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Autore: Nene_92    31/03/2017    12 recensioni
 INTERATTIVA - (ISCRIZIONI CHIUSE )
(la storia fa parte della serie "Grimm")
 
Inghilterra, 2022
Eleonore Grimm, durante un pomeriggio passato con i nipoti, racconta loro la fiaba di Cappuccetto Rosso. Quello che non si aspetta è di trovare, in mezzo al diario di Jacob, una misteriosa lettera che sembra essere indirizzata proprio a lei.
 
Durmstrang, 1802
Per la prima volta nella storia, Hogwarts viene lasciata fuori dal Torneo Tremaghi.
Quell'anno infatti, a giocarsi la Coppa saranno gli Istituti di Durmstrang, Ilvermony e Murrinh-Patha.
Tra i tanti studenti desiderosi di partecipare, si trovano anche loro: Jacob e Willhelm Grimm, i famosi fratelli delle fiabe "horror" babbane.
Hanno solo 17 anni, non sono ancora famosi. O almeno non lo sono ancora nel mondo babbano, visto che nel mondo magico la loro famiglia è invece nota da secoli come "il terrore dell'Europa".
Eppure, gli eventi che li travolgeranno quell'anno, saranno proprio lo stimolo che li porterà a scriverle.
.
Volete sapere come? Non vi resta che leggere.
Genere: Avventura, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: Cross-over | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Altro contesto, Dai Fondatori alla I guerra
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Grimm'
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11 -

- Conseguenze -
 




14 dicembre 1802, Istituto di Durmstrang



Sascha, trascinando stancamente i piedi, si affrettò lungo il corridoio che conduceva verso le stanze di Jacob.
Era già stata a zonzo per il Castello tutto il giorno e non ci teneva ad infastidire il ragazzo più del necessario.

Dopo che l'aveva recuperata dal bosco, ormai una decina di giorni prima, le cose erano leggermente migliorate per lei.
Forse perchè lui si era accorto che la ragazza aveva ormai toccato il fondo. E, da quel che aveva capito, lei gli serviva in perfetta salute, compresa quella psicologica. Anche se non sapeva ancora per fare cosa.
In ogni caso, anche se minime, alcune cose Sascha con quella scenata nel bosco le aveva guadagnate.

Come, per esempio, il fatto di potersi muovere liberamente per quel grande Castello.
Proprio liberamente no: il primo giorno, ci aveva provato. Aveva visto una finestra spalancata. E l'idea di farla finita aveva riattraversato la sua mente. Ma, con suo grande sconcerto, una parete invisibile si era creata tra lei e la finestra, impedendole anche solo di allungare il collo fuori.
Così, suo malgrado, si era ritrovata ad essere costretta a vivere. E perciò aveva iniziato a sfruttare il suo enorme tempo libero curiosando per il castello.
I primi giorni si era persa. E puntualmente Jacob, sbuffando come una ciminiera, era arrivato a recuperarla.
Ma più passava il tempo più diventava in grado di orientarsi. Spostandosi sempre più in là.

L'unica imposizione del Grimm era che indossasse sempre il mantello rosso e la divisa della scuola, in modo da confondersi più facilmente con gli altri studenti.


Rientrata in camera, si accorse che quest'ultima era vuota.
Tuttavia Jacob non doveva essere uscito da molto: sul suo letto, spalancato e con l'inchiostro ancora luccicante, si trovava un quaderno in cuio.
E, in mezzo alle sue pagine, una piuma di pavone con gocce di inchiostro gocciolanti faceva la sua bella mostra.

Spinta da un'irrefrenabile curiosità, Sascha si avvicinò al letto.
Possibile che tra quelle pagine fosse annotato qualcosa di ciò che voleva farle?

Ne dubitava fortemente, ma decise di cogliere comunque al volo l'opportunità.
Dopo essersi guardata ancora una volta attorno, avanzò verso il letto del ragazzo e gettò un'occhiata al diario.
Tra le pagine, a fatica - non era così avvezza alla lettura e la scrittura di Jacob, anche se ordinata, conteneva sin troppi ghirigori per i suoi gusti - lesse quelli che sembravano appunti sconclusionati, con diverse cancellature e scarabocchi.
Ma, almeno il titolo, le parve sin troppo chiaro.


