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Autore: Serenity452    05/06/2009    4 recensioni
NEL CAPITOLO 7 UN GRANDE RITORNO!! XD
Itachi, durante una missione salva la vita ad una bambina di Konoha, Luna Ayanami, lei non è un ninja e vive nella zona dei civili non ninja del villaggio. Fin da subito, i capelli arancioni e gli occhi color miele della bambina conquistano il cuore del Mukenin spingendolo a portarla con se fino a Konoha e riportarla a casa sua. Ma con i bambini ci vuole molta pazienza, e fortunatamente Itachi riscopre di possederne a volontà anche se Luna, oltre che una bambina capricciosa si comporta come una moglie pignola e gelosa. Ma allo stesso tempo dolce e tenera… Capace di renderlo schiavo e apprensivo. Arrivati a Konoha dopo due pazzi e sorprendenti giorni, è il momento dei saluti. L’Uchiha sa che non la rivedrà mai più, ma gli promette che sarebbe tornato per sposarla come dai lei proposto. Il tempo passa, undici anni, e Luna è una scolaretta svogliata di diciassette anni, che pensa sempre ad un ragazzo che neppure ricorda bene, è senza un quattrino, e per mantenersi finisce a fare la barista in un night club malfamato. Fra mille pericoli che la terrorizzano notte dopo notte. Ma proprio quando lei non ci sperava più, Itachi appare e togliendola dai guai. Ma lui è diverso, non ha più vent’anni…, ma è sempre Itachi, il ragazzo che non ha mai scordato. E per lui, Luna è la bambina che non ha mai potuto cancellare. Lui a volte è distaccato e freddo altre gentile e premuroso. Lei se ne innamora alla follia. Funzionerà fra loro con tutte le abissali differenze? Lei così timida e inesperta, letteralmente alle prime armi e lui convinto che sia meglio non legarsi a lei, ma incapace di starle lontano? Sasuke, tornato al villaggio e sposatosi con Sakura, non sa che il fratello maggiore è vivo, lo scoprirà? E che legame ha con Luna? Lui, a differenza di tutti, sa solo che è una cattiva ragazza. [SasuSaku] [NaruHina] [ItaNuovoPersonaggio] [+ Nuova generazione ^_-]
Genere: Romantico, Avventura, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Nuovo Personaggio, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha
Note: Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 9

Ciao a tutti! perdonate la lunga attesa, purtroppo gli esami ed un sacco di casini mi hanno tenuta occupata! Ma non ci sono scuse lo so U_U!

Comunque, non mi dilungo, ringrazio tutti quelli che leggono, recensiscono, e saluto Oyuki90, Lady_KuroiNeko, SesshomaruJunior, che hanno recensito il capitolo precedente!

Ringrazio anche chi mi ha aggiunto fra preferiti!

Baci a tutti!

 

 

BUONA LETTURA!

 

 

 

Capitolo IX: IL PRANZO

 

La ragazza sembrò illuminarsi, e sorrise ampiamente.

-Ok! Ehm… accomodati pure!-Disse lei mentre saltellava allegramente verso il frigo che aprì.

Itachi che rimase a guardarla, ma la faccia che fece la ragazza quando scoprì che il frigo era vuoto, per poco non lo facevano scoppiare a ridere, visto che lei aveva preso in mano una zucchina non molto grande, tenendola stretta dalla base e fissandola sconvolta, per poi tirarla nel frigo.

Naturalmente, l’Uchiha, non si poté risparmiare il pensiero del doppio senso di come Luna aveva tenuto quella zucchina, ma subito dopo si diede del porco-maniaco, e si pentì subito di aver pensato certe cose nei confronti di una ragazzina, no, di Luna.

-OH DIOOO NOOOOO!-Urlò lei mettendosi le mani nei capelli, sconvolta dalla scoperta. Perciò, pregando di sprofondare una ventina di metri sotto terra, tanta la vergogna per la figuraccia che stava per fare, chiuse il frigo sorridendo paranoica. Poi il lampo di genio.

-Ehm… ecco… pensandoci… io… non sono poi tanto brava in cucina… ecco… t-ti dispiace se ordiniamo qualcosa?-Mormorò lei rossa per l’ imbarazzo.

Itachi sorrise leggermente.

-No, figurati…-Disse piatto.

-O-ok… C-cosa… si insomma… cosa vorresti mangiare?-Itachi la fissò in un modo che lei reputò alquanto strano, ignara dei pensieri dell’Uchiha.

