15/02/2017
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Eleganti mani che non avevano mai conosciuto la fatica di un allenamento troppo duro od in un lavoro eccessivamente faticoso sembravano più indaffarate più del dovuto quel pomeriggio. Le dita spingevano con leggera insistenza nell'impasto mentre il volto dello strano essere dalla pelle azzurra non faceva altro che parlare col proprio bastone - o scettro per i più intimi - con voce eccessivamente stridula.
Capitava sempre così: quando l'Angelo si trovava in una situazione d'eccessiva euforia e felicità a stento riusciva a controllare e modulare la propria voce apparendo ora buffo ora stranamente inquietante.
Perché avrebbe potuto preoccupare un essere del genere la cui capigliatura avrebbe potuto strappare un sorriso anche i più duri di cuore?
La risposta era semplice: colui che trafficava ai fornelli e sorrideva, canticchiando ora uno strano motivetto ora chiedendo informazioni mediante quello scettro usato come trasmettitore vocale, non era altro che Whis, maestro ed attendente del temibile Dio della Distruzione, Lord Beerus.
" Lady Bulma, mi ripeta il procedimento, la prego. Dunque la glassa sarà l'ultimo passaggio, il cioccolato sembra fondersi alla perfezione. Mi chiedo semplicemente se la quantità non sia poca data la fame di Lord Beerus appena desto. " l'Angelo si voltò verso quella sfera nera che troneggiava nel proprio bastone del potere, appoggiato alla parete. Dall'altra parte, Bulma sospirava a più riprese certa che non avrebbe potuto preparare la cena che aveva in mente per suo marito data la poca dimestichezza con i dolci terrestri che Whis sembrava possedere.
" Lord Whis, va più che bene. E' un piccolo dolce quello che sta facendo, non deve sfamare un reggimento. " il tono della turchina sembrava abbastanza contrariato tanto che Whis dovette comprendere quanto quella chiamata stesse distruggendo, uno ad uno, i piani che Bulma forse aveva preparato per il suo San Valentino col Saiyan.
" Le sto rubando eccessivamente tempo, vero, Bulma? " probabilmente avrebbe dovuto cavarsela da solo, avrebbe impiegato il doppio del tempo, ma avrebbe risparmiato alla donna quell'incombenza scomoda e soprattutto al proprio animo un insostenibile senso di colpa " Me lo dica, davvero. Posso proseguire da solo da qui in avanti. Non penso sia difficile preparare questo dolce con la sua ricetta alla mano. "
La terrestre dovette in fretta comprendere quanto l'animo di Whis fosse sensibile anche al minimo cambiamento; si chiese, in un frangente di ordinaria contestazione femminile, perché l'Angelo non insegnava anche questa sensibilità al marito, sempre così ottuso e orso da comprendere i suoi reali bisogni.
Un sorriso amaro spuntò sulle labbra della donna che ringraziava, implicitamente, l'Angelo Whis d'aver compreso quanto lavoro avrebbe dovuto affrontare anche lei stessa per quella festa.
" E' un piacere aiutarla, Lord Whis. Mi creda, è una ricetta davvero semplice. Ho alcune faccende amministrative da risolvere della Capsule Corp. e mi dispiace non poter rimanere qui con lei. " si morse la lingua, sperando che Whis non avesse ascoltato quella che era semplicemente una bugia a fin di bene.
Ma pur controllando il cioccolato fuso dinnanzi agli occhi, Whis non poté non rintracciare in quelle parole una scusa, detta forse per imbarazzo, che lo portò a sorridere. Non volle spingere oltre la conversazione.
" Oh, lei è stata fin troppo gentile a dedicarmi il suo prezioso tempo. La ringrazio davvero per questa chiacchierata. Non si stanchi troppo, Lady Bulma. "
La conversazione stava per essere chiusa, quando, una semplice curiosità della donna turchina destabilizzò l'essere celeste che per fortuna non mostrava a nessuno, oltre che al cioccolato, il colorito rossastro delle sue gote.
" D'accordo Lord Whis. Grazie davvero. Ah, volevo chiederle, perché fa tutto questo per Lord Beerus? Non si sta godendo il suo solito riposino decennale? "
Bulma giurò d'aver sentito l'Angelo deglutire sonoramente, ma forse era solamente la sua fervida immaginazione condita da una ancora più fervida curiosità, caratteristica spiccatamente femminile.
" Questa festività nasce con l'intento di dimostrare, con un piccolo dono, quanto affetto portiamo verso il prossimo. Penso che questa definizione non necessiti di altri chiarimenti visto il rapporto d'amicizia che lega me a Lord Beerus da secoli ormai. "
" Sa bene che potrebbe non comprendere il suo gesto, Lord Whis? Non mi sembra un tipo molto profondo, Lord Beerus, con tutto il rispetto per la divinità che è. " quelle parole arrivarono al cuore di Whis; non poteva negare che non avesse ragione, ma l'azzurro conosceva bene il suo allievo e conosceva anche quante piccole dimostrazioni d'affetto fosse in grado di dare, lontano da occhi indiscreti, a quello che era sempre stato il suo maestro ed amico.
