Anime & Manga > Detective Conan
Segui la storia  |       
Autore: mikietta    31/03/2017    1 recensioni
Sono passati 7 anni da quando Shinichi si è trasformato nel piccolo Conan. Da un anno Ran ha deciso di cambiare vita e smettere di aspettare, così lui, incapace di accettarlo, le rivela la sua vera identità. Ma ormai è troppo tardi.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

E’ arrivato il gran giorno. Oggi Sonoko coronerà il suo sogno d’amore con Makoto. Non potrei essere più felice per lei, anche se a dire la verità un po’ la invidio. Lei ha trovato l’amore della sua vita e adesso stanno per promettersi di amarsi per sempre. Io invece, l’amore della vita l’ho perso per sempre.

Tomoaki si è offerto di venirmi a prendere, ed io per cortesia ho accettato.

 

“Ran noi siamo tutti pronti! Tu che fai? Anche il dottor Araide è già arrivato”

“Arrivo arrivo”

Per l’occasione ho scelto un vestito lungo di un giallo delicato, leggermente stretto in vita, con delle spalline che ricadono leggere su le spalle. I capelli invece li ho arricciati e intrecciati sulla nuca con un piccolo nastro bianco.

Non appena scendo le scale mi trovo subito davanti Tomoaki. Lui indossa un completo nero classico, con una camicia bianca e al collo un papillon intonato alla giacca e ai pantaloni.

“Wow Ran. Sei una dea”

Non posso fare a meno di arrossire di fronte a quel complimento così spontaneo.

“Ti ringrazio. Anche tu stai molto bene”

“Ehi ehi, a dopo le smancerie. Siamo in ritardo!” interviene mio padre

“Andiamo” aggiunge Tomoaki mentre mi offre il braccio

“Andiamo” gli sorrido.

 

Non appena arriviamo, vengo colpita dalla location. Si tratta di un’enorme salone all’interno di un vecchio castello, adornato con fiori di pesco e nastri intonati in ogni dove.

Prendiamo posto, io vicino al parroco, essendo la testimone, mentre i miei genitori e Tomoaki si siedono alcune file di sedie più indietro. Osservo Makoto mentre aspetta la sua sposa: è davvero emozionato, ed io lo sono altrettanto per loro. Dopo pochi minuti sentiamo le prime note della marcia nuziale mentre la sposa si fa avanti tra le file degli invitati. Indossa un abito bianco senza spalline, mentre i capelli sono raccolti in uno chignon con dei piccoli boccoli che le cadono in modo disordinato. E’ davvero bellissima.

 

Finita la cerimonia ci spostiamo nella sala ricevimento in cui sono collocati decide e decine di tavoli ornati secondo lo stile della location. Durante il buffet, tra la folla, individuo il dottor Agasa e i giovani detective. Vado per salutarli, quando da lontano noto una figura familiare: Shinichi. Sta conversando con il padre di Sonoko ed io ne approfitto per osservarlo. Indossa un completo blu scuro che gli cade alla perfezione, e una camicia bianca leggermente sbottonata sul collo. E’ bellissimo.

Purtroppo lui si accorge di me; all’istante tolgo lo sguardo, cercando di trovare qualcosa da fare per fingere indifferenza. La tattica però fallisce miseramente, e infatti pochi secondi dopo me lo ritrovo a fianco. Mi volto per guardarlo e il cuore mi si blocca nel petto. Non posso continuare a permettere che mi faccia questo effetto. Non è giusto.

 

“Ran”

“Ciao Shinichi”

“Sei bellissima”

Così non mi aiuti Shinichi.

“Ti ringrazio”

“Mi dispiace che tu sia costretta a vedermi ma mi sembrava scortese rifiutare l’invito di Sonoko”

“L’ho detto io a Sonoko di invitarti, per cui non preoccuparti. In fondo siete amici da molto tempo, è giusto così”

“Capisco”

“Shinichi”

Ad un tratto mi ritrovo accanto il dottor Araide che mi poggia una mano sul fianco come a volere marcare il territorio… E purtroppo non mi sfugge lo sguardo di Shinichi mentre lo fa.

“Salve dottor Araide”

“Ho saputo che sei da poco tornato dall’America”

“Già proprio così”

In quel momento arriva Sonoko ad interrompere il discorso.