Cosa voleva mangiare? L’uomo dovette trattenersi con tutto se stesso e ricordare quanti aveva lei, per non rispondere “io mangerei te con quei vestitini di ieri sera”, e anche se la cosa era per scherzare, Itachi s’incupì, dannandosi ancora, solo per aver pensato di scherzare con una ragazzina, no, si doveva correggere di nuovo, quella era Luna, quella Luna!

-Per me va bene tutto…-

-Ramen?-Chiese lei speranzosa.

L’Uchiha sorrise.

-Perfetto…-

-Allora… chiamo un attimo eh…scusa…-La fanciulla, prese il telefono e parlò per qualche secondo, per poi attaccare.

-Dieci minuti ed il pranzo è qui! Ora apparecchio…ma tu siediti!-

-Ok…-Il moro la prese in parola e si sedé a davanti la tavola, e rimase a guardarla, posando le mani sul grembo ed incrociando le dita, stendendo le gambe, e accavallando solo i piedi, Luna che si era diretta in cucina, notò come si era comodamente piazzato poi mentre tornava a guardare il mobile dove doveva prendere i bicchieri, fece una facci tra il perplesso e il paranoico.

Peccato che nel farlo le scappò un pensiero contorto: “Però! È proprio carino… eh si… cribbio ma che sto pensando! È un adulto… poi io non li sopporto nemmeno gli adulti!”

La ragazza sospirò mentre stendeva la tovaglia più carina che aveva trovato, e ci riponeva i due bicchieri, i piatti e una bottiglia d’acqua.

-Cosa c’è?-Chiese lui come quel sospiro gli avesse fatto percepire qualcosa.

-Eh?... Oh niente! Niente!... Ehm…piuttosto non so… da bere ti va bene del Sakè?-

-Si, si… tranquilla… poi non bevo molto…-Affermò l’Uchiha guardandola negli occhi.

“Seee come no, ma se una sera al tavolo diciotto ci stavi seduto tu e c’ero io a servire… quella volta al Night ti sei scolato tre Wisky, e una Tequila!” Pensò la ragazza sorridendo in modo nervoso.

 

Dopo dieci minuti si trovavano faccia a faccia con  davanti le loro ciotole di Ramen, intenti a mangiare un po’ imbarazzati.

-…Ehm… stavo pensando… se posso chiederti…-

Itachi alzò lo sguardo verso di lei, che incrociando gli occhi neri dell’uomo quasi sobbalzava diventando color porpora.

-Dimmi…-Disse semplicemente Itachi, versandosi così il primo bicchiere di Sakè.

-Ecco… stavo pensando…ma quell’uomo strano… ecco quello che stava insieme a te…-Borbottò lei grattandosi dietro la testa.

Itachi sembrò non capire, in realtà era molto più concentrato ad osservare quel gesto bizzarro di toccarsi dietro il capo, che faceva quando probabilmente era imbarazzata.

“È proprio una ragazza carina… Oh cavolo, mi guarda… che cazzo mi ha chiesto!? Un tipo strano diceva?”

-Ehm scusa… ma di chi parli?-Chiese tendo in mano il bicchiere di Sakè sospeso a mezz’aria.

-Puf… di quello blu… quello che lavorava con te, quando mi hai trovata fuori Konoha…-Disse lei un po’ impacciata, forse lui non si ricordava nemmeno quando l’aveva trovata la prima volta!

-Ah si… Kisame…-Luna si accigliò notando l’acidità con cui aveva detto il nome dell’uomo.

Dal canto suo Itachi si sentì infastidito, perché voleva sapere di Kisame, quando lui era li con lei.

Alt, retrofront! Cosa aveva appena pensato? “Quando lui, era con lei”.

Itachi stava cominciando a temere la sclerosi totale. Che adesso una ragazzina gli facesse questo effetto!? Eppure aveva visto donne molto più belle di Luna.

Tuttavia, la ragazza in questione, accortasi che l’uomo la guardava quasi in cagnesco, abbassò lo sguardo tristemente.

-Scusa… forse sono stata un po’ avventata… non sono fatti miei questi, perciò ti prego fai finta che non t’abbia chiesto niente!-Lui la guardò un istante a sua insaputa.

-Tranquilla… non fa niente… non hai detto niente di sbagliato…-Disse lui col suo solito tono inespressivo, cosa che non sollevò per niente la giovane.

-Kisame… è morto… dieci anni fa…-

-Così tanti…allora da quando ci siamo conosciuti sono passati…-Luna si mise a fare il conto, ma il moro la precedé.

-Undici anni e mezzo…-Lei lo guardò sbalordita.

