quindi che era diretta quando nello scorso capitolo parlava con sua madre.
Poi andiamo a Domino dove c'è un combattimento ma... dove accidenti è finita Bloom? 
Piccoli e dolci germogli, ora parliamo della fine. Io non mi schiero, va bene? La scelta di Brandon forse vi ha presi di sorpresa e muoio dalla curiosità di sapere voi cosa ne pensate! C'è da dire che tutto si ricollega alla famosa fine del capitolo precendente, quando Brandon deve ricordarsi che ama Flora... ORA TE LO DOVEVI RICORDARE, QUANDO DOVEVI SCEGLIERE!... / Sì, MA LOGAN è SUO FRATELLO NON POTEVA ABBANDONARLO COSì SAREBBE MORTO LUI SA CHE YANA NON UCCIDERA' FLORA...  e niente, queste sono le mie due... avete presente l'angioletto e il diavoletto sulle spalle, ecco, sono loro.
Dolcissimi e miei adorati germogli, vi ringrazio per come ancora mi sopportate ma il fatto è che con voi posso essere me stessa, e vi ringrazio per come continuate nella lettura e per le vostre dolcissime e stupende recensioni che ogni volta leggo con un sorriso stampato sul volto e una grande gioia nel cuore, alla prossima settimana, sarò puntuale, spero...
vi strAmo

xoxo Florafairy7

   
 
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