In quel momento, per la prima volta da quando misi piede a New York, mi resi conto di essere felice.
Ero con la mia bimba, con la mia compagna e soprattutto mi ero allontanata da tutto ciò che mi faceva soffrire, che mi rendeva fragile e in balia di qualcosa che non riuscivo a controllare.
Era l'inizio di una nuova vita e se queste erano le premesse, non sembrava niente male.