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Autore: Liberty89    06/06/2009    5 recensioni
-Sapevi cosa ti univa a lui…- riprese il ragazzo dai capelli castani all’improvviso. -Allora perché hai lasciato l’Organizzazione e sei venuto a cercarmi?- -Perché mi avevano mentito…- rispose Roxas, stringendo i pugni.
Un piccolo finale alternativo per KH2.
Genere: Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roxas, Sora
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Salve a tutti! Con questa piccola one-shot ho voluto dare un finale diverso a KH2, l'ho scritta una notte in cui non riuscivo a dormire, ma poco importa ai fini della storia. C'è un lieve accenno di yaoi (per questo rating giallo), ma nulla di sconvolgente. Spero possa piacervi. Buona lettura!


Disclaimer: i personaggi di questa fic non mi appartengono e la fic non è stata scritta a scopo di lucro.

.: Memories and new life :.



Seduto sul davanzale della finestra, il Maestro del keyblade contemplava il cielo stellato, senza pensare al fatto che ogni punto luminoso del firmamento era un mondo diverso. Semplicemente, osservava il maturare della notte.
Il campanile del piccolo paesino rintoccò le quattro, dopodiché tutto tornò all’immobilità e al silenzio.
-Non è ora che tu dorma?- domandò la voce del ragazzo dai capelli biondo grano e gli occhi azzurro cielo, dal corpo intangibile.
Il castano non rispose alla domanda del suo Nessuno e nemmeno si voltò. Anche se fosse andato a coricarsi, non avrebbe avuto un sonno tranquillo, perciò tanto valeva stare svegli e godersi la calma notturna.
Roxas sospirò e senza emettere alcun suono si andò a sedere sotto la finestra. -Scusa…-
-Non preoccuparti, non hai colpa.- rispose freddo e distaccato il ragazzo.
-Se riuscissi a controllarmi…- mormorò il biondino con frustrazione.
-Ma non puoi, quindi smettila di chiedere scusa.-
Sora scosse la testa, per provare a rimuovere le immagini dei ricordi dell’altro dalla sua mente e riportò lo sguardo all’esterno, spostandolo sul mare.
Una profonda e immensa macchia scura senza fondo, come l’Oscurità in cui lui è sparito per sempre.
-Sapevi cosa ti univa a lui…- riprese il ragazzo dai capelli castani all’improvviso. -Allora perché hai lasciato l’Organizzazione e sei venuto a cercarmi?-
-Perché mi avevano mentito…- rispose Roxas, stringendo i pugni. -Mi stavano usando per raccogliere i cuori, per riavere i loro…- continuò, scattando in piedi e girandosi verso la sua controparte. -Ma io non avrei mai riavuto il mio! Perché non era scomparso nell’Oscurità come quello degli altri! Mi avevano ingannato…-
-Anche lui?-
Il biondo si bloccò. Lui?
In un attimo, tutti i suoi ricordi passati col Nessuno dagli occhi di smeraldo e i capelli di fiamma gli tornarono in mente. Primi fra tutti, i giorni passati a osservare il tramonto eterno di quel mondo in cui si era ritrovato dopo la sua nascita. E poi…

I ricordi cominciano a mutare divenendo immagini nitide davanti agli occhi spenti del Nessuno, che per pochi istanti s’illuminano di una luce che da tempo non conoscevano.
Due corpi che si cercano, due anime sole che finalmente hanno trovato la giusta compagna in quel castello tinto di un accecante bianco. Mani che frenetiche scorrono sulla pelle dell’altro, seguite dalle labbra che vogliono scaldare le membra gelide e donare qualcosa per colmare il vuoto profondo che essi celano agli occhi dei viventi.
Sospiri e gemiti di piacere si sostituiscono al silenzio della stanza, che muta anch’essa, diventando una spaziosa e candida camera, in cui il biondo rivive quegli attimi della sua non-esistenza.


