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Autore: Aki69Shin    05/06/2009    8 recensioni
Naruto e Sasuke si conoscono da tre anni e frequentano la stessa scuola, sono migliori amici o forse qualcosa di più? E se uno dei due in realtà provasse qualcosa di più? Cosa accadrebbe se l’altro scoprendolo lo allontanasse capendo i suoi veri sentimenti solo quando... per sapere altro dovete leggere... SasuNaru ovviamente XD
Genere: Romantico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha | Coppie: Naruto/Sasuke
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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5-A moment of happiness Ecco il quinto capitolo ^____^!!! Non abbiamo molto da dire a riguardo, solo spero ci scuserete se ci sono sfuggiti qualche errorini, ma il capitolo è molto lungo e avevamo poco tempo per rivederlo tutto!!! Speriamo che sia di vostro gradimento e quindi… buona lettura!!! Byebye Akichan83&Shinku66

Broken Dream
5-A moment of happiness

Naruto sospirò annoiato, poi si alzò dal muretto su cui era seduto ed iniziò a camminare avanti e indietro stringendosi nel leggero giubbetto che indossava quella sera. Da circa un ora era davanti al mini market dove lavorava Sasuke ad aspettarlo e stava morendo di freddo. La cosa giusta da fare sarebbe stata entrare ed aspettare lì, al caldo, la fine del turno del suo amico, ma sapeva che questo avrebbe dato fastidio al moretto così aveva preferito attenderlo fuori.  

- Ehi, dobe!-

- Finalmente Sasuke, ci hai messo una vita!- si lamentò voltandosi.

- Già, mi sono fermato a parlare con i proprietari, visto che lunedì torno a scuola abbiamo modificato i miei turni di lavoro- gli spiegò sistemandosi meglio la sciarpa blu sgualcita.

- In questo caso sei perdonato per il ritardo-

Sasuke era stanco morto, ma doveva ammettere che osservare il leggero broncetto di Naruto lo metteva di buon umore, pensò, poi lo guardò meglio e, notando il nasino e le guanciotte rosse, gli venne un sospetto.

- Da quanto sei qui?- domandò con finta non curanza.

- Da circa un’ora- rispose saltellando per il freddo.

- COSA?!- gridò voltandosi di scatto verso Naruto.

- Un ora teme, ma sei sordo?-

- Vorresti dirmi, che tu, per un’ora sei stato qui fuori al freddo ad aspettare che io finissi?-

- Sì!-

- Faccio bene a chiamarti dobe, perché non sei entrato?- sbuffò, ma perché il suo unico amico doveva essere un così grande idiota?

- So che a te da fastidio, quindi ho preferito evitare! Che dici Sasuke, andiamo a casa tua ora?-

- Non volevi festeggiare dobe?-

- Possiamo farlo anche da te, guarda!- disse Naruto, mostrandogli una busta con delle lattine dentro -Queste le ho fregate ad Ero-sennin ahahha!-

- Usuratonkachi! Ce l’ho anch’io la birra a casa-

- Beh, chi se ne importa, su andiamo!- per il primo tratto camminarono in assoluto silenzio, poi improvvisamente Naruto porse qualcosa a Sasuke.

- Tieni ora puoi riprendertela, visto che tornerai a scuola lunedì-Dicendo questo il biondo porse la cartolina con sopra l’immagine della CBR600 RR a Sasuke, che la prese con un sorrisetto sghembo e si mise ad osservarla distrattamente.

Sasuke aveva sempre avuto una sorta di passione per le moto, certo era ancora giovane per averne una e di sicuro non se la sarebbe potuta permettere, però quando aveva visto per la prima volta la Honda CBR600 RR gli era subito piaciuta e si era ripromesso che se mai avesse avuto una moto, sarebbe stata quella. Peccato che quel desiderio sembrava destinato a non realizzarsi a breve.

- Certo che è proprio bella, vero Naru?-

- Già!-

- Chissà com...- Sasuke si bloccò restando imbambolato come una statua di marmo... sotto casa sua, parcheggiata in bella vista, c’era proprio una bellissima CBR600RR nera come l’aveva sempre sognata lui.

- Naruto... questa è una CBR600 RR, vero?-

- Sì, guarda c’è anche scritto- indicò la targhetta argentata della Honda sul lato del serbatoio.

- Wow nera è bellissima, è molto più bella dal vivo che in foto!- constatò Sasuke, ammirandola con occhi sognanti, proprio come quelli di un bambino che osserva il giocattolo tanto desiderato.

- Che dici, la tocco?- chiese successivamente, allungando leggermente la mano sfiorandola con riverenza.

- Lì se non sbaglio è dove s’inserisce la chiave per accenderla, giusto?- intervenne il biondino, affiancandosi all’amico.

- Sì, credo di... ma che cazzo fai?- domandò Sasuke, vedendo che Naruto stava infilando una chiave.

- Vediamo un po’ se la chiave di casa mia ci entra, eh?-

- MA SEI SCEM…- il rombo improvviso del motore fece strabuzzare gli occhi a Sasuke, che prima osservò incredulo la moto accesa e successivamente riportò la sua attenzione sull’amico al suo fianco.

