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Autore: Eirynij    16/03/2017    1 recensioni
I ragazzi più focosi della ciurma di Barbabianca andranno incontro al loro futuro e scopriranno meglio loro stessi accompagnati da due nuove eroine.
Dal testo:
"In principio, tutti gli occhi erano puntati su Ace inginocchiato al patibolo con i capelli scuri che ricadevano sugli occhi bassi ma, allo scoppio della battaglia, l’attenzione dei membri della ciurma di Barbabianca si era spostata dal loro compagno ai nemici che si trovavano ad affrontare. Solo due occhi verdi come la speranza rimasero fissati sul ragazzo di fuoco".
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Marco, Nuovo personaggio, Pirati di Barbanera, Portuguese D. Ace
Note: Lemon, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Deidre e Reira
 
 
Ehi Marco, se fosse possibile annullare la nostra vita finora
e ricominciare tutto da capo,
tu da quale momento inizieresti a cancellare i tuoi errori?
Io avrei voluto dare più ascolto a tutti voi
e non sopravvalutare le mie capacità come faccio di solito,
così Barbabianca sarebbe ancora vivo.

 
 
 
Reira stramazzò su una sedia in cucina: ‹‹Voglio cambiare nave››.
Deidre le fece un cenno con la testa invitandola a proseguire mentre mescolava il riso in una pentola di notevoli dimensioni.
La rossa fece un riassunto sconsolato della serie di figuracce inanellate durante il pomeriggio prestando cure prima ad Ace Pugno di Fuoco e poi agli altri membri dell’equipaggio.
‹‹Prima o poi dovrai guarire dalla tua allergia agli uomini›› la rimproverò l’altra ‹‹e, per piacere, avvisa il capitano che la cena è pronta››.
‹‹Andare io dalla testa ad ananas col rischio di incontrare quello zoticone di un fiammifero? Scordatelo››.
‹‹Un giorno o l’altro ti piacerà qualcuno Reira e allora dovrai morderti la lingua›› la rimbeccò Deidre avviandosi alla ricerca della Fenice.
 
***
 
I piatti fumavano rilasciando un leggero aroma di zafferano che inebriava i nasi dei pirati mentre un silenzio pesante e luttuoso soffocava i respiri: la perdita di Barbabianca, troppo recente, strozzava ogni parola allegra e ogni canzone baldanzosa nelle gole riarse a cui nemmeno il vino dava sollievo.
Gli sguardi di sottecchi di molti presenti sfrecciavano da Ace a Cappello di Paglia , ospite sulla nave, mentre i cervelli lavoravano a pieno ritmo cercando di immaginare la fuga dei due fratelli placcati da un ammiraglio.
‹‹Come siete riusciti a fuggire da Marineford, Pugno di Fuoco?›› chiese il più coraggioso, o forse il più curioso, dei presenti.
Il moro alzò lo sguardo inquadrando con aria cupa la fonte della voce: ‹‹Non lo so…››.
‹‹Dal nulla è comparso un muro›› si intromise Rufy.
‹‹Più che un muro era un blocco di terreno›› mimò con le mani Ace.
‹‹Sì, è spuntato dalla terra come un fungo!›› asserì il fratello più giovane.
Mormorii e occhiate perplesse correvano nella sala mentre Reira si sporgeva per chiedere spiegazioni alla sua amica.
‹‹Dopo›› rispose seccamente Deidre.
Finito di mangiare La Fenice diede la serata libera ai marinai consigliando loro di andare a riposare.
‹‹Non vi è una sezione della nave dedicata alle femmine, dato che di subordinate donne non ne ho mai avute, finora. Pertanto voi ragazze›› ordinò Marco indicandole con l’indice ‹‹dormirete nella mia camera che ha anche un bagno personale e così non sarete costrette a lavarvi nel bagno comune della ciurma››.
‹‹E tu dormirai con noi, capitano?›› chiese scandalizzata la rossa.
‹‹Ovviamente no, io dividerò una camera con Ace e Rufy›› la fulminò il biondo.
Gli ordini erano chiari e i pirati seguirono il suggerimento recandosi alle brande mentre Deidre iniziava a raccogliere le stoviglie aiutata dall’amica. Anche Marco vagava accatastando bicchieri.
‹‹Non c’è bisogno capitano›› lo rincorse la bianca cercando di strappargli la pila dalle mani.
‹‹Voi ragazze avete bisogno di riposo››.
‹‹Anche tu, capitano›› protestò Deidre appoggiandogli una mano sul braccio per bloccarlo.
‹‹È una mia responsabilità lavorare di più della mia ciurma›› abbozzò un sorriso ‹‹e chiamatemi Marco, non c’è bisogno di formalismi››.
‹‹Tutti insieme faremo più alla svelta›› concluse la ragazza riprendendo a pulire.
 
