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Autore: WriteMary    03/04/2017    4 recensioni
Zootropolis, città varia di fauna quanto di problemi.
Una volpe e una coniglietta alle prese con i più vari casi criminali.
Nuovi personaggi, occasionali citazioni e comparse del mondo Disney.
Tutto nell'ombra di una minaccia che prepara a lasciare la sua impronta.
Genere: Azione, Comico, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Altri, Judy Hopps, Nick Wilde, Un po' tutti
Note: Cross-over, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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I quattro agenti parteciparono all’improvviso tumulto nella centrale di polizia.
Gran parte degli agenti era stata chiamata nella Sala briefing dal capitano per una riunione straordinaria e le più varie specie di mammiferi attraversarono l’atrio come se partecipi di un’insolita migrazione.
Passando oltre la reception, Judy riuscì a riconosce la iena arrestata la notte scorsa: ammanettata, spinta da un rinoceronte fuori dalla stanza degli interrogatori che gli teneva la testa bassa con insolita violenza.
Passò oltre, sospinta appena da Ulv che seguiva l’adunanza degli agenti, senza avere il tempo di porsi delle domande.
Bogo era dietro il podio, intento a osservare la grande cartina della città ignorando il vociare degli animali che prendeva disordinatamente posto nella stanza.
L’ufficiale Higgins stava ancora affissando un paio di foto sulla mappa per la presentazione, quando il bufalo batté d’improvviso il pugno sul podio silenziando i presenti.
Tutti si irrigidirono, chi sulla sedia, chi in piedi in fondo alla stanza.
Bogo gonfiò il petto con un respiro e si spostò sulla cartina facendo scostare l’ippopotamo.
“Abbiamo appena avuto conferma che gli animali coinvolti nello scambio della notte scorsa al Docks siano entrati in possesso di materiale esplosivo.”
Judy si ritrasse contro lo schienale della sedia, mentre tutti gli agenti presero a discutere animatamente tra loro.
“Silenzio!” Tuonò il capitano. “Non sappiamo ne la tipologia ne la quantità in loro possesso e dei tre mammiferi avvistati solo due sono identificati!” Esclamò puntando lo zoccolo sulle due fotografie. “Morskim OshkùJ, un orso polare e una volpe volante rinominata da tempo come Kepala! Ciascuna squadra sarà munita di fascicolo identificativo e si distribuirà secondo le seguenti direttive. Voglio squadre piazzate in ogni zona rossa: dalla Stazione di Savana Centrale a quella di Clacier Falls, intorno al Palm Hotel, al Zootennial Stadium, al municipio e in tutte le principali piazze distrettuali! Pretendo un profilo basso onde evitare il panico e ogni squadra sarà supportata da più unità cinofile specializzate; il contati radio verrà centralizzati qui in centrale e ogni sospetto va immediatamente segnalato e in caso di ritrovamento è imperativo l’immediato intervento degli artificieri! Ci sono domande?!”
Tutti gli Animali si misero sull’attenti e rispondendo alle seguenti chiamate del capitano, ciascuna squadra fu indirizzata e munita dei fascicoli distribuiti dall’ippopotamo all’uscita.
Judy attese il suo nome o quello dei suoi compagni ma appena vide il Bogo uscire di fretta dalla stanza lo seguì tenendo il passo accompagnata dagli altri tre suoi compagmi.
“Capitano, Capitano Bogo.”
“Un attimo. Snouter!” Chiamò a gran voce il robusto facocero appoggiato al muro.
Questi si mosse rapido ignorando il pesante giubbotto anti proiettile e le granate stordenti tutte appese alla cintura. “Signore?”
“I tuoi Razorbacks sono pronti?”
“Sono in armeria capitano.”
“Voglio un rinforzo nei punti critici e di interesse turistico, niente di scenografico, deve sembrare una disposizione cautelare. Vi assegnerò un’unità cinofila a supporto; trattatela bene.”
“Come ordina signore.”
Nell’atrio si fecero strada nella frenesia generale una rumorosa  fila di cinghiali e altri facoceri, tutti con equipaggiamento pesante, con ancora alcuni intenti a sistemarsi le tracolle cariche di dardi narcotici e i pugnali da lancio.
Bogo gli scrutò avanzare spintonando gli altri agenti che gli sbarravano la strada e sbuffando riprese a parlare col facocero. “Una delle tue unità sarà impegnata nella ricerca degli indagati: dell’orso abbiamo il nome e una lista di possibili luoghi e contatti; Stanatelo.”
