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Autore: ShArY90    29/03/2017    1 recensioni
Chi non ha mai fantasticato su una possibile storia d'amore di Sirius Black? La mia immaginazione mi ha condotto a scrivere questa storia: un racconto che narra le vicende di una particolare studentessa di Hogwarts, Sarah Williams (personaggio inventato). È la migliore amica di Lily, gioca nella squadra di Quidditch e ha tanti sogni: tra cui quello di fare breccia nel cuore dell'arrogante e affascinante Sirius Black. Ma il suo carattere timido e la scarsa considerazione che ha di sè la frena, convinta di non potergli mai piacere. Fortunatamente ci penserà il destino per lei, con la complicità di tre amiche e l'aiuto di qualche malandrino.
Buona lettura!
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Buonasera a tutti! :) Mi sono davvero divertita a scrivere questo capitolo e spero che piaccia anche a voi! Come sempre, spero di ascoltare i vostri pareri sulla storia (anche le critiche sono ben accette!!) e vi auguro buona lettura!

Alla prossima! Shary90

12

beauxbatons

 

La notizia che Edgar fosse in infermeria non ci mise molto ad arrivare anche negli angoli più remoti del castello. In men che non si dica, era sulla bocca di tutti.

-Sono cose che capitano. Non capisco perché ne parlano tutti- disse infastidito un bel ragazzo dagli occhi grigi. Il suo volto, bello ed attraente, era intento a sbucciare una mela.

-Domani è il grande giorno, arriveranno gli studenti di Beauxbatons e dopo una settimana ci sarà anche il ballo. Se è messo male vorrà dire che si perderà tutto- rispose James.

-Dobbiamo supporre che tu non sappia nulla di quello che gli è successo, giusto Felpato?- domandò accigliato Lupin.

-Non so di cosa tu stia parlando, Lunastorta- disse tranquillo Sirius.

-Ma davvero? Vuoi che racconti tutto al preside?-

Sirius gli lanciò un’occhiataccia. – Non lo faresti mai-

-No, non lo farei perché sei mio amico ma a volte non ti capisco proprio. Vorrei tanto sapere che ti passa per la testa, soprattutto perchè hai lanciato quell’incantesimo…-

-shh!!- lo interruppe Peter impaurito. –Sei matto? Vuoi che lo scoprano?-

Lupin abbassò la testa infuriato. “Gliene dirò quattro in dormitorio” pensò.

-Ormai quel che è fatto è fatto. E poi non avevo intenzioni cattive, mi sono solo divertito un po’- disse con un ghigno sul viso.

James rise –Pensavo che solo Mocciosus riuscisse a divertirti in quel senso-

-Sto espandendo i miei orizzonti-

 

_________________

 

 

-Ehi… ciao-

Sarah sorrise imbarazzata di fronte a un Edgar con una gamba completamente fasciata e con il viso pieno di graffi e lividi.

-ciao- rispose con un sorriso forzato.

-Volevo sapere come stavi. Io… mi dispiace davvero tanto, Edgar. Cosa è successo?-

-Mi credi se ti dico che non ho la benché minima idea? Stavo camminando tranquillamente quando, all’improvviso, mi sono ritrovato disteso per terra senza più riuscire a muovere un muscolo. La strada era circondata da neve ma sono quasi sicuro che non camminassi sul ghiaccio… in ogni caso, è stato un incidente. Un incidente che mi è costato un braccio, una gamba rotta e qualche graffio… sono caduto con il viso su un mucchietto di rami gelati e secchi-

-Cacchio che sfortuna -

-Beh, a quanto pare se devo farmi male, lo faccio come si deve- e spuntò un debole sorriso sul suo viso –E pensare che nemmeno con il Quidditch sono arrivato a tanto-.

Sarah gli sorrise di rimando e gli chiese -Per quanto tempo resterai a letto?-

-Secondo Madame Chips ho bisogno di un paio di settimane per rimettermi completamente in sesto… Mi dispiace Sarah, ma non posso più accompagnarti al ballo- aggiunse poi, molto dispiaciuto.

