Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: victoria electra black    25/03/2017    5 recensioni
||STORIA INTERATTIVA - CONCLUSA||
-
I cavalieri della Luna Rossa e del Sole Nero sono dei maghi speciali nel mondo della magia.
Solo chi ha sviluppato un particolare potere può entrare ma il sacrificio è enorme.
Chiunque riesca a superare le prove per accedervi, deve essere disposto a tutto pur di mantenere la pace, anche ad usare le maledizioni senza perdono sui propri cari se necessario.
Per questo i ragazzi che vengono chiamati, sperano di non dover superare mai le prove.
Tuttavia, alcuni non chiedono di meglio che entrare a farne parte visto che l'eternità è un dono molto ambito.
Nei secoli, però, i circoli si sono sempre più ristretti ed è il motivo che spinge i restanti 4 membri a cercarne altri nelle varie scuole di magia del mondo.
Ovviamente, Hogwarts non è esclusa.
Chi sceglieranno i cavalieri fra tutti i nostri eroi?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lily Luna Potter, Maghi fanfiction interattive, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Zodiac Chronicles'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
10

ANGOLO AUTRICI:


Cogliamo l'occasione per fare un annuncio:

oltre a Mallory, in questo capitolo, ci lascerà anche un altro personaggio: Erwin Cecil.

Scusate ma la legge, eccetto per una sola autrice che abbiamo contattato - e che ha avuto pesanti problemi personali – ,vale per tutti.


Il prossimo capitolo dovrebbe essere uno Special.


Tutte quelle autrici che avevano chiesto di partecipare agli special potrebbero darci la conferma di essere ancora interessate? E se sì, potreste mandarci via MP il ricordo/fatto che ci vorreste far descrivere?

Grazie ^^


Godetevi il capitolo :) e cogliamo l'occasione per ringraziare profondamente tutte quelle persone che ancora continuano a leggere la nostra storia.

Grazie infinitamente :) sappiate che continuiamo a scrivere solo per voi.

Baci

Vic & Gin


P.s. → - 6 alla fine della storia vera e propria. Ci siamoooo, siamo quasi alla fine!

P.P.S → ovviamente, i personaggi che non compaiono in questo capitolo (o compaiono poco) saranno presenti nel prossimo. Abbiamo in mente alcuni spezzoni simpatici e speriamo vi piacciano.



CAPITOLO 10:

Solido come la Terra”


Castello dei Baskerville, 29 Settembre, ore 10.45...

Image and video hosting by TinyPic Farley Baskerville


Image and video hosting by TinyPic Erwin Cecil



Dopo il ritiro di Mallory, quella stessa mattina, i 'Gironi Infernali' erano ufficialmente iniziati.

I quattro cavalieri avevano addobbato, con un incantesimo di trasfigurazione, l'ampio giardino del castello in una sorta di campo di addestramento in terra battuta.

Solo che i giorni degli allenamenti erano ormai conclusi.

Pertanto il primo turno fu quello del Capricorno dove Erwin Cecil e Farley Baskerville, essendo gli unici due rimasti in gara di quel segno, furono costretti a scontrarsi.

Dopo un inizio molto a favore del trasformista alla fine il giovane Baskerville aveva iniziato ad avere la meglio.

Mentre il corpo Erwin era mutato in una maestosa pantera nera e, nel frattempo tentava di proteggersi – creando barriere – dagli attacchi del serpeverde, Farley aveva colto un suo attimo di esitazione per massacrarlo.

Sapendo, oramai, dominare gli astri - ed anche i più piccoli atomi di quest'ultimi – alla perfezione, senza esitazione, aveva iniziato a scagliare pezzi di meteore, verso il grifondoro, che avevano abbattuto in poco tempo la barriera da lui creata e l'avevano colpito in pieno.

Dopodiché, non ancora soddisfatto a pieno del suo operato, aveva creato attorno a lui una sorta di aura priva di atmosfera. Così Erwin si era ritrovato, in poco tempo, a dover tornare alle sue sembianze normali a causa della mancanza di ossigeno.

Accasciato al suolo, ormai, pregava solo che il moro lo lasciasse libero di respirare.

Ritirati, Cecil! Basta poco! Un pugno sul suolo e ti ascerò andare. In caso contrario morirai a causa della tua cocciutaggine!” gli urlò Farley quasi allo stremo delle forze.

