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Autore: OlicityAllTheWay    27/02/2017    1 recensioni
Una storia dal finale aperto perchè non so ancora se la continuerò :D
Ho preso spunto dalla nuova serie "Riverdale" che mi sta piacendo veramente un casino. Spero che la leggiate e che vi piaccia :D Fatemi sapere.
Un bacio :D
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POP’S

 

Betty e Jughead passarono molto tempo insieme da allora. E non solo tornando a casa da scuola, ma anche la sera. Si vedevano spesso da Pop’s e prendevano un frullato o un gelato insieme.

Quella sera erano seduti sullo stesso lato del tavolo, particolarmente vicini mentre bevevano insieme un frullato alla vaniglia.

Jug le stava raccontando delle sue storie e di come si ispirava e Betty ascoltava incantata. Le piaceva vederlo perso in qualcosa che gli dava così tanto entusiasmo.

Lui teneva un braccio poggiato sullo schienale, quasi sulle spalle di lei.

 

Ad un certo punto furono interrotti dalle campanelle che suonavano ogni volta che la porta della tavola calda si apriva.

Alzarono lo sguardo e videro Archie insieme a Veronica.

Bene a quanto pare non erano gli unici che nascondevano qualcosa.

Archie si era accorto che Betty non era mai a casa e quando le chiedeva il motivo lei rispondeva che era da Ethel a studiare. Una ragazza del terzo anno con cui aveva stretto amicizia da poco.

Si chiedeva perché gli avesse mentito ma il suo subconscio gli diede la risposta: se avesse saputo che stava vedendo Jug avrebbe fatto una delle sue solite scenate e avrebbe sabotato tutto quanto.

Si raddrizzarono leggermente sul sedile ma Jug non tolse il braccio dallo schienale e guardò Archie aspettando che fosse lui a fare il primo passo.

 

I due, appena arrivati, si avvicinarono al tavolo e chiesero: << Possiamo unirci a voi? >> Archie socchiuse impercettibilmente i suoi occhi nocciola.

Betty e Jug si scambiarono uno sguardo, annuendo poi contemporaneamente.

Iniziarono a parlare come facevano di solito, ma in realtà c’era qualcosa di insolito e Archie lo sapeva bene guardando i due suoi amici.

<< Scusate vado un attimo alla toilette >> disse Betty guardando Jug in modo che si alzasse per farla passare.

Nemmeno un minuto più tardi Archie la raggiunse e la fermò tenendola per un polso.

<< Perché non mi hai detto nulla? >> le chiese semplicemente, sapendo bene che lei aveva capito a cosa si riferisse.

<< Ne possiamo parlare più tardi per favore? >> rispose Betty lanciando un’occhiata alla sala.

<< Ok, più tardi nel giardino sul retro? >>

Lei annuì.

Quando tornarono al tavolo Veronica e Jughead li guardarono interrogativi.

Jug si alzò e fece spazio a Betty dove si trovava prima. Rimise il braccio intorno alle sue spalle e si avvicinò al suo orecchio: << Tutto bene? >>

Lei rispose con un solo sguardo. Che strano, non stavano insieme eppure si sentivano complici, sentivano che potevano capirsi all’istante.

 

Due ore dopo Jug stava accompagnando Betty a casa. Si parcheggiò non troppo vicino, sicuro che la madre le avrebbe fatto il terzo grado se l’avesse vista rientrare in macchina con un ragazzo.

<< Allora, che è successo con Archie in bagno? >> tipico di Jug, andava dritto al punto. Anche se non voleva ammetterlo, nemmeno a sé stesso, aveva paura che lei potesse rispondere che Archie aveva cercato di convincerla a non uscire più con lui.

<< Mi ha chiesto semplicemente perché non glielo avessi detto. >> rispose invece lei.

Il ragazzo tirò un sospiro di sollievo.

<< Gli parlerò stasera >> continuò Betty.

Jug voleva capire se quello che stava sentendo lui, quello che stava nascendo per lui era lo stesso per lei.

