Anime & Manga > Saint Seiya
Segui la storia  |       
Autore: Gem    20/03/2017    1 recensioni
Questa è una raccolta di storie slegate tra loro e scritte per Promptember. Appariranno molti personaggi, ma la maggior parte delle fanfic sono AU e dedicate a Milo e Camus. Moltissimi generi presenti: storico, commedia, fantascienza etc.

«Vedi Cappuccetto?» il cacciatore, vestito interamente di nero, si sistemò un’arma in spalla spostando i lunghi capelli biondi dietro la schiena. Poi si avvicinò verso la creatura senza vita. «Tutti i bambini vogliono diventare cacciatori, non corrieri…»
«Smettila di chiamarmi Cappuccetto, Milo.» sentenziò severamente il corriere. «Non ho tempo per te. Il locandiere mi aspetta a Newark.»
Il bambino sbirciò il cacciatore.
Quel Milo si chinò accanto al corpo e, prese delle funi dalla cinta, iniziò a legare gli arti al corpo. Non si degnò di rispondere.
Il corriere allora avanzò di un passo. «Ci vediamo.»
«Se ti chiamo Camus resti?»
«Quando lavoro sono Corriere Rosso 11.»
«Dai, Cappuccetto è più simpatico.» il cacciatore iniziò a trascinare il corpo della bestia.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Shonen-ai | Personaggi: Aquarius Camus, Gold Saints, Scorpion Milo, Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Titolo: Cappuccetto Rosso
Rating: verde.
Tipologia: one-shot.
Genere: generale, post-apocalittico, fantascienza.
Pairing: Milo/Camus
Personaggi: Milo, Camus, Hyoga
Avvertimenti: POV di Camus, AU, slash.
Parole: 970
Note dell’autore: ecco Hyoga nella sua prima apparizione di promptember 2016! Mmmmh quanto mi piace questa versione di Cappuccetto Rosso!
Prompt:
 
Reimagine Little Red Riding Hood. The catch? Set the story in post-apocalyptic America.
By @writerslittlenotebook
 
