Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: __Lily    28/02/2017    0 recensioni
"Nonostante tutto Jon rimase nell’ombra mentre Sansa Stark fece un passo verso l’oscurità. [...] Jon aveva osservato la sorella: la veste smossa dal vento, il metalupo degli Stark ricamato nel suo vestito e i suoi occhi blu come quelli della madre si erano fatti freddi - quasi glaciali - come il vento del Nord. 
I suoi capelli rossi come le fiamme del fuoco illuminavano l’oscurità nella quale si stava addentrando.

«Fai ciò che devi Sansa» aveva sussurrato guardando la sorella scomparire dentro quel canile."
Genere: Azione, Drammatico, Storico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Cersei Lannister, Daenerys Targaryen, Jon Snow, Sansa Stark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

UNO. 

 

 


Quella sera Sansa aveva bussato alla sua porta, una servitrice le aveva aperto mentre Jon era avvolto in un telo.
Non c’erano più fango e sangue a sporcare il suo corpo e il volto, i capelli da molli erano ancora più scuri se possibile e Sansa non poté fare a meno di osservarlo in tutta la sua bellezza.
Le sue spalle erano larghe, le braccia muscolose come il suo torace, ma poi il suo sguardo era andato oltre: sulle cicatrici che i suoi confratelli gli avevano lasciato, e provò rabbia e odio per coloro che lo avevano tradito.
Ma avevano pagato, Jon li aveva giustiziati e Sansa lo sapeva.
Jon iniziò a sentirsi in imbarazzo, non avrebbe voluto che lei vedesse, ma alla fine aveva visto di peggio di quelle cicatrici sul suo corpo, c’erano altre ferite che dovevano essere pulite e ricucite ed era per quello che Sansa si trovava lì.
«Sansa…»
«Perdonami, avrei dovuto bussare.»
«Non preoccuparti» rispose Jon prendendo un altro telo per asciugare i capelli.
«Anne, portami ago, filo, acqua calda e unguenti per favore.»
Faticava a mantenere la concentrazione, Jon era bellissimo, forte e coraggioso.
Jon era stato per lei il cavaliere di quelle stupide canzoni in cui credeva prima di lasciare il Nord, prima di assistere alla decapitazione di suo padre, prima di vedere la sua testa su una picca; allora aveva capito di quanto fosse stata sciocca, di quanto i suoi sogni e desideri lo fossero stati.
Una sciocca bambina che viveva di ballate. Ecco cosa era stata Sansa Stark.
La vita le aveva mostrato duramente quanto fosse stata futile, piccola, stupida.
La ragazza rammaricata uscì dalla stanza lanciando un’ultima occhiata al fratello che fece ribollire il sangue a Sansa. Cosa le prendeva?
«Non serve che lo faccia tu.»
«Ma voglio farlo Jon.»
Sansa si era avvicinata a lui, aveva preso la sua mano e lo aveva condotto fino al letto dove entrambi si erano seduti.
Lei temeva il giudizio di Jon, cosa pensava ora di lei?
Cosa pensava di quella bambina che aveva lasciato Grande Inverno insieme al padre e alla sorella e che ora era diventata un’assassina?
E come se gli avesse letto nella mente, Jon si era sporto verso di lei e le aveva dato un bacio sulla fronte.
«Va tutto bene Sansa.»
Lei non aveva risposto, la paura non l’aveva ancora lasciata del tutto.
Si Ramsay era morto ma sapeva che ci sarebbero stati altri nemici, altre battaglie e non era pronta, non voleva più guerre, voleva solo il suo amato Nord, la sua casa e vivere in pace insieme a Jon che era tutto ciò che restava della sua famiglia.
Lui era la sua famiglia.
Il fratello bastardo che per anni aveva disprezzato ora era diventato la sua ancora di salvezza.
Anne entrò insieme ad un’altra ragazza con ciò che Sansa le aveva chiesto e poi le ragazze si erano congedate dai due fratelli, lasciandoli soli.
La giovane lady versò dell’acqua in una bacinella, prese un panno e ce lo immerse, poi lo passò sul corpo di Jon, sulle sue ferite.
Sansa avrebbe voluto occuparsi anche di Rickon ma Jon non glielo aveva permesso, le sue parole erano state: «Troppo dolore.»
E come dargli torto?
Jon la osservava in silenzio, osservava le sue mani muovere quel panno bagnato sul suo corpo, mani fragili eppure Sansa non era così fragile come lui credeva.
Avrebbe pagato qualsiasi prezzo per sapere a cosa la sorella stesse pensando in quel momento, poi il tocco di lei le aveva fatto dimenticare tutto.
Non si era sentito più così da quando Ygritte era viva, dal giorno in cui era stato suo in quella caverna, la loro caverna e allora si odiò.
Pensare a lei era doloroso, ma desiderare Sansa lo era ancora di più.

 

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: __Lily