***
 
‹‹Spiega!›› intimò Reira all’amica.
Le ragazze erano immerse nella vasca ricolma di schiuma del bagno della cabina del capitano. Lavarsi insieme era un’abitudine nata quando erano bambine e mai abbandonata: era il loro momento privato per raccontarsi gli avvenimenti della giornata e spettegolare su ogni bipede presente sulla faccia della terra. Entrambe erano convinte che, se una di loro due fosse nata uomo, avrebbero vissuto la più bella storia d’amore mia scritta né raccontata.
‹‹Sono stata io›› proferì in un sospiro Deidre.
‹‹Quello l’avevo capito›› ribatté l’altra ‹‹nessuno a parte te potrebbe far emergere blocchi di terreno dal suolo››.
‹‹Già, è l’abilità che ho ricevuto dal Frutto del Diavolo Ground Ground››.
‹‹È un potere bellissimo›› esclamò Reira.
‹‹Se vuoi fare il giardiniere… su una barca avere il controllo del terreno non è per niente utile, anzi è quasi dannoso dato che non posso nemmeno più farmi il bagno nel mare›› si lamentò la bianca.
‹‹Ero presente quando hai mangiato quella specie di mandarino!››.
‹‹Era un Paramisha… è passato tanto tempo da allora›› Deidre soffiò sulle sue mani facendo volare un nugolo di bolle.
‹‹Avevamo quindici anni! Non sono passati così tanti anni! Tu portavi i capelli corti ed eri piatta come una sogliola così che tutti ti confondevano per un ragazzo››.
‹‹Già, anche Ace mi aveva scambiato per un maschio…››.
‹‹Beh, ora di certo non può farlo più! Guarda che tette che ti ritrovi!! Sarà almeno una quarta!›› urlò la rossa agitando le mani grondanti d’acqua per schizzare l’amica.
‹‹Figurati se si accorge di me!››.
‹‹Non mi hai mai raccontato di come ti sei innamorata di Pugno di Fuoco…›› ma l’invito di Reira cadde nel vuoto. Era il loro unico segreto.
 
***
 
‹‹Sono una disgrazia›› proferì Marco.
‹‹Due pollastre mica male›› lo rimbeccò Ace.
‹‹Donne uguale distrazione e la ciurma non può essere distratta. È un momento critico, dobbiamo riunire tutta la flotta e andare a caccia di Teach›› la posizione di Marco era inoppugnabile.
‹‹Che differenza fa se sono maschi o femmine?›› si intromise Rufy.
‹‹Oh, avere ragazze a bordo è un’ottima cosa fratellino, quando sarai grande capirai!›› rispose il ragazzo di fuoco circondando le spalle del fratello ‹‹Uno dei vantaggi è dormire appoggiati ad un bel paio di morbide…››.
‹‹Piantala di fare il pervertito! Te lo dico ora: Reira e Deidre sono off-limits per tutti, te compreso››.
Pugno di Fuoco emise un basso fischio prolungato ‹‹La cosa è seria, sai anche i loro nomi››.
‹‹Sono il capitano, è mio dovere››.
‹‹E chi delle due avresti puntato? Direi che quella coi capelli rossi è proprio un bocconcino peccato che sia una pazza isterica! L’hai vista oggi pomeriggio? Si è messa a urlare e strepitare improvvisamente e senza motivo! Magari la bianchina è più accomodante, ha pure due…›› cincischiava il moro.
‹‹Basta!›› lo interruppe la Fenice.
‹‹Oh, non provare a farmi smettere! Abbiamo una notte intera per parlare delle donne così magari Rufy impara qualcosa! E sarebbe ora che tu ti sciogliessi un po’!›› lo rimbeccò Ace.
‹‹Fino a qualche ora fa piangevi disperato e ora hai dimenticato la morte di nostro padre?›› il tono di Marco era più duro di quanto non avrebbe voluto.
‹‹No, brutto scemo… certe volte sei proprio uno stronzo sai? Erano almeno cinque minuti che non ci pensavo›› il moro si rabbuiò mentre occhi gli pizzicavano.
La Fenice si pentì subito delle sue parole e cercò di rallegrare l’atmosfera: ‹‹Il bianco è il mio colore preferito››.
Pugno di Fuoco si sforzò di tornare allegro ricacciando indietro le lacrime e deglutendo nuove parole di angoscia: ‹‹Sentito Rufy?! Abbiamo un responso! E a quando le nozze, piccione-testa-d’ananas?››.
Le chiacchiere serali furono però interrotte dal bussare insistente della porta.
‹‹Avanti››.
Entrò un pirata dai lunghi capelli marroni raccolti in una coda bassa, già da un paio d’anni al servizio della Fenice.
‹‹Che succede Asano?›› chiese il capitano.
‹‹Marco, c’è un imbarcazione che ci sta inseguendo››.
 
 
Sai Ace, anche se si potesse cambiare il passato
 io inizierei dalle ore dopo Marineford
perché venire a salvarti è l’unica cosa che ho fatto
che non voglio cancellare.
E poi, senza quel giorno, noi non avremmo
mai conosciuto Deidre e Reira, no?
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice: Lo so, è tanto tempo che non aggiorno ma spero mi scuserete, mi giustifico scaricando tutta la colpa sull’università che prosciuga il mio tempo. Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e attendo le vostre impressioni, ogni recensione è molto più che gradita.
Devo confessare che l’idea del dialogo tra i protagonisti a inizio e fine narrazione non è del tutto farina del mio sacco ma ho preso spunto da NANA (se non avete mai visto questo anime, guardatelo perché è superbo!).
Infine vi ringrazio per avere letto fin qui e, un grazie particolare, va a: aleprincy, Animegirl7, FantasyAnimeManga96, jess chan, Luna d’Inverno, Portuguese D Rouge, sarazanin, the Night Angel per aver dato una chance alla mia storia inserendola tra le seguite, Rika_Anne per averla appuntata tra le ricordate, Luce Oscura che l’ha inserita tra le preferite, come anche Romantic D Master che mi ha addirittura lasciato una recensione.
Grazie, grazie, grazie. La vostra presenza mi è di enorme sostegno e, se volete, fatevi sentire lasciando le vostre impressioni!
Un bacio enorme,
Eirynij
   
 
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