“Riguardo alla soppressione?”
“Solo come ultima risorsa e sottolineo ultima risorsa!”
Il facocero rispose con uno scontento grugnito e scattò verso la sua unità. “Oh, porcile! Abbiamo degli ordini muovetevi!”
“Capitano.” Insistette Judy riuscendo finalmente a ottenere l’attenzione del bufalo. “Come ha…”
“La iena; sapeva cosa trasportava anche se non nei dettagli.”
“Come dobbiamo muoverci signore?” Avanzò Thorley.
“Avete la lista della T.U.S.K. no?”
“Si, ma adesso…”
“Non cambia nulla! Voglio che identifichiate quel ligre il prima possibile, non posso mandare agenti alla cieca e rischiare che attacchino un’innocente, ne sperare di trovarlo assieme all’orso polare!”
“Ma in seguito a quello che ha…”
“Non ho tempo! Devo avvisare il sindaco e supervisionare tutto senza che esploda il panico. Voi avete degli ordino ora!”
“Si… si signore.” Confermò Judy.
 
“Non mi piace.” Commentò Ulv seduto sul sedile di destra. “Continuare con l’indagine come se non stesse accadendo nulla.”
“Abbiamo degli ordini.” Si ripeté Thorley stringendo le zampe sul volante dal nervoso.
“Ulv ha ragione.” Esclamò Judy dai sedili dietro. “Se c’è una bomba dovremmo partecipare alle manovre di difesa, non…”
“Hai sentito il capitano Carotina, non possono mandare nessuno senza un nome, hai visto anche tu quei suini, non sembrano animali che vanno tanto per il sottile, voi rischiare che attacchino chiunque assomigli vagamente a un ligre? Io no.”
“Allora separiamoci. Thorley lasciaci qui a Savana Centrale, voi andate a Rainfor…”
“No!” La interruppe la tigre guardandola dallo specchietto. L’ultima volta che ci siamo divisi è successo un disastro!”
“Esageri Thor; pensi davvero ti trovarlo a casa? Judy ha ragione io e…”
“Tu un bel niente! Con quella spalla te ne resti a casa; non …”
“Nei tuoi sogni! Non resterò a guardare dalla finestra una città che potrebbe saltare in aria!”
“Basta!” Urlò la coniglietta alzandosi in piedi sul sedile.
Ci furono un paio di secondi di teso silenzio, poi Nick calmo, prese parola. “Abbiamo solo un paio di indirizzi; andiamo tutti e quattro e gli facciamo passare uno per uno.”
Judy espirò risedendosi assieme a Ulv, mentre Thorley avviò l’auto. “Si… Va bene.”
“Quale facciamo per primo?” chiese Ulv leggermente in imbarazzo.
“Quello a Rainforest, così quando finiamo con l’indirizzo a Savana Centrale saremo già vicini alla Centrale.”
“Allora prendo Flock Street.” Aggiunse vago Thorley. “Taglio per Dawntown; facciamo prima.”
Arrivarono in prossimità del centrò città, circondati da marciapiedi affollati, strade rumorose e alti grattaceli.
 lo svincolo per Rainforest era li a breve, quando il cellulare di Judy segnalò un messaggio.
La coniglietta visualizzò lo schermo e subito il suo sguardo cambiò espressione non appena vide la notifica sulla chat di Eduardo.
La aprì svelta rivedendo la foro del progetto su blueprint  aveva inviato chiedendo informazioni e immediatamente lesse la risposta sotto.
-Scusa, ma ho letto il messaggio tardi. Vedendolo così sembra il modulo architettonico del Climate Wall, dove l’hai trovato?
Judy sgranò gli occhi. “Thorley fermati!”
“Cosa?”
“Fermati!” Urlò facendo sussultare tutti.
La tigre accostò sul margine della strada e si voltò assieme al lupo confuso dalla reazione.
“Judy?”
“Il Climate Wall!”
“Che stai dicendo?” Chiese la volpe preoccupato.
“I progetti rubati Nick, quelli che abbiamo visto al Docks! Eduardo dice che sono del Climate Wall!”
A Ulv caddero le orecchie indietro come a Nick e Thorley Imprecò sonoramente rigirandosi immediato sul volante sterzando di tutta fretta tagliando la strada a numerose auto che risposero con furiosi clacson.
“Ulv seganla alla centrale! Se salta il Climate Wall la città va in pezzi!”
