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Autore: Robigna88    13/03/2017    1 recensioni
CROSSOVER TRA The Originals/The Vampire Diaries/Supernatural/Constantine
Terza parte della serie The Family Business, sequel di The Family Business - The coven
Sono passati tre mesi da quando Allison ha preso il comando della Strige, affiancata da Tristan che sembra esserle fedele in tutto e per tutto. Il suo cambiamento e le sue scelte hanno colto alla sprovvista la famiglia Originale che di lei si fidava ciecamente e che ora la considera una nemica. Il più toccato da tutta questa storia sembra essere Elijah che di Allison è innamorato, ricambiato, e che si sente responsabile per il profondo mutamento della bella cacciatrice.
Quanto della vecchia Allison è rimasto dentro la nuova? Basteranno l'amore di Elijah, l'amicizia dei Winchester e di Constatine, dei Salvatore, di Castiel e di chi le vuole bene, a riportare ogni cosa al proprio posto?
Genere: Drammatico, Fantasy, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Elijah, Klaus, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The family Business'
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31.

 

 

 

 

 

Allison arrivò alla tenuta alle tre di pomeriggio; sapeva che non avrebbe trovato Elijah perché lui e Klaus erano andati a Mystic Falls, alla Armory per la precisione, alla ricerca di un aiuto per sconfiggere Lucien. Ma visto che Freya le aveva chiesto di passare, dopo pranzo e un appuntamento veloce dal parrucchiere ci era andata.

I suoi capelli ora erano corti e più chiari, un bel biondo scuro. Aveva sentito il bisogno di cambiare e visto che le donne iniziano sempre dai capelli, nei momenti di grande cambiamento, si era affidata alle mani di un bravo parrucchiere che era stata la sua amica Valerie a consigliarle.

Il pensiero di Valerie le fece ricordare che doveva fare qualcosa per il Rousseau’s; non ci era tornata spesso dopo che Camille era morta ma forse era il caso che lo facesse visto che da pregiato ristorante di New Orleans si stava lentamente trasformando nella copia elegante di un fast-food. Da quello che le aveva detto una della cameriere, infatti, si servivano solo hamburger perché era tutto ciò che il cuoco sapeva preparare. La cacciatrice si disse che avrebbe dovuto trovare qualcuno all’altezza e farlo alla svelta.

In casa, al suo arrivo, trovò Hayley e Kol nel grande atrio. L’Ibrida stava leggendo qualcosa su un libro che aveva tutta l’aria di essere antico, il vampiro invece sfogliava annoiato una rivista di auto o così le parve di vedere mentre li raggiungeva.

“Ah, eccola qui!” esclamò proprio lui alzando gli occhi su di lei. “La cacciatrice che chiamiamo famiglia.”

Hayley le rivolse uno sguardo veloce, poi tornò a concentrarsi su ciò che stava facendo; Allison si chiese quando le cose tra di loro fossero diventate così… fredde. Non ricordava un litigio né un episodio preciso. Forse era stato semplicemente un insieme di cose a trasformare quella rivalità poi diventata amicizia, in un rapporto, ora, a malapena civile.

“Eccolo qui, l’idiota che chiamo cognato!” esclamò lei per tutta risposta.

Kol rise. “Sempre la risposta pronta, capisco perché agli occhi di mio fratello tu sia così affascinante. Agli occhi di tutti i miei fratelli a dire il vero… da quando lo hai salvato Finn dice di aver cambiato idea sul tuo conto. Se prima voleva ucciderti ora riesce a tollerarti senza problemi” le disse. “Ad ogni modo il tuo Mikaelson preferito non è qui.”

“Lo so” la donna si schiarì la voce. “Freya mi ha chiesto di passare.”

“Neppure lei è qui, ma dovrebbe tornare a momenti. Ti sta bene il nuovo taglio di capelli comunque, mette in risalto il tuo viso. Lo sfina, il che è un bene perché di solito è paffuto...”

Lei sorrise. “Grazie, o almeno credo.”

Hayley ridacchiò. “Hai fatto una capatina dal parrucchiere prima o dopo il tuo pranzo con Tristan du Martel?”

“Quindi parli” Allison si voltò a guardarla. “Credevo avessi perso la lingua. Giusto per soddisfare la tua curiosità, è stato dopo il pranzo con Tristan. Pranzo di cui Elijah è al corrente, se è quello che ti stai domandando.”

