Aveva osservato la busta che gli avevano consegnato. L’aveva guardata e voleva solo urlare. Voleva urlare. Voleva piangere. Voleva spaccare qualcosa con le proprie mani nella speranza di potersi calmare.
Non sarebbe stato possibile.
Aveva fatto il diavolo a quattro per salvarlo una prima volta. Il solo pensiero che fosse ancora vivo lo aveva mosso verso quella che poteva essere una missione suicida. Però ne era sicuro. Bucky era ancora vivo da qualche parte.
Mentre ora…
Aveva aperto la busta, ben sapendo cosa contenesse. Si chiedeva anche perché l’avessero consegnata a lui. Bucky aveva ancora una famiglia a Brooklyn. Persone che aspettavano il suo ritorno a casa, tanto quanto lo aspettava anche lui.
Solo che il sergente James Buchanan Barnes era caduto in battaglia. Le poche parole battute a macchina lo confermavano.
Non che lui avesse bisogno di conferme.
L’aveva visto cadere con i propri occhi. Aveva allungato la mano e non era riuscito a prendere la sua.
L’aveva visto cadere e per un attimo aveva avuto la tentazione di seguirlo. Perché un mondo senza Bucky non valeva la pena di essere salvato.
E forse avrebbe dovuto farlo. Perché se lo avesse fatto si sarebbe evitato quel dolore lancinante che gli stringeva il cuore. Doveva essere solo una romanticheria. Non poteva essere vero che un cuore spezzato potesse fare fisicamente così male.
Eppure era così.
Si era spezzato quando aveva perso Bucky davanti ai propri occhi.
Si spezzava ora mentre leggeva che il suo Bucky era morto. E le sue dita non potevano fare altro che stracciare quelle parole per cercare di alleviare almeno un minimo il suo dolore.