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Autore: Leili1988    04/03/2017    2 recensioni
A volte il destino sa essere davvero paradossale: ci porta a fare giri immensi, a tribolare, ci plasma per poi condurci inaspettatamente su quell’unico sentiero che avevamo escluso a priori e che mai avremmo pensato di percorrere.
Regina non ne era ancora consapevole, ma si trovava proprio su quel sentiero. Si era allenata per anni, aveva creato gli incantesimi più malvagi e compiuto le azioni più spregevoli per poter finalmente vendicarsi dell’odiata Biancaneve e ottenere il suo tanto agognato lieto fine.
Ma ora qualcosa era cambiato e, sebbene Regina non se ne rendesse ancora pienamente conto, la chiave della sua felicità era più vicina di quanto pensasse.
Attenzione: spoiler! Il racconto rappresenta il seguito dell'ultima puntata della quarta stagione.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Capitolo 9

 
Un livido silenzio avvolgeva Camelot mentre i sudditi di re Artù si stringevano attorno al suo feretro e alla loro inconsolabile regina.
«Mie care sorelle, miei cari fratelli!» - prese parola Merlino - «Siamo qui riuniti in questo triste giorno per omaggiare il nostro amato sovrano, morto per difendere la sua gente da quell’oscurità che fin dal primo giorno ha tentato di sconfiggere. Lo ricorderemo come un uomo giusto e misericordioso e, in suo onore, porteremo avanti i suoi ideali di giustizia e uguaglianza affinché Camelot diventi un posto migliore! Che il tuo prossimo viaggio possa essere sereno!»
«Che il tuo prossimo viaggio possa essere sereno!» - ripeté commossa la folla.
I corni risuonarono cupi e gli arcieri scoccarono frecce infuocate sul feretro di re Artù, incendiando la pira funeraria.
«Ginevra, Merlino, siamo molto addolorati per la vostra perdita! Tutti noi stimavano profondamente Artù! Contate pure sul nostro appoggio per qualsiasi cosa!»
«Grazie, David!»
«Ci dispiace avervi creato tutti questi problemi! Probabilmente senza il nostro arrivo, Artù sarebbe ancora vivo…»
«Voi non avete colpe, Mary Margaret! Morgana bramava da lungo tempo vendetta e se non mi aveste portata in salvo, probabilmente a quest’ora sarei morta anche io!»
«Come farete ora?» - domandò Henry.
«Regnerò affiancata da Merlino e Lancillotto finché il legittimo erede al trono non sarà pronto a regnare… Nel frattempo Morgana passerà l’eternità rinchiusa in una cella!»
«Siete molto nobile a concederle la grazia.»
«È quello che avrebbe voluto Artù! Ha sempre visto la pena di morte come un’inutile barbarie…» - fece una piccola pausa - «Perdonatemi, ma sono distrutta e ho bisogno di riposare! Rimanete pure qui a Camelot per tutto il tempo necessario e non esitate a chiedere aiuto nel caso se aveste bisogno!»
«Grazie!»
Ginevra si ritirò mestamente nelle sue stanze.
 
*          *          *
 
Regina era prigioniera di Dark Emma da appena un giorno, ma le sembrava di essere rinchiusa in quella stanza da una settimana. Nessuno era mai riuscito ad arrivare a tanto, neppure Biancaneve! E nessuno riusciva a farle perdere la testa, nel bene e nel male, tanto quanto Emma.
«Dannazione, Swan!» - gridò alterata.
«Qualcuno sembra nervosetto!» - esclamò Dark Emma materializzandosi di fronte a lei.
«Oh e te ne meravigli anche? Voi Signori Oscuri avete questo brutto vizio di imprigionare le donne di cui siete invaghiti!»
«Più che meravigliarmene, me ne compiaccio! La rabbia ti rende sexy!»
Dark Swan cinse con un braccio la vita di Regina, l’attirò con decisione verso di sé e tentò di baciarla. La bruna però la respinse con forza, spintonando la bionda con entrambe le braccia.
«Credi davvero che sarà così semplice farmi tua?»
«Oh, ma tu sei già mia! Sono una delle poche cose che mette d’accordo la Regina buona e quella cattiva! Vuoi forse negarlo?»
«Può darsi, ma tenendomi rinchiusa in questa stanza non otterrai nulla!»
«Va bene, allora da ora in poi sarai libera di errare per l’intero castello… Ma non abusare della mia pazienza! Se volessi potrei facilmente piegarti al mio volere!»
«E come mai non lo fai, se sei davvero così malvagia? Sicura di provare solo semplice attrazione nei miei confronti?»
Dark Emma si avvicinò nuovamente a Regina, ma questa volta con minore irruenza. Le prese il viso con la mano e accostò le labbra all’orecchio dell’altra. La mora fu percorsa da una serie di brividi lungo la schiena.
«Non ti illudere, Regina!» - le sussurrò - «Amo le sfide, non te! Si tratta solo di capire quanto a lungo riuscirai a resistere!»
La Signora Oscura baciò Regina sul collo e poi si dileguò nel nulla.
Resistere a Emma sarebbe stato più duro di quanto immaginasse!
 