- Non... non è possibile... ma cosa...- si fermò, per poi proseguire -Naruto... non sarà mica tua, vero?-

- Hihihihi... sono stato tre settimane a rompere a mio padre per farmela comprare e alla fine ha accettato per disperazione. Ovviamente mia madre non ne sa nulla per ora- fece una faccia divertita.

- E’ bellissima! Allora è fatta così una vera CBR!-

- Vuoi provarla teme?- chiese, anche se la risposta del moro già la sapeva.

- Ovvio dobe, spostati va!- Sasuke salì sulla moto già accesa, afferrò emozionato il manubrio e, prima di partire, ripassò velocemente le conoscenze che aveva a riguardo. Cercò distrattamente le marce, poi prese un respiro profondo e si preparò a dare gas... forse un po’ eccessivamente, visto che partì spedito.

- DOBE ASPETTAMI QUI, FACCIO UN GIRO E TORNO... NON MUOVERTI PER NESSUN MOTIVO!-

- STAI ATTENTO!!! UNA PICCOLISSIMA DISTRAZZIONE E TI SCHIANTI!!!- Naruto era seriamente preoccupato: non per la moto, di cui personalmente non era molto appassionato, ma bensì per Sasuke, che ormai neanche lo ascoltava più.  

Guidare quella moto non era come l’aveva sempre immaginato, era molto di più, era indescrivibile, rifletté Sasuke, mentre faceva un veloce giro del quartiere, stando attento a non esagerare con la velocità e facendo qualche piccolo casino con le marce... in fondo non c’era molto abituato; certo, usava lo scooter per fare delle consegne, ma quella moto era tutto un altro paio di maniche.
Avrebbe voluto andare oltre, avrebbe voluto volatilizzarsi nel vento insieme a quella moto lasciandosi tutti i problemi e tutti i dolori del passato alle spalle, ma la pioggia improvvisa e il ricordo di un certo dobe, che aspettava il suo ritorno, lo riportarono con i piedi per terra... per quella sera era più che sufficiente.
La pioggia ormai cadeva con furia, rallentò per paura di cadere e si diresse nel punto dove aveva lasciato Naruto immaginando che a quel punto lo avesse già preceduto verso casa sua, ma non fu così: il biondino era nello stesso punto in cui l’aveva lasciato non meno di una mezz’ora prima… era lì zuppo come un pulcino, sotto l’acqua gelida.

- Dobe perché non sei andato a casa ad aspettarmi?-

- Mi avevi detto di aspettarti qui e di non muovermi per nessun motivo, no?- rispose battendo i denti e lasciando Sasuke senza parole.

- Su saliamo prima che tu muoia congelato, se ti ammali tua madre chi la sente-

Naruto annuì, il moretto parcheggiò la moto nel piccolo spiazzo davanti allo stabile, la legò bene, poi si alzò e notò solo in quel momento che Naruto teneva in mano due caschi : uno nero e uno arancio, entrambi con adesivi argentati.

- E quelli?- chiese dirigendosi verso il suo appartamento seguito da Naruto.

- Ah, questi li avevo nascosti. Ero-sennin dice che li dobbiamo mettere quando andiamo in moto-

- Tuo padre?- domandò distrattamente, infilando la chiave nella porta.

- Sì, credo immagini che la useremo entrambi, quindi...-

- Allora posso prenderla quando voglio?- Sasuke era attonito.

- Certo, cosa pensavi? Che ti avrei fatto fare un giro di tanto in tanto? Questa moto è nostra, mia e tua-

Sasuke era senza parole... non immaginava che Naruto potesse fare una cosa del genere per lui, quando lui per quasi un mese intero lo aveva ignorato non rispondendo alle sua chiamate.
Perché è così buono con me? Era una domanda che Sasuke si era posto un’infinità di volte da quando si erano conosciuti, senza mai trovare una risposta adeguata. Erano l’uno l’opposto dell'altro: come bianco e nero; come giorno e notte, eppure avevano lo stesso problema... non riuscivano ad integrarsi.
Per quanto riguardava lui... era una cosa voluta, non voleva legami e non sopportava la maggior parte della gente della scuola. Ecco perché faceva in modo di farsi temere da tutti. Il suo piano aveva funzionato perfettamente ed infatti nessuno osava ronzargli intorno, nemmeno le ragazze per fortuna; non che fosse gay, ma senz’altro avere una ragazza sarebbe stata una gran rottura che lui non voleva.
Per Naruto era diverso... cercava di integrarsi nella massa, ma veniva sempre respinto come se fosse affetto da qualche strano morbo, eppure non aveva nulla che non andava, anzi... era dolce, buono, gentile, sempre pronto ad aiutare gli altri ed a parte il viso leggermente effeminato era un gran bel ragazzo, per cui Sasuke non riusciva proprio a spiegarsi perché tutti si accanissero tanto contro il suo amico.
In conclusione anche se per motivi differenti, si erano ritrovati isolati dal resto della classe e avevano finito per legarsi l’uno all’altro... o meglio, il biondo si era attaccato a lui come una cozza e, nonostante i vari tentativi di scollarselo di dosso, alla fine aveva dovuto arrendersi e accettare il suo barbaro destino, così aveva trovato il suo primo ed unico amico.

