Anime & Manga > Saint Seiya
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Autore: Jinny82    08/03/2017    2 recensioni
ふたたび (futatabi). Ancora una volta. Un'altra guerra alle porte.
Avverto che userò TUTTI i personaggi che mi sono piaciuti, nelle serie classiche e nell'Omega (Al mio attivo di visione/lettura mancano buona parte di lost canvas, tutto episode G e next dimension,quindi si intravede una luce in fondo al tunnel della follia)
Genere: Angst, Azione, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ho usato un POV per me sconosciuto (War, se ho cannato puoi picchiarmi U_U). Un altro già usato, ma si sa che sono monotematca e propensa alle preferenze pi+ spudorate.
Credo di aver degenerato qua e la, OVVIAMENTE non ho riletto e penso pure di essere caduta nell'ooc, maaaaa shhhhh

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Death Mask guardò gli altri tre guerrieri attorno a lui. Avevano scoperto che chi faceva passare le anime era Thanatos, anche se Caronte (interrogato in maniera un po’ poco carina da un saint di Andromeda piuttosto irritato) non aveva idea di chi avesse risvegliato gli dei gemelli. Tanathos, dal canto suo, aveva pensato bene di palesarsi mandando loro contro un esercito di soldati ombra, che avevano dato i brividi perfino a lui. Erano riusciti a sbarazzarsene in fretta, ma Tanathos era già scomparso. Poi avevano sentito in rapida sucessione sparire il cosmo di Shion, poi del ragazzino dragone, di Shura, e infine quello della loro dea, e si erano trovati a terra, a guardarsi, stravolti
<< Dobbiamo tornare al Santario! Atena ... >> riuscì a bisbigliare Seiya.
<< Il cosmo della dea c’è ancora. >> replicò Eden. Death Mask sbuffò. Era ancora bloccato a Shura, lui.
<< Dobbiamo finire la missione che ci ha assegnato. >> disse Shun
<< Possiamo usare il dieci percento del nostro cosmo, siamo esausti, Atena non ci può appoggiare e lui è un dio! >> sbottò Death Mask
<< Già, dimenticavo che noi da bronze gli dei li sconfiggevamo e tu dai bronze ti ci facevi sconfiggere. >> reolicò Shun, improvvisamente furioso
<< Non abbiamo l’aiuto di Atena questa volta! >> sibilò ancora Death Mask. Poi indicò con un cenno del mento un nuovo esercito di ombre che si avvicinava
<< E siamo solo in quattro. >>
<< Non possiamo arrenderci. >> mormorò Seiya, e Death Mask si chiese quando quei due si fossero scambiati il carattere, vista l’espressione afflitta del saint di sagitter. Shun fece per dire altro, ma le gambe gli cedettero all’improvviso spegnersi del cosmo della fenice, da qualche parte nel mondo sopra di loro
<< Shun ... >> mormorò Seiya
<< Shun san ... >> un filo di preoccupazione da parte di Eden. Death Mask si era limitato a sorreggerlo
<< Ti serve un attimo. >> gli disse, facendolo sedere. Shun però scosse la testa ed indicò l’esercito che si avvicinava
<< Non ce l’abbiamo un attimo. >> replicò, alzando lo sguardo e sorridendogli                                  
<< E mio fratello torna sempre. >> disse, con una luce estremamente rgpgliosa in fondo allo sguardo. Death Mask si limitò a dargli una pacca sulla spalla, poi si girò verso le ombre che li circondavano
<< Dobbiamo riuscire a bloccarli, altrimenti davvero non finiranno più ... >> fece notare Eden
<< E come potremmo fare?! >> si informò Death Mask, sarcastico. Eden fece per replicare, poi si accasciò improvvisamente a terra, come una marionetta a cui avessero tagliato i fili. Seiya e Shun sgranarono gli occhi in un’espressione talmente simile che a Death Mask scomparve anche l’ultimo briciolo di dubbio che lo stesso sangue scorresse nelle loro vene. Shun si avvicinò al ragazzo a terra, come cercando almeo un lumicino di Cosmo. Seiya rimase ipietrito, invece, troppo sconvolto per fare anche il minimo movimento.
Tanathos fece la propria ricomparsa, ridendo in maniera tanto fastidiosa che per la prima volta Death Mask sentì davvero il legame con il proprio predecessore, nonostante i due secoli abbondanti che li separavano. Chissà se sarebbe riuscito anche lui a spaccargli quel bel muso, si chiese, muovendosi quasi senza rendersene conto e sferrando un gancio totalmente umano ed assolutamente non cavalleresco al dio. Quello alzò un sopracciglio, sorpreso ed indignato per essere stato preso alla sprovvista, e di nuovo dal Saint di Cancer ... E Death Mask capì che per un momento la sua anima si era ricordata della vita precedente, di quand’era Manigoldo. Ma il momento era passato, si trovò a pensare, arretrando con un balzo, conscio di cos’avrebbe potuto scatenare
<< Come hai osato?! >> sibilò il dio.