“Cosa dobbiamo fare?!” Esclamò Nick. “Evacuarlo, chiamare i…”
“Dobbiamo arrivare li il prima possibile!” Rispose la accelerando con ingranata la marcia più alta.
 
L’auto procedette a piene sirene oltre il confine di Downtown sull’imbocco per Canyonland, dove la prima della lunga serie di torri d’emissione del Climate Wall era assimilata alla centrale operativa di controllo, il più vicino ingresso prima dei chilometri di struttura che segnava il confine tra Tundratown e Sahara Square.
Thorley avanzò a piena velocità verso il casello d’ingresso, dove un cammello prese ad agitare frenetico le braccia per segnalare l’arresto, ma l’auto procedette dritto, sfondando la sbarra entrando nel piazzale di parcheggio dove la tigre frenò bruscamente appena prima della scalinata, lasciando lunghe strisce nere sul piazzale con violento stridere degli pneumatici.
Il cammello prese a urlava a gran voce mentre diversi operai si affacciarono alle finestre con due di loro che scesero di corsa la scalinata.
I quattro agenti saltarono giù dall’auto e Judy fece roteare il distintivoattorno a tutti quegli sguardi mentre la tigre spostava a lato i due operai correndo con Nick e Ulv al seguito.
I quattro spalancarono la posta e si fiondarono nell’atrio, dove il sussulto dell’operatrice alla reception fece scattare Huskey che puntò la pistola spara narcotici.
I quattro si bloccarono sotto il mirino dell’arma ma non appena il lupo artico li riconobbe abbasso fulmineo la pistola.
“Huskey?” Chiese Ulv sorpreso.
“Ulv? Cosa… Siete impazziti!? Mi avete fatto venitre un infarto!”
“Cosa ci fai qui?”
“Cosa ci fate voi qui?! Il Climate Wall è stato assegnato alla mia squadra voi…”
“Huskey, non c’è tempo!” Avanzò Judy di corsa. “La bom….” Si guardò attorno vedendo i molti sguardi su di lei e immediatamente abbasso il tono quasi a un sussurro. “La bomba potrebbe essere qui.”
“Qui?”
“Abbiamo prove a sufficienza per presumerlo.”
“Diamine…” sussultò guardandosi nervosamente attorno. “Abbiamo appena iniziato a ispezionare.”
“Perché sei qui allora?” Commentò Thorley.
“Farò anche parte dell’unità cinofila.” Rispose infastidito. “Ma non sono esperto nel riconoscere l’odore di… di certi odori.” Concluse guardando gli operai ancora scossi. “Sono rimasto qui a controllare l’ingresso.”
“Abbiamo una foto.” Intervenne Nick. “L’immagine di una pianta che potrebbe aiutare la tua squadra a capire dove trovare quello che… stanno cercando.”
“Sul serio? Come… Non importa seguitemi, se avete ragione dobbiamo fare presto.”
Il lupo li portò lungo un ampio corridoio fino ad arrivare davanti a una grande porta blindata, dove un operatore avanzò verso di loro con aria sospettosa.
“Altri agenti? Piuttosto scrupolosa come ispezione.”
“Nuova normativa.” Rispose il lupo facendo spallucce. “Fortunatamente sarà una cosa annuale.”
L’operatore commentò seccato e passò una tessera sul terminale della porta e le luci  dello schermo passarono dal giallo al verde, facendo scattare l’apertura a scorrimento.
Oltre c’era un’anticamera con un'altra porta sulla parete a fronte, mentre su quella a destra erano appesi numerosi paraorecchie di svariate misure.
“Prendetene uno ciascuno.” Aggiunse l’operatore. “Dovete passare sopra una delle ventola d’emissione principali di questa torre e fa parecchio chiasso.”
Tutti e cinque indossarono le protezioni e non appena attorno a loro calò il completo silenzio Huskey abbasso la grande maniglia e spinse la pesante porta, facendo immediatamente percepire a tutti un ovattato, ma intenso e continuo rombo provenire da oltre quella soglia.
Si trovarono ad attraversare quello che apparve come un ponte sospeso, schermato tutto attorno da una tubolare parete termica posta a schermare i passanti dall’elevata temperatura e dal vento generato dall’immensa ventola che turbinava aria rovente su Sahara Square.
Passato il ponte dovettero aprire un’altra pesante porta, ritrovandosi in un’anticamera uguale alla precedente dove fu possibile togliere e riporre i paraorecchie.
