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Autore: xxlollipamxx    12/02/2017    1 recensioni
Pamela ha scritto come vorrebbe che fosse la sua vita, chi vorrebbe che ci fosse ad accompagnarla. Questo però non le basta... vuole andarsene davvero, vuole scappare! E quale meta potrebbe essere migliore della Corea del Sud, di Seoul, di quel posto che tante volte ha sognato?
Uno scontro inaspettato e un nuovo caro amico daranno inizio a tutto, le faranno incontrare due persone importanti...
Il suo cuore e la sua testa lotteranno che per scegliere tra l'amore che ogni ragazza sulla faccia della terra desidera e l'amore che lei ha sempre desiderato: si dice che il cuore ha sempre ragione, ma Pamela ascolterà davvero il suo cuore o si lascerà trascinare da qualcosa di più facilmente raggiungibile e decisamente meno complicato?
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, T.O.P.
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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You won't be able to sleep because of your fluttering heart
 

11
 

 Baby goodnight
 

Essere colti in flagrante non è mai stata la mia aspirazione nella vita, la mia vita fatta per la maggior parte delle volte di timidezza e vergogna. Lo spingo via anche se è l'ultima cosa che avrei mai voluto fare e mi alzo di corsa cercando di individuare col tatto la chiave giusta per aprire la porta della mia stanza. La trovo e faccio per entrare, ma non sento SeungHyun fare alcun movimento, così torno indietro quanto basta per prenderlo per un braccio e trascinarlo dentro con me. Chiudo la porta alle mie spalle e tiro un sospiro di sollievo. << Cos'è successo esattamente? >> mi domanda. Ovviamente devo essergli sembrata una pazza, non che di solito io abbia dato l'impressione di essere sana di mente, ma prima o poi scapperà a gambe levate da me, già lo immagino mentre lo fa. Abbasso lo sguardo e lui si avvicina, non che io riesca a vederlo perché nella fretta non ho neanche acceso la luce, anche se questo buio riesce a nascondere perfettamente le mie emozioni, o almeno credo. << Perché non mi parli? >> aggiunge.

<< È tornato MaRu. Non volevo ti vedesse qui. >> confesso. Non è proprio così, ma non so spiegarlo in un altro modo, non con tutta la stanchezza che mi porto dietro. Lo sento fare un verso che non riesco a decifrare, poi con la mano sfiora il mio braccio, chissà cosa sta pensando di fare, ma nulla di quello che passa per la mia testa si realizza. SeungHyun abbassa la maniglia forse per andarsene non soddisfatto dalla mia risposta. Non posso dargli tutti i torti, credo che nessuno voglia essere un segreto che non può essere rivelato neanche a uno dei propri migliori amici. In un attimo di coraggio, lo fermo. La luce ancora accesa sulla rampa delle scale illumina appena i nostri volti e vedo il suo sguardo piantato sui miei occhi fin troppo vicino per non sentire le gambe cedere. Mi aggrappo a lui e lo ringrazio per la prontezza di riflessi con cui mi prende tra le sue braccia. Non parla, forse sono io che dovrei dire qualcosa, ma la testa inizia a farmi così male che pensare a qualcosa da dire sembra impossibile e sicuramente finirei per peggiorare la situazione. << Non andartene, per piacere. >> riesco a dire e chissà se sono stata abbastanza convincente. Torno a reggermi sui miei piedi piantonando la porta per evitare che lui se ne vada dopo essermi spiegata in quel modo orrendo.

<< Quanto hai lavorato? >> mi domanda all'improvviso, come se potessi addirittura fare calcoli. Ma se questo vuol dire che non se ne andrà, può continuare a farmi tutte le domande che vuole. << Devi aver lavorato tanto per ridurti in questo stato. Chiederei a MaRu di non esagerare, ma a quanto pare non deve sapere che abbiamo alcun tipo di relazione... >> dice pungente, ma le sue mani afferrano le mie spalle e le sue labbra si posano sulla mia fronte. È l'ultima cosa che avrei pensato facesse, ma non riesco a trattenere un timido sorriso, stasera di meglio non posso proprio a fare. << Sei calda, forse hai qualche linea di febbre... vieni. >> aggiunge trascinandomi verso quel groviglio indefinito di lenzuola e cuscini che dovrebbe essere il mio letto. << E tu dormiresti così? >> chiede.