<< La tua voce ... mi urta i nervi. >> rispose, stringendosi nelle spalle. Un Rolling Defense lanciato all’ultimo momento lo salvò dall’essere fatto a pezzi dal colpo di Tanathos. Death Mask si girò verso Shun, che si limitò a restituirgli lo sguardo alzando impercettibilmente un sopracciglio. Eden era ancora a terra, Seiya accanto a lui in posa difensiva. Delle ombre non c’era più traccia
<< Come avete fatto?! >> chiese
<< Un pugno a Tanathos e un Pegasus Suiseiken lanciato da Sagitter e puff, scomparsi ... >> siegò Shun
<< Le tue catene avrebbero dovuto spezzarsi! >> gridò Tanathos, ora veramente furioso. Shun si portò una mano al collo, prendendo la catenella da cui pendeva il medaglione e facendola ondeggiare
<< Non credo sarà tanto contento quando ti vedrà ... >> ironizzò. Tanathos fece una smorfia. Scomparve per poi riapparire accanto a Eden, posandogli un dito sulla fronte
<< Vedrete quanto sarete contenti voi ... >> ghignò. Fece per scomparire di nuovo, ma Pandora, apparsa da chissà dove, lo bloccò con la propria emplice presenza. Death Mask rabbrividì per la forza che sentiva emanare da quella ragazza all’apparenza tanto giovane
“Giovane, bella e tremendamente potente” pernsò una voce che non era la sua. Si trovò relegato in un angolino della propria mente, senza riuscire a controllare i propri movimenti
“Che cazzo...?!”
“Come siamo scurrili! Non ti agitare, siamo alleati!”
“E che minchia me ne frega! Ridammi il mio corpo, stronzo!”
Silenzio, nessuna risposta. Si trovò ad avvicinarsi a Shun e Seiya, guardando Eden che, pian piano riapriva gli occhi e si metteva a sedere, cercando di capire cosa gli fosse successo
<< Porto Tanathos dal Sommo Ade. Voi vedete di tornare al Grande Tempio al più presto. Non abbiamo guerrieri per aiutarvi, ma almeno possiamo rimandare voi dove servite. >> disse Pandora, per poi incalzare Tanathos usando il proprio tridente
<< Non avresti nessun potere se non fosse per noi! >> sibilò Tanathos
<< Cammina. >> sbuffò lei, per poi scomparire col dio. Intanto Eden era scattato in piedi e li guardava con sospetto. Soprattutto guardava lui con sospetto
<< L’ultima volta ci sei scappato, ragazzino ... >> si trovò a ghignare Death Mask
“Smettila di parlare con la mia voce, i fa impressione!” sibilò mentalmente il Saint
“Oh, taci se non vuoi che ti metta a dormire!” rispose l’altro
<< Grazie al favore degli Dei! >> rispose Eden, in guardia.
“E adesso questo chi sarebbe?!” chiese Death Mask, sempre più confuso
<< Forse il favore degli Dei è cambiato, Enea. Ce ne sono tre di noi ... >>
<< Noi?! >> chiese Seiya, come riprendendosi all’improvviso.