*          *          *
 
Henry sedeva preoccupato sul letto della stanza in cui alloggiava, fissandosi la punta dei piedi.
Mary Margaret bussò alla porta, entrò e si sedette accanto a lui.
«Hai voglia di parlare un po’?» - domandò al ragazzo posandogli una mano sulla spalla.
«Non c’è molto da dire… In pochi giorni ho perso entrambe le mie mamme!»
«So che è dura, Henry! Ma non è una condizione permanente… Regina aiuterà Emma a tornare quella di sempre. Ha solo bisogno di un po’ di tempo… Poi torneremo a Storybrooke e ci lasceremo tutta questa brutta faccenda alle spalle!»
«E se Merlino si sbagliasse? Se Emma facesse del male a Regina, mentre noi siamo qui ad aspettare che risolva tutto da sola?»
«Credi che sia davvero così facile sopraffare Regina? Hai idea di quante volte abbiamo provato a liberarci di lei, senza successo? E non siamo stati gli unici! Regina è più forte e in gamba di quanto immagini, devi avere fiducia in lei!»
«Lo so! Però è così frustrante stare qui con le mani in mano!»
«Ti capisco, Henry! Mi sento così anche io, ma rischieremmo di essere più di intralcio che di aiuto… Merlino tiene sotto controllo la situazione e se mai dovesse essercene bisogno interverremmo immediatamente! Per ora possiamo solo aspettare!»
«Va bene, aspetterò!»
«Nel frattempo potresti andare da tuo nonno e chiedergli di insegnarti a duellare con la spada, che ne dici? Anche lui si annoia e sono convinta che sarebbe contento se glielo chiedessi!»
«Mi sembra un’ottima idea! Vado subito! Grazie nonna!»
 
*          *          *
 
Una nuova notte era giunta e Regina giaceva nel grande letto matrimoniale nel castello della Signora Oscura, senza riuscire a prendere sonno.
Il fatto che Emma avesse un debole nei suoi confronti giocava sicuramente a suo favore, ma doveva essere abile a sfruttare la situazione, avvicinandola a piccoli passi senza cedere alle sue avances. Cosa, quest’ultima, che diventava sempre più difficile col passare delle ore e la costante vicinanza con Emma. La sua parte oscura era infatti profondamente attratta da quella versione sfrontata e rude della bionda.
«Quali molesti pensieri ti tengono sveglia, Regina?»
«Dovresti smetterla di entrare così, senza chiedere permesso, nella mia stanza… Non è carino!»
«Sei tu che mi permetti di farlo, coi tuoi pensieri!»
«Ora sei anche in grado di leggere la mia mente?»
«Non esattamente… Riesco a sentire quando mi pensi… Riesco a sentire quello che senti!» - le accarezzò la guancia - «Siamo legate, lo sai!»
Dark Emma cominciò a baciare la base del collo di Regina per poi risalire fino alle sue labbra. Si fermò lì per qualche istante, sentendo che la mora iniziava a irrigidirsi.
«Lasciati andare! Non accadrà nulla di male, nulla che tu non voglia!»
«Non farai male a nessuno, né stanotte, né domani?»
«Non farò male a nessuno, né stanotte, né domani!»
«Lo prometti?»
«Lo prometto!»
Regina si stese quindi sul letto, lasciò che Emma si adagiasse sopra di lei e la baciasse. La sorprese quella sensualità travolgente, priva però dell’irruenza di poche ore prima. Le sembrava di avere accanto la vera Emma, quella che amava.
Si lasciò quindi andare completamente, permettendo all’altra di spogliarla, di accarezzarla. La bionda poteva fare di lei ciò che maggiormente desiderava.
Le graffiò la schiena e gemette piano, quando Emma entrò dentro di lei regalandole un piacere talmente intenso da farle girare la testa. Poi si rilassò soddisfatta sul materasso.
«Emma!» - sussurrò prima di svegliarsi da sola in quel grande letto, mentre fuori brillavano ancora le stelle.
 
