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Autore: RedLesbian    13/02/2017    1 recensioni
Inspirato al film 'Imagine me and you' ma con leggeri cambiamenti, la storia è vista dal punto di vista di ogni personaggio -o almeno ci provo-,la trama sarà più fitta del film e con colpi di scena sparsi.
Fatevi sentire se c'è almeno un briciolo di gradimento -mi accontento anche di uno starnuto- baci RD.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Artie/Brittany, Finn/Quinn, Quinn/Rachel
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Non ho saputo resistere data l'ondata di visualizzazioni -cosa rara nelle mie storie soprattutto per il primo capitolo- quindi mi sono decisa a distanza di tre giorni di pubblicare il secondo spero che vi piaccia.

Quinn aveva scoperto a quindici anni il piacere di stare con le ragazze: nel suo collegio femminile in Francia c’era una ragazza Susan appena arrivata, che veniva continuamente presa di mira da quelle più grandi solo perché era una matricola, lei le era stata accanto, l’aveva protetta e coccolata e da quella protezione si era trasformato tutto in un amore strano, ricambiato e tanto tantissimo infuocato.. non c’era giorno che non s’imboscassero nel bagno delle ragazze del quinto piano o nelle loro stanze quando tutte tornavano a casa per le feste per poter esplorarsi l’un l’altra.. erano state le uniche lezioni alle quali Quinn fosse stata più attenta..
Non avevano mai detto di stare insieme ma lo sembrava, ed oggi erano ancora ottimi amiche entrambe sposate con due uomini -lei con un produttore discografico di nome Artie-, ma non rimpiangevano affatto tutto il fantastico tempo che avevano passato insieme, infatti quando qualche volta capitava che Susan l’andava a trovare finivano sempre stese per terra con una bottiglia di vino vuota a ridere come matte in ricordo di quelle notti.
A Rachel invece era accaduto un po’ più tardi di scoprire questa strana attrazione per le ragazze, ma in fondo a Rachel era capitato tutto tardi: la prima volta con un uomo a diciannove anni, mentre con una donna a ventidue, aveva fumato per la prima volta a vent’anni e aveva scoperto il piacere di un bicchiere di vino rosso ora che ne aveva da poco compiuto ventisei.. non era di certo colpa sua essendo impegnata non si accorgeva dei suoi bisogni e così si accontentava di quello che la vita le offriva, Quinn però era diversa.. era il suo esatto opposto e non voleva ricacciare la storia fin troppo da cliché che gli opposti si attraggono ma era così purtroppo.. solo che stavolta era più incasinato, non solo Quinn era sposata con un broker ma per di più era la ragazza che si occupava del suo matrimonio, ok solo dei fiori ma era ugualmente importante.
Anche Quinn sapeva che non avrebbe dovuto interessarsi o quantomeno trovare attraente Rachel.. non era professionale desiderare di baciare la propria cliente!! E poi detta come si doveva dire era una persona famosa che per di più tra poco si doveva sposare!! Tutto questo era totalmente fuori controllo e fuori programma, non doveva accadere punto e basta!
Però nonostante il suo cervello le ordinasse di concentrarsi sulla cena da preparare a Finn niente non ci riusciva, tutto il suo corpo bruciava negli esatti punti in cui Rachel l’aveva toccata o semplicemente sfiorata, se chiudeva gli occhi per un micro secondo poteva ancora sentire l’odore della pelle che fuoriusciva da sotto i capelli: mela e gelsomino delicato e irresistibile poco ci mancava che mentre la salutava con i due baci sulla guancia le mordesse il collo!! Doveva distrarsi e concentrarsi sul suo lavoro e sul suo dolce e adorabile marito..
-Quinn amore sono a casa-
Quinn sbadatamente fece cadere a terra un bicchiere spaventatasi per l’arrivo improvviso di Finn.