Nonostante tutto mantenere quell'aura senza atmosfera gli portava via parecchie delle sue energie.

E non ce la faceva quasi più.

Per questo sperò che il grifondoro cedette.

E, dopo pochi istanti, così fu.

Erwin batté il tanto agognato pugno sul terreno e la gara terminò.


**


Image and video hosting by TinyPic Iris O'klodore


Image and video hosting by TinyPic Nox Blacknite


Image and video hosting by TinyPic Ted Lupin

Image and video hosting by TinyPic Lily Potter


Image and video hosting by TinyPic Killian Nott



Che facciamo Iris?”

Semplice, Ted: decretiamo Farley vincitore”

Ma non ha proprio vinto... insomma, Erwin si è arreso! Ha vinto a tavolino!”

Comunque sia, Nox, l'unico suo avversario si è ritirato. E' rimasto solo lui. Quindi può passare.”

E sia”

Iris si alzò dalla sedia, su cui era seduta, per guardare tutta la scena da uno dei balconi del castello -quello centrale per l'esattezza- e, richiamando a sé tutta la grazia di una Signora (cosa alquanto rara da vedere in lei) decretò il vincitore.

Farley Alister Baskerville, hai vinto! Puoi considerare il tuo viaggio concluso!” poi si rivolse agli altri ragazzi che, come lei, sedevano su delle sedie posizionate sugli altri tre balconi del castello “Applaudiamo il vincitore!”

Ed urla quasi disumane si levarono dalla 'folla' in particolare da parte dei ragazzi della casa 'serpeverde' di Hogwarts.

Lily e Killian, i migliori amici di Farley, si alzarono immediatamente dagli spalti ed urlando con tutto il fiato che avevano in gola, iniziando ad intonare un ritornello “Farley Campione! Farley Cavaliere!”.

Ritornello che fu presto ripetuto da tutti gli altri ragazzi.

Tutti, ovviamente, tranne uno: Scorpius Malfoy che sedeva, con aria a dir poco seccata, felicemente disgustato.

Inutile aggiungere come si potesse sentire la nostra splendida serpe dagli occhi violacei.

Aveva dato il massimo ed aveva vinto.

Così, come se lo avessero appena proclamato re d'Inghilterra, alzò il pugno destro verso il cielo e, lanciando un urlo di soddisfazione, iniziò ad esultare in preda all'adrenalina.

Aveva vinto.

Ed il nuovo cavaliere del Capricorno era lui.

Niente poteva più rovinargli la giornata.


**


Image and video hosting by TinyPic Samantha King



Image and video hosting by TinyPic Kyla King


La seconda prova che si svolse fu quella del Toro.

Kyla e Samantha non ebbero manco il tempo di realizzare che la prova precedente fosse appena terminata, che subito sentirono chiamare i loro nomi.

Che vinca la migliore, cugina!” aveva esordito Kyla, prima che Eric avesse dato loro il segno di poter iniziare a combattere.

Sam non aveva manco avuto tempo di replicare, che la castana -con enormi falcate- aveva già preso posto dall'altra parte dell'area, posizionandosi esattamente di fronte a lei.

Poi, richiamando a sé tutta la sua aura oscura, aveva chiuso fra le mani il ciondolo d'oro a forma di arco che portava sempre al collo. Dopodiché la freccia incoccata aveva iniziato a prendere forma fra le sue mani fino a diventare un'arma reale a tutti gli effetti.

Una lancia, in particolare.

Kyla non aveva esitato e, fin da subito, aveva iniziato ad infliggere ripetuti colpi alla cugina.

Tuttavia, questa, si era ritrovata a schivarli tutti abilmente e, mentre la castana tentava in ogni maniera di portare a segno qualche colpo, la bionda –grazie all'aiuto della sua bacchetta– non faceva che prendere tempo.

Combatti Sam! Non essere codarda ed affrontami!”

Non sono codarda solo che non ho voglia di combattere contro di te!” ed era vero.

Sebbene i membri della nuova famiglia –che si era ritrovata dopo che la madre si era risposata con Anthony King– l'avessero fatta penare fin da subito, Kyla non le aveva mai fatto niente di che... per questo non trovava un motivo per combatterla. Voleva solo che tutta quell'enorme pagliacciata finisse il prima possibile. Pertanto si limitava a difendersi: sperava che Kyla alla fine cedesse a causa della mancanza di forze. Ed era intenzionata a portare a termine il suo piano fino alla fine.

