Il regno di Erza era completamente diverso, lì vigevano leggi rigidissime e l'ordine regolava la routine di tutti.
La sovrana era molto seria, figlia unica di una madre severa e di un padre che desiderava solo un erede maschio.
Ma la giovane Erza non si lasciò andare, rinunciò ai merletti per indossare l'armatura e diventare comandante del suo regno.
Aveva poi assunto un mercenario, che ora la serviva, per uccidere i suoi genitori, "il vento della Lapponia", Gray Fullbuster.
Gray non era cattivo, tantomeno lavorava solo per i soldi, ma cercava in tutti i modi di sconfiggere quella sensazione di isolamento e solitudine che lo circondava sin da tenera età:
infatti era stato condannato, insieme al fratello adottivo Lyon, a vivere in una stanza isolata dal mondo.
Erza l'aveva salvato dalla sua condanna assoldandolo come assassino.
Al di fuori di quella stanza vivevano tutti coloro che lo ripudiavano, che lo avevano murato in quella stanza, togliendogli la libertà.

In un gelido inverno, alla luce del pallido sole, sotto un albero innevato, conobbe la dolce Juvia:
-Salve- sorrise Gray.
Degli occhi blu notte si posarono sul suo viso, un dolce sorriso illuminò il volto della giovane.
Si piegò sul suolo e, tirando fuorila sua pallida manina dal mantello, disegnò qualcosa sulla neve:
-Juvia?- lesse Gray.
-È il suo nome.
La madre di Juvia viene da una terra dove l'acqua scarseggia, e io posso comunicare con l'acqua, così diede a Juvia il nome della pioggia nella sua lingua.-
Gray spalancò gli occhi.
La fanciulla rise -Probabilmente prenderai Juvia per pazza-
Gray scosse il capo -Ti credo, anche io ho questo dono-
Passarono i mesi e Juvia si avvicinava sempre più a Gray.
Si sposarono e si trasferirono nel centro città.

Ma ora torniamo ad Erza ed al suo regno, che per i suoi gusti era troppo piccolo.
Davanti a una coppa di vino osservava le terre del feudo di Jude, rimuginando sul da farsi.
La strada per la sua conquista era piena di pericoli:
Il fortissimo generale Fernandes, il suo esercito...
Senza contare i suoi abitanti "speciali", la ragazza che leggeva le carte, l'uomo di ferro e Salamander.
Il suo feudo disponeva di tre abitanti magici, Gray, Juvia e Lyon... Senza contare lei.
Però, facendo i calcoli, i poteri si equivalevano.
Elaborando una strategia avrebbe potuto vincere.
Fece contattare il suo fidato consigliere e iniziò a preparare il suo letale attacco.

Regno di Jude

Mentre Natsu si stava arrampicando sui tetti delle case, si sedette su uno di essi e, insieme al suo fidato amico gatto, sgranocchiò qualcosa mentre osservava la sua meta.
Riprese il cammino verso il castello, dove l'attendeva la sua amata.
Giunse alla finestra della ragazza ed entrò attraverso essa.
Ad attenderlo c'era però l'ex ancella di Layla.
Gli occhi color cielo esprimevano un certo senso di timore.
-Non ti spaventare- la tranquillizzò.
Portava i capelli come Lucy, in due crocchie ai lati del capo.
-Sei la prima damigella di Lady Heartphilia?-
-No, ero la damigella della signora Layla. Tu devi essere il servo della signorina Lucy.-
-Sì, loero. Non ti spaventare, vorrei solo parlarle-
Sul viso della ragazza si formò un sorriso:
-Non dovrei... Ma se insistete...-
Mirajane condusse Natsu nella torre est.
Alla decima rampa di scale però apparve un'esile figura:
Una ragazza poco più alta di una bambina portava lo stemma degli Heartphilia appeso alla vita.
-Lady McGarden- indietreggiò Mira.
-Natsu- salutò educatamente -vi consiglio di salire con me, messere Redfox sta per raggiungermi.-
In tutta fretta corsero sino alle porte delle stanze di Lucy:
-Mi fido di te Natsu- disse Levy -Io so che ami Lucy, quindi ora va e confidale il tuo amore-


~angolo autrici~
Capitolo un po' più corto dell'altra volta (non che fosse tanto lungo, come fa certa gente a scrivere 7 pagine ;-;).
Comunque avviso a tutti quelli che leggono questa storia:
 gli aggiornamenti sono MOLTO variabili.
Potrete aspettare un mese come una settimana.
Detto questo alla prossima.
~Sissy