" Non lo conoscete bene quanto me, Lady Bulma. " bastò quella frase per interrompere qualsiasi tipo di domanda ancora più specifica, Whis era geloso del rapporto e della complicità che col tempo era riuscito ad instaurare col felino viola, tanto geloso che anche il solo parlarne approfonditamente gli avrebbe dato terribili tormenti alle mani.
" Se lo dice lei, comunque, spero che tutto vada in porto. Faccia attenzione quando verserà il cioccolato nello stampo, non si bruci, ma soprattutto si godi questa festa, col cuore. "
Un calore strano sembrava irradiarsi nel petto di Whis, facilmente emozionabile, che comprese quanto quella donna fosse speciale quanto sensibile; possedeva un tatto fuori dal comune, oltre che intelligenza e bellezza. Era felice d'esserle amico, rare persone potevano vantare d'averlo come amico e Bulma era una delle poche elette del suo cuore, totalmente occupato dall'ingombrante Lord Beerus.
" La ringrazio, faccia altrettanto. "
Probabilmente aveva colorito le guance della donna con quella precisazione, San Valentino era una festa da trascorrere con le persone più care al nostro cuore e non era un caso se aveva permesso a Vegeta, suo allievo, un periodo di vacanza proprio in prossimità di quella giornata.
La comunicazione venne chiusa, Whis poté dedicarsi completamente al suo dolce mentre, dietro gli occhi, la felicità zampillava.
Era euforico quasi come se fosse un bambino, era incredibile quanto potesse appagare il prodigarsi in tal modo per qualcuno così caro al nostro cuore.
Era una vita che si occupava di Lord Beerus, non avrebbe smesso, avrebbe sottolineato semplicemente quanto il loro legame fosse unico, speciale, inscindibile con un piccolo dono.
「1:00 AM - beerus' room」
Ci aveva impiegato più tempo del previsto nel preparare quel dolce, alcuni incidenti di percorso legati in particolare alla sua scarsa manualità con quei dolci avevano provocato un leggero ritardo nella preparazione. Ma non aveva di che preoccuparsi: del resto Lord Beerus non si sarebbe svegliato prima che la sveglia avesse scoccato le 9:00 del mattino. Dunque, indisturbato, con passo felpato, poté entrare nella sua stanza.
Essa era spartana quanto bastava, Lord Beerus non si concedeva alcun lusso, a differenza dell'Angelo che amava coccolarsi in coperte morbide e tappezzeria pregiata solo per compiacere il suo gusto fine. Lo sguardo dell'Angelo s'andò a posare sul corpo, sgraziatamente addormentato, del suo allievo che pareva beato in chissà quale sogno.
Qualche passo e poté ammirarlo alla fioca luce della candele; decise silenziosamente di sedersi al suo fianco per poter osservare i giochi di luce sui zigomi pronunciati del suo Beerus. Era davvero particolare il suo allievo: orgoglioso e testardo, avrebbe fatto di tutto pur di non dimostrare quanto affetto gli portava nel petto, ostentava forza quello che era stato un piccolo gatto spelacchiato ora temuto e rispettato da tutti.
La memoria parve giocare col tempo trascinandolo nel passato: era cambiato, era diventato così arido d'affetto avrebbe potuto dire, rifiutando ogni manifestazione d'affetto in maniera così dissonante da come ricordava fosse da bambino.
Quel piccolo gattino che correva verso di lui, e che lo stringeva con forza giurandogli affetto eterno non era morto, di certo: semplicemente la posizione ora rivestita da Beerus impediva a quella personalità spontaneamente genuina di venire allo scoperto.
Adagiato il piccolo pacchetto a forma di cuore sul lato del cuscino, Whis non parve intenzionato ad abbandonare quella figura e lentamente donò a quel volto l'innocenza di una carezza che percorse tutto il viso fino a ritornare sulla guancia ruvida.
" Buon San Valentino, Lord Beerus. "
Si sporse appena verso quella figura dormiente e prendendo il coraggio a due mani abbandonò un semplice bacio sulla guancia, verso il basso, distrattamente al lato delle labbra del Dio per via di un suo repentino movimento.
Ancora al suo fianco, lo ammirò da vicino, decise di concedersi un altro bacio socchiudendo gli occhi sentendo il cuore sussultare più e più volte.
Proprio l'Angelo parve peccare di debolezza in quel momento, al fianco del suo allievo; avrebbe mai ammesso quanto l'affetto provato per Beerus, forse, potesse essere anche altro?
Scappando da quella prospettiva, Whis osservò il piccolo dono abbandonato al lato del cuscino; comprese quanto Bulma gli aveva detto : " San Valentino non è solo una festa, ma sono anche le persone che si scambiano dei regali per rammentare il loro reciproco affetto o amore alla loro metà. "
San Valentino, per Whis, era Lord Beerus.
Probabilmente per il felino San Valentino sarebbe stato quel dolce ripieno di cioccolato al latte ( il preferito di Beerus ), ma non gli importava.
Abbandonò l'ennesima carezza ed un sorriso di chi provava sentimenti contrastanti contro quali sarebbe stato impossibile opporsi.