- Su entra, poggia i caschi dove vuoi e le birre mettile in frigo, io vado a preparare il bagno-

- Ok- rispose Naruto, facendo quello che Sasuke gli aveva detto.

- NARU...- lo chiamò Sasuke.

- Che vuoi teme?-

- La vasca è pronta, spogliati ed entra in acqua, io arrivo tra un secondo-

- C...cosa? Ma... ma dobbiamo farlo insieme?- tartagliò osservando le dimensioni modeste della vasca.

- Sì, facciamo il bagno insieme, hai qualche problema? Siamo entrambi maschi, non vedo che male c’è... o forse sei una ragazza e me lo tieni nascosto?- si avvicinò all’amico, per poi proseguire -Non saresti affatto male, sai?- continuò, mentre Nrauto ormai deglutiva a vuoto.

- Temeeee, ma che diavolo stai blaterando? Porco!- si allontanò arrossendo vistosamente.

- Mph, quando t’imbarazzi così sei troppo uno spasso, dobe! Comunque... facciamo il bagno in due perché così risparmio l’acqua calda... io non ne ho a volontà come te, lo sai!- concluse serrando i pugni.

Naruto si sentì stringere il cuore... per uno orgoglioso come Sasuke vivere così non era affatto semplice, soprattutto dopo aver vissuto per anni negli agi più totali. Naruto lo sapeva e sapeva anche quanto male facessero al moro certe battutine che gli rivolgevano spesso i compagni classe; certo, il teme non lo dava a vedere, ma lui lo sapeva benissimo che ci stava male, ormai lo conosceva alla perfezione.

- O...ok-

Iniziò a spogliarsi con calma innaturale, levando prima i calzini, poi facendo scorre la cerniera della felpa con lentezza esasperante, levandosela come se fosse una camicia di forza. Sasuke uscì e fu un attimo... cominciò a spogliarsi il più velocemente possibile, denudandosi a tempo record e maledicendo la sua sfortuna; non sapeva come comportarsi in quel momento e la paura che il suo corpo potesse reagire in qualsiasi modo a quello del compagno lo spaventava a morte. Perso nelle sue congetture non si accorse che Sasuke era rientrato in bagno con degli asciugamani puliti.

- Ehi, dobe... ma che fai?- esclamò Sasuke divertito, vedendo il biondino buttarsi nella vasca.

- N...nulla-

Quando Sasuke iniziò a spogliarsi lì davanti a lui, senza il benché minimo problema, Naruto si sentì andare a fuoco, ma non poté fare a meno di ammirare i pettorali leggermente scolpiti del moro e la bellissima pelle diafana. Poi arrivò il momento dei pantaloni, solo allora voltò lo sguardo imbarazzato per non far vedere il rossore che gli si espandeva sulle guance paffute finché, avvertendo Sasuke entrare nella vasca, si girò involontariamente a guardarlo e, sapere che era nudo, lì, davanti a lui, lo fece arrossire ancora di più.

- Naruto come mai sei così rosso?- il diretto interessato sussultò e rispose balbettando leggermente.

- E’...è il calo...re che c’è qui dentro!-

- Capisco- disse Sasuke, poggiandosi con le spalle al bordo della vasca e buttando la testa all’indietro.

- Ci voleva proprio un bagno caldo, non trovi dobe?- Naruto deglutì un paio di volte a vuoto prima di provare a rispondere.

- Già...-

Stettero in silenzio in quella piccola vasca da bagno piena d’acqua calda per circa dieci minuti, poi Sasuke si tirò su osservando Naruto e allungandosi improvvisamente verso il biondino che inconsciamente indietreggiò.

- Co... cosa stai facendo?-

- Dobe, devo prendere il sapone che è dietro di te- Naruto si girò e vide l’oggetto appoggiato su un tavolino a fianco della vasca.

- Te la prendo io!-

Sasuke annuì rimettendosi con la schiena contro il bordo della vasca. Naruto in silenzio prese la saponetta e, invece di passarla subito al moro, prese ad insaponarsi con calma, godendosi la bella sensazione della schiuma che andava a crearsi sulla sua pelle.

- Dobe che ne dici di passarla anche a me?-

- Aspetta, non ho ancora finito!-

- Basta o la consumi tutta, usuratonkachi!-

- Ehi, io devo pulirmi per bene, non sono un sudicione come te!-

- Chi sarebbe il sudicione? Ma falla finita e passamela!- ordinò Sasuke mettendosi seduto e allungando una mano nella direzione di Naruto.

- Eh no teme... non te la cederò così facilmente- fece una linguaccia al moro e poi portò la mano con il sapone dietro la schiena.

- Prendila se ce la fai-

- Dobe... per l’ultima volta, dammi quel maledetto sapone!-

- No, no!- ribatté Naruto, facendo nuovamente la linguaccia a Sasuke.

- Ora ti faccio vedere io!-

Il moro si mise sulle ginocchia e prima che Naruto potesse capire, si ritrovò le mani di Sasuke sul busto che vagavano ovunque facendogli il solletico; l’effetto fu immediato e il biondo cominciò a dimenarsi come un matto.

- No, così non vale, teme! Sai che non lo sopporto ahhahah... smettila, smettila dai!-

- Allora ti arrendi?-

- Mai!- sibilò portandosi le mani davanti per difendersi, esponendo così la saponetta al nemico.