<< Agamennone, per servirvi. >> si trovò a dire Death Mask, inchinandosi platealmente
<< Lascia andare Death Mask! >> sibilò Shun, stringendo la catena
<< E perché mai? Andiamo così d’accordo io e lui ... >>
“D’accordo un cazzo!” sbraitò Death Mask nella propria mente
<< Non dovremmo uscire di qui? E salvare la vostra Dea, mi risulta ... nostra ...  >>
<< Un momento, con la reincarnazione non sei tornato da Apollo? >> si informò Agamennone
<< Non lo so. Troppi ricordi accavallati, al momento. Troppe battaglie. Reincarnarsi da semidio in un semidio fa parecchia confusione ... >>
<< Potresti tornarci utile come prigioniero ... >> mormorò Agamennone
“Piantala di parlare per me!” ringhiò Death Mask
“Tu taci.” Sbuffò Agamennone
<< Tu, ragazza, usa un po’ quelle catene in maniera utile. >>
Death Mask scoppiò a ridere nella propria mente, senteno lungo la propria schiena il brivido gelato di terrore che Agamennone provò quando Shun si girò a guardarlo
<< Non usarle su di lui, se lo rompi poi ti trovi di nuovo dissanguato ... >> sospirò Seiya, posando una mano sulla spalla di Shun. Quello sbuffò, poi si girò verso Eden ... oh, no, Enea
<< Andiamo, ragazzino. So che non oporrai resistenza. Mi sembri ragionevole e ... sei comunque Eden, in questa vita, no?  >>
Enea annuì, sorridendo. Poi si accigliò leggermente
<< L’idea di Agamennone però non è malvagia ... Mia madre potrebbe diventare un’alleata, sapendomi in mano vostra. Anhe la sua relazione, ehm, poco chiara con Ares potrebbe essere usata a nostro vantaggio ... >>
Death Mask sentì il proprio sopracciglio sinistro scattare verso l’alto e Agamennone fischiò
<< Non sei stupido, ragazzino. >>
“Se te l’ha messa in culo secoli fa scappandoti da sotto il naso, non lo è di certo! E i suoi discendenti hanno fondato ...” iniziò Death Mask
“Oh! Sai zitto!” sbraitò Agamennone nella sua mente. Death Mask fece un tentativo di ribattere, un ultimo sforzo, ma perse conoscenza.
 
 
 << Cazzo! >>
Mu sussultò all’imprecazione di Shaina. Ma non poteva biasimarla: Camus e Ikki li avevano colpiti e, approfittando del momento di sorpresa e del fatto che fossero a terra, erano letteralmente scomparsi. Mu si concentrò, cercando di captare anche solo un frammento di pensiero, ma la mente della Saint dell’Ofiuco era in piena attività e gli impediva di andare molto oltre. Non essere un Saint gli dava un sacco di limitazioni che aveva provato solo quand’era molto piccolo e a cui quindi non era abituato
<< Smetti di pensare un attimo! >> si trovò ad urlarle contro. Lei alzò le sopracciglia, poi scrollò le spalle, sorpresa ma decisamente più calma. Mu inspirò per poi espirare in uno sbuffo e si concentrò nuovamente
<< Ettore e Sarpedonte sono al Grande Tempio. Andiamo. >>
<< Scusa, chi?! >> chiese Shaina, visibilmente scossa
<< Ikki e Camus ...  >> si bloccò. Aveva captato i pensieri di Milo. E di Aphrodite. Quelli di Shiryu. Quelli di Dohko. Si accucciò un momento, cercando di non venir sommerso ed alzò lo sguardo su Shaina quando quella gli posò una mano sulla spalla
<< Sto ... captando troppo tutto insieme ... >> mormorò, cercando di tenere ferma la voce. Lei annuì
<< Lo immaginavo. Dopo la tua morte è successo anche a Kiki. >>
Mu sentì una stretta al cuore a quelle parole. Serrò leggermente la mandibola e si alzò in piedi, con espressione decisa sul volto. Il suo allievo era in battaglia, ferito da una maledizione. Nonostante tutto combatteva. Lui di certo non aveva il diritto di tirarsi indietro solo perché non aveva una cloth. Aveva comunque un cosmo piuttosto potente. E se Kiki era sopravvissuto ad una guerra sacra solo usando la telecinesi quando aveva otto anni, poteva farcela benissimo anche lui da adulto!
<< Andiamo. >> disse, posando una mano sul polso a Shaina.
La barriera attorno al Santuario li bloccò e si trovaronoa  ruzzolare per qualche metro. Mu si mise a sedere, fissando meravigliato la barriera che ora era visibile, rosso e oro, forte di potere divino e ...
<< Stardust sand?! >> si trovò a chiedersi ad alta voce. Non pensava che bastasse così “poco” per rinforzare una barriera divina ...
<< Atena è lassù ... >> quasi gemette Shaina, indicando un pilastro di terra e rocce su cui si ergeva quello che rimaneva della sala delle udienze della tredicesima casa.
Una serie di imprecazioni in russo, a due voci, resero noto l’arrivo di altre persone
<< Oh, la barriera non era mai stata così forte ... Mu, è stata tua l’idea? >> chiese Shaka, rialzandosi aggraziatamente da terra, dov’era finito dopo llo scontro con la barriera stessa
<< No ... >> rispose Mu. Si alzò a sua volta, guardando Shaka. Era li, stava bene, e lui avrebbe voluto poter dire tutto quello che sentiva in quel momento.
<< E’ il cosmo di Raki! >> trillò Yuna, orgogliosa. Mu si trovò a sorridere. Se Raki era riuscita a fare una cosa simile lo doveva a Kiki, e Kiki era il suo allievo, non poteva che essere orgoglioso in maniera quasi vergognosa ...