“Quello che mi sto domandando, a dire il vero, è come tu possa essere amica di quel folle lunatico.” L’Ibrida si alzò e le si avvicinò.

“Abbiamo alcune cose in comune, prima fra tutte il fatto che entrambi tolleriamo appena la tua presenza.”

“Ahhh!” esclamò Kol. “Uno a zero per la cacciatrice.”

“Sta zitto!” gli intimò Hayley.

Ma lui continuò. “Tranquilla mia bella Ibrida. Anche se Elijah non sapesse del pranzo e finissero per litigare, farebbero la pace molto presto, nel modo più consueto ad ogni innamorato. Noi Mikaelson siamo ottimi amatori, sono certo che mio fratello sa sempre qualche tasto premere per…”

“Chiudi la bocca” lo interruppe Allison. “La mia vita sessuale è affar mio e comunque a lei non interessa sapere queste cose.”

“Hai ragione, non mi interessa sapere i dettagli delle abilità di amatore di Elijah. Le conosco già, le ho già sperimentate… due volte.”

La cacciatrice abbassò per un attimo lo sguardo; conta fino a dieci si disse, non ne vale la pena. “Buon per te” le disse infine inumidendosi le labbra. “Io le sperimento di continuo, l’ultima ieri sera… due volte.”

“E boom! Due a zero per la cacciatrice.”

“Sai, non so proprio quale sia il tuo problema Hayley” Allison ignorò Kol e scosse il capo. “Ricordo che un tempo eravamo amiche e ricordo che nonostante tutto abbiamo sempre saputo rispettarci l’un l’altra. Credevo che, dopo aver riportato Jackson indietro, avresti smesso di incolparmi per la Strige e per tutto il resto ma, ti comporti come se…”

“Io e te non siamo amiche!” esclamò l’altra interrompendola. “E non siamo una famiglia. Capisco però perché tu e Jackson siate così amici. Come con Tristan tu e lui avete alcune cose in comune; siete entrambi delle note a margine nella storia d’amore di qualcun altro.” L’Ibrida si pentì subito di quello che aveva detto, non sapeva nemmeno perché lo avesse detto. Provò a rifletterci e sentì una rabbia montarle dentro. Lo schiaffo che Allison le diede fu la goccia che fece traboccare il vaso e diede inizio ad una vera e propria lite in cui, si accorse, non aveva controllo sulla sua forza e non le importava di averlo.

Doveva ammettere che Allison se la cavava bene, riusciva a tenerle testa nonostante fosse solo un’umana. Ci riuscì fin quando non le morse il braccio con i denti da lupo e gli occhi dorati di furore. Solo allora la cacciatrice urlò di dolore e cadde sbattendo la fronte contro il bordo della fontana di pietra.

Solo in quel momento Kol decise che era il momento di fermarle ma prima che potesse fare qualcosa ci pensò Finn, appena rientrato con Freya, a spingere via Hayley e a mettersi davanti ad Allison ferita e stordita sul pavimento.

“Hayley!” le urlò la strega. “Che cosa stai facendo?”

“Controllati” le disse Finn guardandola. “È solo un essere umano, potresti ucciderla.”

“Non sono io ad avere iniziato” si difese Hayley pulendo il sangue dalle labbra.

“Ma sei tu che finirai, ora!” la voce di Finn era ferma e severa. “Allontanati.”

Hayley lo fece.

 

 

 

 

 

****

 

 

 

 

 

Il viaggio a Mystic Falls si era rivelato un mezzo buco nell’acqua; avevano trovato qualche arma interessante ma non c’era certezza che almeno una di esse avrebbe funzionato su Lucien. Elijah doveva ammettere però che la Armory era un posto decisamente… singolare. Capiva perché Allison ne avesse parlato con tanto entusiasmo dopo esserci stata.

Il pensiero della sua bella cacciatrice era l’unica cosa che riusciva a farlo rilassare e mentre fermava l’auto davanti casa dopo aver lasciato Niklaus alla tenuta, sperava di trovarla già lì e ancora sveglia nonostante sapesse che aveva avuto una giornata piuttosto impegnativa. O almeno, era quello che gli aveva detto quando avevano parlato al telefono un’ora prima, quando ad Elijah era sembrata strana quella voce roca.