- Errore dobe!- ghigno il moro, che con una mossa veloce cercò di afferrare l’oggetto e per qualche secondo ci riuscì, ma poi Naruto tirò indietro il braccio e fece cadere la saponetta nell’acqua tra i loro corpi.

- Hai visto cos’hai fatto Usuratonkachi!-

- Scusa, non l’ho fatto mica a posta!-

- Vorrei vedere! Ora recuperala!-

- Tsz, la volevi, no? Allora prenditela tu!-

- Dobe, sei tu che l’hai fatta cadere, quindi recuperala subito!-

Naruto sbuffando ubbidì, mise una mano nell’acqua fino ad arrivare al fondo della vasca e cominciò a tastarlo in cerca del sapone. Cercò per un paio di minuti a vuoto consapevole che se avesse scostato la schiuma e avesse guardato sotto, l’avrebbe trovato in un istante, anche perché non era certo un sapone piccolo, però così facendo avrebbe anche visto altro e solo il pensiero lo imbarazzava alla follia.

- Credo di averlo trovato!- esclamò non notando lo strano irrigidimento improvviso di Sasuke.

- Però non riesco a prenderlo, continua a scivolarmi dalle mani, cavolo!- si lamentò continuando a tastare e tirare leggermente verso l’alto.

- Na...Naruto...-

- Ci sono quasi Sasuke, porta pazienza! Questo dannato coso continua a sfuggirmi...- borbottò cercando nuovamente di afferrare quell’aggeggio infernale, poi all’improvviso inarcò un sopraciglio... c’era qualcosa che non tornava.

- Strano...- sussurrò -mi sembra che diventi più grande ogni volta che lo tocco. Sarà la mia immag... Teme che ti prende?- si bloccò, sentendo Sasuke ansimare piano.

- Na... Narutooo... fermaaa...tii!-

- Off e va bene facciamo così!- sbuffò spostando un po’ di schiuma.

Non appena notò cos’era la cosa che stava stringendo in mano, Naruto alzò di scatto la testa incrociando lo sguardo perso nel piacere di Sasuke, mollò immediatamente la presa e si voltò di lato assumendo varie gradazione: prima bianco come un cadavere, poi leggermente rosato, per passare successivamente al rosso, rosso acceso ed infine paonazzo dalla punta dei piedi fino alle orecchie.

- Sc...scusa...mi Sasu...ke... io... non volevo toccare... si insomma, il tuo... il tuo... ehm, quello!-

- Usuratonkachi, almeno sta zitto ed evita di dire cose imbarazzanti!- sbraitò Sasuke distogliendo lo sguardo dal biondo e cercando di cancellare l’immagine del suo membro stretto dolcemente dalla mano di Naruto.

Il moro mise una mano nella vasca trovando dopo pochi secondi il maledetto sapone, lo tirò fuori e cominciò ad insaponarsi. Naruto per tutto il tempo stette con la testa girata di lato, imbarazzato come non lo era mai stato in tutta la sua vita e pure leggermente eccitato dalla cosa.
                    
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Naruto e Sasuke, dopo essere usciti dalla vasca, si misero due pigiami del moretto e il biondino non poté fare a meno di notare che a lui era stato dato quello nelle condizioni migliori, mentre il moro si era tenuto per sé quello più sgualcito e logoro. Se fosse stato per Naruto gli avrebbe comprato tutto il guardaroba personalmente, ma non osava nemmeno chiedere, perché sapeva perfettamente che Sasuke era troppo orgoglioso per accettare e sicuramente l’avrebbe presa come un offesa. Tuttavia ogni volta che si fermava ad osservare più del dovuto i vestiti vecchi, rammendati e sgualciti del suo amico, non poteva fare a meno di sentirsi tristissimo, perché il suo teme non si meritava una vita così di merda. Sì, forse all’apparenza Sasuke poteva sembrare un gran bastardo, ma in realtà non lo era affatto e lui lo sapeva bene, pensò stringendosi in quel pigiama troppo grosso per lui ed ispirandone a fondo il buon profumo muschiato che emanava.

Avevano ordinato due pizze ed ora le stavano mangiando in completo silenzio, con un Naruto, ancora troppo imbarazzato per quello successo nella vasca, che non riusciva a guardare in faccia Sasuke.

- Dobe-

- S...sì- rispose saltando in piedi come un grillo.

- Ma che combini? Siediti, passami una birra e guardami per favore-

- Ok, subito- disse prendendo una lattina dal frigo per poi passarla a Sasuke, evitando sempre di guardarlo in faccia.

- Dobe...-

- Io... teme-

- Non è successo nulla Naruto, per cui smettila di fare così- sbottò seccato, sorseggiando un po’ di birra.

- Ne... ne sei sicuro?-

- Certo! Su alza il tuo brutto muso e guardami!- l’affermazione del moro ebbe l’effetto sperato di irritare Naruto, che subito alzò il viso imbufalito, ricevendo in piena faccia una bella cuscinata che lo fece finire a gambe all’aria, fortunatamente sul divano.

- Ma cosa... TEME, MA CHE FAI?!- s’inalberò gonfiando le guance.