-Non ti preoccupare Edgar, ci saranno altri momenti- gli disse in fretta. –E poi non ho bisogno di un cavaliere, so ballare anche da sola-

–Già ma alla fine tutte le principesse sognano un principe che le porti al ballo-

Sarah rise – mi sa tanto di fiaba babbana-

–Sì, mia madre me le raccontava perché ne andava pazza-. Poi calò il silenzio, un silenzio imbarazzante, fatto di sguardi e sospiri. Nessuno dei due sapeva cosa dire. – Beh, in bocca al lupo per il ballo allora-

-Grazie-

-Signorina Williams la prego di uscire! Il signorino qui deve assolutamente riposare-

Dopo averlo salutato, Sarah uscì dall’infermeria e si rese conto suo malgrado che era davvero un peccato non avere più nessuno con cui andare al ballo, d’altronde chi altri l’avrebbe invitata? A quella domanda si ricordò la risposta che da un paio di giorni Carmen ripeteva a tutte “Confido nei francesi”. Non poté trattenersi dal ridere. Era sola, in corridoio, di fronte all’infermeria. E la gente la guardava strano. Ma non le importa nulla, avrebbe continuato a ridere.

In verità, ciò che più la turbava era il semplice fatto che fosse, anche se lontanamente e nel più profondo del suo cuore, un tantino sollevata. Trovava Edgar un ragazzo perfetto ma il suo cuore già conosceva la risposta: non era lui il ragazzo con cui avrebbe voluto andare al Ballo. Ora che il Tassorosso non era più disponibile, sapeva che, nonostante tutto, avrebbe ricominciato a sperare per Sirius. Una speranza che faceva meglio ad essere subito seppellita, insieme alle buone intenzioni di andare al ballo da sola. Non ci sarebbe andata, tutto qua. In fin dei conti che cosa ci avrebbe perso?

 

_________________

 

 

Come previsto, l’indomani giunsero gli ospiti francesi alle 9 in punto di mattina. Non si sapeva da dove giungessero, ma la maggior parte degli studenti faceva strane scommesse e prevedeva arrivassero su grandi scope argentate, oppure su grandi bestie dorate… insomma, la fantasia di certo non mancava.

Tutta Hogwarts era in piedi con trepida eccitazione e mormorii di assenso e dissenso sulle varie scommesse riempivano l’aria già sommersa dai suoni della vegetazione. L’inverno era andato via e ora era finalmente giunta la primavera.

Allo scoccare delle 9 calò il silenzio… ma non durò a lungo. Si sentiva un rumore in lontananza, come il suono dei cavalli in corsa… e infatti, in men che non si dica, si vide dal cielo lontano arrivare la carrozza più maestosa e grossa che Sarah ebbe mai visto in tutta la sua vita. Non era una sola carrozza e nemmeno assomigliava a quelle babbane. Era grande, molto grande ed immensamente lunga. Il suono dei suoi cavalli diventava di volta in volta sempre più forte e chiaro. I cavalli, decorati da vesti blu e argentate, fecero il loro ingresso con grande maestranza ed atterrarono al suolo neppure con un minimo sentore di stanchezza. Erano nati per percorrere grandi lunghezze in poco tempo.

Al loro effettivo arrivo si levò un grido e un enorme applauso di benvenuto, ovviamente partito dal famoso duo di Grifondoro che, per ovvie ragioni, si era nascosto in mezzo alla folta massa di studenti. In questo modo la McGranitt non avrebbe potuto affermare con certezza che fossero stati loro a far partire l’applauso.

Dalla carrozza scesero diversi studenti, tutti con eleganti e con pregiate veste argentate, cui a lato spuntava uno stemma che ritraeva due bacchette incrociate sormontate da tre stelle dorate. Lo stemma di Beauxbatons.

Ma non era questo dettaglio che aveva stupito i giovani studenti, bensì la figura massiccia che, per ultima, era uscita dalla grande carrozza: una gigantesca donnona che, a quanto pareva, doveva rappresentare la scuola francese.

-Che piacere avervi tra noi Madame Maxime- esordì il Prof. Silente allargando le braccia e camminando in direzione degli ospiti.

La donnona non si fece ripetere due volte e si protesse in direzione dell’anziano preside gridando con gioia – Silente! Qual buon vento!-

Sembravano fossero amici di lunga data.

-Il Professor Silente è davvero pieno di grosse sorprese- disse ridendo sotto i baffi Alice.

-In effetti è decisamente una enorme sorpresa- disse ridendo Carmen.