Cappuccetto Rosso


Quelle pagine la riguardavano eccome: era il soprannome che Jacob le aveva affibbiato solo pochi giorni prima.

Sascha avrebbe voluto leggere qualcosa in più in merito, ma un colpo di tosse alle sue spalle la fece voltare di scatto. E subito dopo si rigirò di nuovo, rossa quanto i suoi capelli per l'imbarazzo.
Jacob era appena sbucato apparentemente dal nulla, mezzo nudo.
E lei non aveva mai visto un uomo senza vestiti.

"Che stai facendo cappuccetto?" Domandò lui avvicinandosi e guardandosi bene dall'indossare la camicia che teneva tra le mani.

Si divertiva troppo a provocarla.
Soprattutto sapendo che lei avrebbe mai potuto rispondergli adeguatamente.

"Ti vergogni per essere stata beccata a frugare tra le mie cose?" Chiese arrivando con le labbra a pochi millimetri dal suo orecchio.
"No... io..." Provò a ribattere debolmente lei, tenendo la testa ostinatamente rivolta verso il muro, imbarazzata da morire, non riuscendo a capire se il ragazzo fosse arrabbiato o meno.
"Oppure ti imbarazza vedermi senza vestiti addosso?" Continuò Jacob imperterrito, vedendola arrossire ancora di più. "Strano, nessuna ragazza si è mai lamentata."
Con un balzo saltò sul letto, agitando contemporaneamente la bacchetta per spedire il diario, la penna e la boccetta d'inchiostro al loro posto.
E Sascha saltò spaventata all'indietro, continuando a guardare ovunque tranne che nella sua direzione, ormai rossa quanto il mantello che si portava dietro.

"Fila nel tuo letto." Le ordinò Jacob. "E vedi di non palesare minimamente la tua presenza stanotte: avrò compagnia. Certo, a meno che tu non ti voglia aggregare."

Senza farselo ripetere due volte, Sascha si precipitò verso la porta che conduceva in quella che ormai si era diventata la sua camera da letto - in realtà una parte della stanza di Jacob che il Grimm aveva separato dalla sua con pochi e veloci incantesimi - sentendo la risata impertinente del ragazzo seguirla.

Pochi minuti dopo si rifugiò sotto le coperte, sperando ardentemente - almeno per quella sera - di non sentire nulla di quanto sarebbe successo nell'altra stanza quella notte.
Aveva già ascoltato sin troppo spesso in cosa consistevano le attività notturne di Jacob.


-*-*-*-


Reyna, sbuffando, guardò con aria leggermente annoiata fuori dalla finestra, mal trattenendo appena l'istinto di non buttarsi di sotto.
Probabilmente, se avesse sentito ancora il nome e cognome di Willhelm Grimm uscire dalla bocca di Helene, avrebbe gettato giù lei, dalla finestra.
Era vero, erano amiche da una vita.
Sapeva perfettamente da secoli della cotta stratosferica che la rossa aveva per il più giovane dei cacciatori di quella famiglia di purosangue.
Ed era davvero felice dell'invito che quest'ultima aveva ricevuto.

Ma qualcosa non le tornava.

Se Willhelm fosse davvero stato interessato alla sua amica, non si sarebbe limitato ad invitarla al ballo.
Avrebbe cercato di passare un po' del suo tempo libero con la ragazza. Esattamente come stavano facendo lei e Tyler.
Invece, tutte le volte che una delle due lo vedeva in giro, era sempre con suo fratello o con Bianca. Oppure con entrambi.

Solo che non sapeva come fare ad esprimere i suoi ragionamenti all'amica senza ferirla.
E vederla ridacchiare, rimirandosi allo specchio e chiedendole più volte se secondo lei quel vestito o quell'accessorio sarebbero piaciuti a Will, le lasciava un profondo amaro in bocca.