Sapeva che aveva pranzato con Tristan – non che la cosa gli facesse piacere, anzi… ma quella strana amicizia esisteva e lui doveva rispettarla, per lei – sperava soltanto che la stanchezza che aveva sentito nella sua voce non avesse niente a che fare con quel Lord da strapazzo. Con un grosso respiro si disse che, visto che stava per entrare in casa, era il momento di lasciare le preoccupazioni fuori; era questo il patto che lui ed Allison avevano fatto. La casa è il nostro posto speciale, il nostro posto felice, gli aveva detto lei qualche giorno prima, lasciamo tutto il brutto fuori da oggi in poi. Lui ci stava provando.

“Allison” la chiamò entrando, ritrovandosi davanti Freya, seduta sul divano con una tazza fumante tra le mani. “Freya, che ci fai qui?”

Fu Allison a rispondergli, comparendo dal bagno. “È rimasta per accertarsi che stessi bene. Ho avuto un piccolo incidente, se così possiamo definirlo.”

L’Originale la guardò da capo a piedi, si soffermò prima sul taglio alla fronte, poi sul braccio fasciato. “Che cosa ti è successo?” le chiese con gli occhi lucidi di lacrime, avvicinandosi per stringersela piano addosso.

Lei scambiò una rapida occhiata con Freya, si staccò da Elijah e gli sorrise. “Sono inciampata alla tenuta e ho sbattuto la testa sulla fontana. Mi sono anche fatta qualche graffio sul braccio, Freya mi ha medicata e fasciata” si sollevò sulla punta dei piedi e lo baciò. “Ben tornato.”

Lui le sfiorò con il pollice il taglio sulla fronte. “Su cosa hai inciampato?”

“Ehm…” la donna sembrò rifletterci un attimo e titubò. “Su un giocattolo di Hope. Cose che succedono.”

“Non è vero” mormorò Freya alzandosi ed Allison chiuse gli occhi perché immaginava che sarebbe successo. La maggiore dei Mikaelson non aveva nascosto la sua rabbia e la sua indignazione per il comportamento di Hayley, non si era neppure sforzata di farlo. “Lei ed Hayley hanno litigato ed Hayley l’ha morsa.”

Elijah si irrigidì. “Che cosa?” domandò guardando sua sorella e poi Allison che nel frattempo si era allontanata per prendere un bicchiere di acqua. “Allison…”

“Senti, non è stato niente di che okay? E tra l’altro sono stata io ad iniziare, le ho dato un ceffone, lei ha reagito e la cosa è degenerata. È colpa mia.”

“Neppure questo è vero” intervenne Freya piegando poco il capo, gli occhi poggiati sulla sua amica. “È vero che le hai tirato uno schiaffo ma lo hai fatto perché ha detto alcune spiacevoli cose sul…” spostò gli occhi su suo fratello. “Sulla vostra relazione.”

“Che tipo di cose?” chiese lui. “Allison” la incalzò quando lei non rispose.

“Io non ero presente” chiarì Freya. “Ma Kol ha detto che Hayley era piuttosto agitata. L’ha stuzzicata pesantemente” raggiunse la sua amica e le prese le mani. “Basta Allison. Per troppo tempo ti sei fatta martire per colpe che non sono tue, non te lo lascerò fare più, partendo da questo momento.”

L’Originale elegante incrociò lo sguardo della sua fidanzata; era pieno di lacrime, poteva sentire il suo cuore battere forte, il mento tremare mentre provava a trattenere il pianto. “Vieni qui” le disse allargando le braccia, stringendo forte quando lei ci si rifugiò dentro. La conosceva abbastanza da sapere se era esplosa e aveva colpito Hayley era perché qualunque cosa le avesse detto era terribile.

“Non è niente” lo rassicurò lei staccandosi per guardarlo. “Facciamo finta che non sia successo, okay?”

Lui le baciò la bocca, poi le posò un bacio tra i capelli. “Rimani con lei per favore” disse a sua sorella. “Io tornerò presto.”

“Elijah” gli disse la cacciatrice. “So dove stai andando e perché, ti prego non farlo.”

Ma lui scosse il capo. “Ti amo e ti ascolto. Ma Freya ha ragione… basta Allison.”

Uscì di casa e lei respirò a fondo. Non si spostò quando la sua amica le baciò una guancia e la strinse in un abbraccio. Però pianse.

 

 

 

 

   
 
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