Questa non è una storia. Si tratta solo di un pensiero, uno stato d'animo messo su carta per lasciar scorrere le mie parole, seguendo solo la voce del mio cuore.
Genere: Generale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Seduta.
Aspetto.
Aspetto che il dolore passi ma non lo fa, mai.
Ogni giorno la ferità è sempre più grande, più lacerante, più profonda
Rimango in silenzio, nessun fiato dalle mie labbra, parlano dentro di me la testa e il cuore, perché nulla deve essere profanato.
Questo dolore, che cullo ogni giorno, è solo mio, intimo.
Gli altri non lo capirebbero, le parole non renderebbero giustizia al bene, all'amore che ha fatto nascere questo dolore.
Questo dolore è mio amico, sono anche felice di provarlo.
Strano vero? No, almeno non per me.
Questo dolore è il testamento di una vita, di un amore vissuto con sorrisi e lacrime e abbracci e mani intrecciate che hanno dato vita a ciò che sono oggi, che mi hanno riempita di ricordi e di amore, soltanto amore, puro e semplice.
Amo il mio dolore, nella stessa misura di quanto ti voglio bene. Non mi lascerai mai, lo so.
Però mi manchi e ogni notte spero di sognarti e di rivedere te, con il tuo naso sporco di cioccolata.
E allora sorrido, a te e un po' anche a me.
Perché tu sorridevi sempre e mi accettavi, stranamente, per quella che sono, senza credere che avessi qualche difetto.
Ti voglio bene e ti penso.
Ti penso e sorrido.
Sorrido e ti ringrazio.
Grazie per esserci, per essere accanto a me, nonostante tutto.
Intanto aspetto di risentire il tuo odore, che sa di casa, di quotidianità, di vita, di infanzia.
Intanto aspetto.
Seduta.
Aspetto.