-Ragazze vi prego, non fatemi ridere che la McGranitt sta guardando da questa parte e non vorrei farmi vedere nelle vostre stesse condizioni visto che sono un prefetto-

Sarah invece non si era trattenuta e si era nascosta dietro a Lily per ridere tranquillamente con le sue amiche.

Le risate però si estesero ben presto a tutti gli studenti e, per togliere l’imbarazzo, la Professoressa McGranitt disse a gran voce –Presto, entriamo dentro che fuori fa ancora parecchio freddo! Non vorremmo mai che vi ammalaste! E poi dentro vi aspetta un delizioso banchetto in vostro onore!-

Alla parola “banchetto” gli studenti non aspettarono più nulla e corsero in direzione del castello. A seguirli c’erano gli studenti di Beauxbatons i quali, sebbene in modo un po’ più aggraziato e raffinato, si diressero affamati in direzione delle grandi torri che di certo, per la loro bellezza, non li aveva ben poco sorpresi.

 

_________________

 

 

- Hai visto quel ragazzo quanto è carino?-

-Mmmh chi? Quello con i capelli biondo chiaro?-

-Ma no, cioè quello è anche carino… no, no, dico quello affianco-

-Quello con gli occhi verdi?-

-No, no… è carino anche quello, ma io dico quello dall’altro lato-

-Occhi azzurri e capelli biondo scuro?-

-Esatto- confermò trionfante Carmen.

-Non c’è male- rispose sorridendo Sarah.

-Non c’è male?? È davvero bello!! Ma dopotutto che vuoi capire, a te piace Black!-

Lily, che stava ascoltando tutto, per poco non si affogava dal ridere, mentre tentava di gustarsi la sua salsiccia.

-Ragazze con voi, prima o poi, ci lascio la pelle-

Molto distanti, i Malandrini parlavano tra loro. C’era molta confusione in sala, dato che era aumentata la presenza di studenti francesi i quali si erano posizionati lungo le tavolate di tutte e quattro le case. Una bella ragazza francese dai lunghi e lucenti capelli biondi, che aveva deciso di sedersi accanto ai Malandrini assieme alle sue compagne, guardava trasognante il giovane Black, che pareva non accorgersi di nulla.

-Mi sa che sei appena stato eletto il Grifondoro più affascinante… dopo di me, s’intende- sussurrò sornione il ragazzo occhialuto che gli sedeva affianco, poi si affrettò a scompigliare i capelli gettando un’occhiata in direzione di Lily.

-Beh, sarà il fascino del malandrini-

James lo guardò sorpreso –Perché non ti sento così interessato? Hai uno stormo di ragazze ai tuoi piedi e resti così indifferente?-

-Se per questo è quello che mi domando anch’io quando ti vedo fare lo stupido con la Evans-

-Ah beh… È perché lei è diversa…aspetta qualche mese e vedrai che la conquisterò-

-Certo- rispose poco convinto Sirius, gettando un’occhiata anche lui nella stessa direzione. Non si rese conto, però, che ormai aveva attirato l’attenzione del migliore amico che non mancò di notare il suo sguardo assorto in direzione di Lily. “Non può essere Lily” pensò preoccupato James. Poi osservò meglio la direzione in cui volgevano gli occhi del suo fedele amico e notò con un certo piacere che erano diretti (e ne era assolutamente certo stavolta) verso la figura affianco alla bella rossa, Sarah.

-Bene, bene… fai tanto lo sbruffone e poi alla fine sei già interessato ad  un’altra.-

 Sirius di bloccò come preso in contropiede. –Non so di cosa tu stia parlando-

-Dillo chiaramente che ti piace la Williams-

 Sirius posò la forchetta che teneva in mano e squadrò il suo amico, deciso a non far trapelare i suoi confusi pensieri prima ancora che li potesse capire lui – Ti sbagli, non mi piace la Williams-

-Nemmeno un poco?-

-Nemmeno un poco-

Ma, dall’altro lato, James era deciso a far confessare all’amico i suoi sentimenti –Avanti, a me puoi dirlo-

-Ramoso, a me non piace la Williams-

-Non provi assolutamente nulla?-

-Nulla-

-Me lo puoi giurare sulla nostra amicizia?-

Sirius esitò, e anche per parecchio tempo prima di urlare protestando – Così non vale!-

James restò a bocca aperta: Sirius aveva confessato! Non lo aveva detto esplicitamente ma ormai è come se l’avesse appena fatto! Ha ammesso che provava qualcosa per Sarah!