<< Non solo il suo ... Atena non può aiutarla al momento ... chi ...? >> arrivò l’inizio di elucubrazione di Haruto. Mu notò che aveva gli occhi rossi, ma non disse nulla. Anche i guerrieri più forti ed esperti hanno sentimenti, questlo lui lo sapeva bene.
<< Ares ... >> mormorò Kouga, accigliato
<< E come faresti a saperlo? >> chiese Shaina
<< Cosmo simile a quello di Eden. Ma non uguale. E più potente. >> borbottò il ragazzo, scrollando le spalle. Shaina gli scompigliò i capelli, orgogliosa del proprio allievo. Dopotutto, alla fine era riuscita ad addestrare un Saint di Pegasus d tutto rispetto, pensò Mu. Si girò verso Hyoga, percependo un dolore rinnovato. Aveva perso di nuovo il suo maestro ... Mu abbassò lo sguardo, a disagio. Lui aveva lasciato che succedesse ...
<< Perché hai lasciato che sucedesse?! >> gli sbraitò in faccia qualcuno, colpendolo e mandandolo a terra. Mu alzò il viso, come per accertarsi di non essersi immaginato tutto: Milo torreggiava su di lui, furioso e disperato. L’avrebbe colpito di nuovo se Hyoga non si fosse messo in mezzo
<< Non darlo per spacciato, ragazzino. Sarpedonte l’ha posseduto, ma lui c’è ancora. >>
<< Ragazzino?! >> tuonò Milo. Mu avrebbe voluto rannicchiarsi e tapparsi le orecchie, ma avrebbe sentito tutto comunque ... si sentiva terribilmente giovane, troppo giovane ...
<< Non azzardarti a sottovalutarlo, moccioso! Camus è il mio maestro, e di certo non si fa ammazzare da una mezza sega come Sarpedonte! >>  sbraitò in quel momento Hyoga. Milo si ammutolì. Mu sentì le mani di Shaka sulle spalle e si trovò in piedi. Si asciugò gli occhi e si avvicinò a Milo, chinando il capo
<< Perdonami. >> mormorò. Sentì Milo sospirare, poi una mano calò pesantemente sulla sua testa, scompigliandogli i capelli
<< Non è riuscito ad impedirlo lui, come facevi tu da fuori? >> borbottò. Mu alzò il viso, trovando anche quello di Milo rigato di lacrime. Ridacchiarono, vedendosi
<< Che fine ha fatto Hypnos? Era lui a Palaestra, no? Almeno da quanto ci era stato comunicato. >> chiese allora Shiryu, palesando la propria presenza insieme a Dohko e Aldebaran
<< Ci è arrivato un aiutino dal piano di sotto ... parrebbe che i nostri alleati siano tali in questo momento ... >> rispose Hyoga, scrollando le spalle
<< Quanto aiuto? >> chiese Dohko, e Mu sentì lo scetticismo nella sua voce
<< Pandora con tanto di tridente. E ci ha detto pure di sbrigarci a tornare qui. >> replicò Shaka
<< mai fare arrabbiare le donne ... qualcuno dovrebbe spiegarlo agli dei ... >> borbottò Souma, venendo raggiunto da uno schiaffo sulla nuca da parte di Yuna
<< Delle ultime ombre si sono occupati Jabu e gli altri. >> concluse Hauto, ignorando la piccola disputa e senza togliere lo sguardo dalla sala delle udienze, ben visibile anche da dov’erano
<< Andiamo a salvare Atena! >> decretò allora Hyoga. Dohko e Shiryu lo seguirono, insieme a tutti gli altri. Mu rimase un po’ indietro, osservando la barriera. Ecco cos’avrebbe dovuto fare ... entrò nel perimetro del Santuario ed individuò subito Raki. La raggiunse e le si inginocchiò accanto, prendendole le mani, fermando l’emorragia che lei si era provocata per far funzionare correttamente la stardust sand, prendendole gli attrezzi dalle mani
<< Ora sono qui. Riposa un poco, piccola gru. >> le disse. La ragazza lo osservò per un momento, poi annuì e lasciò andare gli attrezzi
<< Ares ci sta aiutando ... lo sta facendo davvero ... >> mormorò, indicando il dio, poco lontano, circondato dal proprio Cosmo sfavillante
<< Lo so. >> rispose Mu, sorridendole. Raki annuì e chiuse gli occhi, esausta. Mu si tagliò, a fondo, lasciando che sangue, stardust sand e Cosmo scorressero lungo la barriera
<< Spero di essere forte almeno un terzo di quanto lo sei tu, ragazzina ... >> si trovò a mormorare.
 
  
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