- Io... nulla- bofonchiò Sasuke, prendendo un altro cuscino e tirando anche quello in faccia all’amico.

- TEMEEEEE!!! -

- Mph, dovresti vedere la tua faccia dobe! Mph, mph... un vero spettacolo!-

- Ti faccio ridere, eh?- domandò assottigliando gli occhi divertito.

- Non sai quanto!-

- Ora ti faccio vedere io, maledetto bastardo!-

Sasuke non ebbe il tempo di domandarsi nulla, che Naruto si alzò avvicinandosi al cucinotto prendendo un bicchiere e riempiendolo d’acqua, poi ghignando si girò e senza dire nulla lo tirò a dosso a Sasuke, che impreparato non riuscì a schivare l’acqua.

- Oh, dobe... tu non immagini neanche cosa ti farò per questo, vero?- chiese con un ghigno diabolico.

- Prima devi prendermi!-

- Sarà facilissimo dato che siamo in un buco- appena Sasuke scattò in avanti, Naruto scappò dalla parte opposta, girandosi indietro e facendo la linguaccia al suo amico che si era voltato proprio in quel momento.

- Visto teme, non è facile come credevi!- dicendo questo Naruto tirò l’acqua, che gli era rimasta nel bicchiere, nel tentativo di guadagnare tempo, ma questa volta Sasuke la evitò prontamente spostandosi di lato, per poi sogghignare e lanciarsi verso il biondo che anche stavolta riuscì ad evitare la cattura.

- Uzumaki, ora devi asciugare!-

- Ma io non ho fatto nulla- protestò Naruto con finta aria innocente.

- USURATONKACHI!- tuonò Sasuke, facendo uno scatto veloce e prendendo il biondino per un polso, tirandoselo leggermente contro.

- Ora pulisci!-

- Non credo proprio!-

- Allora subirai la mia punizione!-

- Sai che paura Uchiha e cosa sarebbe?-

Sasuke si guardò velocemente intorno... beh, doveva ammettere che non c’era certo l’imbarazzo della scelta; infatti, a parte quella stanza, il bagno e lo sgabuzzino non c’era nulla. Sarebbe stato divertente ributtarlo nella vasca e ripagarlo con la stessa moneta, ma poi era certo che avrebbe finito per bagnarsi a sua volta, quindi lo scartò presto per poi sorridere furbo... lo sgabuzzino.

- Pe... perché ghigni così?-

- Ora lo vedrai...- lo trascinò con forza verso lo sgabuzzino, lo spinse dentro e chiuse la porta bloccandola velocemente con una sedia.

- Allora dobe, ora cosa dici?- lo provocò divertito.

Naruto ci mise qualche secondo per capire dove si trovasse e quando si rese conto sentì il panico invaderlo; odiava i posti bui e chiusi. Cominciò ad aggrapparsi disperatamente a tutto ciò che trovava, non accorgendosi che aveva afferrato la propria giacca stringendola con tutte le sue forze, poi sentì la testa girargli, l’aria mancare e dovette accucciarsi a terra.

- SASUKE, SASUKE APRI!- cominciò ad urlane disperatamente.

- Calmati dobe- rispose il moro, non notando la paura nella voce dell’altro.

- TI PREGO, APRI!-

- Che c’è, hai paura?-

- TEME... TI PREGO, TI SCONGIURO... apri- biascicò in fine senza voce.

Sasuke non riusciva a capire lo strano comportamento dell’amico... non era la prima volta che giocavano in quel modo, molto spesso in casa di Naruto era successo che lui, per scherzo, lo chiudesse in qualche stanza, ma mai prima d’ora aveva avuto una reazione come quella.

- Dobe, sembri proprio una femm...- si bloccò quando improvvisamente senti dei piccoli singhiozzi provenire da dentro lo sgabuzzino.

Senza perdere tempo aprì immediatamente la porta restando imbambolato ad osservare la scena: Naruto era rannicchiato in un angolo, pallido come mai lo aveva visto in tutti quegli anni, con le lacrime che gli rigavano il viso e sembra come se facesse fatica a respirare.

- Na...Naruto... Naruto!- sussurrò inginocchiandosi a terra e gattonando piano vicino a lui.

Non ricevendo nessuna risposta fece per sollevargli il viso, notando solo in quel momento che il biondino teneva saldamente gli occhi chiusi e che stringeva il proprio giubbetto tra le mani come quello potesse proteggerlo da chissà quale pericolo.

- Naruto... cosa c’è? Cos’è successo?- domandò preoccupato.

Il biondo aprì gli occhi, poi lentamente e con un po’ di fatica a causa delle gambe tremanti, si alzò e uscì dallo sgabuzzino cercando si superare Sasuke. Purtroppo dopo pochi passi un improvviso giramento gli fece perdere l’equilibrio e se non fosse stato per il moro, che prontamente l’aveva stretto a sé con forza, Naruto sarebbe sicuramente cascato a terra.
Il contatto con il corpo dell’amico lo fece rabbrividire, ma Sasuke non ci fece molto caso, dette la colpa alla birra bevuta e alla situazione, poi lentamente lo accompagnò sul divano facendolo sedere e mettendosi al suo fianco. Una volta certo che le gambe fossero stabili, Naruto si alzò andando in bagno senza dire una parola, mentre Sasuke osservava la scena in silenzio, continuando a domandarsi cosa fosse successo di così grave.
Dopo quindici minuti, da quando il biondino si era rifugiato in bagno, Sasuke decise che era arrivato il momento di chiedere spiegazioni, così lentamente si avvicinò alla porta del bagno.

