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Autore: Helena Hufflepuff    14/02/2017    1 recensioni
A San Valentino non entra in scena solo l'amore, ma anche l'amicizia. Solo per quello, Molly Prewett accetta di accompagnare l'amica Amelia ad un appuntamento con l'insopportabile Arthur Weasley, che l'ha lasciata a malo modo poco tempo prima. Ma scoprirà che non tutto è come sembra...
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Arthur Weasley, Molly Weasley | Coppie: Arthur/Molly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Un calderone pieno di forte amor bollente


In un tetro pomeriggio uguale a tanti altri tetri pomeriggi, i ragazzi del sesto anno uscivano distrutti dalla doppia ora di Pozioni col vecchio Luma.

Tra le ultime, c’erano due ragazze che bisticciavano sotto voce, come se si fossero dimenticate che la lezione era finita.

“… se lo sogna! Sua madre mi ammazza se lo viene a sapere!”

“Amelia, dai, non essere così esagerata… è un bravo ragazzo, e poi che ti costa?”

“Da Madama Piediburro? A San Valentino? Certo che costa! Sa benissimo come sto al solo pensiero di andare da quelle parti! E poi, come osa dopo che Mike… è…”

Tra le due cadde un silenzio complice: l’ex di Amelia era morto in circostanze misteriose proprio a due passi da Madama Piediburro quell’estate, e lei non si era ancora ripresa del tutto.

“Mel, in fondo Arthur è un bravo ragazzo… tutti noi ti vediamo così triste da allora, vuole solo tirarti fuori dalla Sala Comune per un po’!”

“Mo, tu non capisci: Madama Piediburro più San Valentino uguale appuntamento. E io non voglio che la gente lo pensi. Crostatina” disse, e mentre la Signora Grassa scivolava di lato liberando il passaggio, continuò: “Non mi fraintendere, Arthur è una persona molto a modo, ma era anche il migliore amico di Mike… non posso farcela ad uscire sola con lui, ma allo stesso tempo non voglio ferirlo, anche lui esce da una storia burrascosa con quella smorfiosetta della Black.”

Molly ebbe un lampo di genio. “Amelia, ascolta: se tu non esci con lui, ci rimarrete male entrambi; ma l’altro canto non potete trincerarvi nel vostro dolore per tutta la vita. Io verrò con voi”

“Tu verresti con noi? Molly, ma sei sicura? Dopo che Arthur ti ha…?”

“Arthur mi ha mollata in malo modo, d’accordo, ma ora non stiamo parlando di me, stiamo parlando di te e di lui. Meritate qualcosa di più di una doppia solitudine… voglio che siate felici, e non è obbligatorio che stiate assieme: potete scoprire solo di essere buoni amici; ma se non provate non lo saprete mai, no?”

Amelia guardò l’amica negli occhi, un po’ rincuorata. “D’accordo, vado a dirgli che ci vedremo domani alle nove direttamente là, non voglio che gli altri pensino… cose… non vere”. Si era già alzata puntando in direzione del giovane Weasley chino sui compiti di Babbanologia, quando si girò verso la rossa. “Grazie Molly, sei un’amica!”

“Ma ti pare” disse lei con un sorriso che sperava sembrasse sincero.

Solo quando fu nel letto quella notte, rimirando il baldacchino rosso, capì quello che aveva appena fatto, e per poco non si mise a dare testate alle colonne del letto.

Era una cretina, cretina, cretina… ma davvero si odiava così tanto? Al punto di accettare di accompagnare la sua migliore amica ad un appuntamento con il suo ex? Forse era meglio se si defilava, magari fingendo un malore… Proprio in quel momento, nel letto accanto al suo, sentì un rumore che conosceva bene. Amelia piangeva, piangeva senza ritegno nel sonno, chiamando Mike invano.

No. Non poteva abbandonarla. Aveva bisogno di lei. Avrebbe ingoiato la bile, e avrebbe affrontato quella tortura con stoica determinazione, per l’amicizia di Amelia.

Arthur Weasley poteva andare al diavolo.

 

Fuori il tempo era orribile, quindi per puro spirito di sopravvivenza Molly ed Amelia erano entrate in quella smielata sala da tè, decorata da coriandoli rosa a forma di cuore e con un sottofondo di Celestina Warbeck accompagnata da risucchi umidicci di coppiette impegnate in discussioni decisamente non verbali. Che schifezza.

Arthur arrivò con dieci minuti di ritardo in un turbine di neve, mentre dall’altoparlante partiva la canzone preferita di Molly, Un calderone pieno di forte amor bollente.

“Cia… oh” disse Arthur, evidentemente deluso dalla presenza di una Molly Prewett che sembrava aver appena bevuto una pinta di pus di Bubotubero.

“Ciao, Arthur. Molly è qui perché… perché… da sola, dove Mike… ecco…” cominciò Amelia, torturandosi le mani e cercando di non piangere. Ma non ce la fece, e con un “Scusatemi” scappò di fretta nel bagno delle ragazze scossa dai singhiozzi.

Tra i due cadde un silenzio elettrico.

Molly intervenne. “Non è colpa sua, ma mia. Non volevo lasciarla sola, abbandonarla, e per amicizia ho deciso di venire a darle manforte, perché lei merita qualcosa di più di un cretino come te, che molla una ragazza per motivi idioti e che pensa che una spugnetta abrasiva sia alta tecnologia babbana! Ha sofferto un sacco, Mike è morto da meno di un anno e tutte le notti piange nel sonno. Poi arrivi tu, candido come un giglio, e le chiedi di uscire. Ma hai un briciolo di cuore? Chiedere di uscire a lei? Sei veramente un cretino, Arthur Weasley!”

“Cosa vorresti dire Prewett, che non la merito?”

“No, ma…”

“Che sono un senza cuore?”

“No, ma…”

“Credi che mi faccia piacere cercare di uscire con una che per me è come una sorella?”

“No, ma…” Molly si interruppe. “S-sorella?”

“Esatto. Io non amo Amelia, ma non posso vederla così. È troppo giovane per chiudersi in una vedovanza inconsolabile. Mike era mio amico, e so che non vorrebbe tutto questo”

“La morte l’ha colpita troppo presto. Questa cappa di terrore che ci avvolge è terribile…”

“Solo una cosa ci può salvare dal baratro… Molly” Era la prima volta che la chiamava per nome. “Abbiamo bisogno di amarci, non di odiarci. Ti ho lasciata quando Mike è morto perché avevo paura, perché se non hanno pietà nemmeno di un ragazzino innocente, cosa potranno mai fare a noi, che vogliamo batterci attivamente per un mondo migliore? Ma ho capito che ho sbagliato, su tutta la linea. Molly… io… tu… noi… è… ecco…”

“Sì”

“Cosa?”

“Sì” ripetè Molly, con un sorriso.

Non c’era bisogno di altro, mentre sulle note di un brano molto in voga, Madama Piediburro spariva attorno a Molly ed Arthur, due calderoni traboccanti di forte amor bollente.

   
 
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