<< Stamattina andavo di corsa. >> riesco a dire sedendomi sul letto cercando di non cadere di nuovo. Mi gira la testa, credo che si tratti davvero di febbre e non ci voleva proprio con tutte le persone che mancano al locale.

<< Questa camera dà l'idea di essere spesso in queste condizioni. >> dice con tono scherzoso aiutandomi però a sdraiarmi.

<< Non mi sembra il momento per prendermi in giro! >> esclamo massaggiandomi le tempie.

<< La mia non era una presa in giro, era una constatazione. >> spiega, ma anche ora non lo vedo così serio come vuole farmi credere. Prende il piumone e mi copre. Lo vedo sorridere appena, chissà cosa pensa. Si siede anche lui, mi da le spalle, guarda verso l'alto. Oddio non avrà trovato qualche ragnatela! Non riesco a mettere a fuoco il soffitto, la mia temperatura corporea credo stia continuando ad aumentare e sento la testa sempre più pesante. << Forse non è il momento giusto per parlarne, non penso che riusciresti a rispondermi, ma non riesco proprio a capire perché ci siamo dovuti nascondere in quel modo davanti a MaRu. Non che mi piaccia dare spettacolo, anzi proprio l'opposto, ma non riesco a capire... >> dice. Stava pensando a questo guardando il soffitto della mia stanza? Per un certo senso mi solleva sapere che non ha trovato qualche ragnatela, però cosa dovrei rispondergli? Non so nemmeno se sono in grado di formulare un pensiero comprensibile ad un altro essere umano. Dovrei mentirgli o dirgli la verità? Inventarmi qualcosa o dirgli che il suo amico pensa che dovrei stare attenta a lui? Iniziare qualunque cosa possa esserci tra di noi con una bugia o rischiare di rovinare un'amicizia che dura da una vita?

<< Davvero non lo so... >> opto per una mezza bugia, in fondo anche se MaRu la pensa così non comprendo il reale motivo che mi abbia fatto alzare da quegli scalini, quindi non sto mentendo del tutto. Ho il respiro affannato, penso che potrei addormentarmi da un momento all'altro, ma non vorrei con lui ancora qui, non voglio neanche pensare di sprecare così un solo attimo insieme a lui.

<< Posso andare in giro a cercare qualcosa da bagnare o hai qualche segreto che potrei scoprire? Sai, non vorrei aprire l'armadio e trovare un altro uomo nascosto. Chi può sapere cosa c'è nell'armadio di una ragazza? >> continua a scherzare, forse più che scherzare sta ironizzando? Beh non posso di certo capirlo stasera.

<< Non nascondo niente. >> dico quasi sussurrando, la mia stessa voce rimbomba nella mia testa.

<< Hai nascosto me. O devo sentirmi onorato o non so. >> continua a mettere il dito nella piaga e inizia anche a farmi piacere che sia così infastidito. Devo interessargli... io interesso a SeungHyun? Incredibile perfino da pensare. Sbuffo e giurerei di aver visto un sorriso sul suo viso.

Apro gli occhi appena sento qualcosa di freddo sulla fronte, devo essermi addormentata. SeungHyun è qui a un passo da me, seduto sul mio letto, sporto verso di me. << Stai proprio messa male, eh? >> sento il suo tono divertito e non voglio neanche immaginare come sono ridotta. Sospiro non riuscendo a parlare e mi godo la visione di quel sorriso che mi toglie ancora di più il fiato. Si avvicina. << Anche così sei troppo carina. >> mi sussurra in un orecchio e non riesco a trattenere un lamento che esce prepotentemente dalle mie labbra come a dirgli “così non mi aiuti!”. Sono carina, anche così sono carina... vorrei proprio vedere quanto sono carina! A questo punto devo piacergli davvero. Si alza, forse se ne andrà e sento un improvviso vuoto nel cuore.

<< B-buona-notte. >> riesco a dire, salutarlo mi sembra il minimo.

<< Non sto andando via. Non ti lascio in queste condizioni, non dopo che tu ti sei presa cura di me la sera scorsa. Certo, tu non sei rimasta, ma io ero un idiota ubriaco. >> dice. Ok, ora sono stupita e non riesco a nasconderlo.

