LOVE
VAMPIRE
Ricordi
Passati (2° parte)
Spero
che la prima parte de “Ricordi Passati” vi sia
piaciuta.
Ringrazio
la mia cara amica jessalex per la bellissima
recensione che mi hai lasciato e per cla_2204: tranquilla la tua perplessità
sarà presto eliminata. Più avanti si vedrà perché Harry aveva gli occhi rossi
(il cap Premessa è uno sguardo al futuro, se capisci cs intendo).
Vorrei
ringraziare chi mi ha messo fra i preferiti:
bella95
cla_2204
Ellythebest
emma95
jessalex
RoryPotter
tigre
e chi fra le seguite:
Aniel
Lebron
nan96
E
ora il via al cap! Buona lettura. E scusate per il
disastroso ritardo.
-Secondo
me sta perdendo colpi- -RON!- lo sgridarono Harry ed Hermione:-E’ solo… sovrappensiero. Sta bene.. spero- sentivo la voce di Harry preoccupata:-Forse ha una
visione- -Hermione, Lizzie
non può avere solo delle visioni; ha anche qualcosa a cui pensare qualche
volta- e sentii la voce di Ron farsi più bassa ma allo steso tempo
furbesco:-Non è che state pensando a..sai cosa intendo?- -Ron
ma che ti salta in mente!- si agitò Harry. Poi finalmente ripresi coscienza di
me…-Ragazzi, la sala grande è vuota- -Buon giorno bella
addormentata. Eri un po’..pensierosa- -Davvero?
Oddio faremo tardi! Ragazzi scusat..-
-Fa niente Liz. Io, Ron ed Hermione
ci eravamo solo preoccupati se stessi bene- mi sorrise Harry. Era un po’
arrossito, ma forse centrava lo strano discorso di Ron, che avevo colto
benissimo ma era meglio che stessi zitta. Loro tre erano per me buoni amici, ma
uno è diventato qualcosa di più importante..
Inizio F.B.
-Harry, tu e Ron dovete fare pace..-
-Diglielo a lui. E’ lui che l’ha voluto- mi rispose arrabbiato e se ne andò via;
la litigata con Ron non si era placata, anzi, peggiorava ogni qual volta che i
due si incontrassero. E poi Hermione pensava che
questo torneo servisse ad unire i maghi… in quel momento vidi soltanto
l’effetto contrario. Di solito erano Ron ed Hermione a litigare, ma prima
o poi loro due dovevano scoppiare. Mi sedetti poggiando la schiena contro un
tronco, a riflettere: cercavo di far ragionare Harry già da un paio di giorni,
e anche Ron quando avevo l’occasione di acchiapparlo da solo,
ma quel loro stupido orgoglio maschile prevaleva sul loro buon senso: si
vedeva lontano un miglio che odiavano quella situazione, ma di fare la prima
mossa proprio non ci arrivavano.
Io ed Hermione eravamo in una situazione critica, senza poi
parlare della mia confusione.
Dall’inizio
dell’anno, mi ero accorta di vedere Harry sotto una luce differente: mi
sembrava più carino del solito (non che non lo fosse mai stato), più grande e
più…oddio… attraente.
Sospirai e scossi un
po’ la testa.
Non potevo
innamorarmi del mio migliore amico… non potevo, insomma! Harry era dolce,
gentile, altruista, caparbio, come amico c’era sempre e aveva un paio di occhi
bellissimi... ok ok.
Divagavo. Per cercare di togliermi di dosso quella sensazione di farfalle nello
stomaco ogni qual volta che pensavo a lui, mi imposi di ricordare i suoi difetti:
primo, era un fissato di Quidditch, il che stava a
significare guardare sempre partite, parlare sempre di sport, fisico atletico e
asciutto, muscoli…no no NO!
Ok, altro difetto?
Non riuscii a trovarlo.
-Ehi Lizzie!- mi sentii chiamare. Era tornato Harry. Aveva
l’espressione malinconica e mi chiese se poteva sedersi. Ovviamente gli risposi
di si, arrossendo e volsi lo sguardo altrove.