-Ah… ecco perché non ti avevo riconoscevo perché ti sei fatt-!!-Esclamò lei, che per poco non si strozzava pur di non dire “ah ecco perché non ti riconoscevo, perché ti sei fatto un po’ vecchio…ti ricordavo un figo!”

Itachi si accigliò, cosa stava per dire?

Aveva fatto una faccia paonazza e gli occhi strabuzzati e sembrava stesse sudando freddo.

-Eh?-

-N-Niente! Niente! No.No! Non ho detto niente!!No.No!!-Itachi si sorprese, quel suo “No.No” gli era rimasto impresso, e sentirlo dopo tanti anni gli fece uno stano effetto accompagnato da un sorriso.

-D-Dillo di nuovo!-Disse divertito e sorpreso allo stesso tempo.

-Eh? Cosa? No, ignora ciò che ho detto…veramente!-Farfugliò lei scuotendo le mani davanti a se.

-No, ho detto dillo ancora… dai… dillo!-Esclamò lui ostinato.

-M-ma… i-io… non volevo dire che sei vecchio! No.No eheheh!-Itachi sorrise quasi beota sentendo quel dolce e stridulo “No.No”. Poi quasi meccanicamente, analizzò la frase, e ci trovò “Sei vecchio”.

Vecchio a chi!? A lui!?

-Ehi signorinella! Vecchio a chi!?-Disse lui un po’ burbero.

-Eh! Nooo! Nel senso che…-La ragazza entrò nel panico più totale.

-Guarda, bellezza che ho solo trentun anni!-Silenzio da tomba.

Lei avrebbe voluto ancora una volta sprofondare milioni di metri sottoterra e lui, stavolta non era da meno.

-Scusami… non volevo dire che sei vecchio! Dicevo che… sei cambiato… un po’…-Disse con lo sguardo basso e mortificata.

-Senti chi parla… -Borbottò lui sarcastico.

-C-che vuoi dire?-Lui sorrise, intanto che lei rimaneva accigliata.

-Ma dai! Quanti anni avevi quando ti ho pescato in quel fiume!?-Chiese lui sarcastico, strano ma in quel momento il suo ego spiritoso stava germogliando a megavelocità.

-… Sei e mezzo…-Mormorò rossa lei. Come dimenticarlo.

-E adesso ne hai?-Fece lui sempre canzonatorio.

-hmm… diciassette! Diciotto a Novembre!-

-Cioè fra pochi mesi…-Disse lui, silenzio di nuovo.

Si guardavano senza dirsi nulla, Luna si stava scervellando nel tentativo di capire quanta differenza d’età ci fosse tra loro, cercando disperatamente di non usare le mani.

Mentre Itachi, continuava a dannarsi, per essersi fermato a pranzo con una di tredici anni più piccola di lui!

Eppure più si convinceva che non stava facendo niente di male, più si sentiva come un masso che gli piombava sullo stomaco, perciò pur di non pensare alle strane sensazioni che stava provando, si scolò tutto di botto il bicchiere di Sakè. Rimasero in silenzio.

-Ehm… vivi da sola?-Chiese lui ad un tratto.

-Diciamo di si… mio padre viaggia molto… quindi io resto qui! Tutti i giorni passa una cameriera di mia madre per prendersi cura della casa…M-ma ormai è da un pezzo che faccio le faccende da sola!-Itachi annuì.

-E… scusa se te lo chiedo… tua madre?-La ragazza sembrò infastidita da quella domanda, s’era bloccata diventando seria, poi d’improvviso, si rattristò ed iniziò a mordicchiarsi le unghie senza romperle.

-M-mia madre… ha divorziato da mio padre molti anni fa…-

-Ah… mi dispiace…-Borbottò l’Uchiha con una punta d’imbarazzo ed evitando di guardare la ragazza, che sorpresa dalle parole del moro alzò lo sguardo per guardarlo in faccia.

-Non devi dispiacerti… ormai ci sono abituata, e poi mia madre è insopportabile! Non è che gli importi poi tanto di me!-

Itachi finalmente la guardò negli occhi, in quel mare di miele.

-Non dovresti parlare di tua madre così…-La rimproverò l’uomo.

-Hmm! Parli così perché non la conosci… se davvero tenesse a sua figlia, verrebbe lei da me! Non manderebbe una bisbetica cameriera!... Solo perché sta con un altro… non credo che non possa trovare un minuto per la propria figlia!-Esclamò Luna, stringendo un pugno.

-Capisco…ce l’hai con tua madre perché sta con un altro uomo…-

-No, non è per questo…è che… che… Non si fa vedere da un anno! E sinceramente non voglio più vederla! L’ultima volta mi è bastato per il resto della mia vita!-

-Perché cos’è successo quella volta?-

-Abbiamo litigato…perché… bhe p-perché… insomma… avevo…-

-Avevi?-Incalzò lui curioso. Curioso come non era mai stato in vita sua.

