Libri > Classici greci e latini
Ricorda la storia  |      
Autore: gli    05/06/2009    4 recensioni
Euridice... nel momento in cui Orfeo scende agli inferi per implorare Proserpina di lasciarla andare
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Oh eccolo, il mio amato sposo.

Viene qui, viene a riprendermi, non riesce a darsi pace povero amore, io sono la sua unica ragione di vita, neanche la vendetta contro Aristeo, colui che involontariamente ha provocato la mia morte riesce a distrarlo, il mio amore non è un vendicativo, è un artista e come tale vive nel suo mondo fatto di bellezza ma ora che io, la sua ragione di vita, sono andata via neanche la sua musica riesce a distrarlo.

Sta pregando Proserpina di lasciarmi andare. Suona, la sua melodia è così commuovente che persino Cerbero versa calde lacrime.

Nelle sue note odo lo strazio, il dolore che lui prova, io so che non riuscirà mai ad andare avanti senza me. Lui mi ha amato come non mai, mi adora mi vuole ancora con se ma non può capire.

Io non voglio tornare, io non lo amo più io non esisto più, sono un ombra, una piccola povera ombra che non ha più sentimenti.  Io non posso più amarlo perché anche se tornassi sulla terra il mio cuore non sarebbe più capace di battere. Io non sono più in grado di amare, sono  morta. Non voglio tornare indietro, non ho la forza di continuare a vivere.

Ecco Proserpina è commossa e ha dato il permesso ad Orfeo di riportarmi sulla terra, l’unica condizione è che finchè non saremo sulla terra lui non si volti a guardarmi. Io non voglio tornare però anche perché una volta fuori lui vedrà che non sono più la sua Euridice, sono un fantasma, sulla terra ritornerà un fantasma di Euridice che non  può provare né amore né qualunque altro sentimento.

Io posso fare solo una cosa, con la mia flebile voce da fantasma lo chiamo, imploro il mio Orfeo di voltarsi… e lui non può fare a meno di ascoltare la mia preghiera, si volta, mi guarda ed io sorrido, una piccola lacrima scende sulla mia guancia, lo guardo per l’ultima volta.

Ecco scendo verso le ombre. Libera, finalmente morta!

 

 

Ho letto il libro “Lei dunque capirà” e mi ha affascinato l’idea che sia Euridice a chiedere ad Orfeo di voltarsi e dunque è nata questa fanfic. Spero che vi piaccia, lasciate un commentino se potete.

  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Classici greci e latini / Vai alla pagina dell'autore: gli