Notai che si
torturava le mani, chiaro segno di nervosismo e voleva dire qualcosa;
finalmente si decise a parlare:-Senti Liz, volevo
scusarmi per prima. Non volevo arrabbiarmi con te, sei l’ultima persona al
mondo che se lo merita e ti ringrazio di non... avermi voltato le spalle…- -Harry non lo farei mai e non devi scusarti- dissi con
troppo impeto, avvicinandomi pericolosamente. Harry mi sorrise (mi si mozzò il
fiato) ma continuò:-Grazie, ma ti devo delle scuse, e voglio dirti che
per me la tua amicizia e la tua compagnia sono troppo importanti e non voglio
rinunciarvi, per niente al mondo- lo disse con una tale serietà e convinzione,
che il mio cervello trasmetteva una sola azione:”O la
va o la spacca! Buttatii!”. Dovevo ammetterlo. Ero davvero innamorata di Harry, ma
temevo che l’amicizia gli bastasse…
2 giorni prima del
ballo
-Hermione, dimmi chi ti ha invitato!- -No Liz,
non te lo ripeto più- -Dai, dai..- -Uff,
allora sentiamo te: ti ha invitata?- la mia curiosità volò via e mi rattristai;
Hermione lo notò e sapeva perché gliel’avevo
confidato:-Lizzie, non puoi aspettarlo sempre. Se non
se n’è reso conto lui, e ormai lo nota tutta la scuola, non penso che lo capirà
più avanti, se non fai tu la prima mossa- -Ma ci stiamo avvicinando di più…- mi
lamentai in risposta alla straordinaria scaltrezza di Hermione.
Lei mi guardò con un sopracciglio inarcato:-Ah, davvero?- -S..Si-
-E dimmi un po’, in che modo vi stareste avvicinando?- mi guardò con un
cipiglio poco raccomandabile:-Hermy, ci sto lavorando
su.. e poi le cose non possono mica cambiare da un giorno all’altro, insomma,
siamo amici da 3 anni… non voglio rovinare niente..- -Sempre con questa scusa Lizzie. Non si rovinerebbe niente, invece migliorerete la
vostra situazione-. Sospirai sconfortata: forse aveva ragione… ma Harry aveva
chiesto ormai a una delle gemelle Patil di andare al
Ballo, anche se l’aveva fatto più per disperazione sua e di Ron…
Ballo del Ceppo
Ero seduta ad un
tavolo della Sala Grande, abbellita in modo stupefacente per il Ballo. A due
tavoli di distanza c’erano Harry e Ron, seduti svogliatamente, mentre le loro
due accompagnatrici sbuffavano esasperate. L’unica che pareva divertirsi era Hermione, con il suo cavaliere/campione di Quidditch Viktor Krum; il
fanatismo di Ron nei suoi confronti si era trasformato in odio quando li vide
insieme, non poteva crederci…
Che bella serata
(tono sarcastico ndME). Persino Hagrid
si divertiva, con la “sua” Madame Maximme. Tanto
valeva che me ne stessi chiusa a finire i compiti di Pozioni, uffa.
Nella mia falsa
speranza di poter strappare ad Harry almeno un’occhiata stupefatta, m’ero messa
in ghingheri, con il mio vestito rosso bordeaux e gonna con pieghe a balzi, con
i lacci neri nelle maniche e sul petto, che si intrecciavano in quella specie
di corpetto, i
capelli, ricci per l’occasione, alzati con delle ciocche cadenti e persino
scarpe col tacco (l’ho fatto solo per lui, non le avrei messe di mia spontanea
volontà!MAI!!).
Mi girai nuovamente
verso il tavolo di Harry e Ron, e li vidi soli: le due sorelle si erano
stufate, a quanto pareva. Mi avvicinai al loro tavolo:-Vi siete divertiti?- li
canzonai; Ron non mi rispose, tenendo ancora il broncio, mentre Harry, che
appena mi vide sembrò sorpreso, mi rivolse un sorriso timido (era anche
arrossito):-Mica tanto…- rise un po’ –Comunque… sta sera sei…
carina…molto- sembrava che gli costasse una fatica immane dirmelo, ma non feci
molto caso al suo imbarazzo, o alla sua mano che passava fra i suoi capelli, se
possibile scompigliandoli ancora di più: mi aveva detto che ero carina… molto
anche. Rimasi imbambolata, e divenni rossa come un fuoco acceso. Mi fece segno
di sedermi accanto a lui e accettai di buon grado.