-Ramoso a volte sei fastidioso, lo sai?-

-Mai quanto te, Felpato- concluse trionfante il bel Grifondoro.

-Quando pensate di invitare le ragazze al ballo?-

Fino ad allora i due ragazzi non si erano accorti di aver esteso la conversazione anche altrove. I loro due amici, Peter e Remus, li guardavano come un pubblico guarda attento un film al cinema. Era stato Peter a parlare.

-Beh… facciamo una scommessa. L’ultimo che riesce ad avere la compagna di ballo, pagherà tutte le Burrobirre alla prossima uscita a Hogsmeade! E questo vale anche per voi due.- disse James indicando i due amici.

-Ci sto!- disse senza indugi Sirius.

-Okay- rispose un po’ contrariato Remus ma alla fine era solo una stupida scommessa, no?

-Ehm… posso tirarmi fuori?-

-No Peter. O tutti o nessuno- disse deciso James.

-Non ti preoccupare Codaliscia, ti aiuteremo noi a trovare una compagna di ballo!- disse Sirius, scompigliandogli i capelli e lanciando uno strano suono simile ad un latrato. Ma Peter non era ancora totalmente convinto.

-Okay…- disse titubante.

E tutti insieme continuarono a mangiare.

 

_________________

 

Biblioteca.

Le quattro ragazze stavano studiando… o almeno ci provavano.

-Peccato per te Sarah, che non vuoi più venire al Ballo- sussurrò Carmen

-Non fa niente, non mi perderò granché- rispose sibilando Sarah.

-Sicura? Perché io sono quasi convinta che Black ti farà la proposta in questi giorni-

-Carmen ci risiamo?- disse con tono lamentoso Lily –Perché sei così maledettamente convinta che quella sottospecie di uomo inviterà Sarah al Ballo?-

-Si dia il caso, mia cara, che ieri Sirius la mangiava con gli occhi. Nessuna di voi si è accorta che i Malandrini ci guardavano, anzi che Sirius guardava insistentemente Sarah. Sono più che sicura che le chiederà di andare al ballo con lui-

-Sicura che non ti confondevi con lo stufato di agnello che le stava accanto?-

Carmen la guardò accigliata – Certo che ne sono sicura-

-Carmen… apprezzo che tu voglia infondermi coraggio e speranza. E apprezzo anche che tu voglia passare con me una serata così particolare ma, diciamoci la verità, perché mai Sirius vorrebbe venire con me al Ballo?

-Perché ha capito che vali molto di più di quello che fai vedere-

Sarah restò perplessa e guardò l’amica, incapace di controbattere.

-Che c’è? Pensavi che ti credessi una stupida? Sono un’amica, mica un’oca giuliva! Certe cose non c’è nemmeno bisogna che te le dica io, le dovresti già conoscere. E poi sono molto più brava a criticare che a fare complimenti- concluse Carmen in tono difensivo.

-Se sei così sicura facciamo una scommessa- disse all’improvviso Lily, suscitando la sorpresa di tutte.

-Lily hai detto “scommessa”?- domandò incredula Alice, che finalmente decise di dire addio alla sua tesi sull’Occlumazia.

-Esatto- confermò risoluta la bella rossa. – Se Sirius la invita al Ballo io accetterò l’invito di Potter-

Calò un silenzio tombale. Nessuna delle tre amiche ci credeva. Lily stava bene?

-Cioè…- interruppe il silenzio Carmen che, più delle altre, era rimasta totalmente basita ma che, prima tra tutte, aveva colto la palla al balzo –sei così sicura che mi sbagli da pensare di scommettere sul ragazzo che più odi di Hogwarts?-

-Esattamente… che c’è di male? Non ho paura. Sono sicura che ti sbagli-

Spuntò uno strano sorriso sul volto dell’amica ma Lily lo notò e continuò – Ovviamente ci sono delle regole. La prima che va assolutamente rispettata è: non intervenire e concordare in segreto piani con le altre- Lanciando un’occhiata anche ad Alice e Sarah – Seconda: non rivelare la scommessa a nessuno, nemmeno ai Malandrini-. Incrociò le braccia e infine, piuttosto compiaciuta aggiunse – Terza: non si può usare la magia-

  
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