La giovane si guardò un’ultima volta allo specchio della sua camera al Fairy hills.
Il suo abito era bellissimo, leggero e semplice, come lo era lei.
Era lungo fino ai piedi, stretto sul corpetto, per poi scendere morbido sulla gonna, senza essere troppo voluminoso. Alla vita indossava un fiocco azzurro, semitrasparente, che si allungava fino a toccare terra.
Ai capelli, una fascetta dello stesso colore e materiale del fiocco, il viso truccato leggermente.
Sorrise radiosa, quel giorno sarebbe stato il migliore della sua vita.
<< Ehi, tesoro, sei pronta? >> le chiese la ragazza, entrando piano.
Anche lei era molto bella, fasciata nel suo vestitino color rosa antico, che risaltava le sue abbondanti forme.
<< Sì >> rispose semplicemente.
La giovane le porse il bouquet formato da rose bianche e le appoggiò le mani sulle spalle.
<< Stai d’incanto >> le disse, una lacrimuccia che minacciava di uscirle dagli occhi.
Si sorrisero e insieme uscirono, mentre fuori le aspettava il nonnetto per accompagnarla all’altare.
Arrivarono nella chiesa di Magnolia sulla macchina magica di Titania e il master scese, porgendole la mano.
Erano già tutti lì, compreso il suo futuro marito.
Attraversò lentamente la navata, accanto a sé, Makarov piangeva e lei aveva gli occhi umidi.
Arrivò all’altare e guardò il ragazzo di fronte a lei, imponente, bellissimo nel suo vestito elegante nero, con la camicia immacolata e nessuna cravatta o papillon al collo. I capelli legato in una coda.
Il prete si schiarì la voce quando i due si misero di fronte a lui, iniziando a presentare la cerimonia.
Arrivarono al fatidico momento trepidanti.
<< Vuoi tu, Levy Mc Garden, prendere il qui presente Gajil Redfox come suo legittimo sposo e amarlo e onorarlo in salute e in malattia, nel bene e nel male, finchè morte non vi separi? >> domandò alla turchina, che non riusciva a scollarsi dal viso il sorriso.
<< Sì, lo voglio >> rispose, guardando suo marito.
<< E vuoi tu, Gajil Redfox, prendere la qui presente Levy Mc Garden come tua sposa e amarla e onorarla, in salu- >>
<< Sì, lo voglio >> lo interruppe il giovane, girandosi verso la sposa con un ghigno e baciandola con foga, davanti a tutta quella gente.
Grida di giubilo si espansero per tutto l’edificio e il dragon slayer prese in braccio la giovane moglie per riportarla alla gilda, dove si sarebbe tenuta la festa.
I festeggiamenti continuarono fino a sera tarda, quando i due novelli sposi si ritirarono nella casa del ragazzo dove avrebbero passato una tranquilla notte, aspettando la partenza del giorno dopo per la luna di miele.
E così si concluse questa semplice storia d’amore, fino a che la morte non li separò molti anni dopo, con tre figli e otto nipotini, nella loro piccola casa in campagna, un giorno d’estate.
 
Angolo autrice:
mi scuso per il ritardo e per questa schifezzuola che è la mia conclusione, ma non volevo lasciarla lì in sospeso per sempre e concluderla mi è sembrato il modo migliore.
Ribadisco, so che fa schifo, ma non avevo molte idee su come continuarla, visto che questa storia non mi ha mai convinto del tutto, ma non volevo eliminarla, visto che si tratta della mia prima long.
Detto ciò, vi lascio alle mie prossime storie, sperando vi piacciano.
Bacionissimi, kounchan