Rimanemmo così per un
bel po’, nella nostra piccola bolla di silenzio, al sicuro dagli schiamazzi e
dalla musica della festa. Dopo poco vedemmo Hermione
trascinare Krum fuori dalla folla e avvinarsi a noi:
si fermò a pochi metri e, mentre si dicevano qualcosa, Viktor le fece un
baciamano così sensuale da farla arrossire di botto. Contemporaneamente a Ron
divennero le orecchie talmente rosse che sembrava sul punto di una autocombustione; io e Harry lo guardammo preoccupato, e
diventammo ancora più inquieti quando Hermione si
avvicinò ancora di più a noi, con un sorriso sereno sulle labbra e le guance
arrossate. La serata per caso le aveva annientato tutto il buon senso che aveva
a disposizione?
-Ciao ragazzi. Perché
siete qui da soli?- ci chiese amichevole. Mentre Ron stava per ribattere,
sicuramente con i suoi modi da “gentlement mancato”,
le risposi:-Ah, tranquilla. Il casino non ci attira più di tanto, vero Harry?-
cercai appoggio su di lui. Mi guardò un attimo confuso:-Ah..s..si
tranquilla Hermione. Il mutismo di massa ci diverte- si
inventò di sana pianta. Hermione ci guardò un po’
sospettosa, senza riuscire a togliere un po’ di allegria dal suo viso. Poi
disse la cosa più pericolosa del mondo:-Ah, peccato. Io e Viktor ci stiamo
divertendo. Stavamo uscendo da qui, volete venire anche voi?-. Io e Harry
deglutimmo quasi allunisono e stavamo per declinare
gentilmente l’offerta, quando Ron sbottò:-Vacci da sola col tuo Krum! Sai che stai facendo Hermione?
Fraternizzi col nemico!!- l’accusò.
Hermione rimase basita, il tempo necessario per recepire il
messaggio, e rispose a tono:-Come scusa? Come puoi dirmi una cosa del genere,
Ron!E se proprio vuoi saperlo, non sto fraternizzando col nemico! Il Torneo…
serve per cooperare con gli altri maghi, per rafforzare i legami di amicizia! E
Viktor non è interessato a cercare di carpirmi informazioni su Harry!- da
quanto divenne rossa, poteva fare concorrenza a Ron, la cui replica non tardò
ad arrivare:-Certo, lui è interessato ad avere altri tipi di “rapporto”, altro
che di amicizia, Hermione..-
-RON SEI UN CAFONE!- urlò lei, facendo girare parecchie teste. Io e Harry, se
possibile, sbiancammo di più e cercammo di allontanarci con le sedie dalla
“zona di battaglia”, ma purtroppo non passammo inosservati:-CHE FATE VOI DUE?
ANDATE A LETTO!- -Ma Hermione, noi..-
cercò di intervenire Harry gentilmente:-NON AVETE SENTITO? ANDATE VIA! ORA!- ci
fulminò. Entrambi ci alzammo alla velocità della luce, e con altrettanta rapidità
uscimmo dalla sala, per dirigerci verso il prato. Però sentimmo lo stesso le
urla di Ron ed Hermione, e il suo pianto quando
cacciò via anche Ron (“Se non ci avessi messo così tanto per invitarmi, ci
sarei andata volentieri con te, ma tu sei uno stupido Ronald, uno stupido
insensibile!” sn le ultime urla di Hemione ndMe).
Io e Harry ci sedemmo
per terra, poco distanti dal lago e un leggero venticello fece increspare lo
specchio d’acqua. Rimanemmo in silenzio:-Non poteva andare peggio di così-
dissi infine, sospirando. Harry mi guardò, anzi, mi squadrò: sentii i suoi
occhi su di me. Non so perché non riuscisse a non distoglierli. Improvvisamente
mi girai e lui ancora mi guardava, sembrava assorto in chissà quali pensieri:-Harry- lo chiamai piano e lui
parve riprendersi. Si accorse di quello che aveva fatto, e volse velocemente la
testa altrove, mormorando un “scusami” poco convinto e imbarazzatissimo.
Ma io non ci vidi
più. Anzi, vidi la mia unica via d’uscita. L’uscita che mi avrebbe permesso di
scappare da quelle stupide seghe mentali che mi facevo, ogni qual volta pensavo
a noi come coppia, a come avrei potuto avvelenare il nostro legame d’amicizia..
Mandai tutto a fan
culo, gli presi il viso fra le mie mani, mi guardò sorpreso e lo baciai.. finalmente.
Fine F.B.