Purtroppo la stessa cosa non si poteva affermare per la cugina.

Kyla era testarda, impulsiva ed incredibilmente competitiva.

Lei doveva primeggiare in tutto, e se per accaparrarsi il titolo di Cavaliere del Toro doveva mettere k.o. sua cugina... beh, non avrebbe esitato a farlo.

D'altronde lei era lì – nel castello dei Baskerville – per un solo motivo: vincere.

Così, richiamò a sé una parte di oscurità, e la scaraventò contro Sam che finì con lo sbattere la testa sul muro di cemento dall'altro lato dell'arena.

La bionda, non si sa per quale miracolo riuscì a non perdere i sensi a causa della colluttazione, ed anche se ormai si ritrovava senza la sua bacchetta, non si diede per vinta e si rimise in piedi.

Smettila Kyla...” fu quasi un sussurro ma arrivò benissimo alle orecchie della cugina.

Smetterla Sam?! Io sono qui per vincere! Tu invece per quale motivo sei qui se non vuoi combattermi!”

Il tono con cui le si rivolse fece perdere le staffe alla giovane strega di Salem e, presa dalla rabbia, non si rese conto di star utilizzando i suoi poteri fino a che non vide Kyla sbattuta, come lei, alla facciata del castello.

HO DETTO BASTA KYLA!” un'onda d'urto talmente potente si sprigionò dalle sue corde vocali e, con uno strano bagliore negli occhi dal colore della notte, continuò quel che aveva iniziato.

Abbassando la voce e variando il suo timbro vocale, iniziò ad impartire ordini alla cugina la quale -ormai quasi incosciente- era in balia alla volontà della bionda.

Alzati da terra, cammina e vieni davanti a me così che possa vederti negli occhi” e, come una marionetta, Kyla fece quello che le era appena stato ordinato.

Una volta che furono una davanti all'altra, la bionda continuò “Ora batti un pugno a terra e ritirati. Fai i bagagli e torna a casa. Poi io farò lo stesso e ci ritroveremo là”

Kyla fece esattamente come le era stato ordinato: si inginocchiò per terra, poggiò la lancia sul terreno e – chiudendo la mano sinistra a pugno – si preparò a batterla sul suolo.

Ma qualcosa andò storto.

Prima che anche solo un pezzo di pelle riuscisse a toccare per terra, la castana alzò lo sguardo sulla bionda di scatto e, con una voce disumana, iniziò lei ad imporre ordini alla cugina.

Come osi tu, piccola mezzosangue, dare ordini a me! La signora dell'ombra!”

Cosa dici Kyla?” e nel dire ciò, Sam indietreggiò di qualche passo, decisamente terrorizzata.

Non aveva mai visto sua cugina in quelle condizioni. Sapeva che aveva qualche problema con la rabbia -che nell'ultimo periodo si era accentuato- però pensava che non fosse niente di preoccupante... fino ad ora.

Nel giro di pochi istanti le due cugine furono risucchiate in una sorta di buco nero, oscurandone i corpi agli occhi degli altri.

Urla disumane riecheggiarono all'interno dell'arena facendo allarmare tutti i presenti.

Cosa succede?!”

Non lo so Nox, non ho mai visto nulla di simile!” esclamò Ted alzandosi di scatto dalla sedia.

Eric, fa' qualcosa!”

Ma prima che il biondo potesse anche solo alzare un dito, le due cugine ricomparvero all'improvviso.

Erano in piedi, una di fronte all'altra ed entrambe si fissavano con occhi privi di espressione.

Poi... caddero entrambe sulle ginocchia e, perdendo i sensi, si accasciarono al terreno.


Tuttavia, per un millesimo di secondo, una delle due cadde prima dell'altra.

E, solo per un caso fortuito, Kyla fu nominata Cavaliere del Toro al posto della cugina.

**


Image and video hosting by TinyPic Eric La Rouge

Image and video hosting by TinyPic Adelaide Queen



Comunque sono senza parole, cioè... vi rendete conto? Alla fine ha vinto Kyla?!”