- Naruto, Naruto ehi...- iniziò -dobe, dai... non fare così!-

- DOBE APRIMI IMMEDIATAMENTE - aggiunse infine esasperato dal silenzio dell’altro e proprio in quel momento la porta si aprì lentamente.

- Ti... ti sei divertito?- balbettò Naruto tenendo la testa bassa.

- Abbastanza!- rispose Sasuke sinceramente.

- Ti... ti sei diverti a... a spaventarmi in quel modo?-

- Non dirmi che ti sei spaventato, non è la prima volta che ti chiudo in qualche posto-

- Sì, ma mai in un posto chiuso, stretto, buio...- bisbigliò Naruto, con voce strozzata e a quelle parole Sasuke sussultò ricordandosi delle fobie dell’amico.

- Scusami... io... mi ero dimenticato- si giustificò.

Naruto alzò la testa lentamente, le lacrime che gli rigavano ancora il viso, la giacca ancora stretta tra le mani e Sasuke in quegli occhi, in quelle gemme azzurre, ci lesse solo paura, dolore, umiliazione e qualcosa che non riusciva bene a definire.

- CAZZO SI SASUKE, HO PAURA DEL BUIO! TI DIVERTE, VERO? CREDEVO FOSSI MIO AMICO... CREDEVO, MA MI SBAGLIAVO!- urlò allontanandosi.

- Dobe, ma...- lo fermò per un braccio e allora il biondo si voltò cercando di dimenarsi.

- SEI UNO STRONZO SASUKE, LO SAI CHE QUANDO SONO MORTI I MIEI GENITORI SONO RIMASTO INTRAPPOLATO PER DUE GIORNI SOTTO QUEL CAZZO DI SCAVO E CHE DA ALLORA HO IL TERRORE DI STARE IN POSTI CHIUSI SENZA LUCE- gridò con tutto il fiato che aveva in gola.

- Naruto io...-

- Tu dovresti essermi amico Sasuke, eppure ti sei divertito proprio come facevano i miei compagni delle elementari! Sai che facevano? Non te l’ho mai raccontato, vero? Mi chiudevano in spazzi stretti e bui, poi stavano li a sentirmi piangere e mi prendevano in giro dandomi della femminuccia. E tu... tu che sapevi della mia paura e dici di essere mio amico, hai fatto esattamente lo stesso-

- Me ne ero dimenticato... può capitare, no?- Sasuke pronunciò quelle parole nel tentativo di calmare un po’ l’amico, ma purtroppo ebbe l’effetto di ferirlo maggiormente.

- Te ne eri... dimenticato... te ne eri dimenticato?- ripeté quasi sussurrando.

- Scusami naruto-

- Capisco Sasuke, capisco molto bene- disse alzandosi e cercando i suoi vestiti, che Sasuke aveva messo ad asciugare sul termosifone, e li mise nella  busta dove prima c’era le birra.

- Che stai facendo?- domandò il moretto.

- Me ne torno a casa!-

- In pigiama?- chiese scettico.

- I miei vestiti sono ancora zuppi, mi farò venire a prendere da mio padre-

- Ma perché?-

- Ma perché mi chiedi?-

- Sì, perché?-

- Io... posso sopportare tutto: i tuoi sguardi freddi, il tuo chiamarmi in continuazione dobe, ma se tu ti dimentiche la cosa più brutta che mi è successa... la cosa che ha cambiato la mia vita, allora...-

- Ti  ho chiesto scusa, no?-

- Ti ho chiesto scusa, no?- Naruto ripeté con scherno le parole di Sasuke e poi fece per dirigersi verso l’uscita, ma anche stavolta l’amico lo bloccò abbracciandolo da dietro.

- Io... io sto sempre attento a quello che dici, alle cose che ti danno fastidio e cerco sempre di starci attento. Perché tu non riesci a fare lo stesso? E’ chiedere troppo?-

Sasuke rimase in silenzio non sapendo cosa dire. Naruto aveva pienamente ragione e lui lo sapeva. Stettero così per un po’, finché, non ricevendo alcuna replica, Naruto si staccò dalla schiena del moro e prese il proprio giubbetto che era caduto a terra. Fece per infilarselo ma una piccola scatolina nera cadde da una tasca finendo a terra e aprendosi inseguito all’impatto. Sasuke la raccolse osservandone il contenuto: all’interno c’erano un paio di orecchini in argento a forma di cerchio, abbastanza spessi ed incisi con forme strane... erano molto belli.

- Naruto ti sono caduti questi- Sasuke gli porse la scatola aperta e il biondo gliela strappò letteralmente dalle mani.

- Calmati non te li volevo mica rubare do...Naruto, non sono neanche un gran che!-

- Erano di mio padre, stronzo!-

- Perdonami, non lo sapevo- si giustificò abbassando la testa... quel giorno non ne azzeccava proprio nemmeno una.