-*-*-*-


"Kath?"
Domandò Clementine, avvicinandosi al letto dove la ragazza era semi sdraiata.
"Sì?" Domandò quest'ultima, senza però staccare lo sguardo dalla pergamena completamente bianca che teneva in mano. Ormai la stessa da giorni.
"Ehm... è ora di cena." La informò Clementine, gettando un'occhiata al foglio, chiedendosi ancora una volta che razza di attrattiva potesse esercitare sulla sua amica.
"Ah sì, adesso arrivo." Le rispose la yowie con voce assente. "Grazie per avermi avvisato."

La serpente arcobaleno aspettò qualche minuto che Kath la raggiungesse ma poi, vedendo che continuava a restare lì, ferma immobile, decise di attirare nuovamente la sua attenzione.
"Kath? Hai sentito una parola di quello che ti ho detto?" Domandò vagamente preoccupata.
"Sì, certo che ti ho sentito." Rispose quest'ultima, staccando finalmente la testa dal foglio e voltandosi per guardarla. "Mi hai detto che è ora di cena. Vai pure, io ti raggiungerò tra poco." La rassicurò, prima di tornare a scrutare il foglio.
"Ma si può sapere cosa c'è in quel foglio di tanto interessante?" Sbuffò Clementine, incrociando le braccia al petto. "E' da giorni che non guardi altro! Ci fosse almeno scritto qualcosa!"

Dal momento che però Kath continuava a scrutarlo senza fornirle una spiegazione, completamente assorta nei suoi pensieri, la serpente arcobaleno glielo strappò di mano.
"Non è che è maledetto?" Domandò preoccupata, scuotendolo appena, quasi come sperando che l'eventuale maleficio saltasse fuori solo agitandolo.
"Ehy!" Esclamò Kathleen alzandosi di scatto per cercare di riprenderselo "Quella contiene le indicazioni per la Seconda Prova! Fai attenzione!" Protestò "Ma si può sapere che hai?" Chiese alla fine allarmata.

Clementine non si era mai comportata in quel modo prima.
 
"Ho che in questo Torneo sono coinvolti i Grimm e i nostri compagni stanno sparendo nel silenzio e nell'impotenza generale!" Esclamò Clementine, ormai sull'orlo delle lacrime. "E tu presti tutta la tua attenzione ad uno stupido foglio bianco." Continuò asciugandosi con la mano una lacrima "Posso avere il diritto di essere preoccupata?"

Kathleen si limitò ad abbracciarla.


-*-*-*-


15 dicembre 1802



"Bene ragazzi." Concluse il discorso professore agitando la bacchetta e facendo comparire le istruzioni per la pozione del giorno alla lavagna. "Adesso che vi ho spiegato con esattezza gli effetti collaterali, potete iniziare a prepararla. Dividetevi in gruppi da tre."

Kyle, sentendo quelle parole, gettò nervosamente un'occhiata intorno a sè.
Una buona parte dei ragazzi, alle parole del professore, si era già alzata in piedi per formare il gruppo come richiesto, ma lui era abituato a lavorare da solo, soprattutto in pozioni.
Avere qualcuno al suo fianco finiva solo per deconcentrarlo.
Però, in tale occasione, era obbligato a fare ciò che il professore aveva ordinato.

Ma con chi andare? La maggioranza dei gruppi gli sembrava già fatta.

Fu la voce di Chris a toglierlo dagli impicci.
"Ehy! Kyle!" Lo chiamò agitando appena le braccia "Vuoi aggregarti a noi?" Domandò indicando se stesso e Trys, che gli rivolse un piccolo sorriso incoraggiante.
"Sì, perchè no?" Rispose a quel punto il dirawong.

Tanto valeva provarci.

"Secondo voi qual è il tavolo più grande tra il mio e il vostro?" Domandò avvicinandosi a loro con la borsa a tracolla contenente tutto il necessario.
"Per me staremo più larghi qui." Rispose Trys, iniziando a spostare le cose in modo da fargli spazio. "Vieni, accomodati." Lo invitò.

"A proposito... mi dispiace moltissimo per la vostra amica scomparsa." Aggiunse Chris dopo un po', ricordandosene all'improvviso e incupendosi.
"Purtroppo ne sappiamo qualcosa anche noi." Aggiunse Trys, indicandogli con la testa il banco di Levi, rimasto vuoto dalla scomparsa del ragazzo.
"Purtroppo non è la prima... e qualcosa mi dice che non sarà neanche l'ultima... maledizione al giorno in cui le nostre scuole hanno deciso di gareggiare!" Rispose Kyle, incupendosi a sua volta.