Eh allora? Che ti frega, Ted, l'importante è che abbiamo un nuovo cavaliere”

Sì ma hai visto che cosa è stata capace di fare Sam?! Insomma, l'ha praticamente manipolata! Una così ci servirebbe all'interno dell'ordine, Iris”

Bah, non saprei...”

Nel frattempo era arrivata l'ora di pranzo pertanto, tutti loro, decisero che fosse giunto il momento di 'riprendere le energie' e di concedersi un laudo pasto. Soprattutto dopo la scena appena intercorsa fra le cugine King.

Ormai era sulla bocca di tutti. E tutti non facevano che parlare su chi delle due, secondo loro, meritasse per davvero il titolo di cavaliere.

Tutti tranne una.


Ada, tutto bene?”

EH? Cosa?”

Ti ho chiesto se va tutto bene”

Eric rivolse un'occhiata perplessa alla giovane grifondoro. Si era messo vicino a lei di proposito, per poter parlare un po' e conoscerla meglio –soprattutto– ma più tentava di instaurare una conversazione con lei e meno ci riusciva.

Ada era assorta fra i suoi pensieri e lo si notava parecchio, per questo lui aveva iniziato a preoccuparsi.

Ada-”

Sto bene, Eric, tranquillo. E' solo che stavo ricordando una cosa... sai, oggi è il mio compleanno, e non ho potuto fare a meno di pensare che l'anno scorso, in questo momento, lo stavo festeggiando con Jenny ad Hogwarts... E mi sono intristita, tutto qua”

Così era questa la cosa che tormentava Ada e non la faceva mangiare!

Bene!

Scoperto l'arcano motivo, Eric decise che, se oggi era il compleanno della sua amica (nella sua testa ormai erano amici) e se questa desiderava passarlo in compagnia di una persona, lui si sarebbe fatto avanti.

Bene! Che ne dici di festeggiare allora stasera?”

Fest-festeggiare?” alla grifondoro le prese quasi un colpo.

Sì, organizziamo una festa”

Ti ringrazio Eric ma... Non credo sia il caso”

Perché?” la guardò lui con aria interrogativa.

Perché oltre a te, da quando sono qui, non ho avuto modo di legare con nessun altro... non mi sentirei a mio agio”

A quelle parole il biondo decise che, se davvero lei si sentiva in quella maniera, non era il caso di insistere e di rispettare il suo volere.

Ma un compleanno era pur sempre un compleanno... ed in qualche modo andava comunque festeggiato!


**

Image and video hosting by TinyPic Kendra Cox


Al calar della notte, l'ultima prova che si svolse fu quella della Vergine ma, essendo Kendra l'unica partecipante rimasta in gara, per lei fu deciso un percorso differente da quello degli altri partecipanti.

Incantando un antico specchio, appartenente ai Baskerville, i ragazzi furono costretti a cambiare location e svolgimento della prova.

Non ci sarebbero stati combattimenti questa volta.

Solo Kendra contro se stessa e la sua paura più grande.

Ma questo lei non poteva immaginarlo.

Posizionatasi al centro della Sala di Ricevimento degli Ospiti, dopo aver fatto costruire delle specie di balconate come quelle di fuori, la grifondoro attendeva con ansia l'inizio della prova.

Fu proprio Ted a parlare e ad esortarla all'inizio.

Avvicinati allo specchio, Kendra. Avvicinati e guarda dentro di lui, guarda dentro te stessa. Dopodiché chiudi gli occhi e concentrati”

E così, come le era stato detto, fu.

Chiuse gli occhi e richiamò a sé tutta la sua energia vitale.

Era pronta.

Poteva farcela.

E ce l'avrebbe fatta.

Un vento tagliente e gelido che le si scagliò sul volto, la costrinse ad aprire gli occhi.

Si trovava ad Hogwarts, sulla torre di astronomia e lei era in piedi ben oltre il parapetto.


Sapeva benissimo in quale momento della sua vita si trovasse...


Con il pigiama addosso –che aveva sostituito il suo bel vestitino estivo color carta da zucchero– continuava a guardare di sotto lo strapiombo indecisa sul da farsi.

Quella volta era stato Albus a salvarla e ad evitare che lei si buttasse.

Mentre adesso era da sola e sapeva che nessuno sarebbe corso a salvarla.