<< Oh... >>

<< Non essere così stupita e non sprecare la voce per questo. Dormi. Ci penso io a te. >> sorride e come potrei non credergli se lo dice con quell'espressione così rassicurante? Anche stasera è il mio supereroe. Si toglie la giacca e la poggia sullo schienale della sedia, credo si sia alzato proprio per questo, poi torna a sedersi sul letto. Si alza una dopo l'altra le maniche della camicia e vorrei urlargli di smetterla, che così mi uccide, la lentezza con cui lo fa mi stende più di quanto non lo faccia la febbre. Toglie qualsiasi cosa mi abbia messo sulla fronte e prova a sentire con la sua mano se le sue adorabili cure stanno avendo effetto. Te lo dico io: NO! Non se continui a farmi impazzire tendendo le tue braccia davanti ai miei occhi. Mi accarezza i capelli, lui si che sa come farlo, vorrei che non smettesse... chiudo gli occhi e mi lascio cullare dalle sue carezze.

Riapro gli occhi all'improvviso e lo trovo seduto su una sedia vicino al mio letto a braccia conserte con la testa penzolante. Non so se svegliarlo, sembra dorma profondamente, ma non penso sia il caso lasciarlo dormire così. Mi fanno male le ossa, vorrei quasi piangere dalla disperazione. Non mi ammalo mai, dovevo venire in Corea per stare male! Riesco ad alzarmi non so neanche io grazie a quale forza e allungo un braccio per toccargli una spalla. Devo toccarlo più volte per farlo svegliare. Quasi salta sulla sedia quando si rende conto che sto provando a svegliarlo. << Stai bene? Devo portarti all'ospedale? >> domanda preoccupato tastandomi fronte, spalle, guance, polsi e qualunque altra parte del mio corpo in grado di suggerirgli qualcosa sulle mie condizioni. Scuoto la testa.

<< Stai dormendo malissimo su quella sedia. Torna a casa. Se continui a dormire lì sopra, domani ti farà male tutto. >> riesco a dire, ma allo stesso tempo sento un brivido attraversarmi il corpo, la febbre non vuole proprio saperne di scendere. SeungHyun si passa una mano sul viso, poi mi aiuta a sdraiarmi di nuovo e mi copre da bravo crocerossino.

<< Te l'ho detto che non me ne vado fino a quando non ti vedo stare meglio. Non provare a convincermi che in questo stato non ti riesce. >> mi fa l'occhiolino e io cedo. Lui torna a sedersi sulla sedia e mi guarda. Oddio non guardarmi così intensamente proprio adesso! Devo essere orribile e non voglio che sia questo il ricordo che avrà di me nei prossimi giorni. << Dormi! Ed è un ordine! >> esclama.

<< Prendi almeno una coperta. Non ho acceso i riscaldamenti oggi e fa più freddo del solito. Ti ammalerai anche tu se resti lì. >> dico prima di ricordare che ho portato tutto in lavanderia e che quindi non ho più neanche una coperta pulita da prestargli. << Come non detto... >> aggiungo poi guardando sconfitta il soffitto. Ce ne sia una che me ne vada bene stasera!

<< A meno che non siano tutte scuse per convincermi a dormire con te! >> esclama poi all'improvviso e a quelle parole il cuore mi sale di colpo in gola. Non che quello fosse il mio obiettivo, anche perché il solo fatto che lui sia qui con me per me è qualcosa di straordinario, ma, ora che l'ha detto, inizio ad immaginarlo steso vicino a me, magari con un braccio sotto la mia nuca, il busto rivolto verso di me e l'altro braccio a stringere il mio corpo contro il suo. << Ci stai pensando davvero, eh? >> dice con quel tono con cui si prende gioco di me troppo palesemente per non capirlo.

<< Io non ho detto niente. >> gli faccio notare e lui sorride stringendo ancora di più le braccia al petto. << Fai tanto l'uomo e stai morendo di freddo! >> gli faccio notare poco dopo riuscendo a fatica a sorridere. << Non ti costringerò a sposarmi... Non andrò in giro ad urlare di prendertene la responsabilità, che nessun uomo mi vorrà più dopo aver saputo che ho già dormito con qualcuno. Mi faccio più là, non dobbiamo neanche sfiorarci, ma non finirà mai questa storia se ti ammali per causa mia. Io verrò da te perché mi sentirò in colpa per averti fatto ammalare, resterò fino su una sedia fino a quando non starai bene e mi ammalerò di nuovo a mia volta e continueremo così all'infinito. >> parlo e scherzo non so grazie a quale forza.