"Silenzio voi altri!" Li richiamò all'ordine il prof. "Pensate a lavorare anzichè perdervi in chiacchiere!"






"Meglio se ci mettiamo al lavoro anche noi." Sbuffò Tyler, voltandosi verso Liam e Patton, dopo aver sentito le parole che il professore aveva rivolto ai loro compagni di corso. "Non ho voglia di essere ripreso."

"Finchè ci sarò io nel vostro gruppo tutto ciò non succederà!" Si gonfiò immediatamente Powell, iniziando a sminuzzare delle radici di asfodelo. "Perchè io sono il più bravo in assoluto con le pozioni. Sarà una sciocchezza prepararla, con me al vostro fianco!"

"Sì, certo, la prepareremo in due secondi grazie alle tue capacità." Tagliò corto Liam "Adesso però, genio, vedi di accendere il fuoco."
"Perchè non lo accendi tu, visto che io sto già tagliando le radici?" Rispose Patton piccato, cogliendo subito l'ironia nel tono del wampus.
"Perchè non sono io che ho buttato la polvere di girilacco nell'acqua senza controllare che il fuoco fosse davvero acceso!" Rispose Liam a tono, facendo così subito notare la mancanza al compagno di casa, mentre Tyler, ormai abituato ai loro battibecchi, sbuffava rassegnato alzando gli occhi al cielo.
"Il fuoco era acceso!" Controbattè immediatamente Patton "Devono avermelo spento i folletti per dispetto!"
"Sì, certo come no!"

"Fuoco acceso o no, se continuiamo così non avremo la pozione pronta neanche per il ballo di Yules!" Intervenne a quel punto Tyler, decidendo di aver assistito a quella scenetta per abbastanza tempo. "Quindi tu, Patton, continua a sminuzzare le radici di asfodelo. E tu, Liam, vai a prendere delle foglie di valirana. Io intanto accenderò il fuoco." Chiuse il discorso, evitando così altri possibili battibecchi.

Sarebbe stata una lunghissima lezione!




-*-*-*-


Bianca, alquanto infastidita, tirò una gomitata a suo cugino Will, che alzò lo sguardo verso di lei, sorpreso di quel gesto, rivolgendole una domanda silenziosa.
"Helene Sauer." Rispose lei in un sussurro. "Sta guardando nella nostra direzione da almeno dieci minuti. E non credo proprio che il suo sguardo sia rivolto a me." Sibilò profondamente irritata.
"Lo so." Fu la risposta laconica di Will.
"Allora perchè non vai a parlarle?" Domandò la bionda sbuffando.
"Perchè non saprei cosa dirle." Rispose il più giovane dei fratelli Grimm, avvertendo una sgradevolissima sensazione vicino alla bocca dello stomaco.

Perchè Bianca stava cercando di convincerlo ad andare a parlare con Helene?

"Prima la inviti al Ballo e poi la eviti?" Domandò Bianca ancora più irritata.

Non lo sapeva neanche lei perchè fosse così irritata. O forse lo sapeva, ma non voleva ammetterlo.
Sapeva solo che lo sguardo
insistente e speranzoso di Helene in direzione di Will le faceva andare il sangue al cervello.

"Sì beh... non volevo andare con Erika." Rispose Will dopo un po'.
"Non volevi andare con Erika ma non vorresti andare neanche con Helene." Riassunse Bianca assottigliando gli occhi. "Quindi con chi è che vorresti andare?"
Con te. Si ritrovò a pensare Will, sperando quasi che lei potesse sentire quel suo pensiero. Tuttavia disse tutt'altro. "Non ho voglia di andare al ballo e basta." Commentò facendo spallucce "Mi annoiano a morte quegli eventi mondani."

La Grimm stava per replicare qualcosa quando venne interrotta da un "Ciao!" allegro di Helene, che aveva radunato tutto il coraggio in suo possesso per andare a quel tavolo.
"Ciao." La salutò piatta Bianca, prima di radunare velocemente le sue cose. "Vi lascio da soli, così impararete a conoscervi per il Ballo." Commentò con il tono più neutro che riuscì ad ottenere, mentre sentiva gli occhi pizzicarle.