-No è che… quella volta… non ero preparata a scuola… ed il prof ha chiamato casa… avevo preso un brutto voto… lei mi ha fatto una scenata, e gli ho detto che poteva anche evitare di fare la parte della madre premurosa, visto che non l’aveva mai fatto…Sai…tempo fa…lei… non si era preoccupata neppure quella volta …-

Lei era chiaramente rattristata, ma cercava di non darlo a vedere, e dal canto suo Itachi, si sentiva malinconico anche lui nel vederla così.

Aveva capito a quale volta si riferiva, quando lui l’aveva salvata.

Rimasero un po’ in silenzio senza guardarsi, poi lei parlò.

-Ma senti… adesso vivi qui?-Chiese lei.

-Si… -

-Ah…capito!-

-E così… di giorno vai a scuola, e di notte lavori al Night vero?-Lei arrossì a quella domanda.

-Si… -

-E poi riesci ad andare anche a scuola la mattina?-Indagò l’uomo.

-Eh Eh più o meno… Preferirei non andarci proprio più a scuola!-Esclamò lei sarcastica, ma Itachi la guardò male.

-La scuola è molto importante sai!-

-Si, lo so… ma a me non piace!-Spiegò lei incrociando le bracci sul petto.

-Lo dicevi anche da bambina lo sai!-

-A-ah s-si…ehehe!- Lei arrossì di nuovo.

-Ehm… senti ti dispiace se… fumo in casa?-Domandò lui.

-No.no fa pure figurati!-Esclamò lei.

-Sicura, altrimenti vado fuori!-

-Ma no! Tranquillo non c’è problema! Tanto a me non da fastidio ci convivo a scuola e al Night come saprai! Poi chi vuoi che se ne accorga, mio padre tornerà fra due settimane! E anche i!!!-Luna si bloccò, stava per aggiungere “E anche io non sai quante volte l’ho fatto, alla faccia di chi mi dice che non bisogna fumare!”

-Ok, se lo dici tu…-Borbottò il moro, prendendo dalla tasca dei pantaloni il pacco di sigarette, sfilandone una, ed accendendola, mentre lei si era alzata, aveva buttato le ciotole vuote del pranzo e gli aveva preso un posa cenere, ed era tornata al suo posto.

-Senti ma ti posso chiedere una cosa?-Itachi sembrò perplesso, e spostò la sigaretta dalle labbra cacciando il fumo.

-Avanti…-Disse tornando a posare la sigaretta fra le labbra.

-Mi chiedevo… come mai… sei tornato?-Itachi fece cadere la cenere della sigaretta nella ceneriera, diventando un po’ più cupo.

-Questo è il mio villaggio natale… di regola non dovrei nemmeno stare qui… se mi beccano in giro…-Lei non osò controbattere, a volte dimenticava che Itachi Uchiha era un Mukenin.

-Ma ero stanco di girovagare di paese in paese, villaggio in villaggio… così ho deciso di chiudere la mia carriera da ninja traditore… e sono tornato qui… -

-Non hai paura che ti prendano!?-Disse lei sporgendosi contro il tavolo, con un espressione mista allo stupore e la preoccupazione.

Itachi soffocò una risata.

-No… e tu… tu non hai paura di me?-Luna arretrò come intimorita dal tono quasi provocatorio dell’uomo ed abbassò lo sguardo arrossendo.

-Ehm… ecco… sei sempre stato molto gentile con me… ti ricordavo un ragazzo buono e gentile…-Stava per aggiungerci anche “figo e bono” ma si trattenne, non volendo neppure immaginare la probabile reazione dell’Uchiha.

-…E perciò, mi sono sempre fidata… insomma… tu mi hai salvata quella volta… e nella piscina…-Itachi abbozzò un sorriso, lo ricordava bene, quella sera, per salvare una bambina, aveva rinunciato a farsi una bionda, e pensare che quella era proprio carina e si era ben concessa, ma appena aveva capito il tranello teso alla piccola, aveva mollato tutto, e si era precipitato a salvarla, mentre lei stava per affogare, questa volta in una piscina termale.

-Poi mi hai salvato qualche sera fa…e Ieri sera…-

Itachi tornò serio, gli dava sui nervi pensare che un lurido di merda, avesse toccato con le sue manacce quella ragazza, o meglio dire Luna?