-accidenti!!- tentando di non imprecare
-tesoro che è successo? Ho sentito un rumore- affacciandosi in cucina
-ciao Finn.. non ti ho sentito arrivare e mi sono spaventata e ho combinato un macello- indicando il bicchiere rotto
-la mia dolce Quinn- dandole un bacio sulla fronte -coraggio va a sederti faccio io- prendendo lo scopettino da sotto il lavello
-grazie, come è andata la riunione?- sedendosi a tavola
-magnificamente bene amore.. né è valsa la pena di tutte quelle ore ma finalmente c’è l’ho fatta! Lo studio ha acquisito grazie a me un nuovo e proficuo cliente-
-sono felice per te Finn.. immagino che abbiate festeggiato-
-non festeggerei mai un mio successo senza mia moglie affianco! E’ odore di biscotti quello che sento?- annusando l’aria
-i tuoi preferiti- annuendo
-ti amo Quinn- abbracciandola
-anche io Finn- accoccolandosi al suo dolce marito -ora mangiamo sarai affamato-
-tanto- sedendosi a tavola
Intanto il piccolo Pepe acquattato vicino alle ciabatte di Quinn sonnecchiava in attesa della sua cena e della sua doppia dose di coccole visto che non c’era stato nessuno dei due a pranzo.
-buona sera miss Berry- aprendole la porta
-buona sera Luke, il signor St. James è tornato?- sorridendo al buon uomo
-no miss Berry non ancora, ma ha dato ordini precisi per la sua cena e un massaggio shazu che l’aspettano già a casa-
-grazie Luke, buona serata-
-buona serata a lei miss- chiudendo la porta
Rachel una volta chiusasi nell’ascensore potè finalmente prendere un profondo respiro, era come tutte le volte che tornava a casa: Jesse rincasava tardi o non tornava affatto a causa delle riprese sul set di qualche spettacolo o film o qualunque cosa stesse facendo.. non se ne faceva mai un problema erano persone impegnate e così come lui capiva lei che a volte non tornava a casa per giorni lei doveva fare lo stesso..
Anche se non riusciva a capire perché si sentisse.. strana, sola.. come se quel piccolo cubo di metallo fosse troppo grande per lei.. che stesse cominciando a soffrire di claustrofobia o era agorafobia? Quando poi il ding dell’ascensore la ridestò dai suoi pensieri per avvertirla che era arrivata al suo piano capì tutto: Quinn ha un marito a casa che torna tutte le sere per cenare insieme mentre lei no.. nonostante sia sciocco come pensiero ci soffre per questa cosa perché vorrebbe averlo un po’ più vicino a se..
-eccoci casa dolce casa- poggiando la borsa sull’appendiabiti
La prima cosa che fece una volta toltasi le scarpe fu dirigersi in cucina a piedi nudi e farsi un bel bicchiere di vino rosso, ne aveva proprio bisogno, dopo il primo sorso si sentì già molto meglio era un tonico per lei quel sapore fruttato sulla lingua ma corposo in gola.
Dirigendosi nel salone fece partire la segreteria sedendosi sul grande tavolo,poco le importava di sedersi educatamente per aspettare la massaggiatrice in fondo era a casa sua!!
Primo messaggio:
-Rachel tesoro sono Jesse.. farò un po’ tardi, siamo indietro con le riprese e il regista è molto esigente.. ci vediamo stasera piccola ti amo tanto-
Rachel in genere si sarebbe catapultata al telefono per quantomeno far sapere al suo futuro marito che era a casa e che l’aspettava, ma stavolta no preferì far mandare avanti i messaggi.
Secondo messaggio:
-Rach amore sono sempre io Jesse.. non torno per cena vado a mangiare un boccone veloce con la troupe e poi riprendiamo le riprese ci vediamo domani mi dispiace piccola ti amo tanto..-
Intanto Rachel aveva quasi finito il suo bicchiere, ma non se ne preoccupava si fidava di quello che le diceva Jesse.
