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Autore: Black_Eyeliner    03/06/2009    1 recensioni
***Seconda Classificata al [Saeko's contest- II^ edizione] Alone***
"Questa è la storia di una vecchia dama, che vive da sola, in una dimora decadente dove solo il Tempo le tiene compagnia. Talvolta, però, riceve degli ospiti. E a loro fa scegliere il dono che, per riconoscenza nei suoi confronti, essi custodiranno gelosamente, durante la loro vita. Masticano, da soli eppur in mezzo alla folla, lo zenzero dolciastro. Respingono così il senso di nausea, trascinati nell’oblio senza fine."
Genere: Dark, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Kakashi Hatake, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi con il secondo personaggio.

Il mio preferito.

In assoluto.

Proprio per questo motivo mi sono dedicata alla sua introspezione con tutto il cuore, malgrado si tratti solo di una flashfic.

E se scorgete un lievissimo accenno Uchihacest, si, c’è.

 

Enjoy.

 

 

 

 

Autrice: Steste

Titolo: “Il rosso firmamento si ritira; e poi solitudine”
Personaggio: Itachi Uchiha.
Genere: Dark, Introspettivo.
Rating: Giallo.
Avvertimenti: Flashfic

Conteggio parole: 458 parole

 

 

 

 

 

Solitude #2

Il rosso firmamento si ritira;

e poi solitudine.

 

 

 

 

 

 

 

Il pennello affondava nella boccetta di vetro,  imbevendosi nel liquido denso e colloso.

Con meticolosa precisione, il giovane, bellissimo uomo, seduto al tavolo, applicava lo smalto sulle unghie squadrate e lisce; dall’arcata dell’ampia finestra la luna spruzzava brillanti faville, laccando d’argento la stanza buia.

 

L’effluvio pesante del toluene saturava l’atmosfera già colma di frizzanti odori.

 

Itachi storse leggermente il naso mentre, con una pezzuola umettata di solvente, ripuliva le sbavature di liquido violaceo colato sulla pelle.

Improvvisamente un intenso sapore mielato gli pizzicò la lingua.

Si alzò di scatto, portando la sua eterea figura davanti al lungo specchio sulla parete: la nitida immagine speculare si deformò nei suoi tratti decisi sfumandosi, e il blu notturno riflesso fu ingoiato nello specchio da una bianca foschia.

E Itachi vide d’un tratto il bianco macchiarsi di rosso; lo specchio macchiarsi di sangue; il cielo rossastro era vivo oltre la superficie vetrata che pareva una oscura finestra aperta sulla notte fatale; la notte che vide Solitudine prenderlo per mano e farlo suo.

Nello specchio ora c’era la fulgida lama che trafiggeva la carne, c’erano i volti straziati di coloro che sotto la furia del glorioso guerriero erano caduti come fiori recisi; e c’era lui, suo fratello, inginocchiato e supplicante, con il viso macchiato di incontenibile pianto.

Solo per lui, Itachi aveva abbracciato Solitudine , imboccando il sentiero dell’esilio lastricato di voglia repressa di tornare indietro e prenderlo, portarlo con sé, per non stare da solo, per averlo al suo fianco.

 

I volti, i corpi, i colori ed il pianto ondeggiarono piano dentro lo specchio, prima di formare cerchi concentrici in un repentino vortice : si ritirò il rosso firmamento e nello specchio ora c’era solo l’immagine stupenda di Itachi con la sua solitudine a stagliarsi contro il desolato retroscena della notte silenziosa.

 

Itachi appoggiò la fronte accaldata contro la fredda superficie, la lingua ancora gli pizzicava di un gusto dolciastro, che sembrava zenzero.

Indugiò sulle linee del volto: era così simile al suo.

Leccò lo specchio, in un bacio passionale e bagnato, prima di arretrare, osservando la sua saliva che lo imbrattava.

A lungo in passato aveva dovuto contenere il turpe desiderio che gli gonfiava il cuore, facendolo marcire in un peccato che non avrebbe mai commesso, che soleva celare con grazia magistrale dietro la sua proverbiale indifferenza; sapeva rimanere pacato e lucido,  malgrado la lussuria gli divorasse  il corpo e l’anima.

 

-Ti amo.

Sussurrò contro lo specchio, prima di allacciare dietro la nuca la collana d’oro intarsiata d’ ametista, abbinandola allo smalto.

 

 

 

 

 

[Ginger Black Solitude]

Nera Solitudine di Zenzero.

A Itachi regala l’ametista.

Il torbido amore si nasconde.

Sotto lo sguardo lucido e pacato.

Mastica zenzero.

Respinge la nausea.

 

 

 

 

 

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n/a: ok. Credo si sia notato che nutro un amore incondizionato per costui.

Ho ascoltato molto “Silence and the Firmament Withdrew” durante la stesura, ve la consiglio. Mi piace tantissimo scrivere con del sottofondo appropriato.

Mi raccomando, commentate, così appena posto il prossimo capitolo, vi rispondo.

Per il momento un grazie è dovuto anche a coloro che hanno aggiunto questa raccolta tra i preferiti.

E a quelli che mi seguono voglio dire solo una cosa: spero di non deludervi.

A presto.

 

Stè.

   
 
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