 
Mentre camminava, il cappotto rosso strisciava per terra e frusciava sul manto di foglie gialle, segno inequivocabile dell’autunno.
Gli alberi non bastavano a nascondere del tutto il cielo e le nubi cupe erano visibili, forse annunciatrici di pioggia, ma qualche sporadico raggio di Sole pomeridiano rincuorava il viandante nel suo percorso.
Una manina piccola si strinse di più contro il suo fianco.
«Quanto manca?»
Una vocina affaticata accompagnò il rumore delle foglie.
«Domani mattina potrai abbracciare tua madre.» una voce maschile suonò risoluta, ma al tempo stesso non dura. «Stanotte dormiremo in quel posto.»
Finalmente, in lontananza gli alberi lasciarono intravedere le prime rovine di una città seminascosta tra la vegetazione rigogliosa, e ciò che rimaneva di una strada asfaltata. L’uomo sospirò: la notte sarebbe presto scesa gettando ogni cosa nel buio più assoluto.
All’improvviso, però, il rumore di un ramo spezzato bastò per far sussultare il suo cuore e rizzare ogni pelo del suo corpo. Si bloccò, di scatto, e fermò anche il bambino che era con sé.
«Resta immobile qui.» sibilò. Portò la mano sotto il cappotto, alla cintura. Un piccolo arsenale di armi tintinnò al contatto. «Non gridare.»
«Ma non è presto per loro?» sussurrò tremando il bambino. «C’è ancora luce…»
L’uomo si sfilò un cappuccio rosso, rivelando una chioma altrettanto rossa e vivida. Scosse appena la testa.
«Certi idioti vanno a caccia di giorno.» rispose, sfilandosi un fucile dalla spalla, e caricandolo. «E non parlo di quelle bestie…»
Un altro rumore di rami li avvisò di qualcuno nei paraggi. L’uomo volse appena il capo: il rumore arrivava dalla sua sinistra.
«Hyoga.» disse, parlando al bambino. «Te lo ripeto: non muoverti.»
Il bambino fece in tempo ad annuire prima che l’uomo sparasse verso il bosco, poi uno stormo di uccelli si alzò in volo schiamazzando e agitando tutte le foglie degli alberi.
Fu allora che una creatura ringhiò e balzò fuori dai cespugli, portandosi sul sentiero, proprio davanti ai due. L’uomo caricò ancora il fucile.
«Hai visto?» chiese, rivolto al bambino. «Non devi averne paura. Durante il giorno sono meno pericolosi di un cane.»
La bestia era ferita a una gamba a causa del colpo subito poco prima. Era un animale molto grande, almeno quanto un essere umano, benché la posizione ricurva ne celasse in parte le vere dimensioni. Il pelo ne copriva quasi interamente il corpo e il muso allungato.
«Di notte i loro occhi possono vedere ogni cosa… ma di giorno sono quasi ciechi.» l’uomo alzò il fucile e prese la mira, parlando lentamente. «Hanno ormai perso l’olfatto. Gli esperimenti hanno questo nome perché imperfetti…»
Un colpo centrò la creatura in piena fronte.
L’uomo col fucile, tuttavia, rimase immobile. Non aveva né avvertito il rinculo dell’arma, né tantomeno sparato.
Il bambino si lasciò sfuggire un gridolino prima di nascondersi alle sue spalle.
«Ehi, Cappuccetto Rosso.» una voce un po’ beffarda risuonò nell’aria, accompagnando gli ultimi echi dello sparo. «Consegni un bambino oggi?»
L’uomo col cappotto si infilò nuovamente il cappuccio e mise il fucile in spalla, con calma. Poi si voltò.
«Immaginavo che qualche idiota ne avesse stanato uno.» rispose. «Voi cacciatori mettete a rischio noi corrieri.»
Il bambino sussultò. Un lampo di gioia invase i suoi occhi. «Un cacciatore?!»
«Vedi Cappuccetto?» il cacciatore, vestito interamente di nero, si sistemò un’arma in spalla spostando i lunghi capelli biondi dietro la schiena. Poi si avvicinò verso la creatura senza vita. «Tutti i bambini vogliono diventare cacciatori, non corrieri…»
«Smettila di chiamarmi Cappuccetto, Milo.» sentenziò severamente il corriere. «Non ho tempo per te. Il locandiere mi aspetta a Newark.»
Il bambino sbirciò il cacciatore.
Quel Milo si chinò accanto al corpo e, prese delle funi dalla cinta, iniziò a legare gli arti al corpo. Non si degnò di rispondere.
Il corriere allora avanzò di un passo. «Ci vediamo.»
«Se ti chiamo Camus resti?»
«Quando lavoro sono Corriere Rosso 11.»
«Dai, Cappuccetto è più simpatico.» il cacciatore iniziò a trascinare il corpo della bestia.
Il bambino si aggrappò al proprio accompagnatore con forza.
«Dove porti il moccioso? New York?» chiese ancora Milo. «Ti posso dare un passaggio. Perché non ti hanno dato la moto?»
Camus sbuffò impazientemente e spinse il bambino lontano dal cacciatore. Il sangue che colava dalla bestia aveva lasciato una lunga scia sulle foglie e una puzza nauseabonda si stava diffondendo nell’aria.
«Il bambino era stato localizzato a Plainfield e gli altri corrieri avevano più strada da fare.» spiegò, camminando. Benché abbastanza restio seguì il percorso dettato dal cacciatore. «Abbiamo prenotato con il locandiere di Newark.»
Il cacciatore, a un tratto, si fermò e lasciò la presa della bestia. Poco distante da lui, sotto a un albero, v’era un sidecar abbastanza massiccio e rosso fiammante.
Il bambino si fece sfuggire un gemito emozionato.
«Possiamo? Possiamo Corriere Rosso?» chiese tirandogli il cappotto, entusiasta. «Posso salire sulla moto del cacciatore? Posso?!»
Camus gettò un’occhiata indispettita a Milo, che replicò con un’alzata di spalle.
«Sali…» sospirò il corriere.
Hyoga corse e si tuffò nel carrozzino della moto con un urletto di felicità. Salutò con la mano i due uomini. «La mamma non crederà mai che sono stato sulla moto di un cacciatore! Voglio vedere la mamma!!!»
«Uh, i bambini di oggi.» osservò il cacciatore. «Un tempo erano spaventati dal sangue e dalla morte…»
Camus sospirò e indicò il corpo della bestia. «Cosa dobbiamo fare con quello?»
«Il solito, Cappuccetto.» Milo si morse il labbro e sghignazzò, mentre l’altro inarcava le sopracciglia sempre di più. «Stanotte lo farcisco di esplosivo e aspetto che i suoi compari si avvicinino per… boom!»
Mimò con le mani un’esplosione.
«Dai, aiutami a legare questo lupetto al sidecar.» disse poi, afferrando le zampe della bestia. «Vuoi venire con me stanotte?»
«Sono stanco.» replicò. «Andrò a dormire presto.»
«Ah, ok.» ammiccò il cacciatore. «Hai prenotato per due a Newark?.»
Camus scrollò le spalle con rassegnazione.



Ps l'armatura è pronta!! https://www.facebook.com/unicagem/photos/a.654190078077929.1073741854.523012631195675/741613719335564/?type=3&theater
Se venite al Romics, non esitate a chiedermi una foto :D



 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Saint Seiya / Vai alla pagina dell'autore: Gem