<< Di cosa esattamente? >> le chiese cauto. Non era bravo in queste cose e aveva paura che la domanda gli fosse uscita nel modo sbagliato. Del tipo “di che gli devi parlare? Non c’è niente da dirgli”

Ed è esattamente quello che Betty percepì.

Lei spalancò per un attimo gli occhi e cercò qualcosa da dire.

<< Io…io credevo che fosse cambiato qualcosa tra noi Juggy. >> disse guardandosi le mani. Chiuse gli occhi e dopo un attimo lo affrontò con un sorriso falso in viso: << Non fa nulla, devo aver frainteso io. Non ti preoccupare è tutto a posto. Amici come prim… >>

Ma non riuscì a finire la frase perché Jug si era sporto verso di lei e aveva premuto le proprie labbra contro le sue.

Visto che non sapeva spiegarglielo a voce aveva deciso di passare ai fatti. Quello non poteva sicuramente essere frainteso, non quanto una frase in ogni caso.

Lei fu colta di sorpresa e per questo non rispose subito al bacio. Ma quando Jug si staccò credendo che lei non lo volesse, lo trattenne per il giubbino in jeans.

Lui le prese il viso tra le mani e lei fece lo stesso, e continuò a baciarla ed esplorare la sua bocca con una dolcezza infinita.

Betty non poteva credere a quello che stava provando: era di più delle farfalle nello stomaco, era un piacere talmente intenso da arrivare a stringerti il petto.

Si baciarono ancora e ancora, staccandosi solo per riprendere fiato e guardarsi negli occhi e sorridersi.

Era davvero tutto perfetto.

Fino a quando una macchina si parcheggiò di fronte a loro con i fari sparati sulle loro facce. Si staccarono immediatamente e videro che era la macchina di Archie.

Jug la guardò interrogativo e lei lo rassicurò: << Gli parlerò e domani sarà tutto perfetto come lo è stato oggi. Te lo prometto >> scese dalla macchina, ma solo dopo avergli dato un ultimo bacio a timbro.

 

Archie e Betty erano seduti sull’altalena nel giardino sul retro di Archie. Era lì da quando lui era un bambino.

<< Allora, perché non me l’hai detto? >> interruppe il silenzio lui.

<< Perché sapevo come avresti reagito. E prima che sabotassi tutto anche con lui volevo sapere come stavano le cose >>

<< E come stanno? >>

<< Mi piace Archie, mi piace davvero. E sento che non mi farebbe mai del male. >>

Archie sbuffò.

<< Sentì Archie. Non so perché fai così e francamente non lo voglio sapere. Ma sono stanca. Finalmente ho trovato un ragazzo che tiene a me e voglio che tutto vada per il meglio. E non voglio più litigare, non come abbiamo fatto l’ultima volta. Per cui chiariamo adesso: voglio stare con Juggie e sono felice se tu starai con Veronica. >>

Archie sapeva che Betty aveva ragione. Voleva solo proteggerla da tipi come Chuck, e ne aveva tutte le ragioni dato quello che era successo. Ma Jughead era diverso, Jughead poteva accettarlo.

<< Sai, il giorno del tuo…incidente con Chuck lui è rimasto in ospedale tutta la notte. Solo per poterti vedere o per sapere come stavi. >>

<< Sul serio? >> chiese lei con un attimo di sconcerto.

<< Sì, sul serio. Quindi anche io credo che tenga davvero a te e che non ti farebbe mai del male. Se vuoi stare con lui, hai la mia benedizione. >> disse ridendo per l’ultima frase: << Aah non sono bravo in queste cose. E’ così che si dice? >>

Lei sorrise e saltò dall’altalena ancora in movimento. Si parò davanti a Archie e gli diede un bacio sulla guancia: << Grazie! Sei l’amico migliore che si possa mai desiderare. E adesso raccontami di Veronica >>.

 

Finalmente tutto aveva preso la giusta piega e Betty e Archie erano più pronti che mai ad accettare quello che la vita li avrebbe riservato. Insieme ma separati.

 

   
 
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