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Autore: JeremyGender    03/04/2017    1 recensioni
Jeremiah Pule è un mago italiano che si divide tra il lavoro di custode in una riserva magica di ippocampi e quello di insegnante di Cura della Creature Magiche nella scuola di magia siciliana.
Ma i guai non finiscono mai e nuovi misteri riaffioreranno dalle segrete di Kairawan portando Jeremiah e i suoi amici a vivere un turbine di avventure!
Genere: Commedia, Fantasy, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Le avventure di Jeremiah'
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Aprile iniziava con un gran fermento per il, tanto atteso, Ballo della Cirasa.
La prima notte di luna piena del mese di aprile l’Aula Magna di Kairawan si trasformava in un’immensa sala da ballo dove gli studenti danzava tra loro; al ballo più atteso, Il Valzer del Plenilunio, anche i professori si univano alle danza.
L’Emiro, che danzava sempre con il professor Von Grable, dopo un giro di valzer, con la bacchetta spalancava la grande finestra della sala e, su una scia invisibile, volteggiava in aria seguita dal corteo di ballerini, fino ad arrivare al grande giardino della scuola, chiamato appunto il Giardino della Luna, dove le danze si prolungavano fino al mattino.
Nonostante mancasse ancora una settimana, trovare ormai uno studente interessato alla lezione era quasi impossibile. Tutti pensavano a chi invitare e a come invitarlo.
Durante i miei anni a Kairawan, nonostante l’ansia iniziale, non avevo mai avuto problemi a trovare un accompagnatore. Zaafira era stata la mia dama al primo anno, poi varie compagne e compagni fino ad arrivare a Thibaut che fu il mio primo amore.
Thibaut Lafevre era un mago di origini francesi che si era trasferito a Kairawan durante il mio quinto anno.
Ricordo ancora la prima volta che lo vidi: era bellissimo nella sua divisa scura che contrastava con la sua pelle chiara e i suoi lunghi capelli color oro.
Avvicinarmi a lui non fu un problema, sono sempre stato un ragazzo socievole. Quello che nacque dopo però fu tutta una sorpresa.
Una tenera amicizia sbocciò presto in amore. Io e Thibaut avevamo molto in comune: l’amore per gli animali, l’attrazione per l’acqua e per il nuoto e la passione di combattere contro ogni tipo di discriminazione raziale.
Finito il settimo anno Thibaut, che era per metà Morgen (creature che anticamente attiravano gli uomini con la loro bellezza per poi affogarli e che erano responsabili anche di generare gravi alluvioni) dovette tornare in Francia al suo villaggio facendo finire la nostra storia.
Penso con molta tenerezza a quell’amore così acerbo che mi aveva reso estremamente felice ed era riuscito a farmi soffrire allo stesso tempo.
Fatto sta che nonostante erano passati anni anche io adesso dovevo iniziare a pensare a qualcuno a cui chiedere di venire con me, male che vada avrei chiesto a Merlino.
 
‘Scordatelo Amico, quella bambola di Eudora ieri mi ha mandato un gufo dove mi ha chiesto se voglio partecipare al ballo con lei ‘Per ricordare i vecchi tempi’; ma lo so io cosa vuole ricordare.’
‘Balazas mi dispiace ma io sarò già al Ballo, ieri mi ha invitato Nikolas.’
‘Ragazzi ma è possibile che non è cambiato niente? Manca più di una settimana e siete stati già invitati da qualcuno; e non fate neanche parte del giro della scuola!’
Che Zaafira fosse invitata da Nikolas me lo potevo aspettare, era più di un mese che i due si frequentavano, ma che Eudora Leila Boine, addetta alla segreteria di Kairawan e vecchia fiamma di Merlino, invitasse Merlino dopo che avevano passato anni a non parlarsi lo interpreto come uno schiaffo datomi dal fato.
‘Jerry non ti preoccupare, ti accompagno io a fare festa!’
A fare la sua entrata trionfale nel salone di Villa Flora è un, evidentemente stremato, Egitto Crowley.
Siamo tutti sorpresi nel vederlo, era quasi una settimana che nessuno aveva più sue notizie.
Egitto dopo essere entrato si accascia su un divano.
‘EG amico, come stai? Dove sei stato?’ gli chiede Merlino.
‘Non potete capire ragazzi, ho vissuto delle avventure incredibili. La notte prima della gita a Perigoria per incontrare la sventola della scuola ho partecipato a una festa esagerata con dei Centauri, una cosa completamente fuori di testa. La mattina dopo mi sono risvegliato in mezzo un giardino con i vestiti strappati e questa rotta.’ esce dalla sua sacca la bacchetta spezzata a meta, io e Merlino vedendo la bacchetta rotta veniamo scossi da un brivido e istintivamente accarezziamo la nostra, mentre Zaafira, impassibile, continua a mangiare le sue patatine fritte.
‘Allora mi sono detto ‘EG, una nuova avventura inizia!’ e ho camminato fino a un bar. Sono entrato, mi sono accomodato e ho chiesto alla pollastrella al banco un Tuono con doppio cicuta. La tizia mi ha guardato tipo ‘Cosa?’ e io gli ho detto che se non l’aveva poteva portarmi qualcos’altro ma non aveva nessuno dei cocktail che gli ho chiesto allora gli ho detto di darmi la cosa più forte che aveva e lei mi fa ‘Ma sono solo le 8 del mattino’…’
‘Egitto puoi farla breve per favore?’ chiedo curioso di sapere i fatti principali.
‘Oh certo. Sono andato in bagno per darmi una sistemata, nel frattempo ne ho approfittato per cambiare l’acqua al basilisco; non so se mi spiego’ dice ammiccando a Zaafira, Merlino invece è disgustato solo al sentire il nome di quella creatura. ‘Fatto sta che si è chiusa la porta. E’ stato il panico. Non sapevo più come uscire. La porta era chiusa, dal bagno non riuscivo ad andare da nessuna parte, non era collegato a nessun luogo magico. E quindi sono rimasto bloccato li per quasi 8 ore, poi sono svenuto e mi hanno recuperato la mattina dopo.’ conclude sorridente.
‘Ma come può essere? Si era rotta la maniglia?’
‘Maniglia? Jerry cosa ne so io che cosa è una maniglia. La porta era completamente liscia con un gancio messo al contrario, non c’era nessuna ‘Maniglia’. Senza l’alohomora non ho mai aperto nessuna porta. E’ stato pazzesco!’
Mi batto una mano sulla fronte. Certo che il Ministero non deve avere molta simpatia nei miei confronti per avermi affidato un assistente del genere.
 