Un gemito strozzato riportò il biondo alla realtà e lo fece voltare verso il suo originale.
Il giovane dai capelli castani aveva gli occhi chiusi con forza e si stringeva il petto nel punto in cui c’era il cuore.
-Scusami… l’ho fatto ancora…-
-Come hai potuto…- mormorò il ragazzo con il fiato corto. -Come hai potuto lasciare qualcuno che ti amava così?!-
L’ex numero XIII rimase di sasso a quelle parole. Lui lo amava?
-Credevo che mi avesse mentito come tutti gli altri! E comunque, quello che hai detto non ha senso! Eravamo due Nessuno, due esseri privi di cuore! Come potevamo amarci?!- urlò.
Il silenzio calò tra i due ragazzi, così simili, ma allo stesso tempo così diversi.
Il custode dal corpo intangibile si portò una mano alla bocca e sgranò gli occhi, rendendosi conto delle sue parole, l’altro nel frattempo prese profondi respiri, per far sì che il suo cuore rallentasse i battiti e riportò la mano alla sua altezza.
-Lo amavi anche tu…- disse con un sorriso accennato. -E’ vero, eravate dei Nessuno, ma chi dice che non avreste potuto provare sentimenti?-
-Ogni logica lo afferma…- rispose Roxas, abbassando lo sguardo.
-Ma l’amore va contro la logica…- replicò il castano, attirando su di sé gli occhi dell’altro. -E tu lo ami ancora, non è così?- domandò, scendendo dal davanzale della finestra per spostarsi di fronte al suo alter ego, che lo fissava come se stesse delirando. Il keyblader della Luce fece per prendere le mani intangibili del biondino, ma vi passò attraverso, così alzò le sue iridi azzurro cielo su quelle dell’altro con aria seccata.
-Alza queste mani e appoggiale sul mio petto all’altezza del cuore, forza!-
Il senza cuore si guardò le mani e poi fece come gli era stato detto. Avvertì i battiti accelerati, dovuti a quei ricordi non propriamente suoi, e sorrise.
-Ora rispondimi, lo ami ancora?- chiese con voce tranquilla, come se una certezza si stesse facendo spazio nella sua mente.
-Io…- il ritmo dei battiti aumentò ulteriormente. -Sì…-
-Vorresti rivederlo?-
L’immagine del Nessuno dai capelli rossi come il fuoco si ripresentò imponente nei pensieri del giovane dai capelli biondo grano. Il ricordo di quel carattere indomabile e imprevedibile come le fiamme di cui era padrone gli fece nascere un nuovo sorriso sulle labbra sottili e la sola idea di potersi perdere nuovamente in quelle iridi dal colore prezioso degli smeraldi completò la sua visione, spingendolo a dare conferma a quella seconda domanda.
-Ok…- sussurrò il ragazzo dai dritti capelli castani, facendo un paio di passi indietro.
-Sora… ma cosa…?- si fermò, quando vide la Catena Regale, risplendere nella mano destra del suo custode. -Non vorrai…-
-Chi sono io per impedire che quest’amore possa continuare? Chi sono io per privarti della libertà che ti spetta?- domandò facendo scorrere lo sguardo sulla chiave, osservando il proprio riflesso sulla lama.
-Ma tu… hai lottato per riprenderti ciò che avevi perso! Hai rischiato la vita per tornare sulla tua isola insieme a Riku e Kairi! Vuoi gettare tutto per donare la libertà a me? Sei forse impazzito?-
I grandi occhi azzurri come il cielo, si alzarono per guardare una fotografia di poche settimane prima, che ritraeva lui e gli amici, finalmente riuniti. Pensò ai due ragazzi, a come avrebbero reagito alla sua decisione senza averli informati di tutto quello che stava succedendo nella sua mente. Infatti, il castano non aveva parlato agli amici dei ricordi che tormentavano le sue notti, aveva taciuto per non dare preoccupazioni inutili, poiché era convinto che prima o poi avrebbe trovato una soluzione a modo suo e, in quell’istante, si era presentata. Quando Roxas aveva espresso la sua volontà di andare alla ricerca di colui che amava, solo quella soluzione era possibile e non sarebbe tornato indietro.
-Non preoccuparti, lo capiranno…- disse, avvicinandosi alla scrivania per prendere un foglio e scriverci qualcosa in fretta e lasciarvi sopra il ciondolo a forma di corona, dopodiché si girò verso il biondo.
-Sei sicuro?- chiese il Nessuno alla vista dello sguardo deciso dell’altro.
-Sì, ma avrei un favore da chiederti…- rispose, puntando l’arma leggendaria al proprio petto. -Se dovesse saltare fuori il mio Heartless, distruggilo… Non voglio che tutto ricominci da capo… E assicurati che quel foglio e il ciondolo arrivino nelle mani di Riku e Kairi…-
-Se non posso fermarti e questo è l’unico modo per ripagarti, lo farò senz’altro. Grazie Sora.-
Il ragazzo mostrò un sorriso di quelli che solo lui era in grado di fare e si concentrò, finché un raggio non uscì dalla punta del keyblade e gli colpì il petto, illuminandolo interamente, così da costringere la Chiave del Destino a chiudere gli occhi.

Quando riprese coscienza, Roxas si accorse che c’era qualcosa di diverso… Osservò il suo corpo e non vide cambiamenti, poi avvertì un suono che lo fece tremare e si portò una mano al petto. Il suo petto non era vuoto.
Il cuore batteva forte e vigoroso al suo interno.
-Com’è possibile?- domandò ad alta voce il biondo, come se si aspettasse una risposta, che tuttavia non tardò ad arrivare.

-Il custode ha liberato la sua parte oscura, ma la Luce del suo cuore è rimasta con te, prescelto del buio.-

Spalancò gli occhi e si guardò la mano destra.
-Sarò in grado di entrare nelle tenebre con questa Luce?-
Una nuova risposta giunse alla sua mente.

-In fondo all’Oscurità c’è sempre una Luce.-

Annuì deciso, prese il ciondolo e lesse il foglio.

“Roxas è tornato… Non cercate di riportarmi indietro… Il mio cuore mi ha detto cosa fare e come sempre l’ho seguito… Immagino che Riku mi stia dando dello stupido e Kairi starà piangendo, ma non dovete arrabbiarvi o rattristarvi… Io sarò sempre con voi…

Sora.”


Mise i due oggetti nella tasca dei pantaloni e allungò il braccio davanti a sé, per aprire un varco nero come la notte che stava ormai lasciando il posto al nuovo giorno.
-Sto arrivando Axel.-

Owari



Spero che vi sia piaciuta! Alla prossima!
See ya!
  
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