Kendra, tesoro mio”


Ad un certo punto una figura di donna, evanescente, aveva iniziato a fluttuare proprio di fronte gli occhi della castana.

Kendra spalancò le sue iridi cristalline per via dello stupore. Sarebbe stata in grado di riconoscere ovunque quella figura.

Tutto sommato, non poteva mica dimenticarsi di sua madre.

Mamma” fu tutto ciò che riuscì a pronunciare.

Kendra, tesoro mio” le ripeté la donna addolcendo lo sguardo nei suoi confronti “Vieni. Vieni da me. Non aver paura. Salta e raggiungimi, così potremmo stare insieme per sempre” e, nel dire ciò, sua madre le allungò la mano in attesa della sua decisione.

La giovane corvonero si sporse in avanti per guardare meglio sotto di sé.

Non c'era alcun pavimento 'magico' che l'aiutasse ad attraversare il precipizio per raggiungere sua madre. Pertanto se avesse fatto esattamente quello che le aveva appena chiesto, sarebbe caduta di sotto.

O forse era proprio quello che voleva lei?

Stringendosi maggiormente alla ringhiera fu costretta a declinare l'invito.

Il fantasma però non si diede per vinto e continuò nelle sue richieste.


Avanti, Kendra, sono io! Sono la tua mamma. Vieni da me tesoro.” e nel dire ciò si allontanò ancora di più.

Kendra fu sul punto di dirle di sì ma, proprio quando si era quasi decisa a saltare, il ricordo del suo migliore amico le tornò subito alla mente.

La sua presa ferrea sulle sue braccia.

Le urla e gli insulti che le rivolse successivamente.

L'ansia che traspariva dai suoi occhi color di giada.

Lui le voleva bene e, proprio per questo, non le aveva permesso di farsi del male. Quindi se quella figura, che si spacciava per sua madre, le chiedeva tanto non poteva voler realmente il suo bene.

Balzando all'indietro e posizionandosi seduta sulla ringhiera, fece un quarto di giro e si ritrovò con i piedi ben saldati sul pavimento della torre.

Dopodiché esclamò decisa la sua decisione “No!”.

In quello stesso istante tutto lo scenario attorno a lei iniziò a creparsi, ad iniziare dalla sua presunta madre.

Il fantasma iniziò a svanire lentamente sotto i suoi occhi, così come tutto il resto.

Nel giro di pochi istanti si ritrovò a fluttuare nel bel mezzo del buio, per poi precipitare velocemente.

Tentando di mantenere il sangue freddo, richiamò a sé i suoi poteri.

Poteva sentirle... le voci degli animali e delle piante... per questo motivo decise di richiamare a sé i suoi poteri e tentare di salvarsi la pelle. E così fu. Prima che potesse cadere con la faccia rivolta verso il pavimento, i rami degli alberi vicino la sorressero per la vita e le bloccarono la caduta.

E così anche lei, quella sera, riuscì a superare la prova.


**


Incontriamoci alla serra, stanotte, verso le undici di sera, in modo che non possa vederci nessuno.

Mi raccomando: non darmi buca!

Ti aspetto!

Con affetto,

Eric


Ad Adelaide quasi non venne un colpo quando lesse la lettera che aveva trovato appoggiata sul suo letto.

E mo cosa voleva fare Eric?

Perché dovevano incontrarsi alla serra? Perchè alle undici di sera? Mannaggia a Jennifer e a quando aveva deciso di andarsene! Ed ora chi le avrebbe dato un consiglio? Chi avrebbe sopportato le sue pippe mentali? E soprattutto... come doveva vestirsi?!


**

Image and video hosting by TinyPic Kiyomaro Takamine


Image and video hosting by TinyPic Keith Meghetos


Image and video hosting by TinyPic Ian Straggler



E così ora sei il nuovo cavaliere del Capricorno, eh Baskerville?”

Così pare, Takamine. Sperando che quei quattro non ne se ne inventino un'altra”

Mah, io fossi in te starei attento”

Cos'è hai paura Kiyo?”

Niente affatto, Keith, solo voglio vederci chiaro in questa storia: siamo agli sgoccioli della competizione oppure no?” concluse il giapponese, assottigliando le sue iridi nere come la notte, mentre osservava le carte che aveva in mano.