“Non avevo mai visto l’interno del Climate Wall.” Commentò stupefatto Ulv.
“Fa quasi spavento.” Rispose Huskey. “Ho visto solo fino alla stanza che c’è appena dopo, ma credo che poi tutto si ripeta fino alla fine della muraglia.”
“Dov’è la tua squadra?” Domandò Judy.
“Di sotto credo, abbiamo iniziato dai condensatori, ma non e facile con l’odore del fluido termovettore. Voi avete già segnalato alla centrale la vostra posizione?”
“Si.” Rispose Ulv. “stanno mandando una squadra di supporto.”
“Bene, meglio andare sul sicuro.” Disse portandosi la ricetrasmittente al muso. “Centrale qui Huskey a rettifica dello stato d’allerta al Climate Wall; niente da segnalare. Falso allarme.”
Judy Sussultò “Cosa!”.
Huskey saettò con la zampa e sparò un narcotico sul petto di Thorley che avvertì il colpo e si trovò il dardo a setole rosse conficcato appena sotto la scapola.
“Huskey!” Escalmò Ulv esterrefatto e la tigre avanzò in avanti inferocita.
“Tu Schifoso!”
Il lupo artico ricaricò in fretta l’arma e sparò un secondo dardo colpendolo al fianco.
Thorley indietreggiò toccandosi l costato e quasi immediatamente la gamba destra gli cedette e cadde di fianco sul pavimento.
Judy e Nick sfoderarono le pistole e le puntarono sul Huskey che fulmineo varcò la porta alle sue spalle.
Entrambi gli corsero dietro, mentre Ulv scivolo accanto a Thorley strappandogli i dardi dal corpo e sostenendogli la testa colpendolo appena sulla guancia in un disperato tentativo di tenerlo cosciente, ma in breve tempo la tigre perse i sensi .
Nick e Judy saltarono oltre la soglia e ripresero Huskey che correva l’ungo il corridoio.
“Sei sulla linea di tiro!” Urlò Judy. “Fermo o spariamo!”
Il lupo artico si bloccò, alzò le zampe ma nel voltandosi sorrise. “Sulla vostra sinistra.”
Nick saettò con gli occhi, ma troppo tardi vide l’orso piegarsi e spingere violentemente Judy contro di lui, facendo cadere entrambi a terra.
Mor avanzò di un ampio passo e afferrò la coniglietta per la testa sollevandola sopra lo sguardo della volpe.
Nick riprese in mano la pistola ma l’orso lo ammonì subito. “Arma a terra Wilde! oppure...”
Judy serrò lo sguardo, trattenuta dalla zampa dell’orso che prese a stringersi.
“Ok, Ok!” Rispose immediatamente Nick facendo cadere la pistola. “Lasciala Stare!”
“Allontanala.”
Nick consentì e fece scivolare l’arma ai piedi dell’orso.
Ulv varcò la soglia con la pistola puntata su Huskey, ma subito s’accorse di Judy tenuta in ostaggio e Nick a terra coi pugni serrati.
“Stai a cuccia Ulv.” Disse Huskey camminando verso di lui. “La pistola.”
“Perché Huskey?!”
“La pistola Ulv.”
“Rispondi!”
“Dammi la pistola o uccido quel coniglio!”
Ulv esitò, ma vide lo sguardo di Nick rigido su di lui e a denti stretti si costrinse a porgere l’arma al lupo.
“Bravo. Ora…” Ulv gli sferrò un pugno in volto e Huskey cadde a terra di schiena.
Ulv fece calare sul lupo atterrato, ma si bloccò non appena sentì Judy gemere.
“Ulv!” Urlò Nick.“Fermati!”
Il lupo grigio vide Mor stringere con forza la coniglietta e non riuscì più a reagire.
Huskey si rialzò premendosi il muso e in tutta risposta sferrò un pugno dove sapeva esserci il tutore.
Ulv serrò lo sguardo e sussultò indietro premendosi con forza la spalla.
“Mossa stupida!” Esclamò puntandoli contro la pistola. “Ora starai a cuccia per sempre.”
“Fermo imbecille!” Tuonò il ligre entrando nella stanza. “Avete già fatto abbastanza rumore.”
“Ma…”
Il felino emise un rauco ringhio e il lupo si zittì.
“Ci stiamo impiegando già troppo tempo! Prendili tutti, li finirò in un colpo solo.”
   
 
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