Poi se la diede velocemente a gambe.



-*-*-*-


“Che ne dici di questo, può andare? Secondo me ci può stare.” Chiese Camille senza guardare Livvy, che nel frattempo si stava per addormentare sul letto per la noia.
“Uh… ehm, cosa? Ah ma sì, stai benissimo pure con questo.” Rispose la tuonoalato con la voce impastata dal sonno e muovendo allo stesso tempo la mano come per liquidare definitivamente la questione. “Come del resto anche i precedenti otto vestiti che hai provato, ma di un po’… quanti ne hai portati?” Alzandosi e sgranchendosi la schiena, Livvy prese uno dei vestiti appoggiati sul separatore che divideva la zona dove si stavano provando i vestiti dal resto della camera e lo esaminò con attenzione.

Erano giorni che Camille aveva fissato la data per poterli provare tutti, decidendo così quale mettere al Ballo. 
Purtroppo per Livvy, quella data era arrivata troppo presto. Perciò non poté fare altro che assistere alla piccola sfilata messa in atto dalla Serpecorno.

“Rinfrescami la memoria: quanti ne hai portati con te da Ilvermorny?” Chiese la Ravenwood temendo già di conoscere perfettamente la risposta.

“Dodici, giusto lo stretto necessario per sopravvivere qualche mese senza comprarne uno nuovo.” Rispose Cammie appoggiando l’ultimo vestito sul separatore e mettendosi in punta di piedi, sembrando quasi una ballerina pronta a partire per un balletto di danza classica. “Bene ora tocca a te provare i tuoi.” Commentò saltellando felice dopo essersi rimessa la divisa scolastica, tutto sotto delle occhiatacce di Liv che non aveva proprio voglia di mettersi a fare sfilate per la stanza.

“No, io non lo farò. Ne abbiamo già parlato Cam.” Borbottò Livvy incrociando le braccia al petto, come per voler mettere la parola fine al discorso ancor prima che potesse seriamente iniziare.
“Oh si che lo farai…”
“No, proprio no!”

“Oh sì invece!”
“No ti ho detto!”
“Siiii! Devi farlo! Altrimenti come vai al ballo se non sei sicura di come ti starà?" Domandò Camille preoccupatissima "
BASTA, VAI A PROVARLO SENZA FARE STORIE!” Senza avere l’opportunità di ribattere, la tuonoalato venne spinta dall’amica dietro il separatore, con il vestito appoggiato sulla testa.

Livvy si era appena spogliata, quando qualcuno bussò alla porta. Poi, senza aspettare un invito ad entrare esplicito, Patton fece il suo ingresso nella stanza.
Peccato che il suo ingresso coincise con Livvy che, accortasi di non avere dietro le scarpe, uscì allo scoperto per prenderle.

 
“Ciao ragazze! Come va? Spero di non disturbare, passavo per…” Il pover Pat non fece in tempo a finire la frase che fu colpito in pieno stomaco da una scarpa di Livvy.
“Aaaaah maniacoooo! Vatteneeeeee!” Anche la seconda scarpa venne lanciata, andando nuovamente a segno sulla testa del ragazzo, che si chinò su se stesso, stordito dai due colpi. 
“Non ti voglio più vedereeeeee!” Continuò a strillare Livvy, mentre con un veloce movimento della bacchetta buttava Patton fuori dalla stanza, prima di chiudere la porta con un altro. 


Trovandosi di colpo in mezzo al corridoio, Patton sbattè le palpebre perplesso, mentre sentiva le risate soffocate di Camille provenire dalla stanza dalla quale era appena stato cacciato fuori.
"Ma come ho fatto a pensare di invitare Livvy?" Domandò a se stesso confuso "Quella ragazza è peggio di un troll! E dire che non ho mica fatto nulla di male!"


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Domanda per voi: visto che il prossimo capitolo sarà il ballo, cosa volete far fare ai vostri OC in tale occasione? (risposte per MP entro il 7 aprile!)
  
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