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Autore: T_D_VLm    29/03/2017    1 recensioni
Alice Caroline Johnson era un genio, per molti. Una scrittrive, capace di creare mondi fantastici solo con l'uso della sua penna... e con il suo cuore.
E capace anche di far sognare in tanti. Facendoli entrare in quei magici mondo costruiti da lei.
Farci entrare anche sua nipote Elizabeth, che per molti versi, era incapace di sognare... Ma lei ci riusciva. Sempre.
Ed è per questo, che la sua morte, la giovane si rese conto che i sogni erano una grande debolezza.
Ma un giorno la costrinse a cambiare idea, e, insieme a Charlie -l'unica persona capace di farla sognare- si ritrova in una fantastica avventura, fatta dei sogni e dei posto scritti da quella donna che tanto aveva amata. costringendola a ricredersi di ogni sua scelta.
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elizabeth Black è una bambina bellissima a cui occhi brillavano come rugiada del mattino di un intenso color blu mare, capace di accendere il cuore di chiunque gli guardasse. Anche di chi aveva il cuore arido, ed era incapace di provare alcuna emozione.
Ma la cosa che più dotava Elizabeth, non era la capacità di farsi amare da chiunque. Ma il suo enorme coraggio, che fin dalla più tenera età, gli aveva dato la capacità di essere se stessa, contro ogni previsione degli altri… in ogni occasione.
Non aveva timore di mettere delle scarpe da ginnastica sotto un meraviglioso abito da sera. Non aveva timore
di avvicinarsi troppo ad un serpente con un bastone. Non aveva timore di sparire, per qualche giorno, per rifugiarsi nelle più sue sfrenate fantasie.
Era normale per lei sfuggire al mondo opprimente in cui viveva. Gli serviva per riscoprire se stessa, e per stare in pace con gli altri.
Certo, al suo ritorno –perché tornava sempre-, non è che fosse una passeggiata. Ma poco gli importava.
La mamma gli diceva sempre di aver preso quello strambo carattere dalla sua nonna. Quella stessa nonna che gli diceva sempre di cercare ogni minimo segno della sua propria verità nei piccoli gesti della vita.
Una donna forte. Capace di sollevare il mondo con un dito, e creare posti molto più simpatici, semplici e normali di questo.
Lei scriveva storie per bambini. Ma non storie convenzionali, capaci solo a far imparare al bambino che la leggeva o a cui veniva letta azioni futili e semplici. No! Le storie di Alice Caroline Johnson, erano diverse da ogni stereotipo di storia per bambini convenzionale. Quei libri, erano… erano… sensazionali! Capaci di trasportare chiunque, uomo, donna e bambino, in un circolo di gioia! E felicità! E avventura! E mistero! E tutte quelle cose meravigliose, che ti spingono ad essere forte e coraggioso.
Elizabeth le definiva piccole droghe quotidiane –era una bambina molto sveglia, per la sua età. Infatti, una volta che iniziavi uno dei suoi fantastici libri, non potevi più smetterla, e vagava nell’infinito di quei mondi, così poco ordinari, incapace solo di tornare nella cruda e fredda realtà.
Elizabeth aveva letto tutti quei libri, uno dopo l’altro, immaginando in ogni pagina di farne parte.
Ma farne parte sul serio, e vivere quelle fantastiche avventure di Johanna Robbinson in prima persona, senza paure o timori.
E per questo che Elizabeth scappava. Per rifugiarsi in quelle avventure, tanto sensazionali da lasciare il segno.
Per restare in quei meravigliosi magici mondi. Così lontani dagli schemi di questo mondo, oppresso dal denaro e dal potere.
Elizabeth, quando scappava, si nascondeva nella natura più assoluta. E rifletteva per ore. Così intensamente, così spudoratamente, che un solo attimo sembravano mille anni.
E ci provava. Ci provava con tutta se stessa ad entrare in quel meravigliosi magici mondi creati da sua nonna… ma non ci riusciva.
Ma ciò nonostante, Elizabeth era Elizabeth. Quella non si dava mai per vinta. E ogni volta che la sua mente veniva meno, ci riprovava… e ci riprovava… e ci riprovava.
Finché, un giorno d’inverno, in cui nemmeno la neve scendeva per il timore del freddo, la dolce visionaria che gli aveva imparato a sognare, tornò nei suoi magici mondi per sempre.
   
 
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