- Lui diceva che questi erano il suo portafortuna- raccontò Naruto, andandosi a sedere sul divano, per poi proseguire -Forse aveva ragione, visto che il giorno in cui lui e mia madre sono morti non li indossava-

- Indossava? Li metteva entrambi?-

- Sì, forte mio padre, vero? E lo sai cosa volevo farci? Volevo regalarne uno a te, perché sei una delle persone più importanti della mia vita e volevo che ti portasse fortuna- dicendo questo richiuse la scatola e fece per rimetterla nella tasca della giacca, ma Sasuke lo fermò.

- Dammene uno-

- Cosa?-

- Dammene uno- ripeté alzando la voce.

- Ma se nemmeno ti piacciono!-

- Non lo pensavo veramente, lo sai che non so dimostrare i miei sentimenti. Tu sei il mio unico amico, il mio migliore amico e ti chiedo nuovamente scusa per aver dimenticato una cosa che ti ha fatto soffrire tanto, ti prometto che non succederà più, ma per favore rimani qui... non andartene!-

Naruto rimase in silenzio scrutando il viso di Sasuke, poi sorrise sereno... era sincero. In quel momento gli occhi profondi di Sasuke erano limpidi come quelli di un bambino.

- Veramente sono il tuo migliore amico?-

- Essendo il mio unico amico mi sembra ovvio, no?- tagliò corto Sasuke, arrossendo leggermente e facendo sorridere Naruto, che tirò fuori dalla tasca la scatolina contenente gli orecchini, la aprì e ne diede uno a Sasuke.

- Grazie- il moretto lo prese e se lo mise immediatamente.

- Teme ma da quando hai il buco all’orecchio?-

- Ah, non te l’ho detto, me lo sono fatto tre settimane fa, sai mi annoiavo...-

- Stupido!- bofonchiò Naruto mettendosi l’altro orecchino.

- Allora rimani?-

- Certo, sennò come ti divertiresti senza di me?-

- Tsz, dobe!- dicendo questo Sasuke prese la busta contenete i vestiti zuppi di Naruto, li tirò fuori rimettendoli sul termosifone e poi, prima di tornare sul divano, si fermò davanti al frigorifero tirando fuori sei lattine di birra fresca.
                           
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Si erano messi a terra per guardare un po’ di tv, ma ovviamente non c’era nulla e avevano finito per iniziare a bere. Dopo circa un’ora Sasuke si era scolato tutte le lattine che si era preso dal frigorifero più due di quelle di Naruto, che al contrario ne aveva bevute solo tre.

- Ehi, dobbbbé... dobooo... dobe!-

- Sì, che c’è Sasuke?-

- Credo, credo di essere ubbbbriaco, sai?-

- Lo credo pure io!- rispose chinandosi a raccogliere delle lattine al fianco del moretto, mettendo purtroppo un piede in fallo e cadendo sull’amico facendo finire così entrambi stesi sul pavimento.

- Scusami Sasu...- cercò di dire alzando il viso, ma quando si ritrovò il volto dell’altro così vicino al suo, rimase senza fiato.

Era la prima volta che erano tanto vicini ed anche Sasuke sembrava in trance: gli occhi luminosi, la pelle bronzea, le bocca sensuale. Non aveva mai notato che il dobe fosse così bello, si meravigliò, poi senza pensare allungò una mano verso quella bocca rossa, sfiorandone appena i contorni.
Naruto, imbarazzato dal gesto, cercò di alzarsi, ma Sasuke lo strattonò nuovamente verso di sé... Il blu cobalto affogò nell’ossidiana, le distanze si accorciarono e i respiri si mischiarono. Sasuke corteggiò con dei leggeri morsetti le labbra di Naruto che, stringendosi maggiormente al petto del compagno, le dischiuse timidamente.
 
- Te...teme è meglio che ci ferm...- cercò di parlare staccandosi leggermente.

Sasuke mugugnò contrariato all’improvvisa separazione, poi senza perder tempo gli mise una mano dietro la nuca afferrando saldamente alcune ciocche bionde, lo spinse nuovamente contro di sé e riprese a baciarlo in modo meno impacciato, più profondo, che lasciò entrambi senza respiro. Per l’Uzumaki era come un sogno che diventava realtà: stare tra le braccia di Sasuke era la cosa che più desiderava al mondo e quando lo sentì pronunciare quella parola ripetuta come un mantra, la sua felicità fu completa.

- Sei bellissimo... bellissimo... sei bellissimo- ripeté il l’Uchiha dondolandosi contro Naruto che, avvertendo il membro eccitato dell’amico, sbarrò gli occhi andando letteralmente in autocombustione.

- E’ colpa tua...- continuò Sasuke, cominciando a baciargli il collo -Non immagini quanto mi hai eccitato prima nella vasca-

Il biondino squittì e Sasuke allargò di più le gambe puntando i piedi al pavimento, poi lo fece sistemare meglio su di sé ed iniziò a spingere leggermente il bacino verso l’alto, facendo così sfregare la propria erezione, dura e pulsante, contro quella del compagno. Occhi blu liquidi di piacere si aprirono lentamente andando a scrutare verso il basso e le gote paffute si tinsero di rosso: gli indumenti che portavano non nascondevano nulla all’immaginazione e poteva vedere perfettamente l’erezione gonfia di Sasuke attraverso la stoffa leggera del pigiama.    