Il moro tirò nervosamente dalla sigaretta. Non si capacitava, di come potesse essere geloso di un maniaco, solo perché c’aveva provato con “lei”.

-Sai na cosa però bellezza, dovresti evitare di andartene in giro vestita come… bhe come…-Itachi volteggiò in modo vago la mano con la sigaretta ormai dimezzata, e lei che diventava color porpora.

In effetti, magari d’ora in poi, si sarebbe portata il cambio, cioè maglia a collo alto, e pantaloni lunghi dotati di cintura di castità!

-Dovresti evitare di andare in giro come una prostituta! Naturalmente lo dico nel tuo interesse… se vuoi evitare di essere aggredita di nuovo… Non tutti si fanno tanti scrupoli se vedono una ragazza girare poco vestita sai!-

Luna era imbarazzatissima, se un mezzo sconosciuto le faceva una tale predica, chissà cosa le avrebbe fatto suo padre, o sua madre!

Però era anche arrabbiata, in pratica lui la stava definendo un prostituta.

-Ehii! Io non sono certo una di quelle donnacce!! E di certo non vado in giro vestita così sempre! È capitato ieri sera!-

-Ah era pure la prima volta! Non oso immaginare stanotte… te ubriaca, quei vestiti a completare l’opera, il primo che ti trova…-Disse lui un po’ acido, provocando nella ragazza un moto d’ira e frustrazione.

-Basta! Smettila! Non è vero!-

Silenzio, Itachi osservava la ragazza che era scattata dalla sedia caduta a terra, e stava in piedi con gli occhi spalancati.

-Scusa…-Disse lentamente Itachi schiacciando la sigaretta nel porta cenere.

-Alla fine lo dicevo per te… ma ognuno è libero di fare ciò che vuole… e io di certo non sono la persona adatta a farti una predica… o per essere più chiaro, io non sono mai stato il tipo che si prendeva premura per gli altri… mi è indifferente la sorte delle persone vale anche per te…Adesso devo andare… grazie per il pranzo!-Detto questo il moro s’alzò ed uscì di casa.

Luna rimase impietrita. A fissare la porta.

Sconvolta, frastornata, ma soprattutto ferita.

Si era illusa, di amare una persona, o meglio un ricordo, ed invece aveva scoperto che quella persona, non era affatto come la ricordava.

Era burbero ed insensibile. Presuntuoso, ma anche educato allo stesso tempo.

Eppure non capiva perché, ma quando stava con lui si sentiva tranquilla, anche se non sapeva nulla di lui, a parte che era un Mukenin, e i Mukenin erano pericolosi, e forse lo era anche Itachi.

Peccato che Luna, non riuscisse proprio a considerarlo pericoloso, e quelle parole l’avevano ferita a morte, ma in cuor suo sapeva che in realtà, lui era gentile, quelle parole non erano fondate, lei sapeva che aveva mentito, perché l’aveva letto nei suoi occhi neri, che stava mentendo, altrimenti perché prendersi la briga di riaccompagnarla a casa la notte appena passata, perché aiutarla?

Quell’uomo era un mistero per la ragazza, che sconsolata, riordinò la cucina, per poi buttarsi sul letto, senza riuscire tuttavia a prender sonno, continuava a pensare a lui, e alle sue parole, quasi le fecero scendere le lacrime.

 

Intanto Itachi, continuava a dannarsi, a sminuirsi, per aver detto quelle parole a Luna, forse aveva esagerato, non aveva il diritto di criticare quello che faceva, anche se da una parte, anche lui aveva ragione, non ci sarebbe stato sempre lui a proteggerla, e di certo non tutti erano poi moderati come lui!

Sbuffò aprendo la porta della sua camera, e si buttò sul letto, massaggiandosi gli occhi e le tempie.

Era un cretino. Si, era un cretino, non doveva andarsene così.

Non dicendo a Luna quelle parole così cruente, e crudeli, dicendo che non gliene importava nulla di lei.

Chissà adesso cosa stava passando a causa sua!

Era inutile, ormai non si dava pace, sapeva che aveva commesso un errore, e doveva rimediare!

Perché infondo al suo cuore, sapeva che quello che le aveva detto non era vero, era una bugia, forse più a se stesso che a lei.

Perciò decise, e pur sapendo che prima o poi se ne sarebbe pentito, lui doveva vederla, al più presto.

 

 

Fine IX Capitolo.

 

 

 

Ed anche questo è terminato! Luna ed Itachi hanno litigato, ma lui sembra molto dispiaciuto e non vede l’ora di rimediare!

Cosa accadrà nel prossimo capitolo?

 

Baci Baci Serenity.

   
 
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