“Ragazzi grazie di essere venuti. Non sapete quanto mi rendiate felici. Ran, posso parlarti un secondo?”

E così dicendo mi trascina via.

“Ti ho vista in difficoltà e così sono venuta a soccorrerti”

“Ti ringrazio, non sapevo come comportarmi”

“Il dottorino sta cominciando a prendersi delle confidenze vedo”

“Sì, senza la mia approvazione per altro. E’ come se avesse voluto dire a Shinichi di starsene alla larga”

“A proposito di Shinichi, sta venendo verso di noi proprio adesso”

“Ran, posso parlarti un secondo?”

Sonoko mi spinge verso di lui prima che possa replicare.

“Andate pure tanto io le ho già detto quello che dovevo” sogghigna.

Shinichi mi prende per mano e mi porta nel meraviglioso giardino fuori dalla sala del ricevimento.

“Cosa c’è tra te e il dottor Araide?”

“Niente che ti riguardi”

“Ti prego Ran, io sto impazzendo. Sono andato via perché sapevo di averti ferita irrimediabilmente e non potevo sopportare di vederti senza poterti stare accanto. Ho cercato di dimenticarti, ma non è possibile. Noi siamo legati e lo saremo sempre, lo sai anche tu. Ran io…”

Prima che possa terminare la frase, mio padre ci interrompe correndo verso di noi con fare molto agitato.

“Shinichi!! Dobbiamo andare Shinichi!”

“Che hai fatto papà?”

“Mi ha appena telefonato l’ispettore. Hanno scoperto il covo dei falsari di cui seguiamo le tracce da mesi. Dobbiamo andare lì, adesso”

Ecco qual era il caso tanto complicato a cui si riferiva mio padre.

“Adesso? E il matrimonio?”

“Mi dispiace ma non possiamo fare altrimenti”

Shinichi si gira verso di me con uno sguardo malinconico.

“Devo andare, ma più tardi parleremo. Promettimelo”

Di fronte a quegli occhi la mia forza di volontà si frantuma.

“Va bene, te lo prometto”

 

Rimango per alcuni minuti in giardino ad osservare mio padre e Shinichi mentre se ne vanno. Dopo poco mi raggiunge Sonoko.

“Ran ma dove sono andati Shinichi e tuo padre? Tra poco c’è il taglio della torta”

“Mi dispiace Sonoko. Poco fa l’ispettore Megure ha telefonato a mio padre dicendogli che erano vicini a catturare una banda che inseguivano da tempo, per cui è dovuto scappare via, e Shinichi con lui visto che aiutava nelle indagini”

“Capisco. Vabè non preoccuparti, il dovere prima di tutto. Piuttosto, cosa voleva dirti Shinichi?”

“Te lo racconterò domani. Oggi è il tuo giorno, a me ci penseremo”

“Va bene ma non oltre domani sappilo!”

“Sisi va bene” le dico scherzosamente.

 

La festa va avanti senza intoppi fino alla sera. E’ stato tutto bellissimo: il taglio della torta, l’apertura dei regali, il tiro del bouquet… che ovviamente è finito in mano mia. Non mi sono sfuggiti, per altro, gli sguardi complici tra Sonoko e mia madre; insieme ne combinerebbero una più del diavolo.

Visto che mio padre è dovuto andare via, Tomoaki si è offerto gentilmente di accompagnare a casa sia me che mia madre, con molta approvazione da parte di lei.

 

“Grazie Tomoaki. Ci vediamo lunedì allo studio”

“Certo, a lunedì. Arrivederci signora Mouri”

“Arrivederci dottor Araide”

“Ran quel ragazzo è un vero gentiluomo ed è anche di bell’aspetto. Io fossi in te non me lo lascerei scappare”

“Mamma abbiamo già fatto questo discorso, ricordi?”

“E va bene come non detto”

Ad un tratto squilla il telefono di casa.

“Si? Casa Mouri. Cosa?? Sei ferito, cos’è successo?”

Il tono di mia madre mi mette subito in allerta. Ho paura che sia successo qualcosa a papà.

“O mio Dio. In che ospedale? Sì veniamo subito”

Le mie paure ad un tratto si fanno concrete.

“Mamma che è successo?? Papà è stato ferito??”

“Non papà, Ran. Hanno sparato a Shinichi”

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Detective Conan / Vai alla pagina dell'autore: mikietta