Il giorno dopo, insieme a Parmelia, sono in giardino a godermi il sole quando Fabricius Nasteli, insegnante di Danza che durante gli anni scolastici è stato vittima di scherzi e soprusi da parte mia, si avvicina leggiadro verso di noi.
‘Parmi, Jeremiah come và? Pronti per l’arrivo di Pervinca di domani? Io sono troppo emozionato, amo quella donna.’
‘Ciao Tesoro!’ gli risponde Parmelia facendogli un sorriso dolce.
‘Ciao Fabricius.’ rispondo io cercando di abbozzargliene uno realistico. ‘Grazie di avermi ricordato di Pervinca, l’avevo proprio rimosso dalla testa. Devo ancora preparare le pergamene di tutti gli studenti!’
Pervinca Roccatempo era una strega dalle nobili origini che era impegnata in mille attività. Era un medico, una scrittrice, un’impiegata del ministero, un’esperta di moda, un’attivista politica e, per quando riguardava Kairawan, era la consulente scolastica che si occupava della relazione con i ragazzi e occupava una posizione di controllo anche sui professori, come una sorta di vicepreside.
Per via dei suoi numerosi impegni, era presente a scuola le prime due settimane del mese ed era compito di ogni professore fare un rapporto dettagliato degli alunni che avevano mostrato qualsiasi tipo di comportamento fuori dalla norma.
Solitamente, non avendo mai nessun problema con i ragazzi, segnalavo solo gli alunni più brillanti che si erano distinti nella mia materia mentre questa volta dovevo preparare una pergamena sul ritrovamento del corpo di Davido Corvo che, anche se non era un mio alunno, era stato comunque collegato a me.
Mentre inizio mentalmente a preparare il rapporto su Davido due upupa volano sopra di noi lasciando cadere due pacchi. Uno finisce ai piedi miei l’altro a quelli di Fabricius.
‘Anche tu sei dipendente de Il Pispiglio?’ chiedo rivolto al mio nemico/amico.
‘Ma qui tutti lo sono, quasi tutti i ragazzi che seguono il mio corso aspettano con ansia ogni settimana il suo arrivo. Zaafira è davvero una grande!’ dice mentre inizia a scartare la confezione.
‘Scusatemi ma adesso devo andare.’ dico mettendo il mio pacchetto sotto il braccio
‘Ma come? Non lo apri adesso?’
‘No no, una divertentissima lezione con i Dugbog e i ragazzi del terzo anno mi aspetta alla spiaggia.’
‘Oh!’ dice Fabricius sorpreso una volta vista la copertina ‘Sicuramente ti interesserà questo numero.’
‘Cosa intendi?’ chiedo curioso.
Come risposta Fabricius gira la copertina verso di me.
Un corpo perfetto, un viso elegante, una cascata di lisci capelli dorati.
Mi viene la pelle d’oca a rivedere Thibaut dopo tutti questi anni.

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In questo numero
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•         La sua arte ha fatto discutere tutti: Maghi e Babbani. Reportage esclusivo sulla vita e l’arte di Rosaleen Norton;
•         Tra i suoi mille impegni Pervinca Roccatempo ha avuto il tempo di concederci un’intervista esclusiva dove parlerà del suo passato, il suo presente e i suoi progetti futuri.
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