<< Non mi costringerai a sposarti? Sicura? >> a quanto pare siamo finalmente lontani dalla strana atmosfera di quando siamo entrati nella mia stanza, deve essergli passata di mente quella mia uscita infelice o forse sta solo facendo finta di non ricordarsene perché sto male. Non sarò di certo io a ricordarglielo. Annuisco in risposta, spostandomi piano verso il bordo opposto del letto. << Sgattaiolerò fuori di qui prima che MaRu scenda o temo che mi farai calare dalla finestra! >> esclama divertito sedendosi sul mio letto con le spalle rivolte verso di me mentre si toglie le scarpe. Sospiro rumorosamente, non aveva affatto intenzione di lasciarmi stare, mi sbagliavo. << Non iniziare a sbuffare... sto facendo il bravo perché stai male. Appena ti sarai rimessa, voglio una spiegazione degna di questo nome, non la prima scusa che ti passa per la testa. Puoi iniziare a pensarci già da adesso se vuoi. >> aggiunge infilandosi poi sotto le coperte. << Ma è sempre così freddo qui? >> domanda tirando su la coperta fin sotto al naso.

<< Non russi, vero? >> chiedo stringendomi quanto possibile per farlo stare comodo. Lui si stende su un fianco tenendo la testa alta con una mano. Mi guarda chiudendo gli occhi a fessura.

<< Tu? >> ribatte.

<< Io no. Tu? >> rispondo. Lui sorride e slaccia il primo bottone della camicia.

<< Bene, neanche io. Parli? Non vorrei sentirti dire il mio nome nel sonno... >> continua a prendermi in giro, ma non riesco proprio ad avercela con lui, mi piace anche quando fa così.

<< Potresti essere tu a dire il mio di nome nel sonno. >> mi diverte dirci le cose in questo modo, perché non credo che siano cose che non vorremmo dirci sul serio, o comunque per quanto mi riguarda è così, non posso esserne sicura su di lui.

<< Dormi. E domani non azzardarti ad andare a lavorare. Chiama MaRu. >> mi dice prima di prendere di nuovo il pezzo di stoffa che mi ha messo in fronte, allungarsi per bagnarlo di nuovo e mettermelo in testa. << Dormi, buonanotte, piccola! >>




Seraaaa! Eccomi anche qui! 
E' stato un periodo metereologicamente complicato, ma non sto qui a raccontarvi le mie disavventure con la neve... ahahah
In questi giorni tristi per la partenza del mio amato TOP, ho scritto immaginando il suo sorriso e la sua idiozia... e niente, mi manca! Mi manca così tanto che ritrovo riferimenti a lui dappertutto... Occidentali's karma mi ricorda troppo Doom Dada: la scimmia, le immagini dell'evoluzione dell'uomo dietro a Gabbani mentre cantava sul palco dell'Ariston, il suo dire le cose tra le righe... le notifiche! Quanto mi manca alzarmi la mattina con almeno 4-5 fito su instagram... a voi no? E non è passata neanche una settimana.. 21 mesi saranno lunghissimi, ma spero di sentirli un po' meno continuando a scrivere di lui. 
Tornando alla storia... Baby goodnight. Amo questa canzone che andrebbe davvero ascoltata prima di andare a dormire. Ovviamente calcolando il momento in cui ho deciso di metterla, non me la sono sentita di affrettare le cose tra i due, limitandomi a un'innocente dormita casta e pura nonostante l'immenso sex appeal di questo uomo. E niente.... eccovela qui -->
 https://www.youtube.com/watch?v=zRJ4IzpfVUs
Il titolo del prossimo capitolo stavolta non posso spoilerarvelo perché sono indecisa se modificare la scaletta dei capitolo, magari aggiungendo e togliendo qualcosa. Sono comunque decisa ad aggiornare nel giro di un paio di settimane.
A presto! 
P.

 


 


 

  
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