Terzo messaggio:
-Rachel sono Richard il tuo agente, ti ho mandato un fax con i tuoi impegni di domani, hai due interviste per il matrimonio poche cose.. non c’è bisogno che parli molto se non te la senti cara e Vogue ti vuole per un servizio sui matrimoni prima dei trent’anni, una macchina ti verrà a prendere ah e Kurt Hummel è tornato in città il suo agente mi ha pregato un incontro ma se non ci vuoi parlare dopo l’ultima vicenda non ci sono problemi troverò una scusa, chiamami appena senti il messaggio-
Mentre la segreteria continuava a parlare ovattata alle orecchie di Rachel lei era rimasta sotto shock, Kurt.. Kurt Hummel, quel Kurt Hummel era tornato in città??  -si ritrovò a pensare-, un tempo erano stati grandi amici si capivano a vicenda e avevano entrambi un insana passione per la moda, per Broadway e per i bei ragazzi..
Al liceo infatti avevano sempre fatto a gara a chi conquistava un bel ragazzo per prima, di solito finivano in parità e c’era un certo divertimento nel passarsi i vari dettagli ma quello era il liceo, erano bei ricordi soppiantanti adesso dall’odio per quel.. piccolo folletto saltellante!
La prima volta che gli aveva detto che si era fidanzata ufficialmente con l’attore Jesse St. James, Kurt era entusiasta per lei e voleva conoscerlo a tutti i costi, si divertivano un mondo tutti e tre insieme, andavano all’opera, al teatro, al cinema.. dovunque pur di passare del tempo insieme, chi mai avrebbe potuto immaginare che in quelle serate v’era nascosto un piano subdolo di Kurt per far passare il dolce fidanzatino di Rachel dall’altro lato della sponda!
Rachel non gli aveva mai perdonato quel losco tentativo di appropriarsi del suo ragazzo, nonostante Jesse le avesse detto che non aveva mai ceduto alle avance di Kurt lei sapeva perfettamente qual era il suo modo di ammaliare un bel ragazzo.
Kurt deteneva il primato nell’essere molto carismatico.. insomma si era fatto succhiare il cazzo persino da un paio di ragazzi etero straconvintissimi e senza l’aiuto dell’alcool!! -rinvangando i vecchi ricordi liceali.
Aveva giurato a se stessa che non gli avrebbe più rivolto la parola, che se l’avesse incontrato per strada avrebbe fatto finta di non vederlo, che se fossero stati insieme ad un evento avrebbe riso e scherzato con gli altri ospiti ignorando completamente la sua presenza.
Mentre la massaggiatrice cominciava a ridurre la tensione sulle spalle Rachel non poteva fare altro che continuarsi a chiedere del perché l’agente di Kurt volesse un loro incontro in pubblico, era certa che Kurt non si pentisse delle sue azioni.. Che fosse cambiato? Che si fosse finalmente messo con l’anima in pace e avesse deciso di darsi una calmata?  -pensando mentre era a pancia sotto.
Quando si accorse che erano le due di notte e la gentile massaggiatrice se n’era andata da più di sei ore lasciandole un biglietto da visita per essere richiamata se nel caso necessitava dei suoi servigi, Rachel non riusciva a prendere sonno.
New York è la città che non dorme mai, questo lo sanno tutti, così la ragazza non si preoccupò affatto di uscire ad un ora così tarda per fare quattro passi lasciando a suo marito un biglietto che diceva ‘sono uscita con le mie amiche ti amo tanto Rachel’ semplice chiaro e preciso non si era voluta divulgare tanto nelle specificazioni aveva assolutamente bisogno di uscire di casa e di concedersi qualcosa di più forte di un bicchiere di vino..
Intanto Quinn tra le forti braccia di Finn che la coccolavano dolcemente non riusciva a prendere sonno, nonostante avesse fatto tutti i rituali che faceva prima di addormentarsi meccanicamente: una maschera all’avocado per rinfrescare e rendere morbida la pelle, riempire la ciotola del cane con l’acqua, aprire la finestra del soggiorno per far prendere aria alle piante e preparare i vestiti per il giorno dopo.
Per un assillante motivo non riusciva a sentirsi tranquilla e rilassata, e sapeva perfettamente che l’unico problema era l’incontro con Rachel.. non c’era riuscita a togliersi dalla testa la giornata passata con la ragazza e altrettanto difficilmente non c’era riuscita a togliere dal corpo i punti dove ancora bruciava la pelle dove Rachel l’aveva sfiorata.