- Sa...Sasuke... uh- pigolò imbarazzato.

- E’ colpa tua Naruto, lo senti? Lo vedi com’è duro?- chiese, ormai senza alcun freno inibitore.

- S...sì- annuì il più piccolo arrossendo.

- Non imbarazzarti dobe, anche tu lo sei... senti!- esclamò muovendo con maggior vigore il bacino.

- Sa...Sasuke... uh... ah- mugolò.

- Mhh Naru... ahh- gli fece eco Sasuke, prima di chiudere nuovamente le sua labbra su quelle del compagno trascinando entrambi in un bacio mozzafiato.

-Sa… Sasuke... ahh... teme-

Naruto portò una mano sul torace di Sasuke accarezzandogli lentamente i pettorali per poi stringere spasmodicamente la maglia del pigiama, mentre con l’altra mano andò ad accarezzargli dolcemente una guancia diafana. A quel trattamento l’Uchiha poggiò la sua fronte chiara su quella abbronzata dell’altro, poi lentamente scese con le mani fino al sedere di Naruto, le infilò nei pantaloni del pigiama e strinse con forza quei due globi terribilmente morbidi e caldi, spingendo maggiormente quel bellissimo corpo verso di sé.

- OH, KAMIIIII!- urlò Naruto.

- Narutomhhh... muo...muoviti più veloce!-

L’Uzumaki fece come Sasuke aveva chiesto e cominciò a sfregarsi con più velocità cercando di far combaciare perfettamente i loro membri. Sentire l’amico ansimare di piacere nel suo orecchio lo eccitava da morire, ma soprattutto lo faceva sperare, che forse, qualche speranza ce l’aveva.

- Sasuke, Sasuke.. - cominciò a ripetere, avvertendo l’orgasmo sempre più vicino -Ahh non resisterò ahh ancora per ahh moltooooh!!!-

- A...anche io Narutoo... kamiii come sei… ahhhh!!!-

Sasuke strinse maggiormente tra le mani il sedere sodo di Naruto, strizzandolo e modellandolo con avidità, spingendolo contemporaneamente verso di sé e dettando un ritmo sempre più frenetico che presto li portò entrambi al culmine, facendoli gridare ed inarcare senza ritegno.
Dopo l’orgasmo occhi di liquida ossidiana si chiusero lentamente senza più forze, al contrario di quelli di Naruto che rimase a guardare l’altro in silenzio, imbarazzato per quello che avevano appena fatto, ma felice per quello che avevano condiviso. Si crogiolò sul petto niveo del moretto osservandolo e accarezzandogli distrattamente i capelli, finché abbassando lo sguardo non notò le chiazze che entrambi avevano all’altezza del cavallo.
Andò nello sgabuzzino, si cambiò velocemente, poi tornò da Sasuke, prese un bel respiro profondo e con imbarazzo cambiò anche lui. Finita l’imbarazzante operazione mise la roba sporca nella cesta e si accoccolò al fianco del suo teme addormentandosi poco dopo... sul volto di entrambi un’espressione serena.

Continua...

E anche questa è fatta!!! Come avete visto iniziano a movimentarsi un po’ le cose, ora però c’è da vedere come sarà la reazione di Sasuke al risveglio ihihihih *_____*, questo nel prossimo capitolo, ovviamente, che s’intitola 6-Trouble!!! Grazie a tutti quelli che hanno commentato e a quelli che hanno messo la storia in preferiti ^______^!!!


RISPOSTE AI COMMENTI:
Just_a_girl: Ciao!!! Siamo contente che ti sia piaciuto, quelle scene sono le più pucce in effetti ^____^, beh speriamo che anche questo sia stato di tuo gradimento!!!Byebye
Ryanforever: Ciao!!! Sì, direi che Naruto ha levato Sasuke da un bell’impiccio e come dici tu ha una grossa influenza su Sasuke, ma… c’è sempre un “ma” ricordalo e lo vedrai presto *_____*!!!  Sasuke dovrebbe essere molto più protettivo, però non si sa mai cosa può capitare *_____*, metti che Sasuke abbassa la guardia per qualcosa uuhuhuh!!!Byebye
Miiky: Ciao!!! Nunu dai bisogna dargli un filino di tregua no? Povero Na-chan e poi non essere ansiosa di vedere le cose spiacevoli perché poi non è detto che si possa tornare indietro *____* ihihih!!!Byebye
Damis: Ciao!!! Deidara avrà una parte fondamentale per una certa cosa che accadrà verso la fine e… non credo ti piacerà, lo vorrai scotennare eheh!!! Na-chan è pucciolosissimo in questa ff, sicuramente sarà ooc, ma non importa qua è stato pensato così ^___^, speriamo solo che non dia troppo fastidio!!! Byebye
Yume_Dark: Ciao!!! Siiiiii Sasuke è tornatoooo, speriamo che tu sia felice per questo e non temere d’ora in poi ci sarà sempre!!! Grazie mille per i complimenti, siamo contente che ti piaccia lo svolgimento della storia, ma il bello deve ancora venire, tu continua a seguire!!!Byebye















  
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