*          *          *
 
Nel frattempo, dall’altro lato del castello, la Signora Oscura faceva nervosamente avanti e indietro per la sala.
La passione travolgente che provava nei confronti di Regina, le stava facendo perdere la ragione, distogliendo la sua attenzione dai piani ben più importanti che aveva in mente.
Morgana avrebbe potuto allentare in parte quella tensione, ma era stata catturata da Merlino e, semmai Regina fosse venuta a conoscenza di qualche sua malefatta, non sarebbe mai riuscita a farla cedere, ne era certa!
Come se non bastasse, l’inaspettata resistenza della mora alle sue avances invece di portarla a desistere, gliela faceva desiderare ancora più ardentemente!
«Dannazione! Devo inventarmi qualcosa di meglio, se non voglio diventare io stessa prigioniera di quella donna!»
Avrebbe potuto semplicemente liberarsi di lei, in modo da togliersi quel tarlo fisso che le martoriava il cervello. O avrebbe potuto fingersi la Emma buona tanto desiderata da Regina, proprio come aveva fatto Tremotino con Belle. O ancora limitarsi a tenere duro e aspettare pazientemente che l’altra cedesse.
Stufa di torturarsi il cervello e le membra, Dark Emma uscì dal castello, perdendosi nella tetra oscurità della foresta.
 
*          *          *
 
Poco dopo, nel silenzio della notte, una figura incappucciata scivolò circospetta nelle segrete del castello di Camelot.
Scassinò la grata dell’accesso principale e superò le guardie, più intente a scherzare tra loro piuttosto che compiere il proprio dovere. Percorse quindi il lungo corridoio circondato dalle celle e arrivò nell’area di massima sicurezza.
Cercò la cella più isolata e finalmente poté aprire la porta.
«Ma guarda chi si vede! Cominciavo a pensare che sarei marcita in questa putrida topaia per l’eternità!»
«Non sarebbe stato prudente agire prima! E poi dovresti sapere che mantengo sempre gli accordi presi: tu mi hai aiutata a raggiungere il mio scopo e io ti concedo la libertà! Spero però che manterrai fede anche all’altro patto…»
«Certo! Farò in modo che tua figlia cresca ad Avalon e le insegnerò a gestire i suoi poteri!»
«Bene, ora va! Presto tutto il regno saprà che sei libera e ti darà la caccia… cerca di non farti notare troppo!»
«Ci proverò!» - disse Morgana prima di scomparire in una densa nuvola verde.
Anche la misteriosa figura lasciò rapidamente le segrete e tornò nella sua stanza. Si tolse il mantello e si stese nel letto a fianco al suo compagno.
«Ginevra, tutto bene?»
«Sì, Lancillotto! Ho fatto ciò che dovevo… nostra figlia crescerà al sicuro!»
«So che è stata dura separarsene, ma era la cosa migliore da fare!»
«Lo so, amore mio, lo so!»
I due si abbracciarono, con la tristezza che attanagliava i loro cuori, e in breve tempo si addormentarono.
 
*          *          *
 
L’indomani mattina a colazione, Regina si sentiva totalmente stralunata.
Era davvero stato tutto un sogno, quello della notte appena trascorsa? Eppure le era sembrato così reale, così vivido! Al solo pensarci, le girava la testa.
Come avrebbe fatto a resistere un’altra giornata al desiderio nei confronti di Emma che per anni aveva represso e che ora non riusciva più a controllare?
«Dormito bene?» - le domandò maliziosa Dark Emma appena giunta nella sala da pranzo.
La mora sobbalzò sulla sedia: era talmente immersa nei suoi pensieri da non essersi resa conto del suo arrivo.
Quando alzò la testa e incrociò lo sguardo sensuale della Signora Oscura, Regina arrossì violentemente in volto e per poco non si fece andare di traverso il thè che stava sorseggiando.
«Benissimo!»
«Allora ti è piaciuto il mio regalo… non avevo dubbi!»
«Quale regalo?»
«Il sogno, naturalmente!» - rispose sorridendo maliziosamente.
Regina rimase pietrificata. Come aveva fatto a non capire che c’era sotto il suo zampino?
Dark Emma la guardò soddisfatta, capendo di aver colpito nel segno.
«Sai che potrebbe diventare reale, vero?»
Disse sensualmente prima di abbandonare la stanza, lasciando Regina in balia di numerosi flashback di quel sogno.
   
 
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