Mentre Finn s’era tranquillamente girato dall’altro lato per non russare, Quinn silenziosamente s’alzò dal letto e in punta di piedi si diresse in cucina a prendersi un bicchiere d’acqua, girandosi verso il piccolo cestino di vimini e accorgendosi che persino Pepe riusciva a dormire frustrata prese il suo pc portatile -regalo di Finn per l’inaugurazione del suo negozio- e cercò di passare il tempo ordinando la sua agenda, annotandosi i conti delle consegne e tutto ciò che le era indispensabile per l’economia del suo negozio.
Quando poi si accorse che erano solamente passati venti minuti non seppe più cosa fare, anche se rimaneva un ultimo rimedio che le aveva suggerito tempo fa la sua amica Susan.. sgusciando dalla sedia andò a controllare che Finn dormisse pesantemente, si portò il portatile nello studio del marito per avere un minimo di privacy e in un paio di clic trovò il sito che faceva al caso suo, non se ne vergognava di frequentare molto raramente un sito porno ma.. non poteva di certo vantarsi di guardare quei filmati di 10 o 20 minuti dove c’erano due ragazze che facevano l’amore!
Tolto l’audio e scelto un breve filmato che l’intrigava si mise comoda sulla sedia, non appena vide la bionda e la bruna dopo un brevissimo, quasi inesistente dialogo, baciarsi avidamente Quinn sentì le guance infiammarsi, mentre la bionda timidamente passava le mani sul volto della bruna, la brunetta più vogliosa faceva scendere le mani sui fianchi della bionda per poi con un rapido gesto prenderle le natiche, cosa che fece mozzare il respiro persino a Quinn, per avvicinare di più il corpo al suo.
Quando le due ragazze cominciarono a spogliarsi reciprocamente Quinn cominciò a passare le mani sul collo e poi a far scendere a passi di formica la mano all’interno del pigiama, quando vide la bionda cominciare a mordicchiare i capezzoli duri come spilli della bruna Quinn sentì i brividi negli stessi punti anche se nessuno la stava toccando, quando quella morbida chioma bionda cominciò a scendere all’interno delle gambe della bruna Quinn già si mordeva il labbro inferiore e cominciava a titillarsi quel nocciolo sentendo già le mutandine umide.
Nel momento in cui Quinn chiuse gli occhi per prendere un respiro profondo però all’immagine delle due ragazze del video si sostituirono lei e Rachel, mentre la sua mente vagava nei fantastici meandri della fantasia di poter possedere quel magnifico corpo la sua mano cominciava a procurarle piacere inoltrandosi nel lago bagnato.
Alla fine lasciò perdere il video e continuando a tenere gli occhi chiusi, poggiandosi con la schiena sullo schienale della sedia e allargando le gambe per aver un maggiore accesso entrò più in profondità, continuando a mordersi il labbro per non far sentire i suoi gemiti, mentre la sua mente vagava su di un collo morbido, dei piccoli capezzoli attorcigliati sotto la sua lingua, un ventre piatto e un odore inebriante che veniva dall’intimità di Rachel e lei continuamente ci affondava la lingua, le mani pur di far godere la ragazza..
Quando venne si accorse di essere quasi finita sul pavimento, di essere mandida di sudore e che aveva la mano completamente all’interno di se, con gli umori che colavano sulle sue dita, cercando di rimettersi in una posizione normale vide che il video era finito già da un bel pezzo dato che era comparso lo screensaver, così prese un fazzoletto dalla scatoletta sulla scrivania di Finn, si pulì la mano, cancellò la cronologia e dopo essersi presa un secondo bicchiere d’acqua potè finalmente addormentarsi.
Finn in tutto quel lasso di tempo non si era accorto della sua mancanza e aveva continuato a dormire tranquillamente col suo dolce sorriso sul volto, Quinn gli diede un bacio sulla schiena e si addormentò anche lei sorridendo, in fondo fantasticare su di una sua cliente non era illegale dopotutto..

Colpi di scena? Sorprese? Avete ritrovato il fiato dopo la lunga lettura? Spero di si e che vi facciate sentire grazie a Masumi sera per averla recensita e camibomber21 per averla messe entrambe tra le preferite. Baci RD
  
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