Keith, Ian, Kiyo, Killian e Farley erano in vena di festeggiamenti per il loro amico, nonché padrone di casa. Così avevano iniziato a giocare a poker, tanto per cambiare, dato che ormai era diventato il loro passatempo preferito ed esattamente come la volta precedente Ian stava perdendo.

Io credo che, dopo gli avvenimenti successi quindici giorni fa, manco loro abbiano più tutta questa voglia di fare altre prove” aveva aggiunto, difatti, lui mentre chiedeva una carta a Keith, il mazziere di turno.

E chi lo sa, quelli sono tutti strani”

Più che strani, Keith, direi particolari... insomma, vogliamo parlare dei capelli di Iris? Quale persona sana di mente andrebbe in giro con quel colore addosso!” aveva aggiunto il giovane Nott chiedendo, anche lui, una carta al mazziere.

Ehy, Iris è ok lasciala stare” rispose con un tono seccato il mago dagli occhi violacei.

A quell'affermazione i restanti quattro giocatori si scambiarono uno sguardo d'intesa e, sorridendo sotto i baffi, continuarono la loro partita.

Direi di cambiare argomento” disse, alla fine, Ian nel tentativo di alleggerire la questione aspirando la sigaretta che si era appena acceso.

Iris e Farley, da quel giorno nefasto, erano diventati parecchio amici, difatti erano più le volte che li si vedeva assieme che separati. E la cosa puzzava di cotta, a detta di Killian Nott.

Sono d'accordo. Per esempio, Ian, potresti evitare di fumare da questo lato del tavolo? Mi stai intossicando!”

Mi scusi, sua maestà, ma si da il caso che tanto il fumo le arriverà lo stesso perché ci ritroviamo al chiuso. In cinque in una stanza, senza alcuna finestra aperta.” rispose secco, il giovane corvonero, al ragazzo giapponese mentre procedevano verso la fine della partita.

Erano rimasti solo loro due in gioco e la tensione era alta.

Allora ti propongo una scommessa, Straggler. Se vinci puoi tenerti la tua insulsa sigaretta accesa ed ANZI... ti do il permesso di farmene fumare una, ogni giorno, per tutta la settimana!”

E se invece dovessi perdere, Takamine? Cosa mi obbligherai a fare?”

Prima di tutto butterai quell'ammasso di nicotina fuori da questa stanza ed in secondo luogo...”

Sì? parla, sono tutto orecchi!”

Voglio vederti girare per il castello, verso le stanze delle ragazze, completamente vestito da donna con tanto di gonna!” ghignò, quasi malignamente, Kiyomaro sicuro che il ragazzo dalle iridi color verde prato non avrebbe mai accetto. Per questo quasi gli si slogò la mascella quando questo decise di accettare.

Va bene, accetto!”

Sei così convinto di vincere?”

Fossi in te non lo farei, Ian” provò a fermare l'amico, Keith. Ma ormai era partito e quando Ian si metteva in testa una cosa niente e nessuno sapeva fargli cambiare idea.


Quella stessa notte, rosso come un peperone per la vergogna, Ian girovagò per il castello vestito come una ragazza con tanto di tacchi a spillo.

Era evidente, il poker non faceva per lui.


**

Image and video hosting by TinyPic Leila Redmund


Fammi capire bene, tutta questa storia per un semplice appuntamento? Sei senza speranza Ada, lasciatelo dire!”

Lo sapevo che non dovevo dirti niente, me ne vado. Addio Leila!” detto ciò la grifondoro fece per varcare la porta, appartenente alla stanza della strega di Salem, ma fu prontamente bloccata dalla stessa.

Leila stava tranquillamente e girovagando per il castello, quella sera, quando aveva notato un' Adelaide alquanto afflitta intenta a sbattere la testa su di una colonna.

Così l'aveva fatta accomodare nella sua stanza ed, offrendole una tazza di thé, aveva tentato di calmarla e farla ragionare.

Ed ora era a conoscenza del motivo per cui Ada fosse così disperata.

E ciò non faceva che farla ridere mentalmente.

Trascinandola per un braccio in direzione del letto, la fece sedere ed iniziò a sistemarle i capelli.

Sta tranquilla, ci penso io. Stasera sarai uno